giovedì 31 dicembre 2009

BUON 2010 VERDE A TUTTI



MENTELOCALE con questo post vuole iniziare a riportare buone prassi per tutelare l’ambiente, e il portafoglio di chi le attua. Siamo al termine del 2009, alcune tecnologie sono mature, altre stanno maturando e diverranno sempre più economiche e quindi fruibili da tutti. Speriamo che in un prossimo futuro tutti usufruiranno di tali tecnologie per risparmiare energia e quindi “risparmiare” l’ambiente, magari aiutati anche da una amministrazione attenta, responsabile e moderna.

L'articolo seguente è tratto dalla rivista specializzata “Impianti solari” , pag. 16, n.4, settembre 2009.

L’ENTE PUBBLICO CHE RISPARMIA

La Camera di Commercio di Lecco ha posto da anni, tra le priorità della propria programmazione strategica, diversi interventi in tema di sostenibilità ambientale a favore delle imprese mediante incentivi e progetti.

In particolare, ha voluto anche dotare la propria sede istituzionale "Casa dell'Economia" di un impianto fotovoltaico di tipo parzialmente integrato, consapevole del fatto che, in quanto Pubblica Amministrazione, fosse oltremodo necessario investire e impegnarsi direttamente.
Ben 221 i pannelli posizionati, con una potenza di 185 Wp; una superficie totale di 305,60 mq con una potenza nominale di picco di 40,89 kWp. Una scelta coerente con i principi di contenimento della spesa pubblica e di responsabilità verso l'ambiente. L'impianto è collocato sul cosiddetto "corpo basso" della struttura, connesso in parallelo alla rete interna; risulta idoneo per produrre energia elettrica sia da "autoconsumare" sia da "immettere in parte" in rete in caso di eccedenze. Peraltro, essendo l'impianto di taglia inferiore ai 200 kW, sarà possibile lo "scambio sul posto del l'energia" secondo le ultime delibere dell'Aeeg.

Considerato il terreno che si aveva a disposizione, in fase di progettazione è stato disposto l'orientamento delle costruzioni in modo tale che i moduli fotovoltaici venissero posizionati verso sud, per sfruttare il migliore irraggiamento possibile. La configurazione del tetto è stata studiata per avere il giusto compromesso tra le esigenze strutturali di illuminamento naturale ed aerazione dell'interno serra, della migliore inclinazione possibile per un ottimo irraggiamento medio durante l'anno rispetto alla latitudine in cui ci si trova (45,5 gradi di latitudine Nord) e l'eliminazione dell'ombra reciproca nelle ore con il miglior irraggia­mento durante i giorni dell'anno. Il migliore compromesso è stato ottenuto con un'angolazione di 24 gradi rispetto all'orizzontale. I dati utilizzati per i calcoli sono quelli delle varie Norme UNI inerenti all'argomento.

Impianti elettrici d'avanguardia
L'impianto elettrico dell'edificio utilizza la tecnologia bus, che con opportuni apparati collega gli organi di comando (interruttori, pulsanti) a un modulo di ingresso dell'alimentazione elettrica interconnesso ad un modulo di uscita con un sistema che permette di avere linee "dedicate" (lampade, comandi porte, gestione in-out), in modo che non ci sia presenza di tensione a 230V, riducendo così le emissioni elettromagnetiche. Altra scelta progettuale è stata quella di utilizzare componenti di illuminazione di design ad alta resa, oltre che con reattori elettronici di accensione, alcuni dei quali sono dotati di regolazione del flusso luminoso, con tipologia digitale, che permettono un'ottima gestione del carico elettrico, garantendo un risparmio di consumo del 27 %.

L'impianto camerale è realizzato su un'apposita struttura di supporto dei moduli fotovoltaici, in acciaio zincato che garantisce un'elevata resistenza contro la corrosione e gli agenti atmosferici. Altresì, la struttura è dimensionata in modo da assicurare un'adeguata resistenza contro gli effetti del vento e della neve ed è ancorata alla copertura dell'edificio mediante apposite zanche inserite tra le lastre di alluminio facenti parte della copertura. Dunque, le soluzioni adottate per il posizionamento sono innovative e indubbiamente sono scelte a basso impatto ambientale. Quanto alla potenza di picco del sistema fotovoltaico (pari alla superficie totale dei moduli fotovoltaici moltipllcata per l'efficienza dei moduli fotovoltaici) e all'efficienza media annuale dell'impianto di circa 78 %, la Camera stima una producibilità di energia elettrica intorno a 43.000 kWh per il primo anno, con un decremento di tale producibilità del 0,4 % circa per ciascun anno successivo; parallelamente è stimata una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari di circa 24.000 kg durante il primo anno. Infatti per ogni kWh di energia elettrica prodotto da fonte fotovoltaica può essere calcolata una riduzione di circa 0,56 kg delle emissioni di anidride carbonica C02, avendo come parametro di riferimento il mix di combustibili fossili utilizzati in Italia come fonte energetica primaria nelle centrali termoelettriche.

I vantaggi:
- Produzione di energia elettrica senza emissione di sostanze inquinanti;
- Risparmio di combustibile di origine fossile non rinnovabile;
- Nessun inquinamento acustico;
-Soluzioni compatibili con le esigenze di tutela architettonica e ambientale.

martedì 29 dicembre 2009

PRIMA SEDUTA COMMISSIONE COMPARTONE E P.S.C.

Poteva iniziare peggio?

