sabato 28 novembre 2009

SESTO CONSIGLIO

Nel corso del sesto consiglio comunale di San Giovanni in Marignano sono venuti al pettine alcuni nodi relativi alla difficile situazione che caratterizza la trasparenza della vita amministrativa marignanese. Un deficit di trasparenza produce purtroppo sempre un eccesso di paternalismo, autoritarismo e prepotenza nella gestione della cosa pubblica.

Con una comunicazione iniziale, richiamandosi all’art.50 del Regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, il sindaco Bianchi e l’assessore Gabellini hanno sostenuto che la richiesta di MENTELOCALE di utilizzo della fonica per pubblicizzare l’interrogazione sulla raccolta firme svolta dal comitato NO AL COMPARTONE è inammissibile e hanno richiamato al rispetto delle regole. Purtroppo è stato impossibile al consigliere di MENTELOCALE replicare che la normativa citata riguarda la comunicazione istituzionale del consiglio e che non impedisce di per sé altre forme di comunicazione di specifiche tematiche trattate dal consiglio per iniziativa dei partiti. Il sindaco Bianchi infatti ha negato la parola al consigliere di MENTELOCALE ed ha detto che se MENTELOCALE ritiene di ritornare sull’argomento occorre che presenti un’interrogazione nel prossimo consiglio. Il consigliere di MENTELOCALE ha poi chiesto al Responsabile di Polizia Municipale, presente in sala, una motivazione scritta sul diniego dell’autorizzazione.

È stata approvata la surroga dell’assessore Gessi con il prof. Barilari. L’amministrazione su richiesta di MENTELOCALE ha comunicato che il prof. Barilari si è dimesso dalla carica di amministratore unico della Porta della Valconca s.r.l. .

Per quanto riguarda l’interrogazione di MENTELOCALE sul bando di gara per la concessione del Teatro Massari, non è stato risposto alla domanda sul perché una questione così importante non è stata portata all’attenzione del Consiglio. Neppure sulla domanda sui criteri di determinazione del contributo che si intende dare al concessionario si è data una risposta chiara se non che si era sempre fatto così. Sul fatto della possibilità di affidare parte delle attività del teatro al personale interno (già assunto), si è equivocato, facendo riferimento alle difficoltà di assunzione di personale e riconoscendo comunque che sarebbe una scelta ottimale. A proposito della sospensione della gara, si è detto che è stata motivata da un motivo burocratico relativo alla nomina della esperti nella commissione di gara.

Per quanto riguarda l’interrogazione di MENTELOCALE sulla Porta della Valconca s.r.l., il sindaco ha rivendicato la scelta di aver acquisito Palazzo Corbucci che è nel patrimonio di questa società. Ma non sono arrivate risposte sulla motivazione della scelta di gestire il Palazzo tramite la Porta della Valconca s.r.l., sui vantaggi per la collettività. Il sindaco ha accennato anche alla possibilità di chiudere la società, acquisendo il Palazzo nel patrimonio comunale. Non è stato risposto alla domanda sui criteri di selezione dell’amministratore unico, con riguardo alla competenza tecnica. Per ora il compenso dell’amministratore non è previsto, mentre le spese di gestione della società ammontano ad € 3.600,00.

Per quanto inoltre riguarda l’interrogazione di MENTELOCALE sulla S.P. 58, l’assessore Morelli ha condiviso la proposta di una partecipazione condivisa con la cittadinanza del progetto in corso di redazione. Staremo a vedere. Non ha dato una risposta chiara invece alla domanda sul perché nell’elenco annuale delle opere pubbliche ci sono solo 100.000,00 euro. Non basta dire che è colpa della Provincia se i lavori non partono, occorre fare una riflessione anche sulle sottovalutazioni, sui ritardi politici che hanno contraddistinto l’operato della precedente amministrazione e contraddistinguono quello della presente in merito. Alla fine l’assessore ha dovuto riconoscere che prima del 2011 non se ne riparlerà di S.P. 58. Ed un altro anno è andato perso.

In merito all’interrogazione del consigliere Bordoni, assente, letta dal consigliere Gaudenzi, sui disagi provocati dalla chiusura pomeridiana dell’ufficio postale, il sindaco ha detto di aver fatto presente la questione al direttore provinciale delle poste che ha addotto come motivazione una organizzazione diversa del servizio.

Il consigliere Gaudenzi del gruppo PDL ha poi ritirato le mozioni presentate in merito all’istituzione di commissioni di studio sul RUE, sui POC, sul PSC e sul compartone associandosi alla successiva proposta della maggioranza di istituire una commissione temporanea sul compartone e sul PSC.

È stata invece approvata la mozione del consigliere Gaudenzi di istituire una commissione di studio sull’utilizzo futuro di Palazzo Corbucci. MENTELOCALE ha approvato la proposta sottolineando che non si può imporre dall’alto un utilizzo prevalentemente commerciale della struttura (albergo, visitors center), ma che occorre coinvolgere anche la popolazione marignanese in questo percorso.

