Nel consiglio di lunedì 25 marzo c’erano all’ordine del
giorno tre nostre interrogazioni ed una mozione. (Vedi i video del Consiglio Comunale cliccando i link qui sotto).
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Consiglio Comunale del 25 marzo 2013, prima parte |
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Consiglio Comunale del 25 marzo, seconda parte |
1) Revoca
contributo provinciale per nuova scuola materna. È stato confermato che la
nuova scuola materna, a seguito delle mancate alienazioni e della revoca del
contributo provinciale di oltre euro 403.000,00, non si farà più in questa
legislatura. È poi emerso che i costi già sostenuti dal Comune per lo studio di
fattibilità e la progettazione ammontano a complessivi euro 99.000,00. Soldi che si potevano certamente evitare di
spendere con un minimo di programmazione tecnica e finanziaria. Costi oggi non più sostenibili né tanto meno
giustificabili. Non sembra esserci consapevolezza che le previsioni insediative
del PSC sarebbero da rivedere, considerato sia l’impatto ambientale che le
criticità del bilancio dei servizi ed in particolare di quelli scolastici. Ma addirittura
si spera di finanziare un domani la scuola con gli oneri di urbanizzazione del
compartone!
2) Sul
mancato rispetto dei divieti di sosta e circolazione in via XXII Giugno,
oggetto di ripetute segnalazioni da parte dei cittadini, ci si è limitati a
dire che si invierà la polizia municipale per fare multe. La proposta avanzata
dai cittadini e da noi ripresa di invertire l’accesso alla via da parte delle
automobili dei residenti dal Borgo Sant’Antonio non è stata accolta. A volte
però per tentare di risolvere situazioni che sembrano irrisolvibili si può
anche ritornare sui propri passi. Ascoltando le proposte dei cittadini.
3) Sul
merito dell’interrogazione sui risultati dei monitoraggi effettuati da ARPA
sugli impianti di telefonia mobile di San Giovanni non ci è stata data in
pratica risposta. Il sindaco non ha detto a quanto ammontano le stime di
aumento delle emissioni elettromagnetiche derivanti dal progetto di
implementazione dell’impianto di Pianventena che è stato presentato mesi fa.
Tenuto conto del fatto che a Pianventena i monitoraggi hanno rilevato le
emissioni più elevate. Sono state fatte le solite considerazioni di carattere
generale sulla pericolosità dell’inquinamento elettromagnetico e sull’importanza
di un’azione a livello non solo locale. È stata anche annunciata l’ennesima
riunione dei capigruppo sul tema. Ed anche il monitoraggio del tecnico di
parte. Non ci sono però stati consegnati i documenti che avevamo chiesto
contestualmente all’interrogazione. Né comunicate date certe.
Il consiglio ha poi respinto la nostra
mozione per l’approvazione dell’ordine del giorno per la tutela del Conca
predisposto dal gruppo Paesaggio Conca per contrastare la variante adottata dal
Comune di Morciano relativa alla realizzazione di un distributore di carburante
in un ambito sottoposto a tutela dal PTCP e ricompreso nel perimetro del
Paesaggio Naturale e Seminaturale del Torrente Conca. Nonostante il nuovo scenario istituzionale che
si sta affacciando, e che privilegia pratiche amministrative associate, non c’è
la consapevolezza del paesaggio da tutelare come bene inter-comunale, cioè come
bene irriproducibile la cui tutela – soprattutto nel caso di interventi
incongrui ed inquinanti - non può essere abbandonata all’autonomia decisionale
di un singolo ente. Si rimanda così ogni decisione alla provincia. E si fa
finta di non vedere che il problema politico oggi consiste nell’interrogarsi su
che senso abbia spendere euro
1.364.000,00 per la realizzazione del percorso naturalistico del Conca – di cui
il Comune di San Giovanni è stazione appaltante - e nello stesso tempo accettare
l’opera di cementificazione del paesaggio circostante. Per ulteriori
approfondimenti si può consultare la pagina del gruppo Paesaggio Conca su facebook.
È stata poi approvata una
modifica al Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica. Si è consentito in pratica il rientro nell’alloggio
di membri del nucleo familiare, in genere figli, che se ne erano allontanati e
che ora, a causa anche della crisi, ritornano e vogliono riprendere la
residenza. Anche ora l’ospitalità
temporanea è garantita, ma comporta un aumento del canone. Il numero dei nuclei
famigliari è limitato: 4/5 su 60. Chi rientra nel nucleo riacquista in questo
modo il diritto al subentro (ai genitori, per esempio) nel medesimo alloggio. Su questo punto ci siamo astenuti.
Abbiamo invece votato contro la
modifica e l’aggiornamento del Regolamento edilizio comunale. Si tratta di
correzioni e aggiornamenti normativi agli articoli sul risanamento conservativo
(art. 4.7), sui pergolati (art. 4.15 bis) e norme sismiche sulla distanza dal
ciglio opposto della carreggiata stradale (art. 14.8). Sono poi stati
liberalizzati gli interventi di demolizione e ricostruzione nel caso di ampliamenti
di edifici (art. 4.11). Abbiamo osservato che questa norma può fare aumentare
la conflittualità tra vicini nella misura in cui autorizza ricostruzioni sulle
vecchie distanze. Su richiesta di alcuni tecnici locali, l’altezza delle
recinzioni è stata portata da 1,20 ml a 1,50 ml (art.15.6). Nelle zone esterne
del territorio urbanizzato i contatori non possono eccedere l’altezza delle
recinzioni. È stato poi introdotto ex novo nel Regolamento l’art.10 della L.R.
23/2004 sulla salvaguardia degli edifici vincolati. Si vuole in questo modo
facilitare la soluzione di due casi di demolizioni abusive di edifici vincolati
attraverso il pagamento delle relative sanzioni. Il rischio è che questo
percorso si estenda alla gestione degli edifici vincolati dal PRG, nonostante
il deterrente che sarebbe rappresentato dalle sanzioni, stimolando più la distruzione
del patrimonio storico che il suo recupero.
Infine, è stata approvata una
modifica al Regolamento del mercato settimanale di Via Veneto stabilendo il
numero massimo di posteggi alimentari (7) e non alimentari (33). Si intende in
questo modo tutelare gli operatori alimentari già presenti nel mercato. Ma certo
così facendo non si facilita l’ingresso di nuovi soggetti. Su questa pratica ci
siamo astenuti.