martedì 28 aprile 2009

SE LA SUONANO E SE LA CANTANO

Il Gruppo di Mente Locale si affaccia da qualche tempo sul panorama politico di San Giovanni e corre spedito alle prossime elezioni amministrative… Chi c’è a sostenerlo veramente? Quali forze o personaggi, nascosti nell’ombra, lo muovono? Quali interessi intende difendere? Chi è il socio occulto che si vuole spartire la fetta di privilegi che spettano a chi vuol far della politica?

Avete visto bene la bambina del logo? Vi siete chiesti dove corre? A cosa gioca? E perché il marchio è rosso? Corre in un prato! Mente Locale potrebbe essere vicina ai verdi (in fondo si è capito bene visto che non vogliono il “compartone”). E se invece corresse per una corte? Sarebbe certo il simbolo di “famiglia bene”, magari di possidenti, sicuramente bigotti… e il gioco che fa? Non ricorda il tempo del fascio? Il rosso del marchio comunque la dice lunga sull’estrazione comunista di tutto il Gruppo, non ci sono dubbi. Insomma questo gruppo vuole farci credere che è Locale, invece Mente e basta.

Ciò detto, ora il paese deve vederci chiaro! Deve capire a chi ricondurre questa corrente per poi capirne subito i suoi punti deboli! In fondo le semplificazioni servono anche a questo, no? A dare un’etichetta per poi poterla criticare più facilmente. Se conosco il nemico, so da chi difendermi. Se so cosa vuole, so cosa vuole rubarmi. Se mi difendo, so quali sono gli affari che vuole difendere.

* * * *

Sembra che le cose importanti siano i simboli, le persone, i colori o la carta su cui scrivono piuttosto che le idee che promuovono. Ed anche le idee acquistano o perdono di importanza in base a chi le pronuncia, quando le pronuncia e dove le pronuncia. La fiducia nella coerenza di pensiero e nella integrità delle persone sembra un concetto passato di moda, o meglio un concetto superficiale e per persone semplici e poco fini di mente.

Quando ad essere importanti sono le cose e non le idee, quando l’idea che viene proposta è bella o brutta a seconda di chi la propone, quando non esistono antagonisti, ma nemici da sconfiggere e non già idee con cui confrontarsi, una sola cosa è certa: siamo nel mondo dove gli Uomini fanno prevalere le cose.

Nel mondo invece in cui prevalgono le Idee (come direbbe il buon vecchio Platone), il mondo anche della politica, questo non accadrebbe: ma se in fondo le cose stanno così, si sta davvero facendo politica a San Giovanni in Marignano?

venerdì 24 aprile 2009

ELEZIONI 2009? NOI CI SIAMO!


E’ bastato un pomeriggio per raccogliere le firme per il gruppo d’opinione MenteLocale: da oggi è ufficialmente anche lista civica nel comune di San Giovanni in Marignano per le prossime amministrative.


Ampiamente superato il numero minimo di firme richieste per potersi presentare alle elezioni comunali, ora MenteLocale è a tutti gli effetti un’alternativa per i marignanesi, che, con grande partecipazione, hanno contribuito a questo risultato.


I numeri parlano chiaro: tra i firmatari della lista, un’uguale rappresentanza di donne (53%) e uomini (47%) che ben rispecchia la composizione dei candidati in lista (8 uomini e 7 donne). Anche le fasce di età sono molto ben rappresentate: 15% di giovanissimi (fino a 30 anni), 41% giovani maturi (fino a 50 anni) e il rimanente 44% gli over 50 che con il loro contributo rendono questa veramente la lista di tutti, figli-e, babbi/mamme, nonni/nonne/zii/zie.


Studenti, pensionati, casalinghe, liberi professionisti, maestre, commercianti, operai, artigiani, disoccupati, mamme e babbi accompagnati dai tanti bambini (il nostro futuro) insieme per un San Giovanni migliore, dove la comunità, lo stare insieme, la qualità della vita valgono più dei punti del PIL o degli oneri di urbanizzazione!


