sabato 5 settembre 2009

DOMANDE SULL'ACQUA

Tra i beni comuni che una comunità deve tutelare e preservare nell'interesse di tutti c'è sicuramente l'acqua. Spesso l'insediamento di attività sul territorio può determinare dei seri impatti sullo stato delle risorse idriche. Per questo il Comune dovrebbe esercitare una continuativa attività di controllo sull'utilizzo della risorsa acqua. Quali sono i consumi annui dell'impianto golfistico, anche in considerazione dell'estensione a 18 buche? Qual è lo stato delle falde nella zona e la qualità delle acque rilasciate? Il nostro Comune possiede dei dati aggiornati sulle modalità di utilizzo dell'acqua da parte dell'impianto golfistico? A questo proposito, MENTELOCALE ritiene opportuno rivolgere qualche domanda diretta al Sindaco, insieme ad una richiesta di chiarimento sulle 'voci' di un'intenzione di realizzare a San Giovanni un depuratore della Valconca (ci manca solo questo!).
Oggetto: Interrogazione a risposta orale e scritta in Consiglio sull’utilizzo della risorsa acqua nel “Comparto D13/1 – Zone extraurbane per attività sportive e ricreative” denominato “Impianto golfistico”.

VISTA la deliberazione C.C. n.15 del 09.02.2009 con la quale è stato approvato il piano particolareggiato di iniziativa privata dell’impianto golfistico;

VISTA la Convenzione urbanistica per l’attuazione del suddetto piano particolareggiato stipulata tra il Comune di San Giovanni in Marignano e vari soggetti privati in data 07.04.2009;

DATO ATTO che i lavori del piano in oggetto sono attualmente in corso di svolgimento;

DATO ATTO che vari enti hanno espresso pareri, anche con prescrizioni, in merito a tale piano particolareggiato con particolare riferimento all’impatto ambientale dell’utilizzo della risorsa acqua;

RICHIAMATI in particolare
- il parere della Provincia di Rimini (prot. n° 45893/C0206 del 24.10.2008) che esprieme “parere favorevole ai sensi dell’art. 37 della Legge Regionale n° 31/2002 così come modificata dall’art. 14 della Legge Regionale n° 10/03 con il rispetto delle seguenti prescrizioni da osservarsi nella fase attuativa degli interventi e che dovranno trovare collocazione nel corpo normativo dello strumento urbanistico:
- per l’alimentazione dei laghetti di stoccaggio potrà essere utilizzata solo acqua proveniente dal pozzo esistente regolarmente autorizzata dall’ex Servizio Provinciale Difesa del Suolo di Rimini ed attraverso fornitura da HERA s.p.a;
- E’ fatto divieto all’artificializzazione di eventuali laghi esistenti provenienti da passata attività estrattiva. Per quelli di nuova realizzazione è fatto invece divieto di mettere a giorno la falda freatica;
- Si dovrà cercare di dare applicazione alle disposizioni di cui all’art. 3.3, comma 6, delle N.T.A. del P.T.C.P. 2007 per quanto concerne le misure da attuare per la tutela quali-quantitativa della risorsa idrica, a cui rimanda l’art. 3.5, comma 1, lett. c), delle medesime norme;
[1]
- il parere dell’Ufficio VAS della Provincia di Rimini (deliberazione G.P. n.8 del 20.01.2009) che stabilisce le seguenti prescrizioni:
a. dovrà essere pianificata la regimazione idraulica delle acque superficiali mediante idonea rete minore scolante;
b. l’impianto irriguo dovrà essere alimentato esclusivamente con acque superficiali provenienti dall’attiguo invaso artificiale gestito da Hera s.p.a.;
c. si dovrà monitorare la qualità e il livello piezometrico delle acque di falda su almeno 3 punti all’interno dell’impianto golfistico attraverso prelievi stagionali. Il monitoraggio dovrà assicurare il controllo sugli impatti significativi sulle acque di falda e sulle acque superficiali in modo da adottare le opportune misure correttive ed è effettuato avvalendosi del sistema delle Agenzie Ambientali. Dell’esito del monitoraggio dovrà essere data adeguata informazione al Comune;
d. … omissis … ;
e. ... omissis … ;
e che tali prescrizioni devono trovare collocazione nel corpo normativo dello strumento urbanistico attuativo, cioè presumibilmente nella Convenzione;

CONSIDERATO che nella Convenzione sopra citata non si fa però riferimento espresso al recepimento di tali importanti pareri con prescrizioni ed in particolare al tema dell’uso dell’acqua e che alla stessa non risultano allegati ulteriori documenti in merito salvo la stessa deliberazione C.C. n.15/2009;

RICHIAMATO inoltre l’art. 5.2.4 delle NTA “Requisiti morfologici e ambientali” che recita: “il fabbisogno idrico per l'irrigazione dovrà essere soddisfatto mediante il ricorso ad appositi bacini di stoccaggio delle acque superficiali, escludendosi la possibilità di ricorrere a prelievi da corsi d'acqua esistenti e da pozzi artesiani”;

