martedì 8 giugno 2010

TREDICESIMO CONSIGLIO

Il Consiglio di lunedì 31 maggio si è aperto con una comunicazione, letta dall’Ass. Merli, in merito all’intenzione dell’Amministrazione di svolgere delle iniziative in merito al 150° dell’Unità d’Italia. Anche le scuole verranno coinvolte. In occasione della marcia per la pace non era stato possibile.

Quando si fanno delle domande si vorrebbero delle risposte. C’è la possibilità di ottenere risposte evasive o che ribadiscono semplicemente le decisioni prese, senza metterle in discussione. Ma c’è anche la possibilità di non ottenere risposta e di dovere confrontarsi con il rifiuto di rispondere.

Per quanto riguarda l’interrogazione sul divieto di utilizzo dei sacchetti di plastica per la spesa, che entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio 2011, l’Assessore Tasini ha in sostanza preso atto delle iniziative, più o meno coerenti, attivate dai supermercati locali, ha accennato ad un progetto per coinvolgere il piccolo commercio nella diffusione dei sacchetti in materiale biodegradabile, ma non ha preso in considerazione l’ipotesi di un’ordinanza, come quella adottata di recente dal Comune di Misano, per limitare da subito l’utilizzo dei sacchetti di plastica. Si prenderà in considerazione la nostra proposta di diffondere l’uso di borse della spesa riutilizzabili. È stato affermato che il divieto coinvolgerà anche gli imballaggi e le bottiglie di plastica. Ma anche su questo punto non sono state annunciate iniziative concrete del Comune per coinvolgere ed informare i cittadini.

Sull’aumento del 5,4% della tariffa 2010 del servizio idrico integrato non ci sono state risposte. Si è fatto riferimento ad una decisione già presa nel contesto del Piano d’ambito 2005-2012 da cui non ci si poteva discostare. Nove comuni però hanno preferito non partecipare all’assemblea di ATO del 19 aprile che l’ha approvata. Inoltre, un Comune – Bellaria - ha votato contro. Le ragioni del voto a favore del Comune di San Giovanni, però, non sono state chiarite, a parte un cenno all’aumento demografico. Il fatto che il Gestore, cioè Hera, attui una gestione degli investimenti da tariffa per lo meno discutibile non è stato commentato. E neppure è stato preso in considerazione l’eventualità che, data l’attuale crisi economica, forse era opportuno ridiscutere un piano tariffario deciso qualche anno fa in una situazione differente.

All’interrogazione del gruppo PDL-Lega sullo stato dei lavori pubblici in corso a Pianventena, è stato risposto che i rallentamenti sono dovuti all’attesa fornitura di nuovi pali e di una nuovo tipo di pavimentazione. Ci sarebbe stato anche un malfunzionamento di un macchinario della ditta incaricata. Entro la fine dell’estate i lavori dovrebbero essere conclusi.

Per quanto riguarda l’interrogazione sulla recinzione di sicurezza dell’impianto golfistico, l’Ass. Morelli ha detto che tutto è regolare, stando al progetto. Non vi sarebbe pericolo di interferenza con l’esterno e che il margine di errore dei colpi sbagliati fuori traiettoria è basso. Non si è però capito perché la recinzione non è prevista per tutto il perimetro del campo di gioco che è direttamente confinante con strade pubbliche come via Mulinello, via Massaro e via Conca Nuova. In ogni caso, il Comune si affida alla certificazione di sicurezza del Coni, senza la quale non sarebbe possibile attivare l’impianto. Degli alberi piantati lungo i confini dovrebbero fungere da ulteriore protezione. Non si è capito però se verrà installata una rete tra gli alberi. Anche in questo caso, si preferisce vedere come evolverà la situazione, piuttosto che prevedere in anticipo delle soluzioni per un problema che evidentemente non viene sentito come tale.

