La
notizia apparsa sulla stampa locale segnerà forse una svolta nella
lunga storia del compartone: l’imprenditore Fabrizio Pecci di San
Giovanni, come si può leggere nell’articolo pubblicato
sul Resto del Carlino dello scorso 10 febbraio,
ha comprato all’asta del tribunale di Rimini il terreno del
comparto C2-4 per realizzare un progetto “green” all’insegna
del mondo del bambù e dell’agricoltura, senza escludere
insediamenti, ma in un ordine di priorità ed in un contesto
piuttosto diverso da quello prevalentemente residenziale, previsto
nel PSC, al centro della lotta politica degli ultimi dieci anni.
L’imprenditore ha anche fatto cenno ad un primo confronto con il sindaco al quale l’idea eco-sostenibile sarebbe piaciuta. La franchezza e la trasparenza sono certamente elementi apprezzabili in progetti di tale portata. Ma anche l’elemento della partecipazione, a questo punto, dovrebbe essere una componente non più rimandabile. Una partecipazione, promossa dall'Amministrazione Comunale, articolata su incontri pubblici e laboratori urbanistici, nei quali approfondire ed arricchire i vari profili culturali, didattici, artistici, naturalistici, sociali ed economici del nuovo piano nell’ascolto e confronto con i cittadini, le associazioni e le competenze interne ed esterne alla comunità. Tra l’altro la via della partecipazione della popolazione all’elaborazione del nuovo piano segnerebbe una discontinuità rispetto al passato, in linea, ci sembra, anche con la nuova aspirazione imprenditoriale.
È
presto per dare una valutazione di tale nuova (ulteriore) visione
“green” del compartone in assenza di contenuti progettuali
definiti (per esempio, quanto e come si intende comunque costruire di
residenziale e di produttivo). Sembra infatti che il piano vigente
dovrà essere variato per le mutate esigenze della proprietà. Ma
prima di arrivare a questo traguardo è dunque auspicabile che la
leva della partecipazione popolare venga attivata e valorizzata con
convinzione per evitare di calare ancora una volta dall’alto sul
territorio e sui cittadini un progetto non condiviso.