La difficoltà della maggioranza di accettare un dialogo sul compartone con le opposizioni e con i cittadini marignanesi sul compartone si è però manifestata platealmente al momento della consegna delle firme raccolte del Comitato NO AL COMPARTONE contro il compartone. Il sindaco Bianchi ha rifiutato di ricevere dalle mani di un membro del Comitato le firme raccolte. A quel punto il consigliere di MENTELOCALE ha consegnato direttamente al sindaco le firme. Questo atteggiamento dimostra un formalismo pretestuoso, inflessibile anche se ci si trova dinanzi una persona seria di riconosciuta competenza politica come Casadei Menghi che da vari anni fuori e dentro il consiglio sta dando un importante contribuito alla vita politica marignanese. A volte il legalismo cieco sfocia davvero nella mancanza di rispetto.

Del resto, la maggioranza ha dato anche risposte evasive all’interrogazione congiunta MENTELOCALE – PDL sui contenuti della petizione sottoscritta da 1126 cittadini marignanesi. L’unica risposta chiara è stata quella circa l’intenzione di non revocare la delibera n.36 del 07.04.2009 con cui si è adottato la variante ed il progetto del compartone. Non è stata data risposta in merito al coinvolgimento della popolazione sulla questione, salvo annunciare un’iniziativa pubblica del PD sul compartone. Per il resto, per l’amministrazione non c’è traccia di speculazione edilizia nella questione compartone. Le osservazioni al rialzo del privato (appartamenti più piccoli, meno vincoli per i requisiti energetici degli edifici) non è detto che vengano prese in considerazione. La notizia infine riguarda la previsione degli abitanti del compartone. L’assessore Morelli contestando il numero di 1500 nuovi abitanti sostenuta da MENTELOCALE ha detto che gli abitanti saranno 1200, dimenticando però che nel piano ufficiale si parla ancora di 947 abitanti. Dunque, quanti come MENTELOCALE dicono che 947 è un dato sottostimato hanno ricevuto una prima conferma istituzionale.

È stata infine approvata la commissione temporanea sul compartone ed il PSC. La maggioranza ha approvato le proposte di MENTELOCALE di far partecipare tecnici esterni alla commissione, di non prevedere gettoni di presenza per i componenti e di prolungare la durata della commissione almeno al 30 giugno 2010. Non è stata purtroppo accolta la proposta di far presiedere la commissione ad un membro dell’opposizione o a una figura non immediatamente riconducibile alla Giunta. MENTELOCALE ha comunque dichiarato che la propria partecipazione alla commissione è condizionata all’effettiva utilità della stessa. È stato poi richiesto che i cittadini marignanesi ricevano una corretta informazione periodica sullo svolgimento dei lavori della commissione.

MENTELOCALE ha votato contro la delibera di assestamento dell’istituzione in quanto alla diminuzione di spesa prevista di circa 15.000,00 euro, corrisponde un aumento corrispondente per contributi e spese di manifestazioni culturali sulla parte corrente del bilancio comunale.

Voto contrario è stato espresso da MENTELOCALE anche sulla delibera di assestamento del bilancio con le seguenti motivazioni: “Preannuncio il mio voto contrario a questa proposta di deliberazione, in quanto tutta la variazione ruota intorno al mancato introito di oneri di urbanizzazione (per complessivi 400.000,00 euro, 204.120,00 euro sulla parte corrente e 195.880,00 euro sulla parte c/capitale) che da troppo tempo hanno assunto un ruolo eccessivo nel bilancio comunale soprattutto per quanto riguarda la copertura della spesa corrente,
Ad oggi il Comune ha incassato poco più di 900.000,00 euro di oneri di urbanizzazione su 1.598.000,00 previsti nel bilancio 2009. Ricordo che nel bilancio di previsione si prevedeva di destinare 965.000,00 euro alla copertura della spesa corrente. Ora per fare tornare i conti è stato necessario fare ricorso all’assunzione di mutuo di 235.880,00 euro sulla parte c/capitale, andando però così ad appesantire la spesa corrente del bilancio.
Occorre invece ridurre l’impatto degli oneri di urbanizzazione sulla spesa corrente, per ridurre il consumo di suolo e disintossicare il bilancio da previsioni di entrata non ricorrenti e – come in questo caso – spesso non certe. Occorre inoltre utilizzare gli oneri di urbanizzazione disponibili per realizzare le opere pubbliche riducendo il ricorso ai mutui
”.