Francamente, per la riunione di insediamento della commissione sul compartone ed il P.S.C. (presidente Morelli, consiglieri componenti Gaudenzi, Serafini e Vannoni) ci si sarebbe aspettati una discussione iniziale sulle finalità del lavoro da svolgere e di come, finalmente, cominciare a parlare del compartone all’interno del piano strutturale comunale.

Del resto, le procedure amministrative di istituzione della commissione non erano state incoraggianti. Il decreto con i quale il sindaco ha istituito la commissione è stato assunto oltre il termine previsto dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni. La delibera di istituzione, certo non per colpa degli uffici, a ieri non era ancora pronta e non era ancora stata pubblicata. Anche per questo, visto che non c’è ancora un atto di istituzione a cui fare riferimento per il funzionamento della commissione, poteva essere saggio scambiarsi delle idee sul modo di affrontare gli argomenti.

Nonostante queste premesse, purtroppo, l’assessore-segretario-del-pd-presidente-della-commissione Morelli ha subito annullato il senso del confronto puntualizzando ripetutamente, anche con una certa rigidità, che dalla prossima seduta si partirà ad analizzare le osservazioni fatte alla delibera di adozione della variante e del P.U.C. del compartone senza dedicare un minuto di più alla discussione complessiva del contesto in cui il compartone va calato che è quello, appunto, della nuova pianificazione del territorio che dovrebbe avere una durata ventennale. Questo sarebbe il mandato che il PD gli avrebbe dato e che intende realizzare. Anche per le varie cariche che Morelli ricopre in questo momento avevamo espresso in consiglio dei dubbi sull’opportunità della sua candidatura a presidente. Se devi pensare a tenere buone le varie rissose anime del PD marignanese, non puoi avere la lucidità e l’imparzialità di giudizio per condurre una commissione del genere.

In pratica, vogliono andare avanti anche con una certa fretta nell’approvazione della delibera n.36/2009 e solo poi affrontare la discussione del P.S.C. . E vogliono procedere in questo modo perché dopo il compartone intendono approvare un altro ‘compartone’ diffuso sul territorio, cioè ulteriori nuovi insediamenti che per dimensione e densità porteranno una massiccia cementificazione del capoluogo e delle frazioni. Se infatti le previsioni residenziali non attuate del P.R.G. vigente ammontano a n.524 appartamenti di 105 mq. per un totale di n.1574 abitanti teorici, con le nuove previsioni del P.S.C. intendono far costruire ulteriori 969 appartamenti di 105 mq. per 1233 abitanti teorici. Insomma, si prevedono ben oltre 3000 nuovi abitanti per lo sviluppo urbanistico di San Giovanni (1493 nuovi appartamenti!) con un consumo di suolo massiccio che riguarderà anche il polo produttivo, il golf, il centro ippico, via Al Mare. Del senso di tutto questo si vuole discutere? Delle ripercussioni sociali, ambientali ed economiche di questo modello di sviluppo ne vogliamo parlare? Morelli e la capogruppo Serafini hanno un’opinione in merito o mettono solo la faccia per chi non ha il coraggio di metterci la propria? È un fatto che Bianchi e Battazza, invitati permanenti ai lavori della commissione, non si sono visti.

La sensazione spiacevole è che tutto è già stato deciso e che al massimo la commissione ne potrà essere sommariamente informata. Ma anche su questo non c’è certezza. Alla richiesta infatti di avere il fascicolo della documentazione cartacea del P.S.C. è stato risposto che costa troppo e che per ora non ci sarebbero i fondi. Eppure i calendari patinati con i faccioni pagati con i soldi pubblici continuano ad arrivare alle case dei marignanesi.

La stessa presenza dei tecnici di parte in commissione è stata depotenziata nel senso che pur potendo assistere come ogni cittadino alla commissione - dato che le sedute sono pubbliche - non possono parlare e dire la propria. È naturale però che in questo modo ci si priva di competenze essenziali per arrivare a decisioni consapevoli e sensate.

Che la discussione delle osservazioni del compartone non prometta nulla di buono, lo si è avvertito dal giudizio che l’arch. Palmerini ha dato delle osservazioni della provincia sul compartone. Queste osservazioni sarebbero incomprensibili perché fatte da un tecnico che ora è andato in pensione e che gli altri tecnici che hanno firmato l’atto non riuscirebbero ad interpretare… Se questo è lo spirito con il quale intendono affrontare le controdeduzioni stiamo freschi!

Il rischio di una commissione organizzata in questo modo è quello di avvallare decisioni prese altrove dal partito del cemento svolgendo una semplice funzione di ratifica e non anche di consultazione e di proposta per il consiglio. Un altro grave rischio è che la commissione si trasformi in un terreno di scambio per ottenere un atteggiamento benevolo da parte delle opposizioni. E si sono avuti già degli spiacevoli assaggi. Anche la destra deve chiarire cosa intende fare in questa commissione per il bene del paese. La proposta di rendere edificabile il parco di Montalbano nel quadro di una perequazione privato/pubblico per diminuire le dimensioni del compartone non ci sembra proprio la strada giusta.

