sabato 17 luglio 2010

COMPARTONE SENZA VAS?


Nel corso della riunione della Commissione sul compartone, svoltasi ieri pomeriggio, è stata votata la relazione del presidente Morelli. Ogni membro della commissione aveva a disposizione tanti voti quanti quelli del gruppo di appartenenza. Il PD ha votato a favore, mentre MENTELOCALE ed il gruppo PDL – Lega hanno votato contro.

MENTELOCALE ha poi presentato delle considerazioni finali sul lavoro della Commissione, chiedendo che fossero messe al voto. Ma il presidente Morelli non ha concesso tale facoltà, assicurando che andranno allegate al verbale della seduta. Il PDL – Lega non ha presentato alcun documento, riservandosi le proprie considerazioni per il Consiglio.

Per quanto riguarda la questione delle medio - piccole strutture di vendita, fino a 800 mq, il presidente Morelli ha riconosciuto che l’osservazione di MENTELOCALE, fatta nella precedente seduta della Commissione, era giusta in quanto questo uso risulta in effetti ammesso nelle attuali Norme Tecniche di Attuazione, ma nessuno se n’era accorto. Dato che la volontà dell’amministrazione è di far fare il centro commerciale solo nel secondo stralcio, in sede di approvazione del compartone (con un’altra variante?) si andrà a togliere dalle NTA del compartone l’uso ammesso b2.2. Ci limitiamo però ad osservare che di questo nuovo orientamento non c’è traccia nella relazione conclusiva di maggioranza.

Abbiamo poi chiesto di potere esaminare come Commissione la documentazione relativa alla eventuale delibera di approvazione con il dovuto anticipo. Ma su questo punto non c’è stata una risposta precisa, a parte una promessa generica di diffondere il CD con la documentazione.

Abbiamo poi chiesto di svolgere, prima dell’approvazione del compartone, un incontro pubblico con i cittadini per informare degli esiti dei lavori della Commissione e delle posizioni emerse delle varie forze politiche. La risposta della maggioranza è stata negativa, si preferisce non fare tanta pubblicità alla questione in questa fase, in quanto del compartone se ne sarebbe parlato già da lungo tempo. Un eventuale incontro pubblico forse si farà quando verrà presentato il piano particolareggiato del primo stralcio. Il PDL-Lega su questo punto ha concordato con la maggioranza.

Infine, abbiamo chiesto delle informazioni sulla Valutazione ambientale strategica del compartone. Ai sensi dell’art.6 del D.Lgs. 16 gennaio 2008 n.4, che modifica il D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152, “La valutazione ambientale strategica riguarda i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale”.

Con sconcerto, abbiamo appreso che il Comune di San Giovanni in Marignano non ha inviato all’autorità competente – che in questo caso è la provincia - la documentazione per la valutazione ambientale. In base ad una valutazione interna è stato escluso che la variante del compartone debba essere sottoposta a questa procedura, in quanto rientrerebbe tra i casi di esclusione previsti dal punto 3.6 della circolare interpretativa della Regione del 12 novembre 2008. E se invece non rientrasse? Anche per un principio di trasparenza, sarebbe opportuno che tale valutazione fosse fatta dall’autorità competente in materia di VAS.

Secondo la circolare sono escluse dalla valutazione ambientale “le varianti minori ai piani che non modifichino le previsioni progettuali del piano, cioè le varianti che non incidano sulle previsioni vigenti relative agli usi e alle trasformazioni dei suoli o del patrimonio edilizio esistente”. È dunque davvero opinabile che la variante specifica ed il P.U.C. del compartone possano rientrare in questa casistica!

Ufficialmente non è stato richiesto alcun parere all’autorità competente che deve valutare se la variante ed il P.U.C. del compartone possano avere impatti significativi sull’ambiente. Ma questo comportamento, che semplifica enormemente la vita al Comune ed al privato, è legittimo?

Si è del resto riconosciuto che i piani particolareggiati del compartone andranno sottoposti a verifica di assoggettabilità a VAS. Perché non dunque anche il P.U.C. del compartone? Nella sua relazione conclusiva lo stesso presidente Morelli ha riconosciuto che il P.U.C. del compartone è uno strumento urbanistico che si avvicina di più al piano particolareggiato che al piano regolatore generale (pag. 3). Il P.U.C. è infatti quello strumento sulla base del quale verranno realizzati i vari stralci del compartone.

Sarebbe dunque davvero sorprendente che per lo strumento che disciplina un intervento di così rilevante impatto ambientale come il compartone non si attuino tutte le procedure previste dalla normativa vigente in materia di valutazione ambientale. Da tempo abbiamo denunciato che non esiste uno studio di impatto ambientale del compartone. Chiediamo dunque che tutta la documentazione del compartone venga inviata all’autorità competente per la valutazione ambientale del caso.

Se la variante e il P.U.C. del compartone non sono soggetti a procedure di valutazione ambientale, sarà l’autorità competente a dirlo, ed il Comune avrà al massimo speso i soldi di una raccomandata. Vista l’importanza della posta in gioco, naturalmente, siamo certi che non saranno soldi sprecati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma mi chiedo in questa giornata calda, perchè si stà continuando nella direzione della speculazione nel settore dell edilizia. Perchè la politica è cosi miope che non vede aldilà dello sfruttamento e impoverimento del territorio atttraveros le costruzioni? Ma a chi serve ?

Analizzando la situazione, certo della correttezza morale dei tecnichi e dei politici che sbloccheranno/voteranno il compartone e succesivo psc, questo servirà a :
_ amministrazione per fare cassa ( e non raccontiamoci altre storie, tanto la crisi non richiamerà altra gente sul nostro territorio e le case si svenderanno);
_ a chi ha investito nell acquisto del terreno a far sorgere case e venderle ( e non raccontiamoci che poi la ricchezza rimane sul territorio: non la beviamo più !);
_ gli artigiani, sempre che non arrivano imprese come a Milano per l expo cosi dette "lavanderie", avranno il loro lavoretto e verranno ripagati con gli immobili come accade sempre più sul territorio;
_ a garantire le promesse fatte in campagna elettorale sia sul compartone che sul psc (piano regolatore) dove diversi cittadini aspettano un pò di sblocchi sui famosi lotti di completamento.

Ma detto ciò, perchè non valorizziamo il nostro territorio e rispettiamo le generazioni future, i bambini?

Su un terreno si possono intraprendere tante inziative e attività imprenditoriali che generano ricchezza sia per l imprenditore e per la collettività !
NON ESISTE SOLO IL MERO COSTRUIRE PALAZZINE ! perchè si cerca sempre la soluzione più facile ? perchè siete così egoisti ?