Sulla proposta di variante di via Vivare, avendo ascoltato le motivazioni del Responsabile dell’Area Tecnica, che ha spiegato che la variante è necessaria per rimediare ad un errore commesso dalla precedente amministrazione e per acquisire finalmente dal privato dopo 16 anni la proprietà di un’area verde attrezzata, MENTELOCALE ha scelto l’astensione. Ecco le considerazione del consigliere di MENTELOCALE:
La proposta di deliberazione non motiva la necessità di adottare la variante. Viene unicamente spiegato perché la variante del 2006 era insostenibile, non il motivo per cui il Comune proprio ora decide di adottare una variante alla variante 2006.
Le istanze di opposizione della società Gefin risalgono al 2005 ed al 2007. Ed infatti nella proposta sono citate di sfuggita, senza data. Il Comune, inoltre, in più di dodici anni non è ancora riuscito ad acquisire la proprietà dell’area verde attrezzata. Mi sembra una cosa piuttosto strana.
Non si capisce dunque perché proprio ora – senza che il privato abbia presentato un’altra istanza -sia necessaria questa variante quando quella del 2006 è stata approvata sempre dal medesimo Sindaco e da altri membri di questo Consiglio. Quali altre novità sono intercorse rispetto alla situazione fotografata dalla variante del 2006?
Tra l’altro, l’allora Responsabile del Servizio Tecnico per giustificare tale variante parlava esplicitamente nella delibera di C.C. n.34 del 09.05.2006 di variante proposta “su indicazioni verbali venuti dall’Amministrazione Comunale”. Il Sindaco ha cambiato idea? Bene. Però motivi questa sua scelta politica in Consiglio. Ci potete spiegare cosa è accaduto nel frattempo? E perché non si ritiene di acquisire preliminarmente l’area che il privato avrebbe dovuto cedere al Comune?
”.

MENTELOCALE ha infine votato a favore della proposta di educativa di strada per la prevenzione delle devianze – si tratta di un progetto in convenzione con i comuni di Cattolica, Coriano, Misano, Mondaino, Riccione ed Unione della Valconca per giovani dai 13 ai 22 anni svolto dalla cooperativa Tanaliberatutti - in ragione del fatto che si tratta di un progetto interessante per le finalità educative che si propone e non molto costoso (si tratta di un contributo di euro 1.000,00 per un anno). Forse, però, sarebbe opportuno, come ha fatto anche notare il consigliere Gaudenzi, che ha votato contro l’intervento, che progetti di questo genere fossero presentati in futuro in maniera più dettagliata e comprensibile al Consiglio, anche per potere valutare bene la loro effettiva utilità.

In conclusione, verso l’una di notte, si è registrato uno spiacevole siparietto tra alcune persone ancora presenti ed il vice sindaco. Pur stigmatizzando il ricorso a parolacce nella sala comunale, vorremmo ricordare che il Regolamento per il funzionamento del Consiglio prevede che i consiglieri parlino dal loro posto rivolti agli altri consiglieri ed al presidente e non prevede che interloquiscano direttamente con il pubblico, approfittando del fatto che il pubblico non può intervenire nel dibattito consiliare. Purtroppo, anche di recente, il vice sindaco ha spesso rimbeccato persone presenti in sala – che non possono interloquire - solo perché commentavano con un sorriso quello che stavano ascoltando. Speriamo che questa esperienza - che non riassume comunque per nulla il senso di questo consiglio - serva a tutti a recuperare una maggiore misura nei propri comportamenti.

giovedì 26 novembre 2009

CHI COMANDA DAVVERO

Questa sera alle ore 21 i sindaci di San Giovanni in Marignano e di Cattolica incontrano la CNA nella sala del consiglio comunale di San Giovanni per discutere della situazione economica e di "alcuni argomenti di carattere locale tramite il confronto diretto con gli amministratori".
Non è una battuta, ma una notizia apparsa oggi sulla stampa locale (Corriere di Romagna, pag. 15).
Ogni commento, come si dice in questi casi, è superfluo.

mercoledì 25 novembre 2009

E SI DICONO DEMOCRATICI...

SCONCERTANTE EPISODIO DI CENSURA A SAN GIOVANNI:
IL CONSIGLIO COMUNALE E’ PUBBLICO …
MA E’ MEGLIO SE I CITTADINI NON LO SANNO !

MENTELOCALE ha presentato oggi agli uffici della Polizia Municipale una richiesta di autorizzazione per pubblicizzare per le strade del paese, con le “trombe” montate sulla macchina, il prossimo consiglio comunale di venerdì 27 novembre nel corso del quale si parlerà del compartone.

Dopo vari tentennamenti, l’operatrice ci ha comunicato telefonicamente che non era possibile ottenere l’autorizzazione perché il sindaco Bianchi e l’assessore Gabellini avevano opposto il loro niet all’iniziativa, ritenendo che il consiglio comunale fosse già stato a sufficienza pubblicizzato.

Attendendo di conoscere le motivazioni scritte che saranno contenute nel provvedimento di diniego, ci chiediamo per quale ragione l’amministrazione si opponga ad un’iniziativa che cerca esclusivamente di coinvolgere maggiormente i marignanesi alla vita pubblica del paese stimolando la partecipazione e la cittadinanza attiva.

In fondo, i rari manifesti con l’ordine del giorno appesi per le strade del paese non sono molto efficaci, vista la scarsa partecipazione della popolazione alle sedute del consiglio. Del resto, le proposte di MENTELOCALE di pubblicare sul sito internet del Comune le delibere e le videoregistrazioni delle sedute del consiglio non sono ancora state realizzate, pur essendo state approvate anche dalla maggioranza.

