giovedì 31 dicembre 2009

BUON 2010 VERDE A TUTTI



MENTELOCALE con questo post vuole iniziare a riportare buone prassi per tutelare l’ambiente, e il portafoglio di chi le attua. Siamo al termine del 2009, alcune tecnologie sono mature, altre stanno maturando e diverranno sempre più economiche e quindi fruibili da tutti. Speriamo che in un prossimo futuro tutti usufruiranno di tali tecnologie per risparmiare energia e quindi “risparmiare” l’ambiente, magari aiutati anche da una amministrazione attenta, responsabile e moderna.

L'articolo seguente è tratto dalla rivista specializzata “Impianti solari” , pag. 16, n.4, settembre 2009.

L’ENTE PUBBLICO CHE RISPARMIA

La Camera di Commercio di Lecco ha posto da anni, tra le priorità della propria programmazione strategica, diversi interventi in tema di sostenibilità ambientale a favore delle imprese mediante incentivi e progetti.

In particolare, ha voluto anche dotare la propria sede istituzionale "Casa dell'Economia" di un impianto fotovoltaico di tipo parzialmente integrato, consapevole del fatto che, in quanto Pubblica Amministrazione, fosse oltremodo necessario investire e impegnarsi direttamente.
Ben 221 i pannelli posizionati, con una potenza di 185 Wp; una superficie totale di 305,60 mq con una potenza nominale di picco di 40,89 kWp. Una scelta coerente con i principi di contenimento della spesa pubblica e di responsabilità verso l'ambiente. L'impianto è collocato sul cosiddetto "corpo basso" della struttura, connesso in parallelo alla rete interna; risulta idoneo per produrre energia elettrica sia da "autoconsumare" sia da "immettere in parte" in rete in caso di eccedenze. Peraltro, essendo l'impianto di taglia inferiore ai 200 kW, sarà possibile lo "scambio sul posto del l'energia" secondo le ultime delibere dell'Aeeg.

Considerato il terreno che si aveva a disposizione, in fase di progettazione è stato disposto l'orientamento delle costruzioni in modo tale che i moduli fotovoltaici venissero posizionati verso sud, per sfruttare il migliore irraggiamento possibile. La configurazione del tetto è stata studiata per avere il giusto compromesso tra le esigenze strutturali di illuminamento naturale ed aerazione dell'interno serra, della migliore inclinazione possibile per un ottimo irraggiamento medio durante l'anno rispetto alla latitudine in cui ci si trova (45,5 gradi di latitudine Nord) e l'eliminazione dell'ombra reciproca nelle ore con il miglior irraggia­mento durante i giorni dell'anno. Il migliore compromesso è stato ottenuto con un'angolazione di 24 gradi rispetto all'orizzontale. I dati utilizzati per i calcoli sono quelli delle varie Norme UNI inerenti all'argomento.

Impianti elettrici d'avanguardia
L'impianto elettrico dell'edificio utilizza la tecnologia bus, che con opportuni apparati collega gli organi di comando (interruttori, pulsanti) a un modulo di ingresso dell'alimentazione elettrica interconnesso ad un modulo di uscita con un sistema che permette di avere linee "dedicate" (lampade, comandi porte, gestione in-out), in modo che non ci sia presenza di tensione a 230V, riducendo così le emissioni elettromagnetiche. Altra scelta progettuale è stata quella di utilizzare componenti di illuminazione di design ad alta resa, oltre che con reattori elettronici di accensione, alcuni dei quali sono dotati di regolazione del flusso luminoso, con tipologia digitale, che permettono un'ottima gestione del carico elettrico, garantendo un risparmio di consumo del 27 %.

L'impianto camerale è realizzato su un'apposita struttura di supporto dei moduli fotovoltaici, in acciaio zincato che garantisce un'elevata resistenza contro la corrosione e gli agenti atmosferici. Altresì, la struttura è dimensionata in modo da assicurare un'adeguata resistenza contro gli effetti del vento e della neve ed è ancorata alla copertura dell'edificio mediante apposite zanche inserite tra le lastre di alluminio facenti parte della copertura. Dunque, le soluzioni adottate per il posizionamento sono innovative e indubbiamente sono scelte a basso impatto ambientale. Quanto alla potenza di picco del sistema fotovoltaico (pari alla superficie totale dei moduli fotovoltaici moltipllcata per l'efficienza dei moduli fotovoltaici) e all'efficienza media annuale dell'impianto di circa 78 %, la Camera stima una producibilità di energia elettrica intorno a 43.000 kWh per il primo anno, con un decremento di tale producibilità del 0,4 % circa per ciascun anno successivo; parallelamente è stimata una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari di circa 24.000 kg durante il primo anno. Infatti per ogni kWh di energia elettrica prodotto da fonte fotovoltaica può essere calcolata una riduzione di circa 0,56 kg delle emissioni di anidride carbonica C02, avendo come parametro di riferimento il mix di combustibili fossili utilizzati in Italia come fonte energetica primaria nelle centrali termoelettriche.

I vantaggi:
- Produzione di energia elettrica senza emissione di sostanze inquinanti;
- Risparmio di combustibile di origine fossile non rinnovabile;
- Nessun inquinamento acustico;
-Soluzioni compatibili con le esigenze di tutela architettonica e ambientale.

martedì 29 dicembre 2009

PRIMA SEDUTA COMMISSIONE COMPARTONE E P.S.C.

Poteva iniziare peggio?

Francamente, per la riunione di insediamento della commissione sul compartone ed il P.S.C. (presidente Morelli, consiglieri componenti Gaudenzi, Serafini e Vannoni) ci si sarebbe aspettati una discussione iniziale sulle finalità del lavoro da svolgere e di come, finalmente, cominciare a parlare del compartone all’interno del piano strutturale comunale.

Del resto, le procedure amministrative di istituzione della commissione non erano state incoraggianti. Il decreto con i quale il sindaco ha istituito la commissione è stato assunto oltre il termine previsto dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni. La delibera di istituzione, certo non per colpa degli uffici, a ieri non era ancora pronta e non era ancora stata pubblicata. Anche per questo, visto che non c’è ancora un atto di istituzione a cui fare riferimento per il funzionamento della commissione, poteva essere saggio scambiarsi delle idee sul modo di affrontare gli argomenti.

Nonostante queste premesse, purtroppo, l’assessore-segretario-del-pd-presidente-della-commissione Morelli ha subito annullato il senso del confronto puntualizzando ripetutamente, anche con una certa rigidità, che dalla prossima seduta si partirà ad analizzare le osservazioni fatte alla delibera di adozione della variante e del P.U.C. del compartone senza dedicare un minuto di più alla discussione complessiva del contesto in cui il compartone va calato che è quello, appunto, della nuova pianificazione del territorio che dovrebbe avere una durata ventennale. Questo sarebbe il mandato che il PD gli avrebbe dato e che intende realizzare. Anche per le varie cariche che Morelli ricopre in questo momento avevamo espresso in consiglio dei dubbi sull’opportunità della sua candidatura a presidente. Se devi pensare a tenere buone le varie rissose anime del PD marignanese, non puoi avere la lucidità e l’imparzialità di giudizio per condurre una commissione del genere.

In pratica, vogliono andare avanti anche con una certa fretta nell’approvazione della delibera n.36/2009 e solo poi affrontare la discussione del P.S.C. . E vogliono procedere in questo modo perché dopo il compartone intendono approvare un altro ‘compartone’ diffuso sul territorio, cioè ulteriori nuovi insediamenti che per dimensione e densità porteranno una massiccia cementificazione del capoluogo e delle frazioni. Se infatti le previsioni residenziali non attuate del P.R.G. vigente ammontano a n.524 appartamenti di 105 mq. per un totale di n.1574 abitanti teorici, con le nuove previsioni del P.S.C. intendono far costruire ulteriori 969 appartamenti di 105 mq. per 1233 abitanti teorici. Insomma, si prevedono ben oltre 3000 nuovi abitanti per lo sviluppo urbanistico di San Giovanni (1493 nuovi appartamenti!) con un consumo di suolo massiccio che riguarderà anche il polo produttivo, il golf, il centro ippico, via Al Mare. Del senso di tutto questo si vuole discutere? Delle ripercussioni sociali, ambientali ed economiche di questo modello di sviluppo ne vogliamo parlare? Morelli e la capogruppo Serafini hanno un’opinione in merito o mettono solo la faccia per chi non ha il coraggio di metterci la propria? È un fatto che Bianchi e Battazza, invitati permanenti ai lavori della commissione, non si sono visti.

La sensazione spiacevole è che tutto è già stato deciso e che al massimo la commissione ne potrà essere sommariamente informata. Ma anche su questo non c’è certezza. Alla richiesta infatti di avere il fascicolo della documentazione cartacea del P.S.C. è stato risposto che costa troppo e che per ora non ci sarebbero i fondi. Eppure i calendari patinati con i faccioni pagati con i soldi pubblici continuano ad arrivare alle case dei marignanesi.

La stessa presenza dei tecnici di parte in commissione è stata depotenziata nel senso che pur potendo assistere come ogni cittadino alla commissione - dato che le sedute sono pubbliche - non possono parlare e dire la propria. È naturale però che in questo modo ci si priva di competenze essenziali per arrivare a decisioni consapevoli e sensate.

Che la discussione delle osservazioni del compartone non prometta nulla di buono, lo si è avvertito dal giudizio che l’arch. Palmerini ha dato delle osservazioni della provincia sul compartone. Queste osservazioni sarebbero incomprensibili perché fatte da un tecnico che ora è andato in pensione e che gli altri tecnici che hanno firmato l’atto non riuscirebbero ad interpretare… Se questo è lo spirito con il quale intendono affrontare le controdeduzioni stiamo freschi!

Il rischio di una commissione organizzata in questo modo è quello di avvallare decisioni prese altrove dal partito del cemento svolgendo una semplice funzione di ratifica e non anche di consultazione e di proposta per il consiglio. Un altro grave rischio è che la commissione si trasformi in un terreno di scambio per ottenere un atteggiamento benevolo da parte delle opposizioni. E si sono avuti già degli spiacevoli assaggi. Anche la destra deve chiarire cosa intende fare in questa commissione per il bene del paese. La proposta di rendere edificabile il parco di Montalbano nel quadro di una perequazione privato/pubblico per diminuire le dimensioni del compartone non ci sembra proprio la strada giusta.

Prendiamo dunque atto con rammarico che il PD marignanese ha deciso di affossare preventivamente la commissione sul compartone e del P.S.C. che ha proposto e fatto approvare nel consiglio del 27 novembre riducendola a un paravento senza sostanza. Come gruppo MENTELOCALE per dare un po’ di spessore ai lavori di questa commissione abbiamo comunque chiesto che sia fatto in via preliminare un censimento degli appartamenti e dei capannoni non utilizzati esistenti nel territorio di San Giovanni e che vengano rifatti gli scenari demografici alla base del piano strutturale in quanto sono viziati dal fatto che includono già le previsioni urbanistiche dei nuovi edifici che si intendono fare costruire nei prossimi venti anni. Occorre conoscere i bisogni reali dei cittadini marignanesi e delle categorie produttive e la realtà del patrimonio edilizio esistente prima di consumare ulteriore territorio.