Questo primo risultato è stato ottenuto grazie ad un lavoro di gruppo incentrato principalmente sulla sensibilizzazione e informazione (a volte latitante da parte dell’attuale Amministrazione comunale) verso la cittadinanza su temi caldi come l’urbanizzazione massiccia, la carenza di una vera e propria politica di comunità e in generale la mancanza di una visione di San Giovanni nel medio e lungo termine.


Con studio, impegno e la consapevolezza che solo una presa di coscienza onesta e indipendente può portare a risultati, vantaggi e benefici per tutti, MenteLocale vuole rappresentare i marignanesi, non quelli di destra o di sinistra (ma cos'e' la destra cos'e' la sinistra?), non ha “santi in paradiso”, non ha un’ideologia che può influenzare scelte che devono essere prese solo ed esclusivamente per il bene del paese e delle sue genti.


E i marignanesi hanno riposto con entusiasmo, partecipando attivamente e in massa anche agli ultimi due appuntamenti pubblici dell’Amministrazione (assemblea pubblica e consiglio comunale sul compartone) a dimostrazione che l’atteggiamento riservato, apparentemente menefreghista era solamente dovuto al fatto che gli attuali e precedenti amministratori si erano dimenticati che il loro compito è di gestire la cosa pubblica, in nome e per conto dei propri cittadini!!!


MenteLocale è la lista dei cittadini che crede nella potenza delle idee, del pensiero partecipato e della forza dell’amore per la propria terra. Perché un’altra politica è possibile!

venerdì 17 aprile 2009

INCONTRO PUBBLICO "UN'ALTRA POLITICA E' POSSIBILE"



Giovedì 23 APRILE ore 21
Sala del Consiglio Comunale
di San Giovanni in Marignano

UN'ALTRA POLITICA
E’ POSSIBILE


Incontro pubblico con

Michele Dotti
scrittore, educatore e formatore del C.R.E.S.
(Centro Ricerca Educazione allo Sviluppo)


Anteprima del video
“Viaggio nell’Italia dei Comuni a 5 stelle”


Presentazione del libro M. Dotti e M. Boschini
“L’anticasta”

EMI 2009


Interverrà Padre Ottavio Raimondo


Partecipiamo numerosi!!!

giovedì 16 aprile 2009

QUARTIERE MODELLO A CHI?

Quartiere modello
Almeno il consiglio comunale di approvazione del Puc sul compartone è stato utile per uscire da quella grave ambiguità che aveva contraddistinto l’amministrazione fino ad ora; a detta degli assessori sarà un quartiere modello, fino a quel momento era qualcosa che si doveva purtroppo fare.
Sentendo i commenti dei consiglieri di maggioranza non è poi così vero che venga considerato un quartiere modello, eventualmente la sua approvazione è stata considerata il male minore considerato anche lo stato nel quale versava la maggioranza dopo l’approvazione a fatica della precedente variante.
Di quartiere modello non mi pare ve ne sia traccia dalle informazioni trapelate.
Fabbricati perfettamente allineati alle strade al fine di ottimizzare lo sfruttamento dei lotti, senza uno straccio di riferimento all’asse eliotermico che contraddistingue progetti di un certo tipo. Si legge inoltre nel Puc che solo il tre cento dovranno essere in classe A e il 97% in classe B.
Proviamo ad invertire i rapporti se vogliamo davvero creare un quartiere modello e facciamo riferimento ad una classificazione di qualità (es. Casaclima) e non a quanto stabilito dalla legge con il 192. Di illuminazione pubblica a led neanche l’ombra. E si potrebbe proseguire di questo passo se si conoscessero bene i particolari del progetto. Si potrebbe dire, visto che in questo blog il dialetto va abbastanza di moda, che “da un per un po nas un fig” ossia da amministratori mediocri non può nascere un quartiere modello.

Opzione zero
Altro punto sul quale volevo soffermarmi riguarda la stima fatta da un assessore circa i danni che avrebbe dovuto pagare il comune nel caso dell’opzione zero. Io non saprei quantificarla ma avventurarsi durante un consiglio comunale in una stima del genere, che necessita di uno studio approfondito delle carte, di eventuali precedenti, delle eventuali giustificazioni che potrebbe portare il comune per motivare un’operazione del genere è, a dir poco, superficiale.

