mercoledì 8 aprile 2009

MATTONI ED ELEZIONI





Ieri sera nella gremitissima sala del consiglio comunale è andato in scena l’ennesimo psicodramma del pd di San Giovanni. Il compito in classe in effetti era molto difficile: trovare le parole per giustificare da un punto di vista politico il voto favorevole all’adozione del Piano Urbano di Coordinamento del compartone e della relativa variante dopo che nel consiglio del 9 febbraio il gruppo di maggioranza si era spaccato.

Per ricompattarsi alla vigilia delle elezioni, l’amministrazione ed il pd sono stati costretti, senza se e senza ma, a decantare le magnifiche sorti e progressive della New Town del compartone, manifestando delle certezze inossidabili sui benefici futuri di questo scempio per San Giovanni. Certezze evidentemente maturate negli ultimi giorni se solo qualche settimana fa, nell’assemblea pubblica del 23 marzo, sia l’amministrazione che il pd di fronte al collettivo NO AL COMPARTONE della gente del paese non avevano proferito parola.

Il perno della lunga discussione è stato un emendamento del pd alla delibera in votazione che ha svolto la funzione di fornire una scialuppa di salvataggio ai dissidenti che nella seduta del 9 febbraio o erano usciti o avevano votato contro, cercando di non far perdere la faccia a nessuno. Da notare che poco prima era stata revocata proprio la delibera n.16 del 9 febbraio con la quale si era cercato di fare approvare la variante del compartone entro la legislatura. Anche con l’azione di MenteLocale si è almeno per ora raggiunto l’obiettivo che entro questa legislatura non verrà approvato il compartone. La delibera di adozione che è passata ieri infatti dovrà essere ancora esaminata dal prossimo consiglio comunale per la definitiva approvazione.

In effetti, le dichiarazioni di voto degli ex dissidenti del pd sono state dei veri tripli salti mortali carpiati, incredibili acrobazie verbali per giustificare il voto favorevole ad una delibera alla quale si era votato contro solo 2 mesi fa. Lunga vita all’emendamento! Almeno gli stracci non sono volati in pubblico, infatti gli stralci nei quali il compartone si dovrebbe realizzare nel corso dei prossimi 15 anni hanno salvato la patria e messo a tacere molte coscienze. Si sa, col tempo tutto passa. Eppure ascoltando le dichiarazioni di voto degli ex dissidenti si percepiva un represso malessere, un non vorrei ma non posso fare altrimenti, insomma dei grossi dubbi ancora covano sotto le ceneri del pd. Alla fine, infatti, un altro consigliere di maggioranza ha votato comunque contro l’approvazione di questa delibera.

Non sono stati infatti forniti dei chiarimenti soddisfacenti sugli impatti ambientali, sociali e demografici del compartone, sui danni potenziali che questo intervento potrebbe portare al territorio di San Giovanni. Non c’è uno studio attendibile sugli eventuali risarcimenti dovuti in caso di cancellazione del progetto. Si è ingenuamente cercato di convincere la gente che l’interesse pubblico del paese è salvaguardato perché il pd (forse) si è messo d’accordo: ma l’interesse pubblico di un paese non può coincidere con l’interesse particolare di un partito! Né con l’interesse particolare dei piccoli artigiani presenti in sala che ad un certo punto hanno rumorosamente richiamato il consiglio ad osservare i patti e a non togliere loro ipotetiche occasioni di lavoro. Non si era mai visto in un consiglio imprenditori privati rivolgersi minacciosamente e con arroganza contro un consigliere di minoranza solo perché parlava contro il compartone! Ma anche questo piccolo episodio è indicativo di chi realmente, alla vigilia delle elezioni, ha in mano il bastone del comando in merito alle decisioni sul compartone.

È positivo che dei soci di società che fanno parte della Nuova san Giovanni s.r.l. siano venuti allo scoperto (tra l’altro ieri sera si è così pubblicamente manifestata l’omogeneità di alcuni di loro con gli ambienti del pd marignanese). È però altrettanto evidente che non sono questi signori i padroni della Nuova San Giovanni s.r.l., coloro che hanno fatto o faranno i veri affari con la vendita di quote ed i vari passaggi di proprietà. Non abbiamo nulla contro le imprese artigiane, ma con una quota di euro 50.000,00 non è realistico dire che si è i padroni del compartone! L’unica persona che avrebbe forse potuto con cognizione di causa narrare la storia delle vicende societarie della Nuova San Giovanni s.r.l., cioè l’assessore al bilancio, purtroppo non era presente. Le perorazioni d’ufficio fatte da altri, oltre che inopportune, non sono state convincenti.

La primavera, o il profumo delle elezioni, ci portano però una notizia confortante. I consiglieri di opposizione si sono svegliati, hanno criticato il compartone e, finalmente, hanno votato tutti compatti contro l’adozione del P.U.C. e della relativa variante. Risultato finale: 11 voti a favore, 6 contrari (tra cui un consigliere di maggioranza). È presto forse per dire che questa convergenza porterà a programmare future azioni di contrasto. È però una buona notizia che la funzione di controllo dei consiglieri di minoranza sia ripresa. Tra l’altro, dall’intervento di un consigliere della destra, è emerso che nell’emendamento del pd e negli allegati alla convenzione sono presenti degli ulteriori favori fatti ad hoc ai costruttori privati in termine di superficie costruibile (viene inserita una modifica al regolamento edilizio che vale solo per il compartone per non conteggiare nella superficie utile gli interrati) e forse anche in termini di distanze tra le palazzine.

Su questo ultimo punto è emerso un curioso contrasto tra quanto scritto negli atti della proposta di delibera e la cartina del progetto del compartone nella quale alcuni edifici sono previsti a distanze di 3 e di 6 metri (la distanza prevista dalle norme vigenti è invece di 10 metri). Anche questo però è un ulteriore segno della fretta incomprensibile con cui sono stati fatti questi ed altri atti relativi al compartone ed non è escluso che qualche altro pasticcio emerga ad una lettura più accurata.

Dunque, il pd marignanese ha scelto di andare alle elezioni con questa bella medaglia dell’adozione sul petto nonostante la gente del paese non voglia il compartone. Una medaglia di latta, in quanto non è stato ancora approvato nulla in via definitiva. La partita del compartone non è per niente chiusa. Ora però la parola, con le elezioni, passerà ai cittadini di San Giovanni che dovranno decidere a chi affidare la gestione del loro territorio nei prossimi cinque anni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Morelli mi è sembrato molto nervoso e contrariato che qualcuno inizia a contestare il feudo del PD. Che inizi ad avere paura di stare all'opposizione?

Anonimo ha detto...

Sarebbe bello vederli all'opposizione! così vediamo se gli rimane la loro arroganza!