Dunque, con molto scetticismo, prima di abbandonare definitivamente la barca al suo destino, staremo a vedere cosa porterà il nuovo anno (la prossima seduta pubblica dovrebbe essere il 16 gennaio). Per fortuna a marzo si vota per le regionali. E il partito del cemento - lo sappiamo bene -capisce solo un linguaggio.

giovedì 24 dicembre 2009

QUALCUNO VIENE

Qualcuno viene sempre.

Il nostro abitare non è diventato ancora, non abbastanza, il movimento essenziale dell’uomo sulla terra. Non ancora dimora. Non ancora accoglienza.

La furia edilizia sprofonda la terra sotto il peso del cemento. Non ha neppure bisogno di giustificarsi. Il pensiero dell’abitare si è ridotto a ratifica: di costruire con urgenza qualsiasi cosa, in qualsiasi modo, in qualsiasi luogo.

Si costruisce per costruire senza curarsi dell’abitare, se non come sfondo vago, come pretesto. Il credito concesso al costruire nel linguaggio comune, nelle retoriche ricorrenti, si spiega solo con quella fiducia sotterranea nell’abitare che non gli appartiene: ne va dell’essere stesso dell’uomo su questa terra.

Confondere il costruire con l’abitare non è mai innocente. Ma non ha più nessun credito. Non vi si può più dare credito.

L’esperienza non teme smentite: l’accumulo delle case, la lava inarrestabile delle città che si propaga in ogni direzione, verso il cielo e verso gli inferi, non significa il dilatarsi dell’abitare. Il costruito si può approvare e contestare, ma è impossibile farlo nell’equivoco: costruire per costruire non sarà mai la premessa dell’abitare.

È l’abitare che rende giusto il costruire.

Il problema della casa non matura nell’assenza di case. Cresce piuttosto nell’abbondanza brutta e ostentata della metropoli globale: presidiata dall’esercito immobiliare che garantisce le politiche della casa. Punizione, può darsi, alle guerre tra poveri, all’arrembaggio fuorilegge alle case. La casa è senza legge.

tratto da: Franco Riva, Qualcuno viene, edizioni Macondo Libri 2009, pagg. 6-7.

Buon Natale da MENTELOCALE.

mercoledì 23 dicembre 2009

COMMISSIONE COMPARTONE E P.S.C.

MENTELOCALE vi informa che
lunedì 28 dicembre 2009, ore 18
presso la saletta progettazione dell'Area Tecnica
della sede comunale di via Roma, 62 (primo piano)
è convocata la prima seduta della
Commissione consiliare temporanea per lo studio di sviluppo del Comparto C2-4 e del P.S.C.
con il seguente ordine del giorno:
1) insediamento della Commissione;
2) illustrazione del progetto e dei documenti relativi al Comparto C2-4 e al P.S.C.;
3) fissazione del calendario di lavoro della Commissione.
Le sedute della Commissione sono pubbliche.
La cittadinanza è invitata a partecipare.

lunedì 21 dicembre 2009

IL MERCATO INSABBIATO

MENTELOCALE ha presentato un'interrogazione per capire in che cassetto è finita la delibera con cui, più di un anno fa, il consiglio comunale aveva approvato l'istituzione di un mercato fisso dei piccoli produttori agricoli locali. Una buona idea che contribuisce alla diffusione dei prodotti locali di qualità a prezzi contenuti aiutando a far crescere la rete dell'economia locale e fornendo un supporto alle famiglie per la spesa. Perché tanto ritardo nell'attivazione? Forse perché prima delle elezioni qualche commerciante ha fatto delle critiche? Il Farmer's Market non deve essere visto come un'iniziativa in contrapposizione al piccolo commercio locale, ma anzi può costituire un'occasione per qualificare sempre più l'offerta commerciale dei prodotti locali, anche nelle botteghe del paese.
Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sullo stato di attuazione del mercato fisso settimanale dei piccoli produttori agricoli (Farmer’s Market).

VISTA la deliberazione C.C. n.80 del 30.09.2008 con la quale il Consiglio Comunale ha approvato un ordine del giorno presentato dall’allora consigliere Massimo Casadei per l’istituzione di un mercato fisso settimanale dei piccoli produttori agricoli nel Comune di San Giovanni in Marignano;

DATO ATTO che con la suddetta deliberazione n.80/2009 si è anche stabilito:
- di predisporre e portare alla discussione del Consiglio Comunale un apposito regolamento comunale all’interno del quale sia previsto un organo di vigilanza;
- di dare disposizioni alle aree dell’Amministrazione comunale per l’espletamento di tutte le opere (accordi coi produttori, area, giorno della settimana) preliminari all’attuazione del nuovo mercato;

PRECISATO che le finalità dell’iniziativa consistono nel
- favorire la vendita di prodotti locali riducendo i costi del prodotto finale connessi al trasporto ed alla filiera dell’intermediazione a volte molto lunga;
- valorizzare i produttori agricoli locali;
- fornire un concreto supporto alle famiglie per l’acquisto di prodotti alimentari locali di qualità a prezzi contenuti;

CONSIDERATO che nel frattempo è stato avviato in fase sperimentale nel Comune di Rimini il mercato fisso dei piccoli produttori agricoli nel quale è possibile acquistare ortaggi, frutta, prodotti biologici, formaggi, salumi, olio, vino, miele e confetture dei produttori agricoli della provincia di Rimini e dei Comuni limitrofi che tale iniziativa è stata accolta favorevolmente da parte dei consumatori;

RITENUTO che tale iniziativa possa costituire un’occasione ed una sfida anche per il tessuto commerciale del paese per qualificare ulteriormente la propria offerta accrescendo la proposta ai consumatori di prodotti alimentari locali;

Per quanto sopra esposto
CHIEDO


1) quando verrà portato in Consiglio Comunale il Regolamento per il mercato fisso settimanale dei produttori agricoli la cui istituzione è stata approvata dal Consiglio Comunale più di un anno fa?

2) a che punto sono gli accordi con i produttori?

3) in quale area l’amministrazione intende realizzare questa iniziativa, con quali orari e in quale giorno della settimana?

4) quando si prevede che verrà attivato tale mercato?
Cordiali saluti.

Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

sabato 19 dicembre 2009

REGALO DI NATALE

MENTELOCALE ha presentato oggi un'interrogazione sul servizio di gestione dei rifiuti attraverso il sistema e-gate. L'A.T.O., L'Agenzia di Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Rimini, ha recentemente deliberato, in assenza degli amministratori marignanesi, l'aumento del 4,8% della TARSU per il 2010 e 2011. Il problema è che il costoso e macchinoso sistema dell'e-gate non è stato discusso dal Consiglio Comunale e che questi aumenti verranno presentati nel bilancio 2010 come un inevitabile regalo di Natale che i cittadini marignanesi devono fare ad Hera. Eppure più di un dubbio dovrebbe sorgere sulla reale efficacia dell'e-gate che rende solo più complicato conferire il rifiuto indifferenziato ma non incide sulla riduzione del rifiuto o sul miglioramento della qualità della raccolta differenziata. Se la qualità del differenziato è bassa, perché molti buttano il sacchetto dell'indifferenziato nei cassonetti aperti della differenziata, non sarà possibile rivendere il materiale recuperato al Conai e agli altri consorzi di filiera, mentre aumenteranno per il Comune i costi di smaltimento in inceneritore o discarica. Inoltre, la stima dei costi per il 2010 è stata fatta da A.T.O. nella previsione ottimistica (ed irrealistica) che a San Giovanni la raccolta differenziata schizzi al 68% mentre intanto a settembre 2009 nel nostro Comune la raccolta differenziata era al 37,10% (a settembre 2008 era al 38,87%) e la quantità di kg. di rifiuto differenziato era diminuita dell'8,94% rispetto al 2008.
Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sul servizio di gestione dei rifiuti.

PREMESSO che:
- nella seduta del Consiglio comunale del 16 ottobre 2009 è stato presentato da Hera il progetto e-gate, senza che siano state date convincenti spiegazioni sulle ragioni di questa scelta;
- l’attivazione del progetto e-gate è stata decisa dall’assemblea dei sindaci dell’A.T.O., Agenzia di Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Rimini, per quanto riguarda l’aspetto tecnico nella seduta del 23 dicembre 2008 e per quanto riguarda i costi nelle sedute del 16 marzo 2009 e del 23 novembre 2009;

VISTE:
- la deliberazione A.T.O. n.16 del 23.12.2008 “Aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti e riorganizzazione del servizio. Approvazione”;
- la deliberazione A.T.O. n.2 del 16.03.2009 “Piano d’ambito per l’organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti 2009-2012 parte economico finanziaria. Approvazione”;
- la deliberazione A.T.O. n.3 del 16.03.2009 “Servizio gestione rifiuti. Approvazione accordo integrativo”;
- la deliberazione A.T.O. n.21 del 23.11.2009 “Elaborazione dei corrispettivi anno 2010 del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati con le previsioni di produzione e di raccolta differenziata per matrice di rifiuto. Presa d’atto”;
- la deliberazione A.T.O. n.23 del 23.11.2009 “Servizio gestione rifiuti. Rapporto del direttore sull’attività di controllo del servizio gestione rifiuti nell’esercizio 2008. Approvazione”;

CONSIDERATO che con la suddetta deliberazione A.T.O. n.21/2009 sono stati deliberati i corrispettivi per il servizio di gestione dei rifiuti dei Comuni del territorio provinciale che hanno la TARSU e che nessun rappresentante del Comune di San Giovanni ha partecipato a questa seduta;

DATO ATTO:
- che con questa deliberazione A.T.O. n.21/2009 si è stabilito per il Comune di San Giovanni in Marignano un aumento del costo del servizio di gestione rifiuti del 4,8% per l’anno 2010;
- che tale aumento è previsto anche per l’anno 2011;
- che già nel 2009 si è verificato un aumento del 4% per le utenze domestiche;
- che si prevede in particolare un aumento del costo dello smaltimento del rifiuto indifferenziato di ca. € 5,00 a tonnellata (da € 107,67 ad € 112,84), oltre agli aumenti per la raccolta delle varie matrici del rifiuto differenziato;

CONSIDERATO che tale aumento è stato definito sulla base di una previsione 2009 della raccolta differenziata per il Comune di San Giovanni in Marignano al 49% (tonnellate 3.078,31 di RD su complessive tonnellate 6.296,94 di rifiuto prodotto) e di una previsione 2010 della raccolta differenziata al 68% (tonnellate 4.183,37 di RD su complessive tonnellate 6.140,45 di rifiuto prodotto);

PRECISATO che in caso di non raggiungimento di questa elevata soglia di raccolta differenziata dall’accordo con A.T.O. non si prevede per Hera alcuna penalità dato che l’impegno di Hera consiste nel raggiungere il 45% medio di raccolta differenziata nel 2009 (e il 50% negli ultimi tre mesi del 2009), il 50% medio nel 2010 (e il 55% negli ultimi tre mesi del 2010), il 58% medio nel 2011 (e il 60% negli ultimi tre mesi del 2011), mentre il Comune di San Giovanni in Marignano si dovrebbe accollare gli ulteriori costi per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato prodotto in eccesso il cui corrispettivo è aumentato;

CONSIDERATO inoltre che tale aumento del 4,8% è stato applicato indifferentemente alla gestione del servizio di gestione dei rifiuti urbani per tutti i Comuni senza differenziare tra i Comuni più e meno virtuosi a livello di raccolta differenziata;