Prendiamo dunque atto con rammarico che il PD marignanese ha deciso di affossare preventivamente la commissione sul compartone e del P.S.C. che ha proposto e fatto approvare nel consiglio del 27 novembre riducendola a un paravento senza sostanza. Come gruppo MENTELOCALE per dare un po’ di spessore ai lavori di questa commissione abbiamo comunque chiesto che sia fatto in via preliminare un censimento degli appartamenti e dei capannoni non utilizzati esistenti nel territorio di San Giovanni e che vengano rifatti gli scenari demografici alla base del piano strutturale in quanto sono viziati dal fatto che includono già le previsioni urbanistiche dei nuovi edifici che si intendono fare costruire nei prossimi venti anni. Occorre conoscere i bisogni reali dei cittadini marignanesi e delle categorie produttive e la realtà del patrimonio edilizio esistente prima di consumare ulteriore territorio.

Dunque, con molto scetticismo, prima di abbandonare definitivamente la barca al suo destino, staremo a vedere cosa porterà il nuovo anno (la prossima seduta pubblica dovrebbe essere il 16 gennaio). Per fortuna a marzo si vota per le regionali. E il partito del cemento - lo sappiamo bene -capisce solo un linguaggio.

giovedì 24 dicembre 2009

QUALCUNO VIENE

Qualcuno viene sempre.

Il nostro abitare non è diventato ancora, non abbastanza, il movimento essenziale dell’uomo sulla terra. Non ancora dimora. Non ancora accoglienza.

La furia edilizia sprofonda la terra sotto il peso del cemento. Non ha neppure bisogno di giustificarsi. Il pensiero dell’abitare si è ridotto a ratifica: di costruire con urgenza qualsiasi cosa, in qualsiasi modo, in qualsiasi luogo.

Si costruisce per costruire senza curarsi dell’abitare, se non come sfondo vago, come pretesto. Il credito concesso al costruire nel linguaggio comune, nelle retoriche ricorrenti, si spiega solo con quella fiducia sotterranea nell’abitare che non gli appartiene: ne va dell’essere stesso dell’uomo su questa terra.

Confondere il costruire con l’abitare non è mai innocente. Ma non ha più nessun credito. Non vi si può più dare credito.

L’esperienza non teme smentite: l’accumulo delle case, la lava inarrestabile delle città che si propaga in ogni direzione, verso il cielo e verso gli inferi, non significa il dilatarsi dell’abitare. Il costruito si può approvare e contestare, ma è impossibile farlo nell’equivoco: costruire per costruire non sarà mai la premessa dell’abitare.

È l’abitare che rende giusto il costruire.

Il problema della casa non matura nell’assenza di case. Cresce piuttosto nell’abbondanza brutta e ostentata della metropoli globale: presidiata dall’esercito immobiliare che garantisce le politiche della casa. Punizione, può darsi, alle guerre tra poveri, all’arrembaggio fuorilegge alle case. La casa è senza legge.

tratto da: Franco Riva, Qualcuno viene, edizioni Macondo Libri 2009, pagg. 6-7.

Buon Natale da MENTELOCALE.

mercoledì 23 dicembre 2009

COMMISSIONE COMPARTONE E P.S.C.

MENTELOCALE vi informa che
lunedì 28 dicembre 2009, ore 18
presso la saletta progettazione dell'Area Tecnica
della sede comunale di via Roma, 62 (primo piano)
è convocata la prima seduta della
Commissione consiliare temporanea per lo studio di sviluppo del Comparto C2-4 e del P.S.C.
con il seguente ordine del giorno:
1) insediamento della Commissione;
2) illustrazione del progetto e dei documenti relativi al Comparto C2-4 e al P.S.C.;
3) fissazione del calendario di lavoro della Commissione.
Le sedute della Commissione sono pubbliche.
La cittadinanza è invitata a partecipare.

lunedì 21 dicembre 2009

IL MERCATO INSABBIATO

MENTELOCALE ha presentato un'interrogazione per capire in che cassetto è finita la delibera con cui, più di un anno fa, il consiglio comunale aveva approvato l'istituzione di un mercato fisso dei piccoli produttori agricoli locali. Una buona idea che contribuisce alla diffusione dei prodotti locali di qualità a prezzi contenuti aiutando a far crescere la rete dell'economia locale e fornendo un supporto alle famiglie per la spesa. Perché tanto ritardo nell'attivazione? Forse perché prima delle elezioni qualche commerciante ha fatto delle critiche? Il Farmer's Market non deve essere visto come un'iniziativa in contrapposizione al piccolo commercio locale, ma anzi può costituire un'occasione per qualificare sempre più l'offerta commerciale dei prodotti locali, anche nelle botteghe del paese.
Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sullo stato di attuazione del mercato fisso settimanale dei piccoli produttori agricoli (Farmer’s Market).

VISTA la deliberazione C.C. n.80 del 30.09.2008 con la quale il Consiglio Comunale ha approvato un ordine del giorno presentato dall’allora consigliere Massimo Casadei per l’istituzione di un mercato fisso settimanale dei piccoli produttori agricoli nel Comune di San Giovanni in Marignano;

DATO ATTO che con la suddetta deliberazione n.80/2009 si è anche stabilito:
- di predisporre e portare alla discussione del Consiglio Comunale un apposito regolamento comunale all’interno del quale sia previsto un organo di vigilanza;
- di dare disposizioni alle aree dell’Amministrazione comunale per l’espletamento di tutte le opere (accordi coi produttori, area, giorno della settimana) preliminari all’attuazione del nuovo mercato;

PRECISATO che le finalità dell’iniziativa consistono nel
- favorire la vendita di prodotti locali riducendo i costi del prodotto finale connessi al trasporto ed alla filiera dell’intermediazione a volte molto lunga;
- valorizzare i produttori agricoli locali;
- fornire un concreto supporto alle famiglie per l’acquisto di prodotti alimentari locali di qualità a prezzi contenuti;

