venerdì 21 dicembre 2012

Quarantacinquesimo Consiglio

Il consiglio di lunedì 17 dicembre 2012 si è aperto con due nostre interrogazioni. (Guarda i video del consiglio.)

Consiglio comunale del 17 Dicembre 2012, parte 1
Consiglio comunale del 17 dicembre 2012, parte 2
La prima verteva sulla questione del rispetto del patto di stabilità ed in particolare sul perché la nota del revisore dei conti del 13 novembre, relativa al rischio di non rispetto del patto da parte del comune, non fosse stata fatta conoscere ai consiglieri prima del consiglio del 19 novembre in cui si è approvato l’assestamento di bilancio. Dalla risposta minimalista dell’assessore Tasini (la lettera non sarebbe stata comunicata ai consiglieri perché non era indirizzata a loro) si è avuta ancora una volta conferma che certi modi poco trasparenti di fare amministrazione fanno fatica ad essere superati. Forse non c’è consapevolezza del fatto che in questi tre anni e mezzo il mondo è cambiato e che la trasparenza massima è uno standard indispensabile e preliminare ad ogni serio processo decisionale.

L’altra interrogazione sull’ipotesi di un’Unione a cinque tra i comuni di Cattolica, Coriano, Misano Adriatico, Riccione e San Giovanni in Marignano, di cui si vocifera da un po’ di tempo sulle pagine dei giornali locali, è stata più che altro l’occasione per discutere del progetto di legge sul riordino territoriale deliberato dalla giunta regionale lo scorso 28 novembre e dell’alternativa ‘storica’ che si presenta al nostro comune tra l’adesione appunto alla futuribile Unione della Riviera o l’adesione all’usato sicuro dell’Unione della Valconca. Un problema di fondo è il rischio che i territori periferici vengano fagocitati dai centri più grandi della Riviera come Riccione con un rischio di un’ulteriore marginalizzazione e diminuzione della presenza dei servizi sul territorio. La discussione sull’Unione inoltre è stata per ora limitata ai sindaci del Pd senza un reale coinvolgimento dei cittadini. La gestione associata dei servizi è un’idea che presenta degli aspetti positivi. L’esperienza però ci insegna che se la si vuole fare davvero funzionare, realizzando effettive economie di scala, occorre non calare dall’alto i processi di unificazione, ma creare dei movimenti propositivi dal basso, partendo anche dalle affinità storiche tra i territori.

Nel corso del consiglio sono stati poi approvati altri provvedimenti.

Ci siamo astenuti sulla cittadinanza onoraria in memoria a Rosita Nicoletti.

Abbiamo invece votato a favore dell’Accordo con l’Istituto Comprensivo e della Convenzione con l’Istituto Maestre Pie per il triennio 2014/2015.

Abbiamo votato a favore anche della costituzione del Fondo artigiani e del protocollo di intesa per la riduzione del disagio abitativo.

Rispetto alla proposta di modifiche e integrazioni del Regolamento per l’erogazione di contributi di assistenza e beneficenza, che aveva preso le mosse anche da una nostra mozione approvata nel consiglio comunale del 30 aprile scorso, abbiamo votato a favore in quanto la nostra ulteriore proposta di specificare che il parere della Commissione di Assistenza è “non vincolante”, e che dunque è il responsabile del servizio il titolare della decisione finale dell’assegnazione dei contributi e non, come prima, la Giunta, è stata accolta. Sul fatto che nel regolamento venga indicato espressamente che un rappresentante della Caritas faccia parte della Commissione, abbiamo espresso delle perplessità. La proposta però di togliere il riferimento a una determinata associazione di assistenza non è stata accolta.

Abbiamo infine anche votato a favore della partecipazione del comune al Club del Patto dei Sindaci (il provvedimento prendeva le mosse anche da una nostra mozione approvata nel consiglio del 9 luglio scorso) e della richiesta alla Regione di sostenere con fondi anche la redazione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile, anche se abbiamo fatto notare che bisognerebbe prima capire quanto può costare la redazione del Piano per valutare la via più efficace per raggiungere l’obiettivo senza perdere tempo.

