sabato 23 novembre 2013

Cinquantaquattresimo consiglio


Nel consiglio comunale di giovedì sera (guarda il video del consiglio), la maggioranza con la benevola astensione del Pdl ha approvato il ritorno alla Tarsu revocando il regolamento e le tariffe Tares approvate lo scorso 1° luglio.
MENTELOCALE ha votato contro in quanto con questo provvedimento si rende possibile un aumento delle tasse sui rifiuti. Le entrate derivanti dalla Tares ammontavano ad euro 1.661.351,21. Le entrate previste con l’introduzione della Tarsu ammontano invece ad euro 1.789.987,95 con un aumento di euro 128.636,74 derivanti dall’applicazione dell’addizionale ECA. L’aumento si registra anche rispetto alle entrate Tarsu 2012 che sono state pari ad euro 1.763.933,59.
Se può essere condivisibile diminuire le tariffe per il servizio rifiuti per le famiglie numerose e per alcune utenze non domestiche (cosa che MENTELOCALE aveva però già richiesto nel consiglio del 1° luglio), non è accettabile approfittare del ritorno alla Tarsu per aumentare le entrate relative al servizio rifiuti il cui costo – che nel frattempo non è aumentato - era già ampiamente coperto dalle entrate della Tares.
Occorre infatti rammentare che il costo effettivo del servizio di gestione dei rifiuti approvato con la deliberazione n.35 del 1° luglio 2013 è pari ad euro 1.618.464,25, di cui euro 1.403.466,63 vanno ad Hera ed euro 214.997,62 al Comune per i costi di gestione del tributo e servizi integrativi a quelli svolti da Hera per il servizio di lavaggio e spazzamento strade.
In realtà, come è emerso chiaramente nella discussione successiva sull’assestamento generale del bilancio, si è verificata una minore entrata sulla parte corrente di risorse derivanti da oneri di urbanizzazione pari ad euro 200.000,00 che l’amministrazione, invece di abbassare la spesa, ha scelto di coprire anche con l’aumento della tassa sui rifiuti.
Non si comprende pertanto come si possa giustificare tale manovra affermando che il “maggiore gettito è dovuto ad un maggior imponibile ma non lo paga il cittadino” in quanto, come noto, tutte le entrate fiscali iscritte nel bilancio di competenza sono da sempre coperte con le tasse dei cittadini.

Rassegna stampa locale

lunedì 18 novembre 2013

Più tasse con la Tarsu

All’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì 21 novembre 2013 c’è una proposta di deliberazione con la quale l’amministrazione intende tornare al regime Tarsu revocando regolamento e tariffe Tares approvate lo scorso luglio.

Il ‘passaggio’ è consentito da una norma di recente approvazione: l’art.5, comma 4-quater del D.L. n. 102/2013 “Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici” così come convertito in legge in data 28/10/2013 (L. n. 124/2013) che permette ai Comuni di determinare i costi del servizio rifiuti e le relative tariffe sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012 con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno (Tia o Tarsu).

A San Giovanni questo ritorno rischia di produrre degli effetti negativi sulla già pesante pressione tributaria. Con questa manovra infatti (come risulta dai dati contabili contenuti nella seconda proposta di deliberazione in discussione relativa all’approvazione dell’assestamento generale del bilancio) il gettito della Tarsu 2013 aumenta rispetto a quanto si sarebbe incassato con la Tares di euro 128.636,74, nonostante il costo del servizio di gestione di rifiuti resti invariato rispetto alle previsioni.

L’aumento è motivato dal fatto che il Comune continua ad applicare alla Tarsu l’addizionale ECA che la Tares ha eliminato.

La proposta di deliberazione  è corredata dei pareri favorevoli del revisore dei conti e della responsabile del servizio finanziario datati 12 novembre 2013.

Il 13 novembre 2013, però, il Ministero dell’Economia e della Finanze con risposta scritta in Commissione Finanze della Camera ad una precisa interrogazione del deputato Giovanni Paglia di SEL ha escluso, tra l’altro, la possibilità per il Comune che decide di tornare alla Tia o alla Tarsu di continuare ad applicare il medesimo regime di prelievo vigente nel 2012 che prevedeva anche imposte (come l’IVA per la Tia) ed addizionali (come l’ECA per la Tarsu). I Comuni in pratica possono determinare i costi e le tariffe del servizio rifiuti applicando i criteri e le aliquote Tarsu 2012 al posto di quelli introdotti dalla Tares, ma non possono appesantire il tributo con ulteriori balzelli che la Tares ha definitivamente abrogato.

Dato che il costo del servizio di gestione dei rifiuti non è aumentato e risulta comunque coperto, occorre pertanto eliminare dalla previsione del gettito Tarsu 2013 l’importo derivante dall’applicazione dell’addizionale ECA per euro 128.636,74 in quanto non dovuto. In caso contrario, il Comune si espone al rischio di futuri e giustificati ricorsi da parte dei cittadini.

Non è accettabile aumentare ulteriormente le già pesanti tasse per i rifiuti (comunque in aumento rispetto al 2012) per coprire con i maggiori proventi altri buchi di bilancio (determinati per esempio da minori entrate derivanti da oneri di urbanizzazioni).


Per queste ragioni chiediamo che le proposte di deliberazione in discussione vengano ritirate o modificate tenendo conto delle recentissime indicazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Consiglio Comunale del 21 novembre 2013

Ordine del giorno del consiglio comunale di martedì 15 ottobre 2013 ore 20,45

  1. Eventuali comunicazioni del Sindaco.
  2. Approvazione verbali sedute precedenti.
  3. Modifica del Regolamento per l’applicazione della Tassa di Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (TARSU) approvato con delibera del C.C. n° 28 del 08/03/1995 e revoca delibere del C.C. n° 36 e n°37 in data 01/07/2013 di approvazione del Regolamento e delle tariffe “TARES”.
  4. Bilancio di Previsione 2013: assestamento generale voci entrata e spasa (ai sensi dell’art. 175 D.Lgs n. 267/2000). 3^ variazione di Bilancio.
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