Compartone e PSC
Per quale motivo non sono stati accorparti ai numeri del compartone, snocciolati durante il consiglio dall’assessore, anche quelli relativi al PSC che si dovrebbe adottare fra qualche giorno? Era una richiesta più che congrua quella di innestare il compartone nel nuovo PSC (che prevede numeri comunque importanti) per cercare di armonizzarlo con lo sviluppo del territorio marignanese per i prossimi 15 anni. Forse i numeri diventavano meno accettabili e il discorso sarebbe stato meno efficace ma sicuramente più aderente a quello che si verificherà. Ma l’obbiettivo è l’obbiettivo e anche con mezze verità (o forse le mezze bugie) occorre puntare a quello. L’accorpamento delle previsioni del compartone a quelle del PSC era una richiesta che era stata avanzata da molti, anche da alcuni consiglieri di maggioranza ma è, purtroppo per San Giovanni, caduta nel vuoto.

venerdì 10 aprile 2009

LENZUOLATA NO AL COMPARTONE

MenteLocale ti invita ad esprimere la tua opposizione al progetto del compartone esponendo dal balcone della tua casa un lenzuolo con lo slogan:

NO AL COMPARTONE !

Già alcune famiglie di San Giovanni hanno deciso di manifestare in questo modo il proprio dissenso (vedi foto gallery).

In questa fase, dopo che l’amministrazione ha ritenuto di andare avanti nonostante l’opposizione dei cittadini al compartone, è importante continuare a fare sentire la propria voce.

È importante continuare a manifestare democraticamente il nostro sdegno e la nostra contrarietà ad un intervento che costituisce un grave scempio del territorio di San Giovanni!

Teniamo presente che se non ci impegniamo tutti dal basso, tutto continuerà come pochi vogliono.

mercoledì 8 aprile 2009

MATTONI ED ELEZIONI





Ieri sera nella gremitissima sala del consiglio comunale è andato in scena l’ennesimo psicodramma del pd di San Giovanni. Il compito in classe in effetti era molto difficile: trovare le parole per giustificare da un punto di vista politico il voto favorevole all’adozione del Piano Urbano di Coordinamento del compartone e della relativa variante dopo che nel consiglio del 9 febbraio il gruppo di maggioranza si era spaccato.

Per ricompattarsi alla vigilia delle elezioni, l’amministrazione ed il pd sono stati costretti, senza se e senza ma, a decantare le magnifiche sorti e progressive della New Town del compartone, manifestando delle certezze inossidabili sui benefici futuri di questo scempio per San Giovanni. Certezze evidentemente maturate negli ultimi giorni se solo qualche settimana fa, nell’assemblea pubblica del 23 marzo, sia l’amministrazione che il pd di fronte al collettivo NO AL COMPARTONE della gente del paese non avevano proferito parola.

Il perno della lunga discussione è stato un emendamento del pd alla delibera in votazione che ha svolto la funzione di fornire una scialuppa di salvataggio ai dissidenti che nella seduta del 9 febbraio o erano usciti o avevano votato contro, cercando di non far perdere la faccia a nessuno. Da notare che poco prima era stata revocata proprio la delibera n.16 del 9 febbraio con la quale si era cercato di fare approvare la variante del compartone entro la legislatura. Anche con l’azione di MenteLocale si è almeno per ora raggiunto l’obiettivo che entro questa legislatura non verrà approvato il compartone. La delibera di adozione che è passata ieri infatti dovrà essere ancora esaminata dal prossimo consiglio comunale per la definitiva approvazione.

In effetti, le dichiarazioni di voto degli ex dissidenti del pd sono state dei veri tripli salti mortali carpiati, incredibili acrobazie verbali per giustificare il voto favorevole ad una delibera alla quale si era votato contro solo 2 mesi fa. Lunga vita all’emendamento! Almeno gli stracci non sono volati in pubblico, infatti gli stralci nei quali il compartone si dovrebbe realizzare nel corso dei prossimi 15 anni hanno salvato la patria e messo a tacere molte coscienze. Si sa, col tempo tutto passa. Eppure ascoltando le dichiarazioni di voto degli ex dissidenti si percepiva un represso malessere, un non vorrei ma non posso fare altrimenti, insomma dei grossi dubbi ancora covano sotto le ceneri del pd. Alla fine, infatti, un altro consigliere di maggioranza ha votato comunque contro l’approvazione di questa delibera.