L’ultimo punto dell’ordine del giorno, che riguardava la modifica della disposizione dello Statuto relativa al numero di consiglieri necessario per la validità delle sedute e delle votazioni, e per la cui approvazione sono necessari i voti favorevoli dei due terzi dei consiglieri assegnati, è stata ritirato in quanto alcuni consiglieri di maggioranza non ritenevano necessaria tale modifica. Non si è neppure capito se tale proposta di modifica preludeva ad una successiva modifica del Regolamento del consiglio comunale. Perché proprio in questa fase sono sorti dubbi interpretativi sulla validità delle sedute?

lunedì 17 dicembre 2012

I rifiuti in Emilia Romagna

Tratto dal sito:

Rifiuti, l'Emilia-Romagna tra le regioni che ne produce di più
Cala la produzione dei rifiuti in Emilia-Romagna: del 3,5% nel 2011 e addirittura del 5% nel primo semestre del 2102: un dato in controtendenza rispetto agli anni precedenti, da ricondurre in parte alla contrazione dei consumi legata alla crisi economica, ma anche a stili di vita più attenti e consapevoli. E' quanto emerge dal Report Rifiuti 2012, realizzato da Regione Emilia-Romagna e Arpa e presentato dall'assessore regionale all'ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda.

Resta, problematico, il dato sulla produzione dei rifiuti. Nonostante la decisa diminuzione riscontrata nel 2011 e nei primi mesi del 2012, l'Emilia-Romagna continua ad essere uno dei territori che produce più rifiuti (673 kg per abitante contro un una media nazionale di 533 kg), un dato questo che va tuttavia letto considerando la scelta della Regione di "assimilare" ai rifiuti urbani i rifiuti speciali provenienti dalle attività commerciali e dal terziario (circa il 9%).

Tra i temi che saranno affrontati dal Piano regionale dei rifiuti attualmente in corso di definizione e che a regime prenderà il posto degli attuali nove Piani provinciali - ha spiegato Freda - "ci sarà anche quello dell'assimilazione per individuare criteri più omogenei a livello regionale. Vogliamo inoltre migliorare i criteri di raccolta differenziata per alcune frazioni di rifiuti urbani che presentano oggi ampi margini di miglioramento, come la plastica."
Più in generale, l'Assessore ha sottolineato che "il primo Piano regionale dei rifiuti riserverà particolare attenzione ai Comuni capoluogo perché in essi si concentra la quota maggiore di popolazione, ma anche le dinamiche sociali ed economiche più complesse. Le città per noi sono un campo d'azione fondamentale per tutte le politiche ambientali". E proprio parlando di città e raccolta differenziata Freda ha detto: "occorre che i gestori mettano in atto azioni mirate perché non tutto va bene allo stesso modo ovunque. Ci aspettiamo che con l'avvio della raccolta porta a porta nel centro di Bologna la raccolta differenziata migliori anche nel comune capoluogo dove oggi è attestata al 35%."

Cresce il porta a porta. Nel 2011 questa modalità di raccolta differenziata si è attestata sul 14% contro l'11% del 2010, con risultati significativi in particolare nelle province di Parma, Piacenza e Rimini. Il sistema di raccolta ancora più diffuso è tuttavia quello tradizionale dei contenitori stradali, con il quale si intercetta il 33% dei rifiuti differenziati, mentre il 30% confluisce nei 368 Centri di raccolta presenti in Emilia-Romagna.

mercoledì 12 dicembre 2012

Colletta continua

Continua la colletta trafelata dell'amministrazione per rispettare il Patto di stabilità 2012 dopo la segnalazione del revisore del 13 novembre scorso (e per non vedersi ulteriormente ridotti i trasferimenti dello stato nel 2013).

Con deliberazione n.248 del 5 dicembre 2012 la provincia ha modificato, su richiesta del comune del 27 novembre 2012, le modalità di pagamento per i finanziamenti del progetto del percorso naturalistico del Conca.

In pratica, viene concessa al comune di San Giovanni in Marignano - che ha assunto le funzioni di stazione appaltante del progetto - un'anticipazione pari ad euro 200.000,00 del finanziamento per consentire l’avvio delle procedure di gara. Anche se non viene precisata la data del pagamento.

Con deliberazione n.224 del 7 novembre 2012 la provincia, come è normale, aveva stabilito che “le liquidazioni a favore del Comune di San Giovanni in Marignano saranno disposte sulla base degli stati di avanzamento dei lavori, dei relativi certificati di pagamento, della documentazione comprovante le altre spese comprese nel quadro economico”.

Comunque la si pensi, tre cose risultano ormai evidenti:
1) l’allarme del revisore dei conti è reale;

2) l’aumento dell’Imu e dell’Irpef al massimo, oltre ad essere insopportabile, è inutile, se non si ridimensiona la spesa corrente;

3) nell’immediato futuro è necessario ripensare la struttura della spesa, se non si vuole che le criticità del bilancio del comune – troppe spese correnti coperte da entrate estemporanee ed elevato livello di indebitamento - si trasformino in patologie incurabili e dannose per le future generazioni.