DATO ATTO che a settembre 2009 la raccolta differenziata del Comune di San Giovanni in Marignano è al 37,10%, con una preoccupante diminuzione dei chili di rifiuto differenziato raccolto rispetto al 2008 dell’8,94% e dell'1,77% rispetto alla percentuale di raccolta differenziata 2008 (dati Hera);

DATO ATTO che nell’anno 2008 il costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani è stato pari ad € 1.300.257,88, che a settembre 2009 era già pari ad € 1.135.004,81 e che per il 2010 è previsto un costo ammontante almeno ad € 1.270.328,00 (I.V.A. 10% compresa);

DATO ATTO che dalle sopra citate deliberazioni di A.T.O. non si comprendono le ragioni tecniche ed economico finanziarie che hanno portato ad adottare a livello provinciale il sistema di raccolta del rifiuto indifferenziato e-gate e che non viene precisato l’eventuale vantaggio tecnico ed economico finanziario del sistema e-gate rispetto ad altri sistemi di raccolta come il “porta a porta” né vengono valorizzate le sperimentazioni del “porta a porta “ realizzate con ottimi risultati sul territorio provinciale (a Viserba Monte con percentuali di RD dal 79% al 63%) o in altri Comuni dell’Emilia-Romagna dove opera sempre Hera (per esempio, a Forlimpopoli – 72,25% di RD nel 2008 - ed a Monte San Pietro (BO) – 79,25% di RD nel 2008);

DATO ATTO che tra le finalità del progetto e-gate c’è anche quella di monitorare i comportamenti di chi utilizza il cassonetto dell’indifferenziato, al fine di commisurare la tariffa in base al principio che chi produce più indifferenziato paga di più, disincentivando la raccolta – ma non la produzione – del rifiuto indifferenziato;

PRECISATO che i costi di piano del progetto e-gate ammontano nel periodo 2009-2012 ad € 9.472.396,00 (+ i.v.a. 10%= € 10.419.636,00);

TENUTO CONTO che nel periodo 2005 – 2009 la TARSU nel Comune di San Giovanni in Marignano ha subito un costante aumento e che in particolare la TARSU per i locali delle abitazioni private, principali e dipendenze è aumentata in questo periodo del 28%;

CONSIDERATO che nel periodo 2004 - 2008 a livello provinciale si è registrato un aumento della raccolta differenziata del 15,95% (dal 22,95% al 38,90%) e per il Comune di San Giovanni in Marignano del 17% (dal 22,40% al 39,40%);

DATO ATTO che dalla deliberazione n.23/2009 risulta che i rifiuti differenziati avviati al Conai hanno prodotto a livello provinciale nel 2008 un beneficio pari ad € 2.180.000,00 (su un costo netto pari ad € 10.736.116,00 per la RD), ma che non viene specificato quante tonnellate di rifiuto differenziato sono state effettivamente avviate al Conai e/o ad altri consorzi di filiera;

TENUTO CONTO che negli ultimi sette anni a livello provinciale si è stimato una crescita costante della produzione dei rifiuti dell’1,24% , che nel 2008 il Comune di San Giovanni in Marignano ha prodotto 6.705,66 tonnellate di rifiuti e che invece col progetto e-gate nel 2010 è stimato che dovrebbe produrre 6.140,45 tonnellate, cioè addirittura oltre 565 tonnellate di rifiuti in meno;

PRECISATO che tra le criticità del sistema e-gate viene segnalata l’impossibilità di controllo della qualità e quantità del rifiuto differenziato realmente conferito dai singoli cittadini dato che gli stessi non sono incentivati dal sistema a conferire meglio il rifiuto differenziato e a produrre meno rifiuti ma solo invitati a mettere meno rifiuto indifferenziato nel cassonetto elettronico senza che nulla impedisca – se non la coscienza del singolo –di conferire il rifiuto indifferenziato nei cassonetti della raccolta differenziata;

RITENUTO fondamentale che vi sia la massima trasparenza da parte di tutti gli enti coinvolti (Hera, A.T.O., Comune) sulla gestione del servizio dei rifiuti urbani che costituisce un servizio fondamentale per la qualità di vita dei cittadini e la tutela dell’ambiente, anche in considerazione degli elevati costi di gestione del servizio, ai quali sino ad ora non ha però corrisposto il raggiungimento di un livello elevato di raccolta differenziata;

Per quanto sopra esposto
CHIEDO

1. cosa pensa l’Amministrazione del metodo di calcolo del corrispettivo per il servizio di gestione dei rifiuti urbani deliberato da A.T.O. in data 23.11.2009 e della percentuale di raccolta differenziata al 68% che il Comune dovrebbe raggiungere nel 2010 con il sistema e-gate?
2. l’amministrazione intende ancora aumentare la TARSU nel 2010 e di quanto?
3. l’amministrazione intende applicare prossimamente la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti utilizzando il sistema di monitoraggio dell’e-gate?
4. in che modo l’amministrazione intende incentivare i cittadini che fanno la raccolta differenziata?
5. l’amministrazione è a conoscenza di quante tonnellate di rifiuto differenziato sul totale di 2887 tonnellate raccolte a San Giovanni nell’anno 2008 siano state effettivamente destinate al Conai e/o agli altri consorzi di filiera e con quali benefici economici?
6. l’amministrazione ritiene giusto che venga applicato il medesimo aumento del corrispettivo a tutti i Comuni indipendentemente dai risultati raggiunti in precedenza nella raccolta differenziata?
7. cosa pensa l’amministrazione della possibilità di realizzare una sperimentazione con il sistema “porta a porta” a San Giovanni ed in altri Comuni della Valconca e di proporre l’adozione di tale sistema all’assemblea dei sindaci di A.T.O.?
8. non ritiene indispensabile l’amministrazione la costituzione di una commissione temporanea sul servizio di gestione dei rifiuti urbani?
9. perché si è verificata una così rilevante diminuzione della raccolta differenziata a San Giovanni nel corso del 2009?
10. quali attività finalizzate alla riduzione della produzione dei rifiuti intende adottare l’amministrazione?
Cordiali saluti.

Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

martedì 15 dicembre 2009

STRANI SPONSOR

Avete notato per caso gli sponsor della Festa di Santa Lucia?
Sull'inserzione del Corriere di domenica 13 dicembre 2009, in calce all'inserzione, apparivano i loghi di Giometti e del Riviera Horses.
A Giometti nel Consiglio del 16 ottobre è stata approvata una variante di un edificio storico nella zona artigianale e al Riviera Horses il Comune deve rilasciare l'agibilità dopo la conclusione dei lavori.
Perché allora il Comune ha scelto proprio ora questi sponsor? Non c'è una questione di opportunità? Non sarebbe stato meglio mostrare maggiore prudenza (e trasparenza)?
Non si deve per forza pensare male, ma è singolare che a San Giovanni le sponsorizzazioni debbano per forza incrociarsi con le faccende di urbanistica.
Nell'ultimo Consiglio s'è detto che il Comune ha rinunciato ad affidare a una società la ricerca di sponsor per le manifestazioni pubbliche. Certo è molto più semplice battere cassa a chi fa fatica a dire di no, ma non è certo il massimo della trasparenza.
Non sarebbe stato meglio per Santa Lucia ricercare altre imprese che non fossero così direttamente interessate ad avere dal Comune un trattamento benevolo? Possibile che a San Giovanni non ci siano altre imprese orgogliose di associare il proprio logo a quello del Comune?
E come sono state selezionate queste imprese? Ci sono dei contratti di sponsorizzazione? Ed anche se si è trattato di "contribuzioni volontarie", qualcuno si è chiesto se era il caso di accettare, ancora una volta, proprio in questa fase, dei benefici da questi munifici sponsor?

domenica 13 dicembre 2009

DIALOGO PAESANO

- Dunque il PD vuole fare il compartone. Che novità!

- Ma qualcuno non gli ha spiegato che a marzo ci sono le elezioni regionali?

- Figurati, dicono che gli interessi pubblici coincidono con le opere che gli faranno.

- Sì, però non c’è più l’asilo interaziendale…

- Ah, per quello anche il centro giovani che dicevano di fare è da tempo che non si chiama più così!

- Insomma, vanno avanti - a parole - senza se e senza ma, ma non è che dicano poi niente di nuovo in ‘sto volantino, mi sembra un po’ un mantra.

- Secondo me è una specie di training autogeno: non ci credono più neanche loro a quello che dicono. Ma come si fa ancora a sostenere nel 2009, anzi ormai 2010, che le opere pubbliche si fanno solo consumando territorio!

- Dicono che non è una speculazione edilizia perché quando lo avranno fatto saranno passati 30 anni.

- Già, ma quella si chiama indecisione politica e qui sono sempre stati dei fuoriclasse.

- E la commissione, la commissione sul compartone la fanno?

- Sembra di sì, ma come sempre se conviene al padrone. Bsogna stè a veda.

- Insomma, non cambia niente?

- Cambia, cambia, dopo cinque mesi han già perso un assessore!

- E siamo già a Natale.

- Ma allora sei proprio un disfattista! Non hai letto il proclama ai bimbi dell’asilo dell’assessore, “Questo lungo mese, noto a tutti con il nome di FantaNatale…”

- Eh, eh Fanta.. Fanta… Fantamundezza: spirenna sta sti bidùn in ci facia una FantaTarsu!

sabato 12 dicembre 2009

L'ELENCO DELLE PROMESSE MANCATE

In campagna elettorale e negli atti previsionali del 2009 era tutto un sproloquiare della variante alla S.P. 58 e del restauro di Palazzo Corbucci. Ora però che le elezioni sono passate, e chi ha avuto ha avuto, ecco che per il 2010 magicamente spariscono dall'elenco delle opere pubbliche sia gli € 500.000,00 previsti per cominciare a mettere mano a Palazzo Corbucci che i denari per la S.P. 58 da trasferire alla Provincia. Come contentino, ai cittadini di Santa Maria si propone la realizzazione di una pista ciclabile verso Tavullia, certamente non prioritaria, e la prospettiva di cementificare dell'altro territorio (lascito Bacchini). Si continuano poi ad accendere mutui come se niente fosse e non si comincia a pensare ad un piano di investimenti mirati alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici. MENTELOCALE ha per questo presentato oggi delle osservazioni nella speranza che il buon senso prevalga una volta che si tratterà di approvare il Bilancio 2010.
Oggetto: Osservazioni all’elenco annuale 2010 delle opere pubbliche ed al programma triennale delle opere pubbliche 2010/2012 del Comune di San Giovanni in Marignano.

Il sottoscritto Luca Vannoni, consigliere del gruppo MENTELOCALE,

VISTA la deliberazione G.C. n.152 del 15.10.2009 avente ad oggetto “Programma triennale (2010 - 2012) ed elenco annuale dei lavori pubblici (D.M. del 9 giugno 2005)”;

VISTE le allegate Schede 1, 2 e 3 alla suddetta deliberazione G.C. n.152/2009;

VISTO l’avviso del Responsabile dell’Area 3 Servizi Tecnici relativo a “Attività di realizzazione dei lavori pubblici. Schema di programma triennale 2010/2012 e dell’elenco annuale dei lavori pubblici” affisso all’Albo pretorio comunale in data 21/10/2009 sino al 20/12/2009;

con la presente comunica le seguenti n.5 osservazioni all’elenco annuale 2010 delle opere pubbliche ed al programma delle opere pubbliche 2010/2012 del Comune di San Giovanni in Marignano.

