
MENTELOCALE con questo post vuole iniziare a riportare buone prassi per tutelare l’ambiente, e il portafoglio di chi le attua. Siamo al termine del 2009, alcune tecnologie sono mature, altre stanno maturando e diverranno sempre più economiche e quindi fruibili da tutti. Speriamo che in un prossimo futuro tutti usufruiranno di tali tecnologie per risparmiare energia e quindi “risparmiare” l’ambiente, magari aiutati anche da una amministrazione attenta, responsabile e moderna.
L'articolo seguente è tratto dalla rivista specializzata “Impianti solari” , pag. 16, n.4, settembre 2009.
L’ENTE PUBBLICO CHE RISPARMIA
La Camera di Commercio di Lecco ha posto da anni, tra le priorità della propria programmazione strategica, diversi interventi in tema di sostenibilità ambientale a favore delle imprese mediante incentivi e progetti.
In particolare, ha voluto anche dotare la propria sede istituzionale "Casa dell'Economia" di un impianto fotovoltaico di tipo parzialmente integrato, consapevole del fatto che, in quanto Pubblica Amministrazione, fosse oltremodo necessario investire e impegnarsi direttamente.
L'articolo seguente è tratto dalla rivista specializzata “Impianti solari” , pag. 16, n.4, settembre 2009.
L’ENTE PUBBLICO CHE RISPARMIA
La Camera di Commercio di Lecco ha posto da anni, tra le priorità della propria programmazione strategica, diversi interventi in tema di sostenibilità ambientale a favore delle imprese mediante incentivi e progetti.
In particolare, ha voluto anche dotare la propria sede istituzionale "Casa dell'Economia" di un impianto fotovoltaico di tipo parzialmente integrato, consapevole del fatto che, in quanto Pubblica Amministrazione, fosse oltremodo necessario investire e impegnarsi direttamente.
Ben 221 i pannelli posizionati, con una potenza di 185 Wp; una superficie totale di 305,60 mq con una potenza nominale di picco di 40,89 kWp. Una scelta coerente con i principi di contenimento della spesa pubblica e di responsabilità verso l'ambiente. L'impianto è collocato sul cosiddetto "corpo basso" della struttura, connesso in parallelo alla rete interna; risulta idoneo per produrre energia elettrica sia da "autoconsumare" sia da "immettere in parte" in rete in caso di eccedenze. Peraltro, essendo l'impianto di taglia inferiore ai 200 kW, sarà possibile lo "scambio sul posto del l'energia" secondo le ultime delibere dell'Aeeg.
Considerato il terreno che si aveva a disposizione, in fase di progettazione è stato disposto l'orientamento delle costruzioni in modo tale che i moduli fotovoltaici venissero posizionati verso sud, per sfruttare il migliore irraggiamento possibile. La configurazione del tetto è stata studiata per avere il giusto compromesso tra le esigenze strutturali di illuminamento naturale ed aerazione dell'interno serra, della migliore inclinazione possibile per un ottimo irraggiamento medio durante l'anno rispetto alla latitudine in cui ci si trova (45,5 gradi di latitudine Nord) e l'eliminazione dell'ombra reciproca nelle ore con il miglior irraggiamento durante i giorni dell'anno. Il migliore compromesso è stato ottenuto con un'angolazione di 24 gradi rispetto all'orizzontale. I dati utilizzati per i calcoli sono quelli delle varie Norme UNI inerenti all'argomento.
Impianti elettrici d'avanguardia
L'impianto elettrico dell'edificio utilizza la tecnologia bus, che con opportuni apparati collega gli organi di comando (interruttori, pulsanti) a un modulo di ingresso dell'alimentazione elettrica interconnesso ad un modulo di uscita con un sistema che permette di avere linee "dedicate" (lampade, comandi porte, gestione in-out), in modo che non ci sia presenza di tensione a 230V, riducendo così le emissioni elettromagnetiche. Altra scelta progettuale è stata quella di utilizzare componenti di illuminazione di design ad alta resa, oltre che con reattori elettronici di accensione, alcuni dei quali sono dotati di regolazione del flusso luminoso, con tipologia digitale, che permettono un'ottima gestione del carico elettrico, garantendo un risparmio di consumo del 27 %.
