sabato 21 febbraio 2009

LA FRETTA DI APPROVARE IL COMPARTONE...

Nel consiglio comunale di San Giovanni in Marignano dello scorso 9 febbraio è stata approvata la delibera C.C. n. 16 del 09-02-2009 “Variante specifica 2009 al P.R.G. art.15 della L.R. n.47/1978 s.m.i. – adozione”.

Con questa delibera in pratica è stato adottato il profilo del compartone futuro, un profilo che probabilmente va incontro a tutte le aspettative della controparte privata, aumentando il valore potenziale degli appartamenti che si andranno a costruire.

Innanzitutto, è stato aumentato il parametro di conversione tra superficie costruibile e la superficie fondiaria, consentendo così al privato di inglobare nelle proprie costruzioni una maggiore superficie di verde per farci giardini privati più grandi, guadagnando di più nella successiva vendita. Poi è stato deciso di spostare la superficie edificabile commerciale fuori dal compartone, probabilmente in via Al Mare. Inoltre, 4.200 mq. di potenzialità edificatorie di parte pubblica verranno spostate altrove…

Se la parte privata proprietaria del compartone ora certo gioisce, possono dire altrettanto i cittadini di San Giovanni costretti a vedere aumentare la popolazione di oltre 1.500 abitanti e a vedere diminuire la qualità dei servizi pubblici erogati? Dovranno essere contenti alla prospettiva di un peggioramento globale della viabilità (non è previsto un piano del traffico serio per il compartone ) e al probabile collasso del traffico già caotico in via Al Mare? Dovrebbero esultare per l’irrefrenabile impulso al consumo di territorio che favorisce solo alcuni interessi privati senza alcun riguardo per l’interesse pubblico?

Dal verbale della delibera si capisce che la seduta del 9 febbraio è stata drammatica, con il partito di maggioranza profondamente spaccato (2 consiglieri di maggioranza hanno votato contro, 1 è uscito). L’opposizione ha proceduto in ordine sparso: la destra ha votato contro, il consigliere della lista civica è uscito, il consigliere di rifondazione pure… alla fine la variante è passata con 8 voti favorevoli e 5 contrari.

Un consigliere di maggioranza ha dichiarato: “Ci sono molto dubbi su questa delibera da parte di alcuni Consiglieri. Avevo chiesto di ritirare il provvedimento. La Giunta ha deciso di non tenere conto di questa richiesta e di andare avanti comunque…”. E’ chiaro che forse un supplemento di riflessione politica e di partecipazione della popolazione sarebbe servito. La cittadinanza ancora attende l’incontro pubblico sul compartone annunciato nel corso dell’incontro del 12 gennaio!

Dopo l’approvazione però si è voluto strafare, chiedendo al consiglio di votare anche per l’immediata eseguibilità della delibera. Ma la fretta è sempre una cattiva consigliera. Infatti, la legge prevede che per approvare “Nel caso di urgenza” (che dovrebbe essere comunque motivata) l’immediata eseguibilità di una delibera occorre il “voto espresso della maggioranza dei componenti” (art.134, comma 4, del T.U.E.L. 267/2000).

In questo caso, però, l’immediata eseguibilità della delibera è stata approvata solo da n.8 consiglieri e dato che la “maggioranza dei componenti” del Consiglio Comunale del Comune di San Giovanni in Marignano è di n.9 componenti su 17 complessivi, ne risulta che la variante al P.R.G. non può avere immediata eseguibilità. ma che diventerà esecutiva solo trascorso il decimo giorno dalla sua pubblicazione (art. 134, comma 3)!

MENTE LOCALE con una nota indirizzata oggi al Sindaco, al Segretario Comunale e ai Consiglieri Comunali ha segnalato tale problema che non è semplicemente un difetto formale, ma un’anomalia sostanziale.

Infatti, il Consiglio Comunale dovrebbe approvare definitivamente il tutto trascorsi 60 gg. dalla pubblicazione della variante e dal deposito degli atti (cfr. artt.15, comma 4, e 21 L.R. n.47/1978). Pertanto individuare con chiarezza il termine dal quale fare partire il calcolo del tempo (il 10 febbraio o il 20 febbraio?) è evidentemente importantissimo. Sembra che l’Amministrazione voglia arrivare a tutti i costi all’approvazione della variante entro la fine della legislatura. Ma, a causa delle elezioni, l’ultimo Consiglio comunale utile dovrebbe svolgersi non oltre il 20, 21 aprile… Ed in questo lasso di tempo possono essere presentate delle osservazioni alla variante!

Del resto, è stato inopportuno porre la deliberazione di immediata eseguibilità in una materia urbanistica così delicata come il compartone che tanta preoccupazione suscita nella comunità sangiovannese. Come si concilia in questo caso l’urgenza con l’interesse pubblico? Chi ha così tanta fretta in questa materia? Non certo la popolazione di San Giovanni!

Come cittadini interessati alla qualità della vita del paese ed alla salvaguardia del suo territorio auspichiamo che la variante del compartone segua l’iter previsto dalla legge. Se deve essere ripresentata al Consiglio, che sia ripresentata. Se non potrà essere approvata entro fine legislatura, vorrà dire che il prossimo Consiglio insieme alla popolazione avrà tempo per esaminare la questione con maggiore oculatezza. Non tutto può essere piegato alla convenienza elettorale.

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