sabato 24 ottobre 2009

INCONTRO NO AL COMPARTONE

COMITATO NO AL COMPARTONE
San Giovanni in Marignano

1000
MARIGNANESI HANNO DETTO
NO AL COMPARTONE!
Ora non è più possibile ignorarli!

VENERDI’ 30 OTTOBRE 2009, ORE 21
SALA CONSIGLIO COMUNALE


incontro pubblico con

GIOVANNI DE VITO
MOVIMENTO STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO REGGIO EMILIA


CONSEGNA FIRME RACCOLTE

ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE


P A R T E C I P I A M O N U M E R O S I !!!
nocompartone.sgm@gmail.com

giovedì 22 ottobre 2009

LETTERA APERTA A MORELLI (E BATTAZZA)

Caro Assessore Morelli,

in questo primo scorcio di legislatura come gruppo MENTELOCALE abbiamo cercato di cogliere tutte le timide occasioni di confronto che la tua maggioranza, spesso solo a parole, è andata proclamando.

Allo scadere dei fatidici cento giorni, riscontriamo però proprio nella gestione della materia urbanistica - di cui tu sei referente politico - la persistenza di atteggiamenti di sostanziale chiusura ad ogni discussione aperta e spassionata per il bene del paese.

Ci riferiamo in particolare alla mancata valutazione delle nostre osservazioni sul Piano Casa, alla bocciatura della proposta di istituire una commissione sul nuovo P.S.C. e sul compartone, alle risposte evasive alle nostre interrogazioni sul golf e sul centro ippico ed infine all’approvazione nell’ultimo consiglio comunale del 16 ottobre - contro ogni buon senso – del piano particolareggiato di iniziativa privata di Via Pozzetto (che prevede la realizzazione a 145 metri dall’autostrada di 3 villette per un totale di 8 nuovi appartamenti).

Vorremmo soffermarci proprio su quest’ultimo provvedimento perché ci sembra emblematico di un certo modo approssimativo di governare il territorio che certamente è stato ereditato ma che è urgente modificare in nome di una cultura amministrativa ispirata ai criteri della trasparenza, dell’imparzialità e della legalità.

Che la proposta di deliberazione del p.p. di via Pozzetto presenti delle stranezze lo si evince anche dal fatto che, oltre alla benevola astensione della destra ed al voto contrario di MENTELOCALE, anche nella maggioranza si sono registrate delle motivate dissociazioni.

Secondo noi il cosiddetto p.p. di iniziativa privata di via Pozzetto deve essere ripensato a fondo fornendo al Consiglio comunale tutte le informazioni necessarie – che non sono state trasmesse sino ad ora – per potere esercitare consapevolmente la sua funzione di indirizzo e di controllo. In caso contrario, infatti, che senso ha portare un tale piano in Consiglio? La trasparenza o è sostanziale o è – come in questo caso - puro formalismo.

Per approfondire la discussione su via Pozzetto vogliamo dunque segnalare a te ed al Responsabile del Servizio Tecnico (che dovrà firmare un atto e sottoscrivere un procedimento sul quale – in sua assenza – il Consiglio ha sollevato vari dubbi di legittimità) alcune importanti criticità:

1) Che tipo di procedimento è stato adottato per l’insediamento in via Pozzetto? Un piano particolareggiato di iniziativa privata in attuazione delle norme di P.R.G. o una variante al P.R.G.? Se si ritiene di derogare alle distanze dalla strada previste per gli edifici ed alla posizione dei parcheggi, allora si intende modificare quanto stabilito in P.R.G. e dunque il ruolo del Consiglio – sovrano – cambia, dovendo approvare una modifica alle norme (che dovrebbe essere motivata in nome dell’interesse pubblico). La Provincia di Rimini ha espresso delle precise prescrizioni in merito alla permeabilità del suolo. Come coniugare le richieste della Provincia con le prescrizioni di piano relative ai parcheggi?

2) Non tutti i privati interessati hanno aderito all’accordo. In particolare, hanno aderito due privati proprietari ciascuno di n. 1 Unità edilizia. Per quale motivo alla fine tra vecchio e nuovo ci si troverà con 9 appartamenti?

3) Come vengono tutelati i diritti dei privati che in questa fase non hanno aderito all’accordo? Potranno effettuare anche loro degli interventi di nuova costruzione o l’unico intervento ammesso sarà per loro l’ampliamento dell’edificio esistente (sino a 300 mq.)?

4) Si è scelto di seguire la procedura di cui all’art.25 della L.R. 47/98. Ma la documentazione pubblicata a partire dal 20.03.2009 non è conforme a quella che è stata portata in Consiglio nella seduta del 16.10.2009 in quanto le ultime integrazioni del privato risalgono al 11.09.2009. Come i proprietari confinanti avrebbero potuto essere a conoscenza degli elaborati aggiornati? Inoltre, tutti gli elaborati portati in Consiglio non sono definitivi ma dovranno essere integrati e modificati – a cura dell’ufficio – per essere adeguati alle prescrizioni degli Enti esterni.

5) Nel corpo della delibera, inoltre, si fa riferimento a pareri istruttori dell’Ufficio Tecnico. In realtà si tratta di semplice corrispondenza con il privato in merito alle carenze della documentazione via via trasmessa.