Viene però il sospetto che l’amministrazione intenda in questo momento addormentare il dibattito pubblico sul compartone, limitando in tutti i modi la partecipazione della popolazione al consiglio. Ma queste forme paesane di censura soft non ci intimidiscono. Per quanto ci riguarda, proseguiremo nella nostra azione democratica e nonviolenta di coinvolgimento dei cittadini, senza timori, utilizzando tutti i mezzi, compresa la pubblicità sonora.

lunedì 23 novembre 2009

IL NO AL COMPARTONE IN CONSIGLIO

VENERDI’ 27 NOVEMBRE 2009
LE RAGIONI DEL NO AL COMPARTONE
ARRIVANO FINALMENTE IN CONSIGLIO COMUNALE

La battaglia del Comitato NO AL COMPARTONE e la mobilitazione dei cittadini marignanesi contro il compartone ricevono un importante riconoscimento pubblico. La politica marignanese sta cominciando a capire che non si può continuare ad insabbiare la questione compartone. Non è più il tempo delle decisioni prese in perfetta solitudine da qualche politico e da qualche imprenditore su temi di così grande impatto ambientale e sociale. Anche i cittadini vogliono partecipare alla discussione sulla gestione del territorio.

Venerdì 27 novembre 2009, alle ore 20,45, nel corso del sesto consiglio comunale di San Giovanni in Marignano, si comincerà finalmente a parlare in pubblico di compartone cercando di avviare un ripensamento della questione.

Il gruppo MENTELOCALE ed il gruppo PDL hanno presentato un’interrogazione congiunta per girare al sindaco Bianchi ed all’amministrazione – assenti all’incontro pubblico organizzato il 30 ottobre dal Comitato – le richieste fatte dai 1126 cittadini marignanesi che hanno sottoscritto la petizione NO AL COMPARTONE.
Ecco le domande:
1. qual è la posizione dell’Amministrazione Comunale riguardo alla proposta di revoca della deliberazione C.C. n.36 del 07.04.2009 e di ritiro del P.U.C. del compartone visto che tale intervento non è apprezzato da così tanti cittadini marignanesi?
2. qual è la posizione dell’Amministrazione riguardo alla richiesta di ripensare il compartone all’interno del nuovo P.S.C. valutando pubblicamente tutte le opzioni alternative a partire dall’opzione zero?
3. cosa ne pensa l’Amministrazione Comunale della richiesta di attivare sul compartone tutte le forme di consultazione della popolazione previste dal Regolamento della partecipazione popolare?
4. come l’Amministrazione Comunale intende tutelare nella questione del compartone l’interesse pubblico della comunità marignanese e come intende salvaguardare il territorio di San Giovanni dalla speculazione edilizia?

La raccolta firme contro il compartone rappresenta per la comunità marignanese un momento alto di partecipazione e di fiducia nel confronto democratico che non può essere ignorato dall’Amministrazione Comunale nel contesto della discussione intorno al compartone e del relativo processo decisionale. Per questo, nel corso del consiglio, verranno consegnate pubblicamente al sindaco Bianchi le 1126 firme raccolte in questi mesi dal Comitato.

All’ordine del giorno, inoltre, c’è anche una proposta della maggioranza di istituire una commissione temporanea sul compartone e sul PSC. Il gruppo MENTELOCALE aveva già avanzato per ben 2 volte questa proposta di buon senso – bocciata però dalla maggioranza - che ha fatto finalmente breccia nel consiglio comunale. Nel corso della seduta, tra l’altro, verranno discusse anche analoghe proposte della destra su questo argomento.

Occorre vigilare che la commissione non si trasformi in un semplice strumento di consenso finalizzato a depotenziare la legittima protesta dei cittadini. Per far sì che la commissione sia davvero utile occorre che ai suoi lavori partecipino membri del Comitato NO AL COMPARTONE e tecnici competenti, non solo di parte, che possano portare un punto di vista alternativo sul progetto. Occorre anche alzare lo sguardo dalle beghe locali e cercare di conoscere meglio l’esperienza di altri amministratori che in altri Comuni hanno dimostrato che è possibile fare pianificazione puntando sul risparmio e sulla valorizzazione del territorio.

La stagione del confronto sul compartone e sul P.S.C., sul ripensamento del compartone all’interno delle previsioni del P.S.C., sarà feconda solo se la si intenderà non come un adempimento burocratico da sbrigare in fretta, ma come un reale momento di elaborazione culturale che possa fare riflettere tutta la comunità marignanese sulla gestione del proprio territorio.

venerdì 20 novembre 2009

LA VARIANTE DEI SOSPIRI

La variante alla S.P. 58 rischia di diventare l'ennesimo enigma del dibattito pubblico marignanese. A parole molti la vogliono, nessuno però ci mette i soldi. E ai cittadini si continuano a raccontare favolette rassicuranti. In realtà c'è un accordo del 2004 con la Provincia che prevedeva la realizzazione di questa strada entro il 2008. Non se n'è fatto nulla. Ora l'amministrazione ha approvato il piano 2010 delle opere pubbliche mettendo una cifra simbolica per la S.P. 58: appena 100.000,00 euro su una quota parte che si aggira sui 3 milioni di euro. Dunque, anche il 2010 passerà senza che nulla accada. Nel frattempo, però, si potrebbero esaminare con la popolazione i progetti che la Provincia sta elaborando, anche per cercare di individuare le soluzioni più adeguate dal punto di vista paesaggistico. Potrebbe essere un'alternativa più interessante del consueto sopire ed insabbiare. MENTELOCALE per riaprire la discussione su quest'opera (ed anche per interrogarsi, pragmaticamente, sulla sua fattibilità) ha posto alcune domande all'amministrazione.
Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sulla realizzazione della variante alla S.P. 58 .


PREMESSO che si è appreso da notizie di stampa (“Corriere di Rimini”, 08-09-2009, pag.12) che all’inizio del mese di settembre è stata aggiudicata dalla Provincia di Rimini la progettazione definitiva ed esecutiva della variante alla S.P. 58;

CONSIDERATO che è auspicabile che la progettazione di un’opera così importante avvenga tenendo conto delle esigenze e delle istanze dei cittadini marignanesi, per consentire una valutazione più accurata delle migliori soluzioni progettuali disponibili, anche in termini di salvaguardia del contesto paesaggistico;

VISTA inoltre la deliberazione C.C. n.87 del 21.09.2009 relativa alla II^ variazione al programma triennale 2009/2011 ed elenco annuale 2009 delle opere pubbliche;

VISTA la deliberazione di G.C. n.152 del 15.10.2009 relativa al programma triennale (2010-2012) ed elenco annuale dei lavori pubblici;

Per quanto sopra esposto

CHIEDO

1) qual è la posizione dell’Amministrazione comunale in merito all’ipotesi di una progettazione partecipata della variante alla S.P. 58 attraverso un percorso di coinvolgimento della cittadinanza marignanese?

2) perché con deliberazione C.C. n.87 del 21.09.2009 si prevedeva di stanziare, per la realizzazione della S.P. 58 nel 2010 € 1.579.009,00 e nel 2011 € 1.242.000,00 da trasferire alla Provincia e con successiva deliberazione di G.C. n.152/2009, un mese più tardi, si è stabilito di stanziare per l’intervento, nell’anno 2010 € 100.000,00 e nel 2011 € 730.000,00 da trasferire alla Provincia, con una cospicua contrazione degli stanziamenti ?

3) quando dunque si prevede che i lavori della S.P. 58 verranno avviati?

Cordiali saluti.

Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

martedì 17 novembre 2009

A VOLTE RITORNANO

Il 30 settembre il sindaco Bianchi ha nominato il prof. Barilari amministratore unico della Porta della Valconca s.r.l. - la società che gestisce Palazzo Corbucci - senza darne notizia nel successivo consiglio comunale. MENTELOCALE ha perciò presentato alcune domande sul perché di questa nomina e sulle ragioni di pubblico interesse che giustificano il ricorso a questa forma di gestione. Tra l'altro, Barilari è il primo dei non eletti che dovrebbe subentrare a Gessi in consiglio comunale. In questo caso, però, si imporrebbe una scelta tra le due cariche. Il controllato non può essere anche il controllore.
Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sulla società “Porta della Valconca s.r.l.”.


PREMESSO che con deliberazione C.C. n.60 del 22.04.2009 è stata
- acquisita la società “Palazzo Corbucci” s.r.l. comprendente Palazzo Corbucci;
- approvate delle proposte di modifica allo statuto della Palazzo Corbucci s.r.l.;
- approvato l’intendimento di costituire la società la Porta della Valconca s.r.l. della quale il Comune di San Giovanni in Marignano è socio unico;

CONSIDERATO che alla fine del mese di settembre è stato nominato l’Amministratore unico della Porta della Valconca s.r.l. il quale ha già incontrato alcune associazioni del territorio per discutere della destinazione di Palazzo Corbucci;

CONSIDERATO inoltre che con deliberazione G.C. n.152 del 15.10.2009 relativa al programma triennale (2010 -2012) ed elenco annuale dei lavori pubblici non è stato previsto alcun intervento di restauro di Palazzo Corbucci per il triennio 2010 – 2012;

Per quanto sopra esposto

CHIEDO

1) in merito alla scelta politica di costituire la Porta della Valconca s.r.l.:
a. la motivazione di tale scelta, cioè i vantaggi economici, sociali, organizzativi per la collettività;

2) in merito agli aspetti operativi della stessa scelta:
a. l' esplicitazione dei criteri di selezione dell'amministratore unico, con particolare riferimento alla competenza tecnica;
b. l'esplicitazione delle principali attività che tale società svolgerà visto che nel programma triennale (2010-2012) e nell’elenco annuale 2010 dei lavori pubblici non è previsto alcun intervento di restauro di Palazzo Corbucci, che rappresenta l’unico complesso immobiliare di rilievo di proprietà della stessa;
c. è previsto un compenso per l’amministratore unico e di quale importo?
d. a quanto ammontano le spese di gestione della Porta della Valconca s.r.l.?

Cordiali saluti.

Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

lunedì 16 novembre 2009

REPLICA A MORELLI

REPLICA ALL’ASSESSORE MORELLI SUL COMPARTONE

A proposito delle dichiarazioni dell’assessore Morelli, apparse la scorsa settimana sulla stampa locale, intorno alle dimissioni dell’assessore Gessi ed al compartone, è opportuno fare alcune precisazioni per riportare la discussione alla realtà.

1) non è vero che i cittadini di San Giovanni vogliano il compartone. Lo dimostrano le 1126 firme raccolte dal Comitato NO AL COMPARTONE e soprattutto l’esito delle ultime elezioni elettorali dove la coalizione di centrosinistra ha perso il 12% dei consensi passando da oltre il 60% al 48,71%. La maggioranza degli elettori marignanesi dunque con il suo voto ha detto chiaramente che non vuole il compartone. Tra l’altro gli stessi elettori del PD hanno censurato l’operato del precedente assessore all’urbanistica, non rieleggendolo in Consiglio;

2) il compartone, tra l’altro, non è fatto per rispondere alle reali esigenze abitative dei cittadini marignanesi. Negli stessi documenti preliminari del nuovo Piano Strutturale Comunale si dice infatti chiaramente che i 2/3 degli abitanti previsti nel compartone verranno da fuori comune;

3) non è possibile affermare che il progetto del compartone sia un progetto ancora attuale. La nuova tendenza urbanistica, infatti, recepita dalla pianificazione regionale e provinciale, si basa sul recupero del patrimonio edilizio esistente e sulla riduzione del consumo di suolo;

4) l’idea progettuale che avrebbe sostenuto a metà degli anni novanta la previsione del compartone a San Giovanni nell’ambito del progetto regionale “Città della costa”, per decongestionare la fascia costiera, è stata superata dall’ingente sviluppo urbanistico che in questi ultimi anni si è realizzato nei vicini comuni della costa. Le stesse previsioni dell’ultimo P.S.C. e dei relativi P.O.C. approvati la scorsa estate dal comune di Cattolica prevedono ulteriori pesanti insediamenti nella zona Torconca al confine con San Giovanni (si parla di circa 800 appartamenti!). Questa persistente espansione edilizia costiera toglie ogni giustificazione residua al compartone come valvola di sfogo per le esigenze abitative della costa;

5) la prevista realizzazione della strada provinciale S.P. 58 che dovrebbe avvicinare San Giovanni e Santa Maria è di là da venire e non sarà la soluzione per i problemi di traffico indotti dal compartone. In ogni caso, nel progetto del compartone si prevede di costruire solo il tratto della variante lato mare sino al compartone, senza preoccuparsi del proseguimento per Tavullia che dovrebbe alleggerire il traffico che gravita ora su Santa Maria. Per il 2010 il Comune di San Giovanni in Marignano ha tra l’altro drasticamente diminuito le risorse per la realizzazione della S.P. 58 prevedendo nell’elenco annuale delle opere pubbliche appena € 100.000,00;

6) la previsione di realizzare il compartone in 3 stralci di cinque anni non risolve il problema del suo impatto sul tessuto sociale ed economico di San Giovanni. Nel progetto attuale, infatti, così come è stato emendato dal PD con la delibera n.36 del 07.04.2009, l’82% dell’edilizia privata e l’80% di quella pubblica dovrebbero essere realizzati nei primi due stralci, rendendo così inutile il tentativo di diluirne nel tempo i costi sociali ed economici per la comunità marignanese;

7) per quanto riguarda infine le dimissioni dell’assessore Gessi, solo una pregiudiziale difesa d’ufficio può sostenere, a pochi mesi dalle elezioni, che si tratti di dimissioni ‘normali’ non determinate dalla questione del compartone, anche tenendo conto che nella precedente legislatura Gessi aveva già presentato, per la stessa questione, le sue dimissioni poi fatte rientrare dal sindaco. Morelli, come segretario del PD marignanese, dovrebbe ricordare bene la vicenda.

GRUPPO MENTELOCALE

venerdì 13 novembre 2009

MARCO BOSCHINI A CATTOLICA

DOMENICA 15 NOVEMBRE 2009, ORE 17
TEATRO SNAPORAZ CATTOLICA (PIAZZA MERCATO COPERTO)
incontro con
Marco Boschini
(Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi)
presentazione del libro di Marco Boschini e Michele Dotti
L'Anticasta, EMI, Bologna 2009
presenta:
Alessandro Bondi
(Docente Diritto Penale - Università di Urbino)
organizza: Associazione Arcobaleno di Cattolica
con l'adesione e l'intervento di:
Comitato Vallugola Terra Nostra - Gabicce Mare
Comitato NO AL COMPARTONE - San Giovanni in Marignano

mercoledì 11 novembre 2009

MA PERCHE' GESSI SI E' DIMESSO?

A mente fredda alcune riflessioni si impongono sulle recenti dimissioni dell’assessore Gessi che, come gruppo MENTELOCALE, abbiamo chiesto sin dalla seduta d’insediamento del Consiglio Comunale. In quell’occasione, abbiamo segnalato un conflitto di interessi tra la sua presenza in Giunta – nell’imminenza di importanti decisioni sul compartone – e il suo essere dipendente della C.N.A. che è nella compagine societaria che possiede i terreni del compartone.

Perché Gessi ha annunciato proprio ora le sue dimissioni? Le ragioni probabilmente vanno ricercate nel groviglio di interessi che è maturato intorno al compartone. La fase attuale infatti è cruciale per i destini del compartone. Il Comune di San Giovanni in Marignano deve rispondere alle osservazioni presentate dalle varie forze politiche di opposizione. Ed anche a quelle presentate dalla società proprietaria dei terreni, la Nuova San Giovanni s.r.l.

Nelle osservazioni della società proprietaria dei terreni vi sono delle richieste precise all’amministrazione finalizzate a massimizzare il profitto dell’affare. In particolare, si richiede
1) di aggiungere altri 1364 mq. di SC per il centro commerciale;
2) di fare il centro commerciale nel primo stralcio;
3) di non fare subito nel primo stralcio il parco pubblico;
4) di potere realizzare appartamenti anche da 28 mq. e da 38 mq.;
5) di utilizzare il PVC invece del legno per fare i serramenti e gli infissi esterni ed intonacare gli edifici piuttosto che utilizzare come previsto il laterizio faccia vista;
6) di piantumare alberi con circonferenza minima del tronco di 6 cm. e non di 18 – 20 cm. come previsto;
7) di togliere il vincolo del 3% degli edifici in classe A;
8) di utilizzare come isolanti materiali sintetici e non naturali;
9) di scorporare interamente la superficie dell’interrato dal calcolo della superficie costruibile.

È dunque interesse della proprietà che in questa fase il silenzio cali sul compartone e che gli affari proseguano in tutta tranquillità. Qualsiasi interferenza – compresa l’attenzione mediatica sul conflitto di interessi dell’assessore Gessi – è malvista proprio perché potrebbe compromettere gli esiti dell’affare o aprire le porte ad eventuali futuri ricorsi.

È probabile insomma che Gessi sia stato sacrificato sull’altare del compartone senza che la politica abbia potuto gestire queste insolite dimissioni (ancora, tra l’altro, neppure formalizzate). E questo non è certo un bell’esempio di indipendenza della politica dal potere economico, ma tant’è.

Del resto, il silenzio del sindaco Bianchi e del PD sulla vicenda è esemplare. Non si è ancora registrata né un’esplicita presa di distanza da un “compagno” divenuto nel frattempo scomodo, né è stata avviata una riflessione sulla responsabilità politica di avere inserito Gessi in lista – nonostante il conflitto di interessi - e di averne avallato l’ingresso, la permanenza e l’operato in Giunta.

Come opposizione cercheremo di fare emergere chiaramente in Consiglio le vere ragioni delle dimissioni di Gessi, vigilando che non abbiano come contropartita l’ennesimo regalo a base di varianti personalizzate e di modifiche al Regolamento edilizio.

Crediamo, al contrario, che queste dimissioni possano diventare l’occasione per intraprendere un ampio ripensamento del compartone nell’ambito del nuovo P.S.C. attraverso l’istituzione di una commissione consiliare, il coinvolgimento della popolazione e la valutazione di tutte le opzioni alternative a partire dall’opzione zero.

GRUPPO MENTELOCALE

domenica 8 novembre 2009

QUALCHE DOMANDA SUL TEATRO MASSARI

MENTELOCALE ha presentato ieri un’interrogazione sulla questione della concessione della gestione del Teatro “A. Massari” che per ora non è stata minimamente affrontata in Consiglio Comunale anche se si tratta di un tema generale di politica culturale di competenza del Consiglio. Può anche essere positivo provare a cambiare dopo tanti anni. Non ci convince però un cambiamento di facciata che si limita alla sostituzione del concessionario, senza che si sia svolta un’ampia discussione pubblica sul ruolo culturale del Teatro Massari per la crescita civile e sociale di San Giovanni, senza interrogarsi sulle effettive compatibilità di bilancio e senza affrontare il tema di un maggiore coinvolgimento del Comune nella gestione della struttura.

Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sul bando per la gestione del Teatro Massari.
PREMESSO che
- è stato pubblicato all’Albo pretorio e sul sito internet del Comune un Bando di gara per pubblico incanto per l’affidamento del servizio di gestione del Teatro comunale “A. Massari” per un periodo di tre anni (dal 1° novembre 2009 al 31.10.2012, con eventuale proroga di un anno);
- di tale procedimento il Consiglio Comunale non è stato informato;
- da notizie di stampa si è appreso che la compagnia teatrale che per 18 anni ha gestito il Teatro “A. Massari” probabilmente non parteciperà al bando;
- non sono state esplicitate con chiarezza dall’Amministrazione le ragioni per le quali si è interrotto il rapporto con la compagnia teatrale concessionaria sino ad oggi del Teatro “A. Massari”;

VISTO il comma 2, lett. l) dell’art.42 del T.U.E.L. 267/2000 secondo il quale il Consiglio ha competenza, tra l’altro, in materia di “acquisti e alienazioni immobiliari, relative permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nell’ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta, del segretario o di altri funzionari”;

DATO ATTO che nella Relazione previsionale e programmatica al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2009 non è stato previsto nel programma n.8, “Attività culturali e sportive”, alcun intervento relativamente alla concessione a soggetti esterni all’amministrazione del Teatro “A. Massari”;

RITENUTO inoltre che la scelta di dare in concessione il servizio di gestione del Teatro “A. Massari” non sia un semplice adempimento gestionale ma costituisca piuttosto un tema generale di politica culturale di competenza del Consiglio Comunale e sul quale lo stesso deve potere esprimere il suo parere, anche in merito alla compatibilità economica dell’intervento (si parla di ca. € 190.000,00 in quattro anni);

Per quanto sopra esposto

CHIEDO
1) perché la questione della gestione del Teatro”A. Massari”, trattandosi di una concessione, non è stata discussa in Consiglio Comunale?

2) qual è il piano economico - finanziario di tale concessione?

3) perché non si pensa – in un’ottica di riduzione della spesa e di impiego ottimale delle risorse - di gestire parte delle attività che si intendono realizzare nel Teatro “A. Massari”, investendo sul personale interno in un’ottica di crescita e valorizzazione?

Cordiali saluti.
Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

venerdì 6 novembre 2009

DIMISSIONI GESSI

Apprendiamo ora dalla stampa locale che l’Assessore al Bilancio del Comune di San Giovanni in Marignano si è dimesso dall’attività amministrativa.

Come gruppo MENTELOCALE abbiamo chiesto a Gessi sin dalla prima seduta consigliare di abbandonare la responsabilità amministrativa affidatagli dal sindaco Bianchi evidenziando la sussistenza di un conflitto di interessi tra la sua posizione di dipendente di C.N.A. (che fa parte della compagine societaria che gestisce il compartone) ed il suo ruolo di amministratore chiamato a decidere imparzialmente di una questione urbanistica così importante per il futuro di San Giovanni come il compartone.

Crediamo che queste dimissioni rappresentino un gesto di responsabilità politica che sgombera il campo da ogni residua remora ad intraprendere un ampio ripensamento del compartone nell’ambito del nuovo P.S.C. attraverso l’istituzione di una commissione (proposta nell’ultimo consiglio da MENTELOCALE e respinta dalla maggioranza) e la valutazione di tutte le opzioni alternative a partire dall’opzione zero.

Invitiamo il sindaco Bianchi a cogliere il senso politico di queste dimissioni e a cambiare passo promuovendo in Consiglio un serio confronto nel merito delle questioni legate al compartone e rispondendo pubblicamente alle domande che 1126 cittadini marignanesi gli hanno posto attraverso la raccolta firme promossa dal Comitato NO AL COMPARTONE.
GRUPPO MENTELOCALE

domenica 1 novembre 2009

10 DOMANDE SUL COMPARTONE

All'incontro sul compartone gli amministratori comunali di San Giovanni non si sono visti. Avranno senz'altro avuto qualcosa di più importante da fare. O per loro di certo più piacevole che confrontarsi pubblicamente con un pateracchio urbanistico e amministrativo che hanno contribuito a produrre e che non sono mai riusciti a giustificare chiaramente. Sarebbe stato davvero molto interessante avere un'occasione pubblica per rivolgere a loro delle semplici domande sulla "compartone story". Nell'attesa di avere un'altra occasione pubblica per interloquire, e per consegnare loro le 1126 firme raccolte dal Comitato, ci limitiamo a proporre alla Giunta Bianchi alcune domande che sono state fatte nel corso dell’incontro.

1. Perché l'Amministrazione Bianchi ha deciso di fare una variante ad hoc sul compartone quando nel P.R.G. era già prevista una regolamentazione dettagliata?

2. Perché l’Amministrazione Bianchi ha promesso alla Nuova San Giovanni s.r.l. di modificare il Regolamento edilizio concedendo delle facilitazioni per quanto riguarda il non conteggio della superficie degli interrati, le nuove modalità di calcolo delle superfici permeabili (non più sul singolo lotto, ma sulla intera superficie territoriale del comparto) e la possibilità di piazzare negli interrati i parcheggi pertinenziali P3?

3. In base a quale interesse pubblico l'Amministrazione Bianchi ha adottato la variante ed il Piano Urbano di Coordinamento del compartone con la delibera C.C. n.36 del 07.04.2009?

4. Cosa pensa il sindaco Bianchi del conflitto di interessi del suo Assessore al Bilancio, dipendente della CNA, nella questione del compartone?

5. Perché viene concesso al privato di realizzare dei corridoi verdi che nulla hanno a che fare con il parco urbano unitario prescritto dalle Norme tecniche di attuazione del P.R.G.?

6. Perché per affrontare il problema del ridimensionamento del compartone – senza del resto risolverlo - si è scelto di spostare altrove solo l’edilizia residenziale pubblica e non proporzionalmente anche l’edilizia privata?

7. Perché non è stata istituita una commissione per affrontare il ripensamento del compartone all’interno della nuova pianificazione del P.S.C.?

8. Perché nel P.U.C. del compartone non è stato realizzato un “sistema di viabilità urbana principale interna” come prescritto nelle Norme tecniche di attuazione del P.R.G.?

9. Perché nel P.U.C. del compartone non è stata affrontata la questione dell’impermeabilizzazione del suolo così come prevede il requisito ambientale delle Norme tecniche di attuazione del P.R.G.?

10. Cosa ne pensa il sindaco Bianchi della richiesta della Nuova San Giovanni s.r.l. di potere fare appartamenti di 28 e 38 mq.?