1 – Fonti di finanziamento delle opere pubbliche comunali
Si osserva che le opere pubbliche che si intendono realizzare nel 2010 per € 5.214.087,24 sono finanziate per la maggior parte per oltre € 2.000.000,00 con mutui e con trasferimento di immobili per € 2.320.000,00, mentre gli stanziamenti di bilancio ammontano appena ad € 120.000,00 (v. Scheda n.1).
Occorre aumentare la quota di stanziamenti di bilancio impiegando maggiori proventi provenienti dagli oneri di urbanizzazione e diminuendo il ricorso ai mutui che va ad appesantire la spesa corrente. Tale tendenza è riscontrabile anche nelle previsioni 2011 e 2012 nelle quali si prevede di accendere mutui rispettivamente per € 1.860.000,00 ed € 4.068.000,00.

2 – Rimodulazione delle priorità nella realizzazione delle opere pubbliche
Si osserva che sono state eliminate dall’elenco delle opere pubbliche 2010 interventi importanti per San Giovanni come la variante alla S.P. 58 ed il restauro di Palazzo Corbucci.
Si ritiene essenziale ripristinare gli stanziamenti per le suddette opere previsti ancora nella II^ variazione all’elenco delle opere pubbliche 2009, approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n.87 del 21/09/2009. Per realizzare tali opere occorre comunque evitare la polverizzazione delle risorse in interventi di arredo urbano che in questa fase di crisi sono per lo meno discutibili (come soprattutto l’intervento n.1 contenuto nella Scheda n.2 “Insediamenti malatestiani 5° stralcio – Arredo urbano sistemazione” che ammonta ad € 800.000,00). Anche l’intervento n.12, “Restauro ex sede comunale di Piazza Silvagni”, ammontante ad € 400.000,00, previsto per il 2011, andrebbe attentamente ponderato, chiarendo cosa si intende fare della struttura e valutando i futuri costi di gestione.
Inoltre, si osserva che gli investimenti previsti tendono a privilegiare il capoluogo, trascurando le frazioni. Se si mette tra parentesi il piano particolareggiato C4-14, le cui risorse non sono per niente sicure, si può rilevare che già nel 2010 solo il 15% delle risorse effettive è destinato alle frazioni ed ai quartieri più distanti dal centro. Tale quota scende al 13% nel 2011 e nel lontano 2012 ammonta al 25%.

3 – Investimenti nella riqualificazione energetica e nelle energie rinnovabili
Si osserva che non vengono previsti nell’elenco della Scheda n.2 degli specifici interventi di riqualificazione energetica degli edifici comunali e di investimento nelle energie rinnovabili. La manutenzione delle opere pubbliche ammonta nel 2010 appena ad € 250.000,00, cifra irrisoria se confrontata con gli investimenti nell’arredo urbano previsti per il medesimo anno. Occorre invertire la tendenza degli investimenti in conto capitale cercando di indirizzare maggiori risorse nella riqualificazione dell’efficienza energetica degli edifici pubblici, dell’illuminazione pubblica e nell’installazione diffusa di pannelli fotovoltaici in modo da orientarsi verso opere pubbliche che tendenzialmente siano generatrici di risorse per il Comune sia indirettamente attraverso il risparmio energetico che direttamente attraverso le modalità del conto energia.

4 – Realizzazione Piano Particolareggiato iniziativa pubblica C4-14
Per quanto riguarda la realizzazione del P.P. C4-14 si osserva che le risorse previste per la sua realizzazione sono tutt’altro che certe, dipendendo in larga parte dall’ipotesi di un’alienazione, che già almeno in un caso non è andata a buon fine. Occorre cominciare a mettere in discussione la convinzione che per realizzare opere pubbliche è necessario urbanizzare porzioni di territorio più o meno grandi. Occorre riflettere maggiormente sulla ricchezza che rappresenta per il Comune la proprietà dei terreni di questo comparto e sulle sue possibili modalità di utilizzo (edilizia residenziale pubblica, edilizia convenzionata). Se si ritiene che per la frazione di Santa Maria sia importante la realizzazione di uno spazio pubblico che ne rafforzi l’identità, come una piazzetta ed un centro polivalente, non si capisce perché si debba ricorrere ad una ulteriore cementificazione del territorio. Il Comune potrebbe articolare l’intervento in più stralci – non escludendo eventuali futuri sviluppi – ottimizzando l’utilizzo delle risorse di bilancio disponibili, a cominciare dai € 400.000,00 che si intendono invece stanziare per la realizzazione del proseguimento della pista ciclabile verso Tavullia che forse non è così prioritaria. Occorre un cambio di mentalità, cercando di identificare prima cosa serve davvero alla frazione di Santa Maria per crescere come comunità e poi individuare i conseguenti interventi adeguati. Creare l’ennesima concentrazione di condomini con la contropartita di un centro polivalente – che potrebbe invece essere realizzato direttamente e più velocemente dal Comune - non serve certo a migliorare la qualità di vita dei residenti.

5 – Piste ciclabili
Nell’elenco 2010 sono stati previsti € 400.000,00 per il proseguimento verso Tavullia della pista ciclabile di Santa Maria (intervento n.4, Scheda n.2). Riteniamo che l’intervento non sia prioritario in quanto Santa Maria è già connessa con il centro del paese, mentre altre zone di San Giovanni - come via Al Mare e Via Montalbano - attendono con urgenza da tempo degli investimenti per la realizzazione di percorsi ciclopedonali che rendano possibile un collegamento sicuro con il centro del paese.

martedì 1 dicembre 2009

URBANISTICA "SU MISURA"

La scorsa settimana MENTELOCALE ha presentato un'interrogazione relativa ad un piano particolareggiato di iniziativa privata in via Isola di Brescia. Sembra che il metodo di favorire un'urbanistica "su misura" sia ancora molto diffuso a San Giovanni. E spesso, oltre alle regole, si trascurano i diritti dei confinanti.


Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio su Piano particolareggiato di iniziativa privata per nuova costruzione di fabbricato ad uso di civile abitazione composto da n. 4 unità in via Isola di Brescia.

PREMESSO che:
- il piano in oggetto è stato affisso all’albo di questo Comune in data 26.10.2009;
VISTO:
- Il DM 1444/68 in particolare l’art. 9
- L’art. 14.3 Distanza dal Confine di proprietà, l’art. 14.5 Distanza tra pareti antistanti di due edifici, l’art. 14.6 Deroghe alla distanze del Regolamento Edilizio di questo Comune;
- Gli elaborati progettuale a firma del Geom. Marchi di Santarcangelo, presentati dalla ditta proprietaria;
- La tavola _4d_ Azzonamento Pianventena, Isola di Brescia del Prg vigente e la tav 5a unità edilizie e categorie di tutela;
CONSIDERATO che:
- L’intervento progettato interessa un solo fabbricato, non prevede nuove opere di urbanizzazione e non risulta indispensabile per un recupero organico della zona, inoltre le NTA del Prg per le zone B6 prevedono l’attuazione dell’intervento in maniera diretta e non con la presentazione di un piano particolareggiato;
- L’art. 9 del Dm 1444/68 prevede distanze inferiori a quelle stabilite nei precedenti commi del decreto stesso nel caso di gruppi di edifici che formino piani particolareggiati così come l’art. 14.6 del Regolamento edilizio;
- Come si evince dalla tavola di azzonamento di Pianventena e Isola di Brescia il lotto B6 non si estende fino all’edificio adiacente;

Per quanto sopra esposto
CHIEDO

1. Quale necessità, interesse pubblico, esigenza di sviluppo organico di zona ha fatto propendere per la presentazione di un piano particolareggiato se non l’esigenza della proprietà di massimizzare il volume edificato facendo leva, in maniera impropria sulla deroga prevista dal DM 1444/68 e dal art. 14.6 del RE?
2. Un escamotage analogo, se applicato su larga scala, senza i dovuti presupposti previsti dalla legge, non porterebbe ad una generalizzata deroga alle distanze dai confini e tra pareti finestrate?
3. Per quale motivo l’edificio progettato si estende al di fuori della zona B6, in zona A ove è espressamente vietata dal Prg la nuova costruzione, andando in aderenza al fabbricato esistente vincolato in sottocategoria di tutela a2.2?
4. Per quale motivo l’edificio di nuova costruzione non rispetta la distanza di ml 10.00 tra pareti finestrate prevista dal DM 1444/68 dall’edificio adiacente (in particolare la porzione al piano secondo) non ricompreso nel piano particolareggiato in oggetto in quanto di altra proprietà? La deroga infatti vige tra edifici ricompresi nei piani attuativi e non anche per altri edifici o aree esterni ai piani e di altra proprietà.
5. Per quale motivo l’edificio di nuova costruzione non rispetta la distanza di ml 5.00 dai confini della retrostante area (identificata come particella 53), anch’essa di altra proprietà?
Cordiali saluti.


Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

sabato 28 novembre 2009

SESTO CONSIGLIO

Nel corso del sesto consiglio comunale di San Giovanni in Marignano sono venuti al pettine alcuni nodi relativi alla difficile situazione che caratterizza la trasparenza della vita amministrativa marignanese. Un deficit di trasparenza produce purtroppo sempre un eccesso di paternalismo, autoritarismo e prepotenza nella gestione della cosa pubblica.

Con una comunicazione iniziale, richiamandosi all’art.50 del Regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, il sindaco Bianchi e l’assessore Gabellini hanno sostenuto che la richiesta di MENTELOCALE di utilizzo della fonica per pubblicizzare l’interrogazione sulla raccolta firme svolta dal comitato NO AL COMPARTONE è inammissibile e hanno richiamato al rispetto delle regole. Purtroppo è stato impossibile al consigliere di MENTELOCALE replicare che la normativa citata riguarda la comunicazione istituzionale del consiglio e che non impedisce di per sé altre forme di comunicazione di specifiche tematiche trattate dal consiglio per iniziativa dei partiti. Il sindaco Bianchi infatti ha negato la parola al consigliere di MENTELOCALE ed ha detto che se MENTELOCALE ritiene di ritornare sull’argomento occorre che presenti un’interrogazione nel prossimo consiglio. Il consigliere di MENTELOCALE ha poi chiesto al Responsabile di Polizia Municipale, presente in sala, una motivazione scritta sul diniego dell’autorizzazione.

È stata approvata la surroga dell’assessore Gessi con il prof. Barilari. L’amministrazione su richiesta di MENTELOCALE ha comunicato che il prof. Barilari si è dimesso dalla carica di amministratore unico della Porta della Valconca s.r.l. .

Per quanto riguarda l’interrogazione di MENTELOCALE sul bando di gara per la concessione del Teatro Massari, non è stato risposto alla domanda sul perché una questione così importante non è stata portata all’attenzione del Consiglio. Neppure sulla domanda sui criteri di determinazione del contributo che si intende dare al concessionario si è data una risposta chiara se non che si era sempre fatto così. Sul fatto della possibilità di affidare parte delle attività del teatro al personale interno (già assunto), si è equivocato, facendo riferimento alle difficoltà di assunzione di personale e riconoscendo comunque che sarebbe una scelta ottimale. A proposito della sospensione della gara, si è detto che è stata motivata da un motivo burocratico relativo alla nomina della esperti nella commissione di gara.