Non sono stati infatti forniti dei chiarimenti soddisfacenti sugli impatti ambientali, sociali e demografici del compartone, sui danni potenziali che questo intervento potrebbe portare al territorio di San Giovanni. Non c’è uno studio attendibile sugli eventuali risarcimenti dovuti in caso di cancellazione del progetto. Si è ingenuamente cercato di convincere la gente che l’interesse pubblico del paese è salvaguardato perché il pd (forse) si è messo d’accordo: ma l’interesse pubblico di un paese non può coincidere con l’interesse particolare di un partito! Né con l’interesse particolare dei piccoli artigiani presenti in sala che ad un certo punto hanno rumorosamente richiamato il consiglio ad osservare i patti e a non togliere loro ipotetiche occasioni di lavoro. Non si era mai visto in un consiglio imprenditori privati rivolgersi minacciosamente e con arroganza contro un consigliere di minoranza solo perché parlava contro il compartone! Ma anche questo piccolo episodio è indicativo di chi realmente, alla vigilia delle elezioni, ha in mano il bastone del comando in merito alle decisioni sul compartone.

È positivo che dei soci di società che fanno parte della Nuova san Giovanni s.r.l. siano venuti allo scoperto (tra l’altro ieri sera si è così pubblicamente manifestata l’omogeneità di alcuni di loro con gli ambienti del pd marignanese). È però altrettanto evidente che non sono questi signori i padroni della Nuova San Giovanni s.r.l., coloro che hanno fatto o faranno i veri affari con la vendita di quote ed i vari passaggi di proprietà. Non abbiamo nulla contro le imprese artigiane, ma con una quota di euro 50.000,00 non è realistico dire che si è i padroni del compartone! L’unica persona che avrebbe forse potuto con cognizione di causa narrare la storia delle vicende societarie della Nuova San Giovanni s.r.l., cioè l’assessore al bilancio, purtroppo non era presente. Le perorazioni d’ufficio fatte da altri, oltre che inopportune, non sono state convincenti.

La primavera, o il profumo delle elezioni, ci portano però una notizia confortante. I consiglieri di opposizione si sono svegliati, hanno criticato il compartone e, finalmente, hanno votato tutti compatti contro l’adozione del P.U.C. e della relativa variante. Risultato finale: 11 voti a favore, 6 contrari (tra cui un consigliere di maggioranza). È presto forse per dire che questa convergenza porterà a programmare future azioni di contrasto. È però una buona notizia che la funzione di controllo dei consiglieri di minoranza sia ripresa. Tra l’altro, dall’intervento di un consigliere della destra, è emerso che nell’emendamento del pd e negli allegati alla convenzione sono presenti degli ulteriori favori fatti ad hoc ai costruttori privati in termine di superficie costruibile (viene inserita una modifica al regolamento edilizio che vale solo per il compartone per non conteggiare nella superficie utile gli interrati) e forse anche in termini di distanze tra le palazzine.

Su questo ultimo punto è emerso un curioso contrasto tra quanto scritto negli atti della proposta di delibera e la cartina del progetto del compartone nella quale alcuni edifici sono previsti a distanze di 3 e di 6 metri (la distanza prevista dalle norme vigenti è invece di 10 metri). Anche questo però è un ulteriore segno della fretta incomprensibile con cui sono stati fatti questi ed altri atti relativi al compartone ed non è escluso che qualche altro pasticcio emerga ad una lettura più accurata.

Dunque, il pd marignanese ha scelto di andare alle elezioni con questa bella medaglia dell’adozione sul petto nonostante la gente del paese non voglia il compartone. Una medaglia di latta, in quanto non è stato ancora approvato nulla in via definitiva. La partita del compartone non è per niente chiusa. Ora però la parola, con le elezioni, passerà ai cittadini di San Giovanni che dovranno decidere a chi affidare la gestione del loro territorio nei prossimi cinque anni.

venerdì 3 aprile 2009

CONSIGLIO COMUNALE SUL COMPARTONE!