L’auspicio è che per il 2013 si attivi un percorso di confronto sul bilancio aperto a tutti i cittadini (cioè anche con la maggioranza dei marignanesi che non è iscritta al Pd), e che proponiamo senza esito da tre anni e mezzo, per individuare insieme le priorità della spesa ed i tagli necessari.

martedì 11 dicembre 2012

COMMENTI SUL BLOG

Dalla fine del mese di novembre abbiamo deciso di consentire di lasciare commenti solo a soggetti registrati con account google (è uno delle 4 possibilità che prevede il blog ). Abbiamo ritenuto opportuna questa scelta, visti alcuni piccoli problemi giudiziari in cui siamo incappati  con i commenti anonimi.

Valuteremo fra circa 30/40 giorni il da farsi, sulla base dei risultati che questa scelta produrrà. Fino ad ora, pur con una certa costanza di visite, nessun commento è stato più lasciato segno che, ancora oggi nel 2012, non è facile esporsi. Mancanza di libertà o siamo troppo codardi?

Procedura per lasciare commenti 
Rispetto a prima  dopo che si è cliccato su pubblica commento si apre una nuova schermata in cui vanno inseriti il nome utente e la password di google. Se non ne siamo in possesso possiamo registrarci, anche con un nome di fantasia e quindi procedere all'immissione dei nostri dati . A questo punto il commento viene inserito nei commenti da pubblicare che un responsabile del blog provvederà a pubblicare entro breve. Tutto ciò è più difficile a dirsi che a farsi.
Saluti Mentelocale

sabato 8 dicembre 2012

La mondezza eterna

Proponiamo di assegnare la Spiga d'oro 2012 agli operatori ecologici che hanno dovuto gestire durante l'anno la situazione incivile che si verifica quotidianamente, nell'indifferenza di molti, in pieno centro, nel Fosso del Pallone, a due passi dalla  sede municipale ed in altre zone del paese.

giugno 2012

Le stagioni si avvicendano ...

novembre 2012

... ma nulla cambia.

venerdì 7 dicembre 2012

News patto di stabilità

L’urbanistica a San Giovanni è sempre più un mercato. E serve per fare cassa. Vi ricordate la variante dei VIP di via Gramsci? Ritirata nel consiglio del 29 aprile 2011, adottata nel consiglio del 14 giugno 2011 ed approvata nel consiglio del 16 aprile 2012Un’area con la presenza di una casa colonica destinata a pubblici esercizi nella quale è stata autorizzata la realizzazione di un edificio residenziale. In cambio di questa operazione il privato, come da accordo, doveva cedere al comune un alloggio nel capoluogo dalla superficie utile minima di 50 mq oltre a 30 mq di superficie accessoria. È stata pubblicata la delibera n.162 del 26 novembre 2012 con la quale viene concessa al privato la possibilità di monetizzare questo alloggio per euro 165.000,00 entro il 22 dicembre 2012. Il privato infatti avrebbe chiesto di monetizzare in quanto non sarebbe stato più in condizione di cedere un alloggio con le caratteristiche richieste. Invece di chiedere un altro alloggio con caratteristiche analoghe, il comune ha acconsentito alla monetizzazione (non prevista nell’accordo). Se l’incasso non avverrà entro il 22 dicembre il comune potrà procedere all’annullamento o alla modifica degli atti amministrativi. E quali sono le altre entrate per consentire il rispetto del patto di stabilità?

giovedì 6 dicembre 2012

Il consumo di suolo in Emilia Romagna

Legambiente presenta i dati sul consumo di territorio in Emilia-Romagna e sui piani urbanistici delle città

dal sito http://www.bologna2000.com/2012/12/06/legambiente-presenta-i-dati-sul-consumo-di-territorio-in-emilia-romagna-e-sui-piani-urbanistici-delle-citta/

Legambiente lancia l’allarme suolo in regione, e chiede interventi urgenti per fermare le previsioni contenute nei piani urbanistici assieme a provvedimenti per monitorare e porre un limite al consumo di suolo.
Sono quasi 100.000 gli ettari di terreno urbanizzato dal 1976 al 2008. Solo dal 2003, è andata persa una superficie di suolo agricolo in grado di fornire sussistenza alimentare per oltre 400.000 persone.

