lunedì 25 ottobre 2010

DICIOTTESIMO CONSIGLIO

La mozione presentata da MENTELOCALE per fare un consiglio comunale aperto sulla crisi occupazionale a San Giovanni, coinvolgendo lavoratori, cittadini, sindacalisti, imprenditori ed economisti, al fine di raccogliere dati ed elaborare proposte condivise è stata respinta. Si era precisato che la questione della crisi non può essere oggetto di propaganda e che nessuno ha la soluzione in tasca. Ma di fronte ai dati preoccupanti che emergono sia a livello nazionale che a livello locale è forse opportuno creare maggiore consapevolezza tra i cittadini anche per alimentare uno spirito di solidarietà diffuso, quanto mai necessario per affrontare un periodo di difficoltà che non sembra breve. Inoltre, dal consiglio comunale aperto, possono arrivare proposte dai cittadini per il bilancio di previsione 2011 e per l’individuazione degli interventi di spesa da mantenere e/o potenziare. L’Assessore Gabellini, pur apprezzando la proposta, ha detto che non gli sembra lo strumento più opportuno per dare risposte concrete ai lavoratori in cassa integrazione. Del resto, di recente si è già svolta un’assemblea della CGIL alla quale hanno partecipato i lavoratori e gli amministratori. Propone di fare un incontro pubblico con il presidente della Provincia e i Sindaci dei Comuni della Valconca per concordare degli interventi comuni. Inoltre, propone un percorso alle opposizioni per approvare un ordine del giorno di critica ai tagli erariali e per chiedere al Governo di prorogare la possibilità di utilizzo degli oneri di urbanizzazione per coprire la spesa corrente anche per il 2011 (punto, quest’ultimo, sul quale come gruppo non concordiamo). Infine, si è ricordato che l’Amministrazione possiede già tutte le informazioni sulla crisi a livello locale e non è rimasta inattiva. Il problema, però, crediamo sia proprio questo, cioè che le informazioni sulla crisi non siano conosciute nella loro effettiva entità da tutti i cittadini. Il Consiglio comunale aperto potrebbe svolgere proprio una grande funzione a livello informativo. La scelta di riservare la discussione della crisi al solo livello istituzionale priva la comunità di un momento di partecipazione essenziale per la sua stessa crescita civile e solidale. Se sulla crisi non serve il catastrofismo, certo non serve neppure la minimizzazione del “ghe pensi mi”. Siamo convinti che solo una conoscenza diffusa dei dati della crisi possa portare all’adozione di scelte maggiormente condivise. Per questo chiederemo all’amministrazione di rendere pubblici i dati che detiene sulla crisi occupazionale a San Giovanni. Sorprende comunque che su questi temi un’amministrazione di centro sinistra abbia tante remore ad informare e coinvolgere la popolazione.

All’interrogazione di MENTELOCALE sull’opportunità di fare costruire due edifici con altezze superiori rispetto a quanto previsto per zona e tipologia (l’edificio commerciale in fondo a via al Mare ed un condominio in via Crispi), l’Assessore Morelli ha risposto che è la norma del Regolamento edilizio che consente tale superamento. È un fatto però che sino ad oggi l’applicazione di questa norma sia stata molto rara e che la sua interpretazione presenti margini di discrezionalità. Del resto, in un periodo come l’attuale nel quale si stanno modificando gli strumenti di pianificazione ed il Regolamento edilizio, non sembra opportuno dare degli input politici positivi alla realizzazione di interventi del genere. Come si pensa dunque di potere garantire l’imparzialità di trattamento? A queste domande non è stata data risposta e, per cambiare discorso, si è preferito accusarci di aver diffamato gli uffici, solo perché abbiamo osservato che questa interrogazione si inserisce in un contesto di altre nostre interrogazioni su questioni edilizie ed urbanistiche dalle quali si ricava l’impressione che per certi privati e per certi studi tecnici siano stati individuati dei percorsi che hanno facilitato la realizzazione degli interventi. Non era nostra intenzione diffamare nessuno, tantomeno gli uffici, per i quali abbiamo sempre avuto il massimo rispetto e la cui correttezza non mettiamo in discussione, né di sollevare polveroni. Osserviamo solo che se la politica non si prende la responsabilità di governare queste scelte possono generarsi scenari sgradevoli, anche se si sostiene che le regole formalmente sono state rispettate.

Nel corso del Consiglio sono state approvate due pratiche edilizie, già trattate in precedenti sedute.
Si tratta dell’approvazione alla variante delle zone D5 nella zona artigianale (incremento della superficie complessiva del 50% all’interno della sagoma lorda tramite la realizzazione di nuovi piani), adottata nel consiglio del 31 maggio e dell’approvazione di un piano particolareggiato di iniziativa privata a Isola di Brescia, sulla quale avevamo già presentato un’interrogazione nel consiglio del 25 gennaio. Su entrambe le deliberazione il voto di MENTELOCALE è stato contrario.

È stato poi approvato un emendamento di MENTELOCALE alla deliberazione sull’affidamento del Servizio di Tesoreria Comunale che propone di inserire tra i criteri di valutazione dell’offerta anche un criterio che tenga conto dell’assenza nel biennio precedente di transazione bancarie da parte degli istituti di credito nel campo del commercio delle armi. È un criterio qualitativo che può consentire di determinare anche la responsabilità etica e sociale delle banche. Per altre informazioni sulle “banche armate” si veda il sito http://www.banchearmate.it/home.htm

In conclusione è stata approvato il capitolato speciale d’appalto per l’affidamento in concessione del servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e della tassa di smaltimento giornaliero per il periodo 01/01/2011 – 31/12/2015.

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