CONSIDERATO che nel frattempo è stato avviato in fase sperimentale nel Comune di Rimini il mercato fisso dei piccoli produttori agricoli nel quale è possibile acquistare ortaggi, frutta, prodotti biologici, formaggi, salumi, olio, vino, miele e confetture dei produttori agricoli della provincia di Rimini e dei Comuni limitrofi che tale iniziativa è stata accolta favorevolmente da parte dei consumatori;

RITENUTO che tale iniziativa possa costituire un’occasione ed una sfida anche per il tessuto commerciale del paese per qualificare ulteriormente la propria offerta accrescendo la proposta ai consumatori di prodotti alimentari locali;

Per quanto sopra esposto
CHIEDO


1) quando verrà portato in Consiglio Comunale il Regolamento per il mercato fisso settimanale dei produttori agricoli la cui istituzione è stata approvata dal Consiglio Comunale più di un anno fa?

2) a che punto sono gli accordi con i produttori?

3) in quale area l’amministrazione intende realizzare questa iniziativa, con quali orari e in quale giorno della settimana?

4) quando si prevede che verrà attivato tale mercato?
Cordiali saluti.

Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

sabato 19 dicembre 2009

REGALO DI NATALE

MENTELOCALE ha presentato oggi un'interrogazione sul servizio di gestione dei rifiuti attraverso il sistema e-gate. L'A.T.O., L'Agenzia di Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Rimini, ha recentemente deliberato, in assenza degli amministratori marignanesi, l'aumento del 4,8% della TARSU per il 2010 e 2011. Il problema è che il costoso e macchinoso sistema dell'e-gate non è stato discusso dal Consiglio Comunale e che questi aumenti verranno presentati nel bilancio 2010 come un inevitabile regalo di Natale che i cittadini marignanesi devono fare ad Hera. Eppure più di un dubbio dovrebbe sorgere sulla reale efficacia dell'e-gate che rende solo più complicato conferire il rifiuto indifferenziato ma non incide sulla riduzione del rifiuto o sul miglioramento della qualità della raccolta differenziata. Se la qualità del differenziato è bassa, perché molti buttano il sacchetto dell'indifferenziato nei cassonetti aperti della differenziata, non sarà possibile rivendere il materiale recuperato al Conai e agli altri consorzi di filiera, mentre aumenteranno per il Comune i costi di smaltimento in inceneritore o discarica. Inoltre, la stima dei costi per il 2010 è stata fatta da A.T.O. nella previsione ottimistica (ed irrealistica) che a San Giovanni la raccolta differenziata schizzi al 68% mentre intanto a settembre 2009 nel nostro Comune la raccolta differenziata era al 37,10% (a settembre 2008 era al 38,87%) e la quantità di kg. di rifiuto differenziato era diminuita dell'8,94% rispetto al 2008.
Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sul servizio di gestione dei rifiuti.

PREMESSO che:
- nella seduta del Consiglio comunale del 16 ottobre 2009 è stato presentato da Hera il progetto e-gate, senza che siano state date convincenti spiegazioni sulle ragioni di questa scelta;
- l’attivazione del progetto e-gate è stata decisa dall’assemblea dei sindaci dell’A.T.O., Agenzia di Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Rimini, per quanto riguarda l’aspetto tecnico nella seduta del 23 dicembre 2008 e per quanto riguarda i costi nelle sedute del 16 marzo 2009 e del 23 novembre 2009;

VISTE:
- la deliberazione A.T.O. n.16 del 23.12.2008 “Aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti e riorganizzazione del servizio. Approvazione”;
- la deliberazione A.T.O. n.2 del 16.03.2009 “Piano d’ambito per l’organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti 2009-2012 parte economico finanziaria. Approvazione”;
- la deliberazione A.T.O. n.3 del 16.03.2009 “Servizio gestione rifiuti. Approvazione accordo integrativo”;
- la deliberazione A.T.O. n.21 del 23.11.2009 “Elaborazione dei corrispettivi anno 2010 del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati con le previsioni di produzione e di raccolta differenziata per matrice di rifiuto. Presa d’atto”;
- la deliberazione A.T.O. n.23 del 23.11.2009 “Servizio gestione rifiuti. Rapporto del direttore sull’attività di controllo del servizio gestione rifiuti nell’esercizio 2008. Approvazione”;

CONSIDERATO che con la suddetta deliberazione A.T.O. n.21/2009 sono stati deliberati i corrispettivi per il servizio di gestione dei rifiuti dei Comuni del territorio provinciale che hanno la TARSU e che nessun rappresentante del Comune di San Giovanni ha partecipato a questa seduta;

DATO ATTO:
- che con questa deliberazione A.T.O. n.21/2009 si è stabilito per il Comune di San Giovanni in Marignano un aumento del costo del servizio di gestione rifiuti del 4,8% per l’anno 2010;
- che tale aumento è previsto anche per l’anno 2011;
- che già nel 2009 si è verificato un aumento del 4% per le utenze domestiche;
- che si prevede in particolare un aumento del costo dello smaltimento del rifiuto indifferenziato di ca. € 5,00 a tonnellata (da € 107,67 ad € 112,84), oltre agli aumenti per la raccolta delle varie matrici del rifiuto differenziato;