Per quanto sopra esposto

CHIEDO

1) gli elaborati del piano particolareggiato di iniziativa privata dell’impianto golfistico sono stati aggiornati in relazione ai pareri espressi dai vari enti e fornitori di servizi, tenendo conto del fatto che i lavori sono nel frattempo partiti?
2) attraverso l’utilizzo di quali tipologie di risorse idriche avviene attualmente l’irrigazione dell’impianto golfistico?
3) qual è la quantità annua di consumo d’acqua dell’impianto golfistico esistente?
4) qual è la quantità annua prevista di consumo d’acqua dell’impianto golfistico a 18 buche?
l’impianto golfistico provvede a comunicare continuativamente al Comune dati aggiornati sul monitoraggio del consumo di acqua e della qualità delle acque reflue dell’impianto golfistico esistente?
5) è mai stato effettuato un censimento dei pozzi artesiani presenti all’interno dell’impianto golfistico e si è a conoscenza delle modalità effettive del loro utilizzo?
6) come intende attivarsi l’Amministrazione per controllare che l’irrigazione dell’impianto golfistico e l’utilizzo quali-quantitativo delle risorse idriche avvenga secondo quanto previsto dalle varie prescrizioni provinciali (in particolare il monitoraggio delle qualità e del livello piezometrico delle acque di falda) anche in considerazione del fatto che nella Convenzione urbanistica sottoscritta non si fa cenno espresso al recepimento delle stesse?

[1] Articolo 3.3 Aree di ricarica della falda idrogeologicamente connesse all’alveo – ARA, comma 6: “Nelle aree urbanizzate o destinate ad interventi di urbanizzazione conformemente alle disposizioni del presente articolo nonché nelle aree rurali con particolare riferimento ai nuclei isolati, i Comuni devono prevedere misure per la tutela quali–quantitativa della risorsa idrica e assumere idonei provvedimenti per garantire che le stesse aree siano provviste di rete fognaria, con possibilità di allacciamento di tutti gli insediamenti, recapitante ad un adeguato impianto di trattamento delle acque reflue in relazione alla potenzialità dell’agglomerato ed alla capacità autodepurativa del corpo ricettore. Dovrà essere prevista una rete fognaria separata con perfetta tenuta della rete per acque nere. Inoltre deve essere prevista la messa in sicurezza delle infrastrutture tecnologiche e viarie (in particolare per le aree destinate alla sosta e al transito dei veicoli deve essere previsto il trattamento delle acque di prima pioggia) esistenti e di previsione. Qualora non sia possibile l’allaccio in pubblica fognatura i Comuni promuovono la sperimentazione e la realizzazione, in accordo con le Autorità competenti, di sistemi locali di contenimento dell’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee (ad es. tramite impianti di fitodepurazione). Dispongono inoltre in merito alla limitazione e/o messa in sicurezza delle attività consentite con particolare riferimento ai centri di pericolo di cui all’allegato 1 del PTA”.

***

Oggetto: Interrogazione a risposta orale e scritta sulla notizia della realizzazione / attivazione di un depuratore della Valconca nel Comune di San Giovanni in Marignano.

PREMESSO CHE
- in seguito alla conferenza stampa dell’ATO e della Provincia di Rimini in data 16.03.2009 sul piano d’ambito 2008-2012 si è diffusa la notizia dell’intenzione di realizzare / attivare entro il 2015 un impianto di depurazione della Valconca nel Comune di San Giovanni in Marignano (v. “Il Resto del Carlino” del 16.03.2009, pag.2 e il comunicato stampa sul sito di A.T.O.);
- la notizia non ha avuto ulteriori commenti né smentite da parte dell’Amministrazione comunale di San Giovanni in Marignano;

CONSIDERATO inoltre che una tale ipotesi di intervento solleva comprensibili preoccupazioni nella popolazione marignanese anche in considerazione degli evidenti impatti ambientali e di vivibilità;

Per quanto sopra esposto

CHIEDO

1) che notizie sono in possesso dell’Amministrazione comunale in merito a tale intervento?

2) quale posizione ha assunto il Sindaco in merito a tale intervento nell’ambito dell’Assemblea dei Sindaci di A.T.O.?

3) qual è la posizione del Sindaco in merito alla realizzazione di tale depuratore della Valconca nel territorio del Comune di San Giovanni in Marignano?

Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

3 commenti:

Anonimo ha detto...

l'amministrare ha come compito principale quello di cercare di prevenire problemi, non quello di gestire le emergenze. Cerchiamo di non ricordarci del problema acqua solo durante un ipotetico 15 luglio di un estate particolarmente avara di acqua, quando si dovrà decidere il razionamento dell'acqua per tutta la popolazione di San Giovanni . enrico p

Anonimo ha detto...

è ovvio che in caso di ipotetico razionamento dell'acqua potabile (che non credo sia utilizzata dal golf per il suo costo elevato) la prima attività a subire la chiusura del rubinetto sarebbe proprio il golf a tutto beneficio del paese.
gianluca g

Anonimo ha detto...

il problema è che già adesso utilizzano acqua potabile con tariffa agevolata. del resto hanno in futuro il permesso di utilizzare l'acqua dell'invaso.
non credo che negli ultimi periodi di siccità qualcuno abbia vietato al golf di irrigare in tutta libertà, mentre si facevano ordinanze per invitare i cittadini a moderare l'uso dell'acqua ...