Per quanto riguarda l’interrogazione di MENTELOCALE sulla Porta della Valconca s.r.l., il sindaco ha rivendicato la scelta di aver acquisito Palazzo Corbucci che è nel patrimonio di questa società. Ma non sono arrivate risposte sulla motivazione della scelta di gestire il Palazzo tramite la Porta della Valconca s.r.l., sui vantaggi per la collettività. Il sindaco ha accennato anche alla possibilità di chiudere la società, acquisendo il Palazzo nel patrimonio comunale. Non è stato risposto alla domanda sui criteri di selezione dell’amministratore unico, con riguardo alla competenza tecnica. Per ora il compenso dell’amministratore non è previsto, mentre le spese di gestione della società ammontano ad € 3.600,00.

Per quanto inoltre riguarda l’interrogazione di MENTELOCALE sulla S.P. 58, l’assessore Morelli ha condiviso la proposta di una partecipazione condivisa con la cittadinanza del progetto in corso di redazione. Staremo a vedere. Non ha dato una risposta chiara invece alla domanda sul perché nell’elenco annuale delle opere pubbliche ci sono solo 100.000,00 euro. Non basta dire che è colpa della Provincia se i lavori non partono, occorre fare una riflessione anche sulle sottovalutazioni, sui ritardi politici che hanno contraddistinto l’operato della precedente amministrazione e contraddistinguono quello della presente in merito. Alla fine l’assessore ha dovuto riconoscere che prima del 2011 non se ne riparlerà di S.P. 58. Ed un altro anno è andato perso.

In merito all’interrogazione del consigliere Bordoni, assente, letta dal consigliere Gaudenzi, sui disagi provocati dalla chiusura pomeridiana dell’ufficio postale, il sindaco ha detto di aver fatto presente la questione al direttore provinciale delle poste che ha addotto come motivazione una organizzazione diversa del servizio.

Il consigliere Gaudenzi del gruppo PDL ha poi ritirato le mozioni presentate in merito all’istituzione di commissioni di studio sul RUE, sui POC, sul PSC e sul compartone associandosi alla successiva proposta della maggioranza di istituire una commissione temporanea sul compartone e sul PSC.

È stata invece approvata la mozione del consigliere Gaudenzi di istituire una commissione di studio sull’utilizzo futuro di Palazzo Corbucci. MENTELOCALE ha approvato la proposta sottolineando che non si può imporre dall’alto un utilizzo prevalentemente commerciale della struttura (albergo, visitors center), ma che occorre coinvolgere anche la popolazione marignanese in questo percorso.

La difficoltà della maggioranza di accettare un dialogo sul compartone con le opposizioni e con i cittadini marignanesi sul compartone si è però manifestata platealmente al momento della consegna delle firme raccolte del Comitato NO AL COMPARTONE contro il compartone. Il sindaco Bianchi ha rifiutato di ricevere dalle mani di un membro del Comitato le firme raccolte. A quel punto il consigliere di MENTELOCALE ha consegnato direttamente al sindaco le firme. Questo atteggiamento dimostra un formalismo pretestuoso, inflessibile anche se ci si trova dinanzi una persona seria di riconosciuta competenza politica come Casadei Menghi che da vari anni fuori e dentro il consiglio sta dando un importante contribuito alla vita politica marignanese. A volte il legalismo cieco sfocia davvero nella mancanza di rispetto.

Del resto, la maggioranza ha dato anche risposte evasive all’interrogazione congiunta MENTELOCALE – PDL sui contenuti della petizione sottoscritta da 1126 cittadini marignanesi. L’unica risposta chiara è stata quella circa l’intenzione di non revocare la delibera n.36 del 07.04.2009 con cui si è adottato la variante ed il progetto del compartone. Non è stata data risposta in merito al coinvolgimento della popolazione sulla questione, salvo annunciare un’iniziativa pubblica del PD sul compartone. Per il resto, per l’amministrazione non c’è traccia di speculazione edilizia nella questione compartone. Le osservazioni al rialzo del privato (appartamenti più piccoli, meno vincoli per i requisiti energetici degli edifici) non è detto che vengano prese in considerazione. La notizia infine riguarda la previsione degli abitanti del compartone. L’assessore Morelli contestando il numero di 1500 nuovi abitanti sostenuta da MENTELOCALE ha detto che gli abitanti saranno 1200, dimenticando però che nel piano ufficiale si parla ancora di 947 abitanti. Dunque, quanti come MENTELOCALE dicono che 947 è un dato sottostimato hanno ricevuto una prima conferma istituzionale.

È stata infine approvata la commissione temporanea sul compartone ed il PSC. La maggioranza ha approvato le proposte di MENTELOCALE di far partecipare tecnici esterni alla commissione, di non prevedere gettoni di presenza per i componenti e di prolungare la durata della commissione almeno al 30 giugno 2010. Non è stata purtroppo accolta la proposta di far presiedere la commissione ad un membro dell’opposizione o a una figura non immediatamente riconducibile alla Giunta. MENTELOCALE ha comunque dichiarato che la propria partecipazione alla commissione è condizionata all’effettiva utilità della stessa. È stato poi richiesto che i cittadini marignanesi ricevano una corretta informazione periodica sullo svolgimento dei lavori della commissione.

MENTELOCALE ha votato contro la delibera di assestamento dell’istituzione in quanto alla diminuzione di spesa prevista di circa 15.000,00 euro, corrisponde un aumento corrispondente per contributi e spese di manifestazioni culturali sulla parte corrente del bilancio comunale.

Voto contrario è stato espresso da MENTELOCALE anche sulla delibera di assestamento del bilancio con le seguenti motivazioni: “Preannuncio il mio voto contrario a questa proposta di deliberazione, in quanto tutta la variazione ruota intorno al mancato introito di oneri di urbanizzazione (per complessivi 400.000,00 euro, 204.120,00 euro sulla parte corrente e 195.880,00 euro sulla parte c/capitale) che da troppo tempo hanno assunto un ruolo eccessivo nel bilancio comunale soprattutto per quanto riguarda la copertura della spesa corrente,
Ad oggi il Comune ha incassato poco più di 900.000,00 euro di oneri di urbanizzazione su 1.598.000,00 previsti nel bilancio 2009. Ricordo che nel bilancio di previsione si prevedeva di destinare 965.000,00 euro alla copertura della spesa corrente. Ora per fare tornare i conti è stato necessario fare ricorso all’assunzione di mutuo di 235.880,00 euro sulla parte c/capitale, andando però così ad appesantire la spesa corrente del bilancio.
Occorre invece ridurre l’impatto degli oneri di urbanizzazione sulla spesa corrente, per ridurre il consumo di suolo e disintossicare il bilancio da previsioni di entrata non ricorrenti e – come in questo caso – spesso non certe. Occorre inoltre utilizzare gli oneri di urbanizzazione disponibili per realizzare le opere pubbliche riducendo il ricorso ai mutui
”.

Sulla proposta di variante di via Vivare, avendo ascoltato le motivazioni del Responsabile dell’Area Tecnica, che ha spiegato che la variante è necessaria per rimediare ad un errore commesso dalla precedente amministrazione e per acquisire finalmente dal privato dopo 16 anni la proprietà di un’area verde attrezzata, MENTELOCALE ha scelto l’astensione. Ecco le considerazione del consigliere di MENTELOCALE:
La proposta di deliberazione non motiva la necessità di adottare la variante. Viene unicamente spiegato perché la variante del 2006 era insostenibile, non il motivo per cui il Comune proprio ora decide di adottare una variante alla variante 2006.
Le istanze di opposizione della società Gefin risalgono al 2005 ed al 2007. Ed infatti nella proposta sono citate di sfuggita, senza data. Il Comune, inoltre, in più di dodici anni non è ancora riuscito ad acquisire la proprietà dell’area verde attrezzata. Mi sembra una cosa piuttosto strana.
Non si capisce dunque perché proprio ora – senza che il privato abbia presentato un’altra istanza -sia necessaria questa variante quando quella del 2006 è stata approvata sempre dal medesimo Sindaco e da altri membri di questo Consiglio. Quali altre novità sono intercorse rispetto alla situazione fotografata dalla variante del 2006?
Tra l’altro, l’allora Responsabile del Servizio Tecnico per giustificare tale variante parlava esplicitamente nella delibera di C.C. n.34 del 09.05.2006 di variante proposta “su indicazioni verbali venuti dall’Amministrazione Comunale”. Il Sindaco ha cambiato idea? Bene. Però motivi questa sua scelta politica in Consiglio. Ci potete spiegare cosa è accaduto nel frattempo? E perché non si ritiene di acquisire preliminarmente l’area che il privato avrebbe dovuto cedere al Comune?
”.

MENTELOCALE ha infine votato a favore della proposta di educativa di strada per la prevenzione delle devianze – si tratta di un progetto in convenzione con i comuni di Cattolica, Coriano, Misano, Mondaino, Riccione ed Unione della Valconca per giovani dai 13 ai 22 anni svolto dalla cooperativa Tanaliberatutti - in ragione del fatto che si tratta di un progetto interessante per le finalità educative che si propone e non molto costoso (si tratta di un contributo di euro 1.000,00 per un anno). Forse, però, sarebbe opportuno, come ha fatto anche notare il consigliere Gaudenzi, che ha votato contro l’intervento, che progetti di questo genere fossero presentati in futuro in maniera più dettagliata e comprensibile al Consiglio, anche per potere valutare bene la loro effettiva utilità.

In conclusione, verso l’una di notte, si è registrato uno spiacevole siparietto tra alcune persone ancora presenti ed il vice sindaco. Pur stigmatizzando il ricorso a parolacce nella sala comunale, vorremmo ricordare che il Regolamento per il funzionamento del Consiglio prevede che i consiglieri parlino dal loro posto rivolti agli altri consiglieri ed al presidente e non prevede che interloquiscano direttamente con il pubblico, approfittando del fatto che il pubblico non può intervenire nel dibattito consiliare. Purtroppo, anche di recente, il vice sindaco ha spesso rimbeccato persone presenti in sala – che non possono interloquire - solo perché commentavano con un sorriso quello che stavano ascoltando. Speriamo che questa esperienza - che non riassume comunque per nulla il senso di questo consiglio - serva a tutti a recuperare una maggiore misura nei propri comportamenti.

giovedì 26 novembre 2009

CHI COMANDA DAVVERO

Questa sera alle ore 21 i sindaci di San Giovanni in Marignano e di Cattolica incontrano la CNA nella sala del consiglio comunale di San Giovanni per discutere della situazione economica e di "alcuni argomenti di carattere locale tramite il confronto diretto con gli amministratori".
Non è una battuta, ma una notizia apparsa oggi sulla stampa locale (Corriere di Romagna, pag. 15).
Ogni commento, come si dice in questi casi, è superfluo.

mercoledì 25 novembre 2009

E SI DICONO DEMOCRATICI...

SCONCERTANTE EPISODIO DI CENSURA A SAN GIOVANNI:
IL CONSIGLIO COMUNALE E’ PUBBLICO …
MA E’ MEGLIO SE I CITTADINI NON LO SANNO !

MENTELOCALE ha presentato oggi agli uffici della Polizia Municipale una richiesta di autorizzazione per pubblicizzare per le strade del paese, con le “trombe” montate sulla macchina, il prossimo consiglio comunale di venerdì 27 novembre nel corso del quale si parlerà del compartone.

Dopo vari tentennamenti, l’operatrice ci ha comunicato telefonicamente che non era possibile ottenere l’autorizzazione perché il sindaco Bianchi e l’assessore Gabellini avevano opposto il loro niet all’iniziativa, ritenendo che il consiglio comunale fosse già stato a sufficienza pubblicizzato.