CONSIDERATO che tale aumento è stato definito sulla base di una previsione 2009 della raccolta differenziata per il Comune di San Giovanni in Marignano al 49% (tonnellate 3.078,31 di RD su complessive tonnellate 6.296,94 di rifiuto prodotto) e di una previsione 2010 della raccolta differenziata al 68% (tonnellate 4.183,37 di RD su complessive tonnellate 6.140,45 di rifiuto prodotto);

PRECISATO che in caso di non raggiungimento di questa elevata soglia di raccolta differenziata dall’accordo con A.T.O. non si prevede per Hera alcuna penalità dato che l’impegno di Hera consiste nel raggiungere il 45% medio di raccolta differenziata nel 2009 (e il 50% negli ultimi tre mesi del 2009), il 50% medio nel 2010 (e il 55% negli ultimi tre mesi del 2010), il 58% medio nel 2011 (e il 60% negli ultimi tre mesi del 2011), mentre il Comune di San Giovanni in Marignano si dovrebbe accollare gli ulteriori costi per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato prodotto in eccesso il cui corrispettivo è aumentato;

CONSIDERATO inoltre che tale aumento del 4,8% è stato applicato indifferentemente alla gestione del servizio di gestione dei rifiuti urbani per tutti i Comuni senza differenziare tra i Comuni più e meno virtuosi a livello di raccolta differenziata;

DATO ATTO che a settembre 2009 la raccolta differenziata del Comune di San Giovanni in Marignano è al 37,10%, con una preoccupante diminuzione dei chili di rifiuto differenziato raccolto rispetto al 2008 dell’8,94% e dell'1,77% rispetto alla percentuale di raccolta differenziata 2008 (dati Hera);

DATO ATTO che nell’anno 2008 il costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani è stato pari ad € 1.300.257,88, che a settembre 2009 era già pari ad € 1.135.004,81 e che per il 2010 è previsto un costo ammontante almeno ad € 1.270.328,00 (I.V.A. 10% compresa);

DATO ATTO che dalle sopra citate deliberazioni di A.T.O. non si comprendono le ragioni tecniche ed economico finanziarie che hanno portato ad adottare a livello provinciale il sistema di raccolta del rifiuto indifferenziato e-gate e che non viene precisato l’eventuale vantaggio tecnico ed economico finanziario del sistema e-gate rispetto ad altri sistemi di raccolta come il “porta a porta” né vengono valorizzate le sperimentazioni del “porta a porta “ realizzate con ottimi risultati sul territorio provinciale (a Viserba Monte con percentuali di RD dal 79% al 63%) o in altri Comuni dell’Emilia-Romagna dove opera sempre Hera (per esempio, a Forlimpopoli – 72,25% di RD nel 2008 - ed a Monte San Pietro (BO) – 79,25% di RD nel 2008);

DATO ATTO che tra le finalità del progetto e-gate c’è anche quella di monitorare i comportamenti di chi utilizza il cassonetto dell’indifferenziato, al fine di commisurare la tariffa in base al principio che chi produce più indifferenziato paga di più, disincentivando la raccolta – ma non la produzione – del rifiuto indifferenziato;

PRECISATO che i costi di piano del progetto e-gate ammontano nel periodo 2009-2012 ad € 9.472.396,00 (+ i.v.a. 10%= € 10.419.636,00);

TENUTO CONTO che nel periodo 2005 – 2009 la TARSU nel Comune di San Giovanni in Marignano ha subito un costante aumento e che in particolare la TARSU per i locali delle abitazioni private, principali e dipendenze è aumentata in questo periodo del 28%;

CONSIDERATO che nel periodo 2004 - 2008 a livello provinciale si è registrato un aumento della raccolta differenziata del 15,95% (dal 22,95% al 38,90%) e per il Comune di San Giovanni in Marignano del 17% (dal 22,40% al 39,40%);

DATO ATTO che dalla deliberazione n.23/2009 risulta che i rifiuti differenziati avviati al Conai hanno prodotto a livello provinciale nel 2008 un beneficio pari ad € 2.180.000,00 (su un costo netto pari ad € 10.736.116,00 per la RD), ma che non viene specificato quante tonnellate di rifiuto differenziato sono state effettivamente avviate al Conai e/o ad altri consorzi di filiera;

TENUTO CONTO che negli ultimi sette anni a livello provinciale si è stimato una crescita costante della produzione dei rifiuti dell’1,24% , che nel 2008 il Comune di San Giovanni in Marignano ha prodotto 6.705,66 tonnellate di rifiuti e che invece col progetto e-gate nel 2010 è stimato che dovrebbe produrre 6.140,45 tonnellate, cioè addirittura oltre 565 tonnellate di rifiuti in meno;

PRECISATO che tra le criticità del sistema e-gate viene segnalata l’impossibilità di controllo della qualità e quantità del rifiuto differenziato realmente conferito dai singoli cittadini dato che gli stessi non sono incentivati dal sistema a conferire meglio il rifiuto differenziato e a produrre meno rifiuti ma solo invitati a mettere meno rifiuto indifferenziato nel cassonetto elettronico senza che nulla impedisca – se non la coscienza del singolo –di conferire il rifiuto indifferenziato nei cassonetti della raccolta differenziata;

RITENUTO fondamentale che vi sia la massima trasparenza da parte di tutti gli enti coinvolti (Hera, A.T.O., Comune) sulla gestione del servizio dei rifiuti urbani che costituisce un servizio fondamentale per la qualità di vita dei cittadini e la tutela dell’ambiente, anche in considerazione degli elevati costi di gestione del servizio, ai quali sino ad ora non ha però corrisposto il raggiungimento di un livello elevato di raccolta differenziata;