L'impianto camerale è realizzato su un'apposita struttura di supporto dei moduli fotovoltaici, in acciaio zincato che garantisce un'elevata resistenza contro la corrosione e gli agenti atmosferici. Altresì, la struttura è dimensionata in modo da assicurare un'adeguata resistenza contro gli effetti del vento e della neve ed è ancorata alla copertura dell'edificio mediante apposite zanche inserite tra le lastre di alluminio facenti parte della copertura. Dunque, le soluzioni adottate per il posizionamento sono innovative e indubbiamente sono scelte a basso impatto ambientale. Quanto alla potenza di picco del sistema fotovoltaico (pari alla superficie totale dei moduli fotovoltaici moltipllcata per l'efficienza dei moduli fotovoltaici) e all'efficienza media annuale dell'impianto di circa 78 %, la Camera stima una producibilità di energia elettrica intorno a 43.000 kWh per il primo anno, con un decremento di tale producibilità del 0,4 % circa per ciascun anno successivo; parallelamente è stimata una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari di circa 24.000 kg durante il primo anno. Infatti per ogni kWh di energia elettrica prodotto da fonte fotovoltaica può essere calcolata una riduzione di circa 0,56 kg delle emissioni di anidride carbonica C02, avendo come parametro di riferimento il mix di combustibili fossili utilizzati in Italia come fonte energetica primaria nelle centrali termoelettriche.
I vantaggi:
- Produzione di energia elettrica senza emissione di sostanze inquinanti;
Considerato il terreno che si aveva a disposizione, in fase di progettazione è stato disposto l'orientamento delle costruzioni in modo tale che i moduli fotovoltaici venissero posizionati verso sud, per sfruttare il migliore irraggiamento possibile. La configurazione del tetto è stata studiata per avere il giusto compromesso tra le esigenze strutturali di illuminamento naturale ed aerazione dell'interno serra, della migliore inclinazione possibile per un ottimo irraggiamento medio durante l'anno rispetto alla latitudine in cui ci si trova (45,5 gradi di latitudine Nord) e l'eliminazione dell'ombra reciproca nelle ore con il miglior irraggiamento durante i giorni dell'anno. Il migliore compromesso è stato ottenuto con un'angolazione di 24 gradi rispetto all'orizzontale. I dati utilizzati per i calcoli sono quelli delle varie Norme UNI inerenti all'argomento.
Impianti elettrici d'avanguardia
L'impianto elettrico dell'edificio utilizza la tecnologia bus, che con opportuni apparati collega gli organi di comando (interruttori, pulsanti) a un modulo di ingresso dell'alimentazione elettrica interconnesso ad un modulo di uscita con un sistema che permette di avere linee "dedicate" (lampade, comandi porte, gestione in-out), in modo che non ci sia presenza di tensione a 230V, riducendo così le emissioni elettromagnetiche. Altra scelta progettuale è stata quella di utilizzare componenti di illuminazione di design ad alta resa, oltre che con reattori elettronici di accensione, alcuni dei quali sono dotati di regolazione del flusso luminoso, con tipologia digitale, che permettono un'ottima gestione del carico elettrico, garantendo un risparmio di consumo del 27 %.
L'impianto camerale è realizzato su un'apposita struttura di supporto dei moduli fotovoltaici, in acciaio zincato che garantisce un'elevata resistenza contro la corrosione e gli agenti atmosferici. Altresì, la struttura è dimensionata in modo da assicurare un'adeguata resistenza contro gli effetti del vento e della neve ed è ancorata alla copertura dell'edificio mediante apposite zanche inserite tra le lastre di alluminio facenti parte della copertura. Dunque, le soluzioni adottate per il posizionamento sono innovative e indubbiamente sono scelte a basso impatto ambientale. Quanto alla potenza di picco del sistema fotovoltaico (pari alla superficie totale dei moduli fotovoltaici moltipllcata per l'efficienza dei moduli fotovoltaici) e all'efficienza media annuale dell'impianto di circa 78 %, la Camera stima una producibilità di energia elettrica intorno a 43.000 kWh per il primo anno, con un decremento di tale producibilità del 0,4 % circa per ciascun anno successivo; parallelamente è stimata una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari di circa 24.000 kg durante il primo anno. Infatti per ogni kWh di energia elettrica prodotto da fonte fotovoltaica può essere calcolata una riduzione di circa 0,56 kg delle emissioni di anidride carbonica C02, avendo come parametro di riferimento il mix di combustibili fossili utilizzati in Italia come fonte energetica primaria nelle centrali termoelettriche.
I vantaggi:
- Produzione di energia elettrica senza emissione di sostanze inquinanti;
- Risparmio di combustibile di origine fossile non rinnovabile;
- Nessun inquinamento acustico;
-Soluzioni compatibili con le esigenze di tutela architettonica e ambientale.