Attendendo di conoscere le motivazioni scritte che saranno contenute nel provvedimento di diniego, ci chiediamo per quale ragione l’amministrazione si opponga ad un’iniziativa che cerca esclusivamente di coinvolgere maggiormente i marignanesi alla vita pubblica del paese stimolando la partecipazione e la cittadinanza attiva.

In fondo, i rari manifesti con l’ordine del giorno appesi per le strade del paese non sono molto efficaci, vista la scarsa partecipazione della popolazione alle sedute del consiglio. Del resto, le proposte di MENTELOCALE di pubblicare sul sito internet del Comune le delibere e le videoregistrazioni delle sedute del consiglio non sono ancora state realizzate, pur essendo state approvate anche dalla maggioranza.

Viene però il sospetto che l’amministrazione intenda in questo momento addormentare il dibattito pubblico sul compartone, limitando in tutti i modi la partecipazione della popolazione al consiglio. Ma queste forme paesane di censura soft non ci intimidiscono. Per quanto ci riguarda, proseguiremo nella nostra azione democratica e nonviolenta di coinvolgimento dei cittadini, senza timori, utilizzando tutti i mezzi, compresa la pubblicità sonora.

lunedì 23 novembre 2009

IL NO AL COMPARTONE IN CONSIGLIO

VENERDI’ 27 NOVEMBRE 2009
LE RAGIONI DEL NO AL COMPARTONE
ARRIVANO FINALMENTE IN CONSIGLIO COMUNALE

La battaglia del Comitato NO AL COMPARTONE e la mobilitazione dei cittadini marignanesi contro il compartone ricevono un importante riconoscimento pubblico. La politica marignanese sta cominciando a capire che non si può continuare ad insabbiare la questione compartone. Non è più il tempo delle decisioni prese in perfetta solitudine da qualche politico e da qualche imprenditore su temi di così grande impatto ambientale e sociale. Anche i cittadini vogliono partecipare alla discussione sulla gestione del territorio.

Venerdì 27 novembre 2009, alle ore 20,45, nel corso del sesto consiglio comunale di San Giovanni in Marignano, si comincerà finalmente a parlare in pubblico di compartone cercando di avviare un ripensamento della questione.

Il gruppo MENTELOCALE ed il gruppo PDL hanno presentato un’interrogazione congiunta per girare al sindaco Bianchi ed all’amministrazione – assenti all’incontro pubblico organizzato il 30 ottobre dal Comitato – le richieste fatte dai 1126 cittadini marignanesi che hanno sottoscritto la petizione NO AL COMPARTONE.
Ecco le domande:
1. qual è la posizione dell’Amministrazione Comunale riguardo alla proposta di revoca della deliberazione C.C. n.36 del 07.04.2009 e di ritiro del P.U.C. del compartone visto che tale intervento non è apprezzato da così tanti cittadini marignanesi?
2. qual è la posizione dell’Amministrazione riguardo alla richiesta di ripensare il compartone all’interno del nuovo P.S.C. valutando pubblicamente tutte le opzioni alternative a partire dall’opzione zero?
3. cosa ne pensa l’Amministrazione Comunale della richiesta di attivare sul compartone tutte le forme di consultazione della popolazione previste dal Regolamento della partecipazione popolare?
4. come l’Amministrazione Comunale intende tutelare nella questione del compartone l’interesse pubblico della comunità marignanese e come intende salvaguardare il territorio di San Giovanni dalla speculazione edilizia?

La raccolta firme contro il compartone rappresenta per la comunità marignanese un momento alto di partecipazione e di fiducia nel confronto democratico che non può essere ignorato dall’Amministrazione Comunale nel contesto della discussione intorno al compartone e del relativo processo decisionale. Per questo, nel corso del consiglio, verranno consegnate pubblicamente al sindaco Bianchi le 1126 firme raccolte in questi mesi dal Comitato.

All’ordine del giorno, inoltre, c’è anche una proposta della maggioranza di istituire una commissione temporanea sul compartone e sul PSC. Il gruppo MENTELOCALE aveva già avanzato per ben 2 volte questa proposta di buon senso – bocciata però dalla maggioranza - che ha fatto finalmente breccia nel consiglio comunale. Nel corso della seduta, tra l’altro, verranno discusse anche analoghe proposte della destra su questo argomento.

Occorre vigilare che la commissione non si trasformi in un semplice strumento di consenso finalizzato a depotenziare la legittima protesta dei cittadini. Per far sì che la commissione sia davvero utile occorre che ai suoi lavori partecipino membri del Comitato NO AL COMPARTONE e tecnici competenti, non solo di parte, che possano portare un punto di vista alternativo sul progetto. Occorre anche alzare lo sguardo dalle beghe locali e cercare di conoscere meglio l’esperienza di altri amministratori che in altri Comuni hanno dimostrato che è possibile fare pianificazione puntando sul risparmio e sulla valorizzazione del territorio.

La stagione del confronto sul compartone e sul P.S.C., sul ripensamento del compartone all’interno delle previsioni del P.S.C., sarà feconda solo se la si intenderà non come un adempimento burocratico da sbrigare in fretta, ma come un reale momento di elaborazione culturale che possa fare riflettere tutta la comunità marignanese sulla gestione del proprio territorio.

venerdì 20 novembre 2009

LA VARIANTE DEI SOSPIRI

La variante alla S.P. 58 rischia di diventare l'ennesimo enigma del dibattito pubblico marignanese. A parole molti la vogliono, nessuno però ci mette i soldi. E ai cittadini si continuano a raccontare favolette rassicuranti. In realtà c'è un accordo del 2004 con la Provincia che prevedeva la realizzazione di questa strada entro il 2008. Non se n'è fatto nulla. Ora l'amministrazione ha approvato il piano 2010 delle opere pubbliche mettendo una cifra simbolica per la S.P. 58: appena 100.000,00 euro su una quota parte che si aggira sui 3 milioni di euro. Dunque, anche il 2010 passerà senza che nulla accada. Nel frattempo, però, si potrebbero esaminare con la popolazione i progetti che la Provincia sta elaborando, anche per cercare di individuare le soluzioni più adeguate dal punto di vista paesaggistico. Potrebbe essere un'alternativa più interessante del consueto sopire ed insabbiare. MENTELOCALE per riaprire la discussione su quest'opera (ed anche per interrogarsi, pragmaticamente, sulla sua fattibilità) ha posto alcune domande all'amministrazione.
Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sulla realizzazione della variante alla S.P. 58 .


PREMESSO che si è appreso da notizie di stampa (“Corriere di Rimini”, 08-09-2009, pag.12) che all’inizio del mese di settembre è stata aggiudicata dalla Provincia di Rimini la progettazione definitiva ed esecutiva della variante alla S.P. 58;

CONSIDERATO che è auspicabile che la progettazione di un’opera così importante avvenga tenendo conto delle esigenze e delle istanze dei cittadini marignanesi, per consentire una valutazione più accurata delle migliori soluzioni progettuali disponibili, anche in termini di salvaguardia del contesto paesaggistico;

VISTA inoltre la deliberazione C.C. n.87 del 21.09.2009 relativa alla II^ variazione al programma triennale 2009/2011 ed elenco annuale 2009 delle opere pubbliche;

VISTA la deliberazione di G.C. n.152 del 15.10.2009 relativa al programma triennale (2010-2012) ed elenco annuale dei lavori pubblici;

Per quanto sopra esposto

CHIEDO

1) qual è la posizione dell’Amministrazione comunale in merito all’ipotesi di una progettazione partecipata della variante alla S.P. 58 attraverso un percorso di coinvolgimento della cittadinanza marignanese?

2) perché con deliberazione C.C. n.87 del 21.09.2009 si prevedeva di stanziare, per la realizzazione della S.P. 58 nel 2010 € 1.579.009,00 e nel 2011 € 1.242.000,00 da trasferire alla Provincia e con successiva deliberazione di G.C. n.152/2009, un mese più tardi, si è stabilito di stanziare per l’intervento, nell’anno 2010 € 100.000,00 e nel 2011 € 730.000,00 da trasferire alla Provincia, con una cospicua contrazione degli stanziamenti ?

3) quando dunque si prevede che i lavori della S.P. 58 verranno avviati?

Cordiali saluti.

Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

martedì 17 novembre 2009

A VOLTE RITORNANO

Il 30 settembre il sindaco Bianchi ha nominato il prof. Barilari amministratore unico della Porta della Valconca s.r.l. - la società che gestisce Palazzo Corbucci - senza darne notizia nel successivo consiglio comunale. MENTELOCALE ha perciò presentato alcune domande sul perché di questa nomina e sulle ragioni di pubblico interesse che giustificano il ricorso a questa forma di gestione. Tra l'altro, Barilari è il primo dei non eletti che dovrebbe subentrare a Gessi in consiglio comunale. In questo caso, però, si imporrebbe una scelta tra le due cariche. Il controllato non può essere anche il controllore.
Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sulla società “Porta della Valconca s.r.l.”.


PREMESSO che con deliberazione C.C. n.60 del 22.04.2009 è stata
- acquisita la società “Palazzo Corbucci” s.r.l. comprendente Palazzo Corbucci;
- approvate delle proposte di modifica allo statuto della Palazzo Corbucci s.r.l.;
- approvato l’intendimento di costituire la società la Porta della Valconca s.r.l. della quale il Comune di San Giovanni in Marignano è socio unico;

CONSIDERATO che alla fine del mese di settembre è stato nominato l’Amministratore unico della Porta della Valconca s.r.l. il quale ha già incontrato alcune associazioni del territorio per discutere della destinazione di Palazzo Corbucci;

CONSIDERATO inoltre che con deliberazione G.C. n.152 del 15.10.2009 relativa al programma triennale (2010 -2012) ed elenco annuale dei lavori pubblici non è stato previsto alcun intervento di restauro di Palazzo Corbucci per il triennio 2010 – 2012;

Per quanto sopra esposto

CHIEDO

1) in merito alla scelta politica di costituire la Porta della Valconca s.r.l.:
a. la motivazione di tale scelta, cioè i vantaggi economici, sociali, organizzativi per la collettività;

2) in merito agli aspetti operativi della stessa scelta:
a. l' esplicitazione dei criteri di selezione dell'amministratore unico, con particolare riferimento alla competenza tecnica;
b. l'esplicitazione delle principali attività che tale società svolgerà visto che nel programma triennale (2010-2012) e nell’elenco annuale 2010 dei lavori pubblici non è previsto alcun intervento di restauro di Palazzo Corbucci, che rappresenta l’unico complesso immobiliare di rilievo di proprietà della stessa;
c. è previsto un compenso per l’amministratore unico e di quale importo?
d. a quanto ammontano le spese di gestione della Porta della Valconca s.r.l.?

Cordiali saluti.

Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

lunedì 16 novembre 2009

REPLICA A MORELLI

REPLICA ALL’ASSESSORE MORELLI SUL COMPARTONE

A proposito delle dichiarazioni dell’assessore Morelli, apparse la scorsa settimana sulla stampa locale, intorno alle dimissioni dell’assessore Gessi ed al compartone, è opportuno fare alcune precisazioni per riportare la discussione alla realtà.