Per quanto sopra esposto
CHIEDO

1. cosa pensa l’Amministrazione del metodo di calcolo del corrispettivo per il servizio di gestione dei rifiuti urbani deliberato da A.T.O. in data 23.11.2009 e della percentuale di raccolta differenziata al 68% che il Comune dovrebbe raggiungere nel 2010 con il sistema e-gate?
2. l’amministrazione intende ancora aumentare la TARSU nel 2010 e di quanto?
3. l’amministrazione intende applicare prossimamente la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti utilizzando il sistema di monitoraggio dell’e-gate?
4. in che modo l’amministrazione intende incentivare i cittadini che fanno la raccolta differenziata?
5. l’amministrazione è a conoscenza di quante tonnellate di rifiuto differenziato sul totale di 2887 tonnellate raccolte a San Giovanni nell’anno 2008 siano state effettivamente destinate al Conai e/o agli altri consorzi di filiera e con quali benefici economici?
6. l’amministrazione ritiene giusto che venga applicato il medesimo aumento del corrispettivo a tutti i Comuni indipendentemente dai risultati raggiunti in precedenza nella raccolta differenziata?
7. cosa pensa l’amministrazione della possibilità di realizzare una sperimentazione con il sistema “porta a porta” a San Giovanni ed in altri Comuni della Valconca e di proporre l’adozione di tale sistema all’assemblea dei sindaci di A.T.O.?
8. non ritiene indispensabile l’amministrazione la costituzione di una commissione temporanea sul servizio di gestione dei rifiuti urbani?
9. perché si è verificata una così rilevante diminuzione della raccolta differenziata a San Giovanni nel corso del 2009?
10. quali attività finalizzate alla riduzione della produzione dei rifiuti intende adottare l’amministrazione?
Cordiali saluti.

Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

martedì 15 dicembre 2009

STRANI SPONSOR

Avete notato per caso gli sponsor della Festa di Santa Lucia?
Sull'inserzione del Corriere di domenica 13 dicembre 2009, in calce all'inserzione, apparivano i loghi di Giometti e del Riviera Horses.
A Giometti nel Consiglio del 16 ottobre è stata approvata una variante di un edificio storico nella zona artigianale e al Riviera Horses il Comune deve rilasciare l'agibilità dopo la conclusione dei lavori.
Perché allora il Comune ha scelto proprio ora questi sponsor? Non c'è una questione di opportunità? Non sarebbe stato meglio mostrare maggiore prudenza (e trasparenza)?
Non si deve per forza pensare male, ma è singolare che a San Giovanni le sponsorizzazioni debbano per forza incrociarsi con le faccende di urbanistica.
Nell'ultimo Consiglio s'è detto che il Comune ha rinunciato ad affidare a una società la ricerca di sponsor per le manifestazioni pubbliche. Certo è molto più semplice battere cassa a chi fa fatica a dire di no, ma non è certo il massimo della trasparenza.
Non sarebbe stato meglio per Santa Lucia ricercare altre imprese che non fossero così direttamente interessate ad avere dal Comune un trattamento benevolo? Possibile che a San Giovanni non ci siano altre imprese orgogliose di associare il proprio logo a quello del Comune?
E come sono state selezionate queste imprese? Ci sono dei contratti di sponsorizzazione? Ed anche se si è trattato di "contribuzioni volontarie", qualcuno si è chiesto se era il caso di accettare, ancora una volta, proprio in questa fase, dei benefici da questi munifici sponsor?

domenica 13 dicembre 2009

DIALOGO PAESANO

- Dunque il PD vuole fare il compartone. Che novità!

- Ma qualcuno non gli ha spiegato che a marzo ci sono le elezioni regionali?

- Figurati, dicono che gli interessi pubblici coincidono con le opere che gli faranno.

- Sì, però non c’è più l’asilo interaziendale…

- Ah, per quello anche il centro giovani che dicevano di fare è da tempo che non si chiama più così!

- Insomma, vanno avanti - a parole - senza se e senza ma, ma non è che dicano poi niente di nuovo in ‘sto volantino, mi sembra un po’ un mantra.

- Secondo me è una specie di training autogeno: non ci credono più neanche loro a quello che dicono. Ma come si fa ancora a sostenere nel 2009, anzi ormai 2010, che le opere pubbliche si fanno solo consumando territorio!

- Dicono che non è una speculazione edilizia perché quando lo avranno fatto saranno passati 30 anni.

- Già, ma quella si chiama indecisione politica e qui sono sempre stati dei fuoriclasse.

- E la commissione, la commissione sul compartone la fanno?

- Sembra di sì, ma come sempre se conviene al padrone. Bsogna stè a veda.

- Insomma, non cambia niente?

- Cambia, cambia, dopo cinque mesi han già perso un assessore!

- E siamo già a Natale.