La provincia di Rimini è risultata quella con maggiore percentuale di aree urbanizzate, che rappresentano circa il 20% della superficie totale.
Per ogni abitante dei capoluoghi di provincia si calcolano più di 130 metri quadrati di superficie impermeabilizzata a testa, con il picco di Ravenna, che raggiunge i 580 metri quadrati procapite.
Se il dato di quanto sia stato consumato fino ad ora in regione è reperibile, non esiste alcuna analisi organica delle previsioni di consumo di suolo già presenti nei piani urbanistici.

In questo studio Legambiente – anche per denunciare questa mancanza – ha quindi provato ad analizzarne un campione limitato di territorio regionale: oggetto dell’indagine sono infatti i PSC (Piani Strutturali Comunali) dei 9 comuni capoluogo di provincia e di una ventina di comuni minori, su un totale di 348 comuni dell’Emilia-Romagna.
Un campione emblematico delle politiche urbanistiche in attuazione nella nostra regione.
Dall’analisi delle carte di questi PSC si scopre che le aree potenzialmente urbanizzabili superano i 10.000 ettari di superficie. Di questi più di 8500 ettari si annoverano nei soli capoluoghi, dove supera quota 110.000 i nuovi alloggi previsti all’interno dei rispettivi piani.
Preoccupante il caso di Parma, che tra l’eredità del vecchio PRG e le previsioni del PSC del 2006, prevede un ampliamento delle aree urbane tale da aumentare la superficie cittadina di oltre il 50%.

In tali piani non sono inoltre contabilizzate tutte le varianti per poli funzionali, commerciali e del settore terziario, spesso portate avanti con accordi di programma in deroga alla pianificazione, che portano ad ulteriori carichi di cemento rispetto a quanto si può leggere nelle carte. Un esempio significativo, in ordine di tempo, è il futuro centro sportivo del Bologna Calcio, previsto in piena campagna bolognese.
Numeri questi che, secondo l’associazione ambientalista, rendono necessaria una riscrittura urgente di tutti i PSC.

A fianco delle previsioni urbanistiche per l’espansione dell’abitato, vanno poi aggiunte quelle per la costruzione di nuove infrastrutture viarie: ben 5 le autostrade ad oggi in progetto in regione, che rischiano di portarsi appresso come opere “compensative” ulteriori tangenziali e strade nei comuni limitrofi.
«I dati dell’ultimo decennio, e le previsioni dei piani ci parlano di una politica urbanistica che sul versante del consumo di suolo ha fallito completamente», afferma Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia-Romagna. «Ciò che più ci preoccupa però è il mancato cambiamento di rotta all’interno della dirigenza politica. Il nostro appello al Presidente Errani, che nel proprio programma elettorale ha alzato il vessillo della tutela del suolo, è quello di invertire il senso di marcia, nei due anni di governo che gli rimangono, attraverso appositi provvedimenti normativi a protezione del territorio agricolo».

Al momento, a livello nazionale, giace una proposta di legge portata avanti dal Ministro Catania per una legge nazionale sul consumo di suolo. Se tale provvedimento non dovesse andare in porto, la Regione Emilia-Romagna deve fin da subito mettere in cantiere un proprio disegno normativo. Legambiente ha già predisposto un testo da proporre.
Inoltre è comunque necessario pensare un piano strategico per le città, con strumenti idonei a ridare slancio al settore edilizio senza consumo di nuovo suolo, in un’ottica di recupero dell’esistente attraverso operazioni di messa in sicurezza e di miglioramento energetico, estetico e sociale dei nostri centri urbani.

martedì 4 dicembre 2012

Incarico per verifica fabbricati fantasma



Al fine di informare la cittadinanza si segnala che la Giunta Comunale, con Delibera n. 42 del 21/11/2012 , ha incaricato un tecnico per la verifica delle posizioni fiscali dei contribuenti, dei fabbricati rurali e dei cosiddetti fabbricati fantasma ai fini ICI e IMU ed ai fini delle segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate per il recupero tributario. Tra le altre cose l'incarico prevede un compenso al tecnico di € 12.000 più IVA.
La segnalazione crediamo sia quanto mai opportuna vista la massiccia presenza sul territorio comunale di tali immobili che sulla base di quanto risulta presso l'Agenzia del Territorio sono_273_Fabbricati Fantasma e_34_ Fabbricati Rurali che hanno perso i requisiti di Ruralità.
Ricordiamo come lo scorso mese di maggio l'Agenzia del Territorio aveva notificato ai proprietari interessati, attraverso la pubblicazione all'albo Pretorio del Comune, tale circostanza e che il comune ,di sua iniziativa, aveva provveduto a spedire l'avviso al loro indirizzo di residenza.