1) non è vero che i cittadini di San Giovanni vogliano il compartone. Lo dimostrano le 1126 firme raccolte dal Comitato NO AL COMPARTONE e soprattutto l’esito delle ultime elezioni elettorali dove la coalizione di centrosinistra ha perso il 12% dei consensi passando da oltre il 60% al 48,71%. La maggioranza degli elettori marignanesi dunque con il suo voto ha detto chiaramente che non vuole il compartone. Tra l’altro gli stessi elettori del PD hanno censurato l’operato del precedente assessore all’urbanistica, non rieleggendolo in Consiglio;

2) il compartone, tra l’altro, non è fatto per rispondere alle reali esigenze abitative dei cittadini marignanesi. Negli stessi documenti preliminari del nuovo Piano Strutturale Comunale si dice infatti chiaramente che i 2/3 degli abitanti previsti nel compartone verranno da fuori comune;

3) non è possibile affermare che il progetto del compartone sia un progetto ancora attuale. La nuova tendenza urbanistica, infatti, recepita dalla pianificazione regionale e provinciale, si basa sul recupero del patrimonio edilizio esistente e sulla riduzione del consumo di suolo;

4) l’idea progettuale che avrebbe sostenuto a metà degli anni novanta la previsione del compartone a San Giovanni nell’ambito del progetto regionale “Città della costa”, per decongestionare la fascia costiera, è stata superata dall’ingente sviluppo urbanistico che in questi ultimi anni si è realizzato nei vicini comuni della costa. Le stesse previsioni dell’ultimo P.S.C. e dei relativi P.O.C. approvati la scorsa estate dal comune di Cattolica prevedono ulteriori pesanti insediamenti nella zona Torconca al confine con San Giovanni (si parla di circa 800 appartamenti!). Questa persistente espansione edilizia costiera toglie ogni giustificazione residua al compartone come valvola di sfogo per le esigenze abitative della costa;

5) la prevista realizzazione della strada provinciale S.P. 58 che dovrebbe avvicinare San Giovanni e Santa Maria è di là da venire e non sarà la soluzione per i problemi di traffico indotti dal compartone. In ogni caso, nel progetto del compartone si prevede di costruire solo il tratto della variante lato mare sino al compartone, senza preoccuparsi del proseguimento per Tavullia che dovrebbe alleggerire il traffico che gravita ora su Santa Maria. Per il 2010 il Comune di San Giovanni in Marignano ha tra l’altro drasticamente diminuito le risorse per la realizzazione della S.P. 58 prevedendo nell’elenco annuale delle opere pubbliche appena € 100.000,00;

6) la previsione di realizzare il compartone in 3 stralci di cinque anni non risolve il problema del suo impatto sul tessuto sociale ed economico di San Giovanni. Nel progetto attuale, infatti, così come è stato emendato dal PD con la delibera n.36 del 07.04.2009, l’82% dell’edilizia privata e l’80% di quella pubblica dovrebbero essere realizzati nei primi due stralci, rendendo così inutile il tentativo di diluirne nel tempo i costi sociali ed economici per la comunità marignanese;

7) per quanto riguarda infine le dimissioni dell’assessore Gessi, solo una pregiudiziale difesa d’ufficio può sostenere, a pochi mesi dalle elezioni, che si tratti di dimissioni ‘normali’ non determinate dalla questione del compartone, anche tenendo conto che nella precedente legislatura Gessi aveva già presentato, per la stessa questione, le sue dimissioni poi fatte rientrare dal sindaco. Morelli, come segretario del PD marignanese, dovrebbe ricordare bene la vicenda.

GRUPPO MENTELOCALE

venerdì 13 novembre 2009

MARCO BOSCHINI A CATTOLICA

DOMENICA 15 NOVEMBRE 2009, ORE 17
TEATRO SNAPORAZ CATTOLICA (PIAZZA MERCATO COPERTO)
incontro con
Marco Boschini
(Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi)
presentazione del libro di Marco Boschini e Michele Dotti
L'Anticasta, EMI, Bologna 2009
presenta:
Alessandro Bondi
(Docente Diritto Penale - Università di Urbino)
organizza: Associazione Arcobaleno di Cattolica
con l'adesione e l'intervento di:
Comitato Vallugola Terra Nostra - Gabicce Mare
Comitato NO AL COMPARTONE - San Giovanni in Marignano

mercoledì 11 novembre 2009

MA PERCHE' GESSI SI E' DIMESSO?

A mente fredda alcune riflessioni si impongono sulle recenti dimissioni dell’assessore Gessi che, come gruppo MENTELOCALE, abbiamo chiesto sin dalla seduta d’insediamento del Consiglio Comunale. In quell’occasione, abbiamo segnalato un conflitto di interessi tra la sua presenza in Giunta – nell’imminenza di importanti decisioni sul compartone – e il suo essere dipendente della C.N.A. che è nella compagine societaria che possiede i terreni del compartone.

Perché Gessi ha annunciato proprio ora le sue dimissioni? Le ragioni probabilmente vanno ricercate nel groviglio di interessi che è maturato intorno al compartone. La fase attuale infatti è cruciale per i destini del compartone. Il Comune di San Giovanni in Marignano deve rispondere alle osservazioni presentate dalle varie forze politiche di opposizione. Ed anche a quelle presentate dalla società proprietaria dei terreni, la Nuova San Giovanni s.r.l.

Nelle osservazioni della società proprietaria dei terreni vi sono delle richieste precise all’amministrazione finalizzate a massimizzare il profitto dell’affare. In particolare, si richiede
1) di aggiungere altri 1364 mq. di SC per il centro commerciale;
2) di fare il centro commerciale nel primo stralcio;
3) di non fare subito nel primo stralcio il parco pubblico;
4) di potere realizzare appartamenti anche da 28 mq. e da 38 mq.;
5) di utilizzare il PVC invece del legno per fare i serramenti e gli infissi esterni ed intonacare gli edifici piuttosto che utilizzare come previsto il laterizio faccia vista;
6) di piantumare alberi con circonferenza minima del tronco di 6 cm. e non di 18 – 20 cm. come previsto;
7) di togliere il vincolo del 3% degli edifici in classe A;
8) di utilizzare come isolanti materiali sintetici e non naturali;
9) di scorporare interamente la superficie dell’interrato dal calcolo della superficie costruibile.

È dunque interesse della proprietà che in questa fase il silenzio cali sul compartone e che gli affari proseguano in tutta tranquillità. Qualsiasi interferenza – compresa l’attenzione mediatica sul conflitto di interessi dell’assessore Gessi – è malvista proprio perché potrebbe compromettere gli esiti dell’affare o aprire le porte ad eventuali futuri ricorsi.

È probabile insomma che Gessi sia stato sacrificato sull’altare del compartone senza che la politica abbia potuto gestire queste insolite dimissioni (ancora, tra l’altro, neppure formalizzate). E questo non è certo un bell’esempio di indipendenza della politica dal potere economico, ma tant’è.

Del resto, il silenzio del sindaco Bianchi e del PD sulla vicenda è esemplare. Non si è ancora registrata né un’esplicita presa di distanza da un “compagno” divenuto nel frattempo scomodo, né è stata avviata una riflessione sulla responsabilità politica di avere inserito Gessi in lista – nonostante il conflitto di interessi - e di averne avallato l’ingresso, la permanenza e l’operato in Giunta.

Come opposizione cercheremo di fare emergere chiaramente in Consiglio le vere ragioni delle dimissioni di Gessi, vigilando che non abbiano come contropartita l’ennesimo regalo a base di varianti personalizzate e di modifiche al Regolamento edilizio.

Crediamo, al contrario, che queste dimissioni possano diventare l’occasione per intraprendere un ampio ripensamento del compartone nell’ambito del nuovo P.S.C. attraverso l’istituzione di una commissione consiliare, il coinvolgimento della popolazione e la valutazione di tutte le opzioni alternative a partire dall’opzione zero.

GRUPPO MENTELOCALE

domenica 8 novembre 2009

QUALCHE DOMANDA SUL TEATRO MASSARI

MENTELOCALE ha presentato ieri un’interrogazione sulla questione della concessione della gestione del Teatro “A. Massari” che per ora non è stata minimamente affrontata in Consiglio Comunale anche se si tratta di un tema generale di politica culturale di competenza del Consiglio. Può anche essere positivo provare a cambiare dopo tanti anni. Non ci convince però un cambiamento di facciata che si limita alla sostituzione del concessionario, senza che si sia svolta un’ampia discussione pubblica sul ruolo culturale del Teatro Massari per la crescita civile e sociale di San Giovanni, senza interrogarsi sulle effettive compatibilità di bilancio e senza affrontare il tema di un maggiore coinvolgimento del Comune nella gestione della struttura.

Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sul bando per la gestione del Teatro Massari.
PREMESSO che
- è stato pubblicato all’Albo pretorio e sul sito internet del Comune un Bando di gara per pubblico incanto per l’affidamento del servizio di gestione del Teatro comunale “A. Massari” per un periodo di tre anni (dal 1° novembre 2009 al 31.10.2012, con eventuale proroga di un anno);
- di tale procedimento il Consiglio Comunale non è stato informato;
- da notizie di stampa si è appreso che la compagnia teatrale che per 18 anni ha gestito il Teatro “A. Massari” probabilmente non parteciperà al bando;
- non sono state esplicitate con chiarezza dall’Amministrazione le ragioni per le quali si è interrotto il rapporto con la compagnia teatrale concessionaria sino ad oggi del Teatro “A. Massari”;

VISTO il comma 2, lett. l) dell’art.42 del T.U.E.L. 267/2000 secondo il quale il Consiglio ha competenza, tra l’altro, in materia di “acquisti e alienazioni immobiliari, relative permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nell’ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta, del segretario o di altri funzionari”;

DATO ATTO che nella Relazione previsionale e programmatica al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2009 non è stato previsto nel programma n.8, “Attività culturali e sportive”, alcun intervento relativamente alla concessione a soggetti esterni all’amministrazione del Teatro “A. Massari”;

RITENUTO inoltre che la scelta di dare in concessione il servizio di gestione del Teatro “A. Massari” non sia un semplice adempimento gestionale ma costituisca piuttosto un tema generale di politica culturale di competenza del Consiglio Comunale e sul quale lo stesso deve potere esprimere il suo parere, anche in merito alla compatibilità economica dell’intervento (si parla di ca. € 190.000,00 in quattro anni);

Per quanto sopra esposto

CHIEDO
1) perché la questione della gestione del Teatro”A. Massari”, trattandosi di una concessione, non è stata discussa in Consiglio Comunale?

2) qual è il piano economico - finanziario di tale concessione?

3) perché non si pensa – in un’ottica di riduzione della spesa e di impiego ottimale delle risorse - di gestire parte delle attività che si intendono realizzare nel Teatro “A. Massari”, investendo sul personale interno in un’ottica di crescita e valorizzazione?

Cordiali saluti.
Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

venerdì 6 novembre 2009

DIMISSIONI GESSI

Apprendiamo ora dalla stampa locale che l’Assessore al Bilancio del Comune di San Giovanni in Marignano si è dimesso dall’attività amministrativa.

Come gruppo MENTELOCALE abbiamo chiesto a Gessi sin dalla prima seduta consigliare di abbandonare la responsabilità amministrativa affidatagli dal sindaco Bianchi evidenziando la sussistenza di un conflitto di interessi tra la sua posizione di dipendente di C.N.A. (che fa parte della compagine societaria che gestisce il compartone) ed il suo ruolo di amministratore chiamato a decidere imparzialmente di una questione urbanistica così importante per il futuro di San Giovanni come il compartone.

