mercoledì 11 novembre 2009

MA PERCHE' GESSI SI E' DIMESSO?

A mente fredda alcune riflessioni si impongono sulle recenti dimissioni dell’assessore Gessi che, come gruppo MENTELOCALE, abbiamo chiesto sin dalla seduta d’insediamento del Consiglio Comunale. In quell’occasione, abbiamo segnalato un conflitto di interessi tra la sua presenza in Giunta – nell’imminenza di importanti decisioni sul compartone – e il suo essere dipendente della C.N.A. che è nella compagine societaria che possiede i terreni del compartone.

Perché Gessi ha annunciato proprio ora le sue dimissioni? Le ragioni probabilmente vanno ricercate nel groviglio di interessi che è maturato intorno al compartone. La fase attuale infatti è cruciale per i destini del compartone. Il Comune di San Giovanni in Marignano deve rispondere alle osservazioni presentate dalle varie forze politiche di opposizione. Ed anche a quelle presentate dalla società proprietaria dei terreni, la Nuova San Giovanni s.r.l.

Nelle osservazioni della società proprietaria dei terreni vi sono delle richieste precise all’amministrazione finalizzate a massimizzare il profitto dell’affare. In particolare, si richiede
1) di aggiungere altri 1364 mq. di SC per il centro commerciale;
2) di fare il centro commerciale nel primo stralcio;
3) di non fare subito nel primo stralcio il parco pubblico;
4) di potere realizzare appartamenti anche da 28 mq. e da 38 mq.;
5) di utilizzare il PVC invece del legno per fare i serramenti e gli infissi esterni ed intonacare gli edifici piuttosto che utilizzare come previsto il laterizio faccia vista;
6) di piantumare alberi con circonferenza minima del tronco di 6 cm. e non di 18 – 20 cm. come previsto;
7) di togliere il vincolo del 3% degli edifici in classe A;
8) di utilizzare come isolanti materiali sintetici e non naturali;
9) di scorporare interamente la superficie dell’interrato dal calcolo della superficie costruibile.

È dunque interesse della proprietà che in questa fase il silenzio cali sul compartone e che gli affari proseguano in tutta tranquillità. Qualsiasi interferenza – compresa l’attenzione mediatica sul conflitto di interessi dell’assessore Gessi – è malvista proprio perché potrebbe compromettere gli esiti dell’affare o aprire le porte ad eventuali futuri ricorsi.

È probabile insomma che Gessi sia stato sacrificato sull’altare del compartone senza che la politica abbia potuto gestire queste insolite dimissioni (ancora, tra l’altro, neppure formalizzate). E questo non è certo un bell’esempio di indipendenza della politica dal potere economico, ma tant’è.

Del resto, il silenzio del sindaco Bianchi e del PD sulla vicenda è esemplare. Non si è ancora registrata né un’esplicita presa di distanza da un “compagno” divenuto nel frattempo scomodo, né è stata avviata una riflessione sulla responsabilità politica di avere inserito Gessi in lista – nonostante il conflitto di interessi - e di averne avallato l’ingresso, la permanenza e l’operato in Giunta.

Come opposizione cercheremo di fare emergere chiaramente in Consiglio le vere ragioni delle dimissioni di Gessi, vigilando che non abbiano come contropartita l’ennesimo regalo a base di varianti personalizzate e di modifiche al Regolamento edilizio.

Crediamo, al contrario, che queste dimissioni possano diventare l’occasione per intraprendere un ampio ripensamento del compartone nell’ambito del nuovo P.S.C. attraverso l’istituzione di una commissione consiliare, il coinvolgimento della popolazione e la valutazione di tutte le opzioni alternative a partire dall’opzione zero.

GRUPPO MENTELOCALE

2 commenti:

L.C. ha detto...

E' da ammirare il Vostro equilibrio.
Ricordo ancora oggi la supponenza al limite del disprezzo con il quale l'Assessore Gessi ha replicato in Consiglio alle obiezioni da Voi sollevate.
Rivisto qualche mese dopo mi ricorda qualcuno che a Roma dice "sono stato eletto dal popolo lasciatemi governare".
Eppure malgrado questa supponenza la Vs analisi resta fredda, anche se un po' manichea, e affonda. Si, affonda verso il PD che ha messo in lista Gessi e verso il Sindaco che l'ha messo in giunta.
Anche se, i soliti ben informati, dicevano in campagna elettorale che sia stato il Sindaco ad imporsi sul PD per avere tutta la Giunta in lista confermando anche quelli oltre il 2ndo e 3zo mandato.
Il PD non ha ancora trovato la Sua bussola; se il suo uomo forte è il Sindaco non tarderà a schiantarsi sugli scogli, solo che il prezzo lo pagheremo tutti.

Anonimo ha detto...

Non si deve mai "gioire" per la caduta di un avversario politico, si devono solo considerare i risvolti pratici di un pasticcio come quello del compartone che con le richieste inoltrate dalla società proprietaria ha toccato il fondo di una manovra specutiva mascherata dai nostri amministratori come il bene massimo per il nostro territorio ed è solo grazie alla ferma e puntuale informazione di Mentelocale che ora molti cittadini sanno di cosa si parla.
Appuntamento al prossimo consiglio.