- Ma allora sei proprio un disfattista! Non hai letto il proclama ai bimbi dell’asilo dell’assessore, “Questo lungo mese, noto a tutti con il nome di FantaNatale…”

- Eh, eh Fanta.. Fanta… Fantamundezza: spirenna sta sti bidùn in ci facia una FantaTarsu!

sabato 12 dicembre 2009

L'ELENCO DELLE PROMESSE MANCATE

In campagna elettorale e negli atti previsionali del 2009 era tutto un sproloquiare della variante alla S.P. 58 e del restauro di Palazzo Corbucci. Ora però che le elezioni sono passate, e chi ha avuto ha avuto, ecco che per il 2010 magicamente spariscono dall'elenco delle opere pubbliche sia gli € 500.000,00 previsti per cominciare a mettere mano a Palazzo Corbucci che i denari per la S.P. 58 da trasferire alla Provincia. Come contentino, ai cittadini di Santa Maria si propone la realizzazione di una pista ciclabile verso Tavullia, certamente non prioritaria, e la prospettiva di cementificare dell'altro territorio (lascito Bacchini). Si continuano poi ad accendere mutui come se niente fosse e non si comincia a pensare ad un piano di investimenti mirati alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici. MENTELOCALE ha per questo presentato oggi delle osservazioni nella speranza che il buon senso prevalga una volta che si tratterà di approvare il Bilancio 2010.
Oggetto: Osservazioni all’elenco annuale 2010 delle opere pubbliche ed al programma triennale delle opere pubbliche 2010/2012 del Comune di San Giovanni in Marignano.

Il sottoscritto Luca Vannoni, consigliere del gruppo MENTELOCALE,

VISTA la deliberazione G.C. n.152 del 15.10.2009 avente ad oggetto “Programma triennale (2010 - 2012) ed elenco annuale dei lavori pubblici (D.M. del 9 giugno 2005)”;

VISTE le allegate Schede 1, 2 e 3 alla suddetta deliberazione G.C. n.152/2009;

VISTO l’avviso del Responsabile dell’Area 3 Servizi Tecnici relativo a “Attività di realizzazione dei lavori pubblici. Schema di programma triennale 2010/2012 e dell’elenco annuale dei lavori pubblici” affisso all’Albo pretorio comunale in data 21/10/2009 sino al 20/12/2009;

con la presente comunica le seguenti n.5 osservazioni all’elenco annuale 2010 delle opere pubbliche ed al programma delle opere pubbliche 2010/2012 del Comune di San Giovanni in Marignano.

1 – Fonti di finanziamento delle opere pubbliche comunali
Si osserva che le opere pubbliche che si intendono realizzare nel 2010 per € 5.214.087,24 sono finanziate per la maggior parte per oltre € 2.000.000,00 con mutui e con trasferimento di immobili per € 2.320.000,00, mentre gli stanziamenti di bilancio ammontano appena ad € 120.000,00 (v. Scheda n.1).
Occorre aumentare la quota di stanziamenti di bilancio impiegando maggiori proventi provenienti dagli oneri di urbanizzazione e diminuendo il ricorso ai mutui che va ad appesantire la spesa corrente. Tale tendenza è riscontrabile anche nelle previsioni 2011 e 2012 nelle quali si prevede di accendere mutui rispettivamente per € 1.860.000,00 ed € 4.068.000,00.

2 – Rimodulazione delle priorità nella realizzazione delle opere pubbliche
Si osserva che sono state eliminate dall’elenco delle opere pubbliche 2010 interventi importanti per San Giovanni come la variante alla S.P. 58 ed il restauro di Palazzo Corbucci.
Si ritiene essenziale ripristinare gli stanziamenti per le suddette opere previsti ancora nella II^ variazione all’elenco delle opere pubbliche 2009, approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n.87 del 21/09/2009. Per realizzare tali opere occorre comunque evitare la polverizzazione delle risorse in interventi di arredo urbano che in questa fase di crisi sono per lo meno discutibili (come soprattutto l’intervento n.1 contenuto nella Scheda n.2 “Insediamenti malatestiani 5° stralcio – Arredo urbano sistemazione” che ammonta ad € 800.000,00). Anche l’intervento n.12, “Restauro ex sede comunale di Piazza Silvagni”, ammontante ad € 400.000,00, previsto per il 2011, andrebbe attentamente ponderato, chiarendo cosa si intende fare della struttura e valutando i futuri costi di gestione.
Inoltre, si osserva che gli investimenti previsti tendono a privilegiare il capoluogo, trascurando le frazioni. Se si mette tra parentesi il piano particolareggiato C4-14, le cui risorse non sono per niente sicure, si può rilevare che già nel 2010 solo il 15% delle risorse effettive è destinato alle frazioni ed ai quartieri più distanti dal centro. Tale quota scende al 13% nel 2011 e nel lontano 2012 ammonta al 25%.

3 – Investimenti nella riqualificazione energetica e nelle energie rinnovabili
Si osserva che non vengono previsti nell’elenco della Scheda n.2 degli specifici interventi di riqualificazione energetica degli edifici comunali e di investimento nelle energie rinnovabili. La manutenzione delle opere pubbliche ammonta nel 2010 appena ad € 250.000,00, cifra irrisoria se confrontata con gli investimenti nell’arredo urbano previsti per il medesimo anno. Occorre invertire la tendenza degli investimenti in conto capitale cercando di indirizzare maggiori risorse nella riqualificazione dell’efficienza energetica degli edifici pubblici, dell’illuminazione pubblica e nell’installazione diffusa di pannelli fotovoltaici in modo da orientarsi verso opere pubbliche che tendenzialmente siano generatrici di risorse per il Comune sia indirettamente attraverso il risparmio energetico che direttamente attraverso le modalità del conto energia.