Crediamo che queste dimissioni rappresentino un gesto di responsabilità politica che sgombera il campo da ogni residua remora ad intraprendere un ampio ripensamento del compartone nell’ambito del nuovo P.S.C. attraverso l’istituzione di una commissione (proposta nell’ultimo consiglio da MENTELOCALE e respinta dalla maggioranza) e la valutazione di tutte le opzioni alternative a partire dall’opzione zero.

Invitiamo il sindaco Bianchi a cogliere il senso politico di queste dimissioni e a cambiare passo promuovendo in Consiglio un serio confronto nel merito delle questioni legate al compartone e rispondendo pubblicamente alle domande che 1126 cittadini marignanesi gli hanno posto attraverso la raccolta firme promossa dal Comitato NO AL COMPARTONE.
GRUPPO MENTELOCALE

domenica 1 novembre 2009

10 DOMANDE SUL COMPARTONE

All'incontro sul compartone gli amministratori comunali di San Giovanni non si sono visti. Avranno senz'altro avuto qualcosa di più importante da fare. O per loro di certo più piacevole che confrontarsi pubblicamente con un pateracchio urbanistico e amministrativo che hanno contribuito a produrre e che non sono mai riusciti a giustificare chiaramente. Sarebbe stato davvero molto interessante avere un'occasione pubblica per rivolgere a loro delle semplici domande sulla "compartone story". Nell'attesa di avere un'altra occasione pubblica per interloquire, e per consegnare loro le 1126 firme raccolte dal Comitato, ci limitiamo a proporre alla Giunta Bianchi alcune domande che sono state fatte nel corso dell’incontro.

1. Perché l'Amministrazione Bianchi ha deciso di fare una variante ad hoc sul compartone quando nel P.R.G. era già prevista una regolamentazione dettagliata?

2. Perché l’Amministrazione Bianchi ha promesso alla Nuova San Giovanni s.r.l. di modificare il Regolamento edilizio concedendo delle facilitazioni per quanto riguarda il non conteggio della superficie degli interrati, le nuove modalità di calcolo delle superfici permeabili (non più sul singolo lotto, ma sulla intera superficie territoriale del comparto) e la possibilità di piazzare negli interrati i parcheggi pertinenziali P3?

3. In base a quale interesse pubblico l'Amministrazione Bianchi ha adottato la variante ed il Piano Urbano di Coordinamento del compartone con la delibera C.C. n.36 del 07.04.2009?

4. Cosa pensa il sindaco Bianchi del conflitto di interessi del suo Assessore al Bilancio, dipendente della CNA, nella questione del compartone?

5. Perché viene concesso al privato di realizzare dei corridoi verdi che nulla hanno a che fare con il parco urbano unitario prescritto dalle Norme tecniche di attuazione del P.R.G.?

6. Perché per affrontare il problema del ridimensionamento del compartone – senza del resto risolverlo - si è scelto di spostare altrove solo l’edilizia residenziale pubblica e non proporzionalmente anche l’edilizia privata?

7. Perché non è stata istituita una commissione per affrontare il ripensamento del compartone all’interno della nuova pianificazione del P.S.C.?

8. Perché nel P.U.C. del compartone non è stato realizzato un “sistema di viabilità urbana principale interna” come prescritto nelle Norme tecniche di attuazione del P.R.G.?

9. Perché nel P.U.C. del compartone non è stata affrontata la questione dell’impermeabilizzazione del suolo così come prevede il requisito ambientale delle Norme tecniche di attuazione del P.R.G.?

10. Cosa ne pensa il sindaco Bianchi della richiesta della Nuova San Giovanni s.r.l. di potere fare appartamenti di 28 e 38 mq.?

sabato 24 ottobre 2009

INCONTRO NO AL COMPARTONE

COMITATO NO AL COMPARTONE
San Giovanni in Marignano

1000
MARIGNANESI HANNO DETTO
NO AL COMPARTONE!
Ora non è più possibile ignorarli!

VENERDI’ 30 OTTOBRE 2009, ORE 21
SALA CONSIGLIO COMUNALE


incontro pubblico con

GIOVANNI DE VITO
MOVIMENTO STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO REGGIO EMILIA


CONSEGNA FIRME RACCOLTE

ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE


P A R T E C I P I A M O N U M E R O S I !!!
nocompartone.sgm@gmail.com

giovedì 22 ottobre 2009

LETTERA APERTA A MORELLI (E BATTAZZA)

Caro Assessore Morelli,

in questo primo scorcio di legislatura come gruppo MENTELOCALE abbiamo cercato di cogliere tutte le timide occasioni di confronto che la tua maggioranza, spesso solo a parole, è andata proclamando.

Allo scadere dei fatidici cento giorni, riscontriamo però proprio nella gestione della materia urbanistica - di cui tu sei referente politico - la persistenza di atteggiamenti di sostanziale chiusura ad ogni discussione aperta e spassionata per il bene del paese.

Ci riferiamo in particolare alla mancata valutazione delle nostre osservazioni sul Piano Casa, alla bocciatura della proposta di istituire una commissione sul nuovo P.S.C. e sul compartone, alle risposte evasive alle nostre interrogazioni sul golf e sul centro ippico ed infine all’approvazione nell’ultimo consiglio comunale del 16 ottobre - contro ogni buon senso – del piano particolareggiato di iniziativa privata di Via Pozzetto (che prevede la realizzazione a 145 metri dall’autostrada di 3 villette per un totale di 8 nuovi appartamenti).

Vorremmo soffermarci proprio su quest’ultimo provvedimento perché ci sembra emblematico di un certo modo approssimativo di governare il territorio che certamente è stato ereditato ma che è urgente modificare in nome di una cultura amministrativa ispirata ai criteri della trasparenza, dell’imparzialità e della legalità.

Che la proposta di deliberazione del p.p. di via Pozzetto presenti delle stranezze lo si evince anche dal fatto che, oltre alla benevola astensione della destra ed al voto contrario di MENTELOCALE, anche nella maggioranza si sono registrate delle motivate dissociazioni.

Secondo noi il cosiddetto p.p. di iniziativa privata di via Pozzetto deve essere ripensato a fondo fornendo al Consiglio comunale tutte le informazioni necessarie – che non sono state trasmesse sino ad ora – per potere esercitare consapevolmente la sua funzione di indirizzo e di controllo. In caso contrario, infatti, che senso ha portare un tale piano in Consiglio? La trasparenza o è sostanziale o è – come in questo caso - puro formalismo.

Per approfondire la discussione su via Pozzetto vogliamo dunque segnalare a te ed al Responsabile del Servizio Tecnico (che dovrà firmare un atto e sottoscrivere un procedimento sul quale – in sua assenza – il Consiglio ha sollevato vari dubbi di legittimità) alcune importanti criticità:

1) Che tipo di procedimento è stato adottato per l’insediamento in via Pozzetto? Un piano particolareggiato di iniziativa privata in attuazione delle norme di P.R.G. o una variante al P.R.G.? Se si ritiene di derogare alle distanze dalla strada previste per gli edifici ed alla posizione dei parcheggi, allora si intende modificare quanto stabilito in P.R.G. e dunque il ruolo del Consiglio – sovrano – cambia, dovendo approvare una modifica alle norme (che dovrebbe essere motivata in nome dell’interesse pubblico). La Provincia di Rimini ha espresso delle precise prescrizioni in merito alla permeabilità del suolo. Come coniugare le richieste della Provincia con le prescrizioni di piano relative ai parcheggi?

2) Non tutti i privati interessati hanno aderito all’accordo. In particolare, hanno aderito due privati proprietari ciascuno di n. 1 Unità edilizia. Per quale motivo alla fine tra vecchio e nuovo ci si troverà con 9 appartamenti?

3) Come vengono tutelati i diritti dei privati che in questa fase non hanno aderito all’accordo? Potranno effettuare anche loro degli interventi di nuova costruzione o l’unico intervento ammesso sarà per loro l’ampliamento dell’edificio esistente (sino a 300 mq.)?

4) Si è scelto di seguire la procedura di cui all’art.25 della L.R. 47/98. Ma la documentazione pubblicata a partire dal 20.03.2009 non è conforme a quella che è stata portata in Consiglio nella seduta del 16.10.2009 in quanto le ultime integrazioni del privato risalgono al 11.09.2009. Come i proprietari confinanti avrebbero potuto essere a conoscenza degli elaborati aggiornati? Inoltre, tutti gli elaborati portati in Consiglio non sono definitivi ma dovranno essere integrati e modificati – a cura dell’ufficio – per essere adeguati alle prescrizioni degli Enti esterni.

5) Nel corpo della delibera, inoltre, si fa riferimento a pareri istruttori dell’Ufficio Tecnico. In realtà si tratta di semplice corrispondenza con il privato in merito alle carenze della documentazione via via trasmessa.

6) Si è scelto di non fare esaminare il progetto alla Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio in quanto non sarebbero pervenute osservazioni alla pubblicazione. A parte il fatto che nulla avrebbe vietato un passaggio in Commissione, come prescrive anche il nostro Regolamento edilizio per tutti i piani particolareggiati, sembra strano che un progetto di queste dimensioni non possa essere esaminato dalla Commissione visto che, qualora i privati procedessero mediante Dichiarazione d’inizio attività, nessun edificio del comparto rischierebbe di essere sottoposto al giudizio di quest’ultima.

7) Dalla valutazione del clima acustico emerge inoltre che non sono rispettati, perlomeno nel periodo notturno, i limiti acustici previsti dalla normativa vigente. Anche la successiva elaborazione previsionale degli effetti del rumore prodotto dalla vicinissima autostrada sulle abitazioni sembra abbastanza stiracchiata. Perché fare costruire in maniera così ravvicinata all’autostrada tanti appartamenti? La salute ed il benessere di chi ci andrà ad abitare non contano nulla?

A questo punto, caro Assessore, non è più sufficiente appellarsi al fatto che il Responsabile del Servizio Tecnico avrebbe espresso il suo parere di regolarità tecnica. Il Responsabile, che non è un tecnico, evidentemente ha avallato quanto gli è stato sottoposto dal Responsabile del procedimento che nella fase di proposta non ha ritenuto di sollevare tutte quelle obiezioni e criticità che sono poi emerse fragorosamente nel corso della discussione in Consiglio.

Dato che l’atto non è immediatamente eseguibile, chiediamo al Responsabile del Servizio Tecnico Battazza di non firmarlo in originale ed anche a te, Assessore Morelli, di effettuare un supplemento di riflessione politica e tecnica sulla questione. Una maggiore prudenza su di una pratica ferma – non a caso – da ben 2 anni non può che portare beneficio a tutti i soggetti che hanno interessi nella zona B4/1 (anche e soprattutto ai diretti interessati che non rischieranno di costruire con potenziali vizi nelle procedure di approvazione) ed a tutti i cittadini marignanesi in termini di maggiore trasparenza del procedimento, di maggiore diffusione delle informazioni e di un maggiore rispetto delle regole che ultimamente sembra sia andato smarrito o sia divenuto piuttosto flessibile perlomeno quando sono coinvolti certi studi di progettazione per i quali c’è sempre grande disponibilità a cucinare l’interpretazione della norma più favorevole.

Restiamo disponibili al confronto, auspicando che questo ennesimo incidente di percorso – comunque da sistemare – sia l’occasione per aprire in materia urbanistica – in vista della discussione sul P.S.C. e sul compartone – una nuova stagione di trasparenza e legalità nel perseguimento del bene comune.

GRUPPO MENTELOCALE