venerdì 27 maggio 2011

COMPARTONE SENZA GARANZIA

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 23 maggio 2011 è emersa ancora una volta la sconcertante leggerezza e disinvoltura dell’Amministrazione nella gestione delle pratiche urbanistiche.

Il gruppo di maggioranza ha approvato delle modifiche all’iter di approvazione del Progetto Urbano di Coordinamento (PUC) del compartone e della relativa convenzione. MENTELOCALE ed il gruppo PDL – Lega hanno votato contro. Queste modifiche consentono al privato, la Nuova San Giovanni s.r.l., di non prestare alcuna garanzia finanziaria al momento della sottoscrizione della convenzione del PUC, ma di prestarla solo al momento della sottoscrizione delle successive convenzioni dei tre stralci previsti. La ragione consisterebbe nella crisi del settore immobiliare e nelle difficoltà di accesso al credito. In cambio, il privato dovrà anticipare al momento della sottoscrizione della convenzione del primo stralcio, e comunque entro il 31/12/2011, euro 300.000,00 di oneri di urbanizzazione. Un evidente aiutino per chiudere il difficile bilancio di previsione 2011, che infatti non è stato ancora approvato.

Prima della discussione della pratica il tecnico della parte privata ha sommariamente illustrato il piano particolareggiato di iniziativa privata del primo stralcio del compartone (172 appartamenti sul lato da via Mazzini a via Alighieri, di cui 112 privati e 60, forse, pubblici) che è stato consegnato al Comune lo scorso 26 marzo 2011 Il primo grosso problema è che il PUC approvato con delibera di C.C. n.70 del 29 luglio 2010 prevede che il piano possa essere presentato da parte il privato solo dopo la sottoscrizione della convenzione e il rilascio della garanzia finanziaria al Comune. La seconda anomalia è che il piano presentato si basa su alcune importanti modifiche del Regolamento edilizio, previste nelle convenzione del PUC, relative alla valutazione delle superfici dei parcheggi pertinenziali interrati ed al calcolo della superficie permeabile, che ancora non sono state però approvate dal Consiglio comunale. Occorre poi sottolineare che il Consiglio comunale aveva già discusso e respinto all’unanimità nella seduta del 29 luglio 2010 la medesima richiesta del privato di non versare alcuna garanzia finanziaria alla sottoscrizione della convenzione del PUC in quanto gli uffici l’avevano definita “inaccettabile”. Inoltre, è emerso che il responsabile dell’area tecnica, in data 4 aprile 2011, poco dopo la presentazione del piano da parte del privato, aveva comunicato per iscritto al sindaco Bianchi e all’assessore Morelli che la modalità seguita dal privato non rispetta il dettato delle norma di attuazione del PRG né il percorso stabilito dal Progetto Urbano di Coordinamento approvato con delibera di C.C. n.70 del 29.07.2010, chiedendo indirizzi.

La Giunta ha dato gli indirizzi richiesti dagli uffici con la delibera n.84 approvata in tutta fretta il 17 maggio 2011, il giorno prima della convocazione del Consiglio, senza il parere di regolarità tecnica del responsabile dell’area tecnica, in quanto si tratterebbe di un atto di indirizzo. In realtà, l’atto reca indicazioni sin troppo dettagliate relative al tipo di modifiche da apportare alla convenzione, addirittura con l’indicazione della specifica tipologia di polizza, dell’importo degli oneri da versare al Comune oltre che dell’iter procedurale da seguire. Insomma, si tratta di un atto a contenuto tecnico che avrebbe dovuto recare il parere del responsabile. Il parere invece è stato rilasciato dal responsabile solo sulla proposta di Consiglio. Non è così possibile capire se per il responsabile il percorso di attuazione indicato dalla Giunta, autorizzando la presentazione di un piano senza che prima sia stata sottoscritta la convenzione, rilasciata le garanzia finanziaria e senza che sia stato modificato il Regolamento edilizio, sia rispettoso delle regole e, soprattutto, assicuri la tutela dell’interesse pubblico.

È stato chiesto ripetutamente all’assessore Morelli perché sia stato consentito al privato di presentare il piano invece di procedere prima alla sottoscrizione della convenzione del PUC (eventualmente modificata). A questa domanda non c’è stata risposta. Tra l’altro, non è stato neppure quantificato l’importo della garanzia finanziaria che il privato avrebbe dovuto versare al momento della sottoscrizione della convenzione del PUC, in modo da potere valutare se l’anticipo di euro 300.000,00 degli oneri di urbanizzazione è una contropartita congrua. Senza garanzia finanziaria alla firma della convenzione del PUC diminuisce inoltre la certezza per il Comune che tutte le opere pubbliche previste vengano realizzate con continuità nel corso del tempo.

Insomma, le agevolazioni al soggetto attuatore del compartone continuano. Ed anche la mancanza di trasparenza e l’indifferenza alla legalità. Si pensi solo che proprio in questi giorni, dopo più di un anno, è stata pubblicata all’albo pretorio online la delibera di Giunta n.47 del 22 marzo 2010 con la quale la Giunta dava indirizzi al responsabile dell’area tecnica per richiedere un parere legale sul compartone. Guarda caso questa delibera reca il parere non favorevole del segretario comunale in quanto mancante del parere del responsabile dell’area tecnica. Fino a quando a San Giovanni dovremo assistere a spettacoli così indecenti in materia urbanistica?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Solita minestra. L'amministrazione fa il forte con i deboli e il debole con i forti, sopratutto oggi, viste le difficoltà evidenti di bilancio, è ancora più prona a qualsiasi richiesta che gli possa garantire una boccata d'ossigeno (soldi).

Anonimo ha detto...

Questi vendono il territorio per un piatto di lenticchie.
IN PROCURA ANCHE QUESTI ATTI!!!!

Anonimo ha detto...

Da povero ingorante in materia legislativa, conscio che queste porcate le hanno fatte sempre alla luce del sole o della luna, ma soprattutto alla luca degli occchi foderati di convenienza delle opposizioni, credo sia giunto il momento di non accettare più queste cose e di procedere senza timore con gli esposti, ci sarà pure un organo che deve controllare e valutare l'operato di un'amministrazione comunale.
Grazie per lo sforzo che fate nell'informarci e nel tenere gli occhi aperti.

Anonimo ha detto...

ma come si fa? almeno che le cose vengano fatte per bene! le cose si possono non condividere, ma almeno che ci sia un punto fermo: la legalità!

Anonimo ha detto...

ancora una volta pollice verso per morelli ! ! !

Anonimo ha detto...

Semplicemente l'amministrazione considera la legalità un aspetto secondario difronte il "raggiungimento dell'obbiettivo politico" che in questo caso è il compartone. La retorica populista con cui l'assessore giustifica tali scelte è sconcertante: "in nome della crisi e della necessità di dare risposte alle persone che da esse sono più colpite". Questi signori della Nuova San Giovanni srl giustamente avevano dei soldi da investire e hanno trovato conveniente farlo nel mattone come tanti fanno. Altri lo fanno comprando azioni di vario genere oppure li investone nelle proprie aziende. Non capisco perchè dobbiamo adattare regole e procedure volte a garantire gli investimenti finanziari di questi signori... servono volti nuovi, una nuova politica che faccia della legalità e della trasparenza le colonne portanti dell'azione di governo del nostro territorio. C'è una voglia nuova di politica fatta come servizio al bene comune.

Anonimo ha detto...

come già fatto rilancio l idea di trasformare il compartone nel progetto del futuro: una super centrale di energia solare a pannelli solari rotanti.

Anonimo ha detto...

prepariamoci alla racolta firme per il referendum.........