MenteLocale vi informa che

martedì 7 aprile alle ore 20:45

nella Sala del Consiglio in via Roma 59 è convocato il Consiglio Comunale:

votano il “compartone”!

L’amministrazione comunale invece di:

1 – valutare l’Opzione Zero
2 – riconsiderare il Progetto
3 – rallentarne l’approvazione

ha deciso di andare avanti senza volere ascoltare le richieste e le perplessità
dei cittadini che l’hanno eletta.

Marignanesi, partecipate numerosi!!!

Facciamo sentire la nostra presenza!!!

Guardiamo in faccia chi ha
lo stomaco di votare a favore
dello SCEMPIO di San Giovanni!!!

PERPLESSITA' SUL 'COMPARCONE'

Durante la serata dello scorso lunedì 23 marzo è stato presentato dall’Amministrazione Comunale ai Marignanesi il progetto relativo all’ormai famigerato comparto C2-4. E’ prevista la realizzazione di ben 500 appartamenti, ma l’architetto incaricato della presentazione non ha parlato di edifici, bensì esclusivamente del “parco” (ormai per molti il “Comparcone”); dunque da questo appare opportuno iniziare ad avanzare critiche e perplessità.

Si dovrebbe parlare di “parco” tra virgolette perché difficilmente l’area prevista può essere intesa come un vero parco dove una famiglia possa fare una merenda in tranquillità, dove un bambino possa giocare in libertà senza che i genitori si debbano preoccupare più del dovuto.

Questo “parco” ha un’anomala forma ad H. Tale frazionamento della zona verde, per di più ulteriormente ridotta a vantaggio del privato rispetto ad altri progetti del comparto, ne pregiudica l’utilizzo: non sarà possibile ospitare una festa, un concerto, una manifestazione, non sarà possibile realizzare una pista di pattinaggio. Si tratta solo di una striscia di terra verde.

Il “parco” è stato presentato come il naturale sviluppo di corridoi ecologici, e infatti non sono niente di più che corridoi: chi passeggerà in tali corridoi (quanto saranno larghi?) vedrà lateralmente i muri di contenimento dei giardini privati, in quanto si ritroverà a una altezza più bassa del privato. Non solamente quindi non potrà interagire con i residenti nel loro giardino, ma difficilmente si fermerà a sorseggiare una bibita perché si sentirà da loro spiato.

In più si ritroverà a costeggiare un rivolo per il convogliamento dell’acqua piovana che scorre lungo un lato dei corridoi. La cosa potrebbe anche essere anche carina, ma solo se il Comune provvederà a una costante manutenzione e alla periodica eliminazione di foglie e detriti dalle grate di scolo. Giustamente, quindi, il pensiero dei partecipanti all’assemblea è andato subito alla zanzara tigre: il “parco” sarà un posto da attraversare il più velocemente possibile, mentre le case attigue saranno infestate dalle zanzare.

Dall’altro lato dei corridoi i frequentatori troveranno invece, oltre a quello delle case, un ulteriore muro di contenimento del terreno, poiché il “parco” non è livellato ma è tutto un saliscendi. Anche tale soluzione appare poco soddisfacente, perché preclude la possibilità di dare due calci a un pallone. Per rendere più aggraziato il secondo muro di contenimento si è deciso di realizzarlo a forma di sedile: oltre al fatto che in estate e in inverno sarà disagevole riposarvisi per le temperature rispettivamente troppo elevate e troppo basse, questa soluzione ha anche lo svantaggio di prevedere un muretto di fianco alla pista ciclabile. Chi attraverserà questi corridoi in bicicletta dovrà quindi fare molta attenzione a non perdere il controllo del mezzo, perché potrebbe finire dentro un rivolo di acqua stagnante o, peggio, contro un blocco di cemento armato!