4 – Realizzazione Piano Particolareggiato iniziativa pubblica C4-14
Per quanto riguarda la realizzazione del P.P. C4-14 si osserva che le risorse previste per la sua realizzazione sono tutt’altro che certe, dipendendo in larga parte dall’ipotesi di un’alienazione, che già almeno in un caso non è andata a buon fine. Occorre cominciare a mettere in discussione la convinzione che per realizzare opere pubbliche è necessario urbanizzare porzioni di territorio più o meno grandi. Occorre riflettere maggiormente sulla ricchezza che rappresenta per il Comune la proprietà dei terreni di questo comparto e sulle sue possibili modalità di utilizzo (edilizia residenziale pubblica, edilizia convenzionata). Se si ritiene che per la frazione di Santa Maria sia importante la realizzazione di uno spazio pubblico che ne rafforzi l’identità, come una piazzetta ed un centro polivalente, non si capisce perché si debba ricorrere ad una ulteriore cementificazione del territorio. Il Comune potrebbe articolare l’intervento in più stralci – non escludendo eventuali futuri sviluppi – ottimizzando l’utilizzo delle risorse di bilancio disponibili, a cominciare dai € 400.000,00 che si intendono invece stanziare per la realizzazione del proseguimento della pista ciclabile verso Tavullia che forse non è così prioritaria. Occorre un cambio di mentalità, cercando di identificare prima cosa serve davvero alla frazione di Santa Maria per crescere come comunità e poi individuare i conseguenti interventi adeguati. Creare l’ennesima concentrazione di condomini con la contropartita di un centro polivalente – che potrebbe invece essere realizzato direttamente e più velocemente dal Comune - non serve certo a migliorare la qualità di vita dei residenti.

5 – Piste ciclabili
Nell’elenco 2010 sono stati previsti € 400.000,00 per il proseguimento verso Tavullia della pista ciclabile di Santa Maria (intervento n.4, Scheda n.2). Riteniamo che l’intervento non sia prioritario in quanto Santa Maria è già connessa con il centro del paese, mentre altre zone di San Giovanni - come via Al Mare e Via Montalbano - attendono con urgenza da tempo degli investimenti per la realizzazione di percorsi ciclopedonali che rendano possibile un collegamento sicuro con il centro del paese.

martedì 1 dicembre 2009

URBANISTICA "SU MISURA"

La scorsa settimana MENTELOCALE ha presentato un'interrogazione relativa ad un piano particolareggiato di iniziativa privata in via Isola di Brescia. Sembra che il metodo di favorire un'urbanistica "su misura" sia ancora molto diffuso a San Giovanni. E spesso, oltre alle regole, si trascurano i diritti dei confinanti.


Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio su Piano particolareggiato di iniziativa privata per nuova costruzione di fabbricato ad uso di civile abitazione composto da n. 4 unità in via Isola di Brescia.

PREMESSO che:
- il piano in oggetto è stato affisso all’albo di questo Comune in data 26.10.2009;
VISTO:
- Il DM 1444/68 in particolare l’art. 9
- L’art. 14.3 Distanza dal Confine di proprietà, l’art. 14.5 Distanza tra pareti antistanti di due edifici, l’art. 14.6 Deroghe alla distanze del Regolamento Edilizio di questo Comune;
- Gli elaborati progettuale a firma del Geom. Marchi di Santarcangelo, presentati dalla ditta proprietaria;
- La tavola _4d_ Azzonamento Pianventena, Isola di Brescia del Prg vigente e la tav 5a unità edilizie e categorie di tutela;
CONSIDERATO che:
- L’intervento progettato interessa un solo fabbricato, non prevede nuove opere di urbanizzazione e non risulta indispensabile per un recupero organico della zona, inoltre le NTA del Prg per le zone B6 prevedono l’attuazione dell’intervento in maniera diretta e non con la presentazione di un piano particolareggiato;
- L’art. 9 del Dm 1444/68 prevede distanze inferiori a quelle stabilite nei precedenti commi del decreto stesso nel caso di gruppi di edifici che formino piani particolareggiati così come l’art. 14.6 del Regolamento edilizio;
- Come si evince dalla tavola di azzonamento di Pianventena e Isola di Brescia il lotto B6 non si estende fino all’edificio adiacente;

Per quanto sopra esposto
CHIEDO

1. Quale necessità, interesse pubblico, esigenza di sviluppo organico di zona ha fatto propendere per la presentazione di un piano particolareggiato se non l’esigenza della proprietà di massimizzare il volume edificato facendo leva, in maniera impropria sulla deroga prevista dal DM 1444/68 e dal art. 14.6 del RE?
2. Un escamotage analogo, se applicato su larga scala, senza i dovuti presupposti previsti dalla legge, non porterebbe ad una generalizzata deroga alle distanze dai confini e tra pareti finestrate?
3. Per quale motivo l’edificio progettato si estende al di fuori della zona B6, in zona A ove è espressamente vietata dal Prg la nuova costruzione, andando in aderenza al fabbricato esistente vincolato in sottocategoria di tutela a2.2?
4. Per quale motivo l’edificio di nuova costruzione non rispetta la distanza di ml 10.00 tra pareti finestrate prevista dal DM 1444/68 dall’edificio adiacente (in particolare la porzione al piano secondo) non ricompreso nel piano particolareggiato in oggetto in quanto di altra proprietà? La deroga infatti vige tra edifici ricompresi nei piani attuativi e non anche per altri edifici o aree esterni ai piani e di altra proprietà.
5. Per quale motivo l’edificio di nuova costruzione non rispetta la distanza di ml 5.00 dai confini della retrostante area (identificata come particella 53), anch’essa di altra proprietà?
Cordiali saluti.


Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni