Con
delibera di giunta n.146 del 25/07/2012 la Provincia di Rimini ha stabilito che il piano particolareggiato di iniziativa privata del primo stralcio del compartone deve essere sottoposto a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (artt. da 13 a 18 del Codice D.Lgs. n.152 del 3 aprile 2006, Codice dell’Ambiente).
“Nel caso specifico, infatti, - osserva la Provincia - il Piano prevede la realizzazione di un nuovo comparto che complessivamente interessa un’area con una superficie territoriale di quasi 18 ettari di cui il primo stralcio occupa 127.582 mq., inserito in un contesto urbanizzato e in forte relazione con esso; infatti, considerate le dimensioni del comparto e l’attuale distribuzione abitativa sul territorio comunale, un impianto urbanistico così grande modifica le attuali relazioni fra centro e periferia, tra residenza e localizzazione dei servizi e delle attività commerciali”.
Come MenteLocale avevamo già segnalato la questione durante i lavori della
Commissione consiliare sul compartone e in un’osservazione al PUC avevamo chiesto di “effettuare tutti gli approfondimenti finalizzati alla realizzazione della sostenibilità ambientale previsti dalla normativa vigente e sino ad ora non realizzati”. Inoltre, avevamo inviato una
segnalazione al sindaco, ai consiglieri comunali, al segretario comunale e al Dirigente provinciale della Pianificazione territoriale per segnalare che si intendeva approvare il PUC del compartone senza prima avere fatto la verifica di assoggettabilità a VAS. L’Amministrazione comunale, però, aveva tirato dritto approvando il Piano Urbano di Coordinamento senza fare la verifica di assoggettabilità a VAS.
Nel Rapporto preliminare del primo stralcio anche il privato esclude che il progetto sia da assoggettare a VAS in quanto non avrebbe impatti significativi sull’ambiente.
Dal parere di ARPA/AUSL invece si evince che la questione dell’aumento del traffico è cruciale per determinare l’impatto ambientale del progetto e che “gli impatti ambientali (in particolare sotto il profilo acustico e atmosferico) non sono stati valutati e verificati ad una scala “strategica” di progetto: si ritiene nel merito che gli stessi siano rilevanti e debbano essere esaminati in via preventiva nonché simulati per una minimizzazione delle criticità emergenti”.
L’Autorità di Bacino Interregionale Marecchia – Conca inoltre sottolinea che il rapporto preliminare non analizza adeguatamente il tema del controllo degli apporti delle acque meteoriche al reticolo idrografico e chiede tutta una serie di ulteriori adempimenti.
Il progetto del compartone comporta degli impatti significativi sull’ambiente che ancora attendono di essere conosciuti ed attentamente valutati dato che sino ad ora sono stati intenzionalmente sottovalutati e trascurati. Le preoccupazioni dei cittadini marignanesi per la tutela dell’ambiente e per la salute non sono affatto campate per aria.