Passiamo ora a ciò che sta intorno al “parco”: gli edifici pubblici e privati previsti.
Il complesso edificatorio ha dimensioni importanti: 500 appartamenti, che significano 1500 nuovi residenti solo nella parte privata, 900 nuove auto, 200 nuovi bambini in età scolare. Si tratta di una nuova San Giovanni (proprio come il nome della proprietà: Nuova San Giovanni srl). Ma al contrario della “vecchia”, che pur con i suoi problemi è affabile, carina, non troppo viva ma ancora vivibile, la nuova è un insieme di edifici dove la gente torna a casa la sera, va a fare spesa al centro commerciale (sempre che venga realizzato all’interno del compartone, perché nel progetto ha cambiato ubicazione più volte), dorme e se ne va alla mattina; in una parola un dormitorio.

Le persone non sono animali che necessitano di soddisfare soltanto i bisogni primari di proteggersi, mangiare e dormire: hanno bisogno di relazioni sociali, di luoghi di ritrovo dove creare legami, apprendere nuove informazioni, ricevere stimoli, crescere. Hanno bisogno di fare parte di una comunità. Abbiamo visto, in molte realtà metropolitane, che tali quartieri sono spesso invivibili, privi di relazioni umane tra gli abitanti, con problemi di aggregazione e talvolta anche situazioni di delinquenza… Non per essere pessimisti, ma realtà simili già le conosciamo. Nel progetto non si trovano strutture e spazi nei quali i cittadini possano relazionarsi e fare parte di una comunità: una piazza, un bar, edifici di culto, luoghi di ritrovo. Ben poco potranno fare un centro giovani e un asilo aziendale, e a che prezzo li si otterrà!

La nuova edificazione porterà certamente nelle casse comunali tanti soldi, e la cosa potrebbe essere allettante, soprattutto in un comune come San Giovanni che spende milioni di euro in spese correnti. Ma tale soluzione è solo un palliativo, per di più poco lungimirante: a San Giovanni i servizi sono già carenti e in alcuni casi al collasso, e adeguarli alle nuove esigenze derivanti dal forte aumento della popolazione significa spendere una buona parte degli introiti.

Un esempio sono le fogne. Già da tempo in caso di precipitazioni intense non riescono a ricevere e riversano centimetri di acqua sul manto stradale. I nuovi edifici graveranno su tali fogne, e una volta a regime la situazione sarà peggiore. L’unica soluzione è la realizzazione di un nuovo sistema fognario più grande e quindi più efficiente.

Altro esempio sono le scuole. La situazione è già critica, come dimostra la decisione di edificare sotto il porticato delle scuole elementari. C’è il fondato timore che come sempre gli edifici privati cresceranno rapidamente mentre le strutture pubbliche no, con la conseguenza che i posti disponibili in asili e scuole saranno ampiamente insufficienti per i vecchi e nuovi residenti.

Un altro fattore rilevante è il traffico, e conseguentemente l’inquinamento dell’aria. Già l’aria di San Giovanni risente della circolazione di migliaia di auto, per non parlare dei mezzi pesanti in transito, che sono già aumentati con il nuovo centro ippico e aumenteranno ulteriormente con la realizzazione della zona industriale di Morciano - San Clemente e del polo logistico in prossimità del casello autostradale. Il progetto non prevede la realizzazione di una rete stradale adeguata che smaltisca il carico veicolare, il quale graverà in buona parte su vecchie strade già piuttosto congestionate.

Soprattutto chi abita a ridosso del compartone vedrà peggiorare la qualità della propria vita e a buon diritto chiederà di risolvere una situazione determinata da scelte sbagliate e tuttavia senza possibilità di recupero perché la zona sarà completamente edificata.
Per di più, la “San Giovanni 2” incrementerà notevolmente i costi di gestione del Comune (illuminazione pubblica, manutenzione delle strade e del verde, ecc.). E’ facile prevedere che i denari che entreranno nelle casse comunali se ne andranno velocemente in spese correnti e che non saranno sufficienti per l’adeguamento di infrastrutture e servizi.

In conclusione, è un progetto che non arricchisce le casse comunali, non migliora la vita dei cittadini attuali ma al contrario diminuisce i già carenti servizi del comune, crea un dormitorio che prevedibilmente produrrà problemi. E’ un progetto sproporzionato rispetto alle dimensioni di San Giovanni che “ingesserà” il paese per 20 anni! La prospettiva che i nostri figli, una volta adulti, abbiano come unica scelta quella di andare a vivere in tale zona non è esaltante.