Nello studio di ATO sull’analisi tecnica e localizzativa di una nuova configurazione del sistema depurativo è scritto molto chiaramente che il depuratore dell’area sud verrà fatto a San Giovanni, in zona Conca, a sud dell’A14 e ad est dell’invaso, dalle parti di via Cupa, su di un’area di almeno 8 ettari. Questa zona, però, ha delle valenze naturalistiche e paesaggistiche sicuramente non inferiori agli altri siti presi in esame (Coriano-Raibano, Misano-Canadà, Misano-Impianto). Anche per il PTCP è un’area meritevole di tutela ed un’area di collegamento ecologico di rilevanza provinciale. Tra l’altro, si tratta dell’intervento più costoso (tra i 54 ed i 68 milioni e mezzo di euro), ma la sua gestione costerebbe meno rispetto ad altri siti, anche se non di tanto rispetto per esempio al sito di Coriano-Raibano. Insomma, la risposta che il sindaco ci aveva dato sul depuratore nel consiglio del 21 settembre 2009, secondo la quale nulla ancora era stato deciso e si stavano ancora esaminando i siti di Misano e San Giovanni, sembra riduttiva alla luce di queste conclusioni tecniche. Nonostante queste evidenze, il sindaco ha ribadito che la situazione è ancora aperta e che il consiglio, quando si dovranno prendere decisioni, ne verrà informato. Intanto, però, di depuratore in consiglio se n’è parlato solo per le domande di MENTELOCALE. E che dire dell’informazione negata ai cittadini? Si è ricordato che tale impianto non è previsto nel P.R.G. del Comune e che se ne dovrà discutere in vista dell’adozione del P.S.C. . Bisogna preoccuparsi della qualità dell’acqua del mare per non compromettere l’economia turistica. Sante parole, ma ci pensiamo solo adesso? E soprattutto, perché scaricare il peso di questo intervento tutto su San Giovanni? Il nostro Comune già ospita importanti infrastrutture a beneficio di altre comunità, come l’autostrada, l’elettrodotto, l’invaso del Conca. Il metodo, dunque, anche in questa occasione sembra essere quello consueto di dilazionare le grane. Altro che presentare osservazioni alle conclusioni dello studio! Peccato, però che altri Comuni limitrofi, come quello di Misano, siano nel frattempo particolarmente attivi per quanto riguarda la tutela del proprio territorio, avendo approvato in consiglio un ordine del giorno che mette in discussione il tracciato della nuova strada statale 16. San Giovanni, anche in questo caso, preferisce stare a guardare. Speriamo solo di non dovere trovarci ad ospitare alla fine sia la nuova statale 16 che il depuratore della zona sud.

MENTELOCALE ha poi votato contro la proposta di aderire all’aumento di capitale, con una quota di euro 1.000,00, di Lepida S.p.A., la società che la Regione ha di recente istituito per gestire l’omonima rete informatica delle pubbliche amministrazioni. La proposta, infatti, non è motivata, in quanto già il Comune ha un contratto con Lepida S.p.A. per il servizio di connettività in banda larga e paga un canone annuo di euro 2.500,00. La questione è che i soci di Lepida hanno diritto ad ulteriori servizi. Ma quali siano gli ulteriori servizi di cui il Comune di San Giovanni avrebbe necessità non è chiaro. Abbiamo chiesto se tale adesione è legata alla recente approvazione nel consiglio del 22 marzo del progetto SI Volare Wireless gestito dalla SIS. Non c’è stata risposta, anche se sull’homepage del sito di Lepida San Giovanni è citato proprio in riferimento a questo progetto. Si è ricordato che SIS è un soggetto privato, mentre Lepida è una realtà pubblica. Appunto, proprio su questi aspetti urge un chiarimento.

L’ultimo punto, come al solito, riguardava una variante urbanistica. È stata accolta la richiesta di alcune ditte in via Malpasso (Aeffe, Gilmar …) di potere realizzare “all’interno della sagoma lorda dell’edificio esistente ulteriori piani esclusivamente come pertinenza delle unità immobiliari esistenti da adibire ai medesimi usi ammessi nella unità edilizia, per una quantità non superiore al 50% della SC realizzata e autorizzata”. Questa variante vale per tutti gli usi ammessi, compresa la realizzazione di medie strutture di vendita. Non è chiaro però cosa si intenda realizzare. I privati, inoltre, chiedevano anche di potere derogare alla dotazione minima di parcheggi pertinenziali. Questa richiesta non è stata accolta, però è evidente che dal punto di vista dei richiedenti qualche problema si pone per quanto riguarda i parcheggi. Il Comune, in questa fase, ha preferito sorvolare.
Sempre su questo punto, è stato chiesto un chiarimento in merito alla delibera della G.C. n.211 del 30.12.2009 che dava delle direttive al Responsabile dell’Area Tecnica per la redazione di quattro varianti stabilendo i relativi compensi per gli incarichi di progettazione. La delibera, però, è stata pubblicata solo il 17 maggio 2010, quattro mesi e mezzo dopo l’approvazione. Perché? Inoltre, sono stati chiesti dei chiarimenti sulla congruità dei compensi, che sono stati fissati nell’ordine di euro 4.000,00 a variante. L’Ass. Morelli sul punto ha risposto – testuale – “Non rispondo”, invitando a rivolgersi agli uffici. Questo rifiuto a fornire spiegazioni ad un consigliere in Consiglio comunale ci sembra molto grave. È un brutto precedente. Sulla trasparenza c’è proprio molto da fare a San Giovanni. Continueremo a fare altre domande in merito.
MENTELOCALE ha dunque votato contro l’adozione di questa ‘costosa’ variante, approvata, come spesso accade, con i voti della maggioranza e della destra.

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