6) Si è scelto di non fare esaminare il progetto alla Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio in quanto non sarebbero pervenute osservazioni alla pubblicazione. A parte il fatto che nulla avrebbe vietato un passaggio in Commissione, come prescrive anche il nostro Regolamento edilizio per tutti i piani particolareggiati, sembra strano che un progetto di queste dimensioni non possa essere esaminato dalla Commissione visto che, qualora i privati procedessero mediante Dichiarazione d’inizio attività, nessun edificio del comparto rischierebbe di essere sottoposto al giudizio di quest’ultima.

7) Dalla valutazione del clima acustico emerge inoltre che non sono rispettati, perlomeno nel periodo notturno, i limiti acustici previsti dalla normativa vigente. Anche la successiva elaborazione previsionale degli effetti del rumore prodotto dalla vicinissima autostrada sulle abitazioni sembra abbastanza stiracchiata. Perché fare costruire in maniera così ravvicinata all’autostrada tanti appartamenti? La salute ed il benessere di chi ci andrà ad abitare non contano nulla?

A questo punto, caro Assessore, non è più sufficiente appellarsi al fatto che il Responsabile del Servizio Tecnico avrebbe espresso il suo parere di regolarità tecnica. Il Responsabile, che non è un tecnico, evidentemente ha avallato quanto gli è stato sottoposto dal Responsabile del procedimento che nella fase di proposta non ha ritenuto di sollevare tutte quelle obiezioni e criticità che sono poi emerse fragorosamente nel corso della discussione in Consiglio.

Dato che l’atto non è immediatamente eseguibile, chiediamo al Responsabile del Servizio Tecnico Battazza di non firmarlo in originale ed anche a te, Assessore Morelli, di effettuare un supplemento di riflessione politica e tecnica sulla questione. Una maggiore prudenza su di una pratica ferma – non a caso – da ben 2 anni non può che portare beneficio a tutti i soggetti che hanno interessi nella zona B4/1 (anche e soprattutto ai diretti interessati che non rischieranno di costruire con potenziali vizi nelle procedure di approvazione) ed a tutti i cittadini marignanesi in termini di maggiore trasparenza del procedimento, di maggiore diffusione delle informazioni e di un maggiore rispetto delle regole che ultimamente sembra sia andato smarrito o sia divenuto piuttosto flessibile perlomeno quando sono coinvolti certi studi di progettazione per i quali c’è sempre grande disponibilità a cucinare l’interpretazione della norma più favorevole.

Restiamo disponibili al confronto, auspicando che questo ennesimo incidente di percorso – comunque da sistemare – sia l’occasione per aprire in materia urbanistica – in vista della discussione sul P.S.C. e sul compartone – una nuova stagione di trasparenza e legalità nel perseguimento del bene comune.

GRUPPO MENTELOCALE

domenica 18 ottobre 2009

QUINTO CONSIGLIO

Scintille nella quinta seduta della legislatura di venerdì sera ed interessanti segnali di vitalità del consiglio su alcune questioni importanti.

Si è cominciato con la presentazione del cassonetto elettronico da parte di un funzionario di Hera. Si tratta di un sistema per il conferimento del rifiuto indifferenziato in cassonetti dotati di una calotta che si apre solo con chiavetta elettronica che verrà data ad ogni utenza (se si perde il duplicato costa sui 10,00 €). È possibile ogni volta un conferimento di un sacchetto di massimo 15 litri. I dati del conferimento verranno registrati da un sistema e saranno a disposizione di Hera per ora per misurare solo le frequenze di accesso, domani per applicare una tariffa puntuale sulla produzione di rifiuto indifferenziato prodotto (anche se il calcolo non avverrà per peso del prodotto, ma per numero di accessi). Il sistema dovrebbe servire a rilanciare la raccolta differenziata (attestata a San Giovanni al 37,2% ad agosto 2009), per raggiungere il 60% entro il 2012, anche se non si capisce bene come sarà possibile visto che il sistema stradale di raccolta differenziata non cambierà di una virgola. È stata portata ad esempio l’esperienza del Comune di Poggio Berni condotta a partire dal 2008 nel quale la raccolta differenziata sarebbe aumentata attualmente al 70%. Il cittadino, con questo sistema, sarebbe incentivato a differenziare di più. In ogni caso, i costi del nuovo servizio, già presenti nella bolletta 2009, saranno a coperti dai cittadini anche nei prossimi anni (+ 2,3% nel 2009, + 3,3% nel 2010, + 3,3% nel 2011, + l’inflazione programmata). A San Giovanni nel 2009 la TARSU è aumentata nel 2009 del 3,5%! Il Comune sembra aver già deciso di adottare questo sistema, nei prossimi giorni sono in programma incontri con i cittadini, ma forse sarebbe opportuno un approfondimento sugli effettivi costi / benefici, visto che in questi anni il costo del servizio di nettezza urbana è continuato ad aumentare (di circa 300.000,00 € dal 2005 al 2008) senza che siano stati raggiunti dei risultati di raccolta differenziata superiori al 40%. Non sarà che il modello di raccolta stradale che Hera, su direttiva dell’ATO, ha attuato è da ripensare?

MENTELOCALE ha aderito alla mozione del consigliere Bordoni sulla manutenzione stradale di alcune vie del centro che però è stata respinta dalla maggioranza.

Piuttosto sconcertante la risposta data all’interrogazione di MENTELOCALE sul centro ippico. L’Assessore Morelli non ha risposto in merito alla correttezza o meno dei lavori eseguiti ed in corso per la realizzazione delle recinzioni, dei cancelli d’ingresso, dei parcheggi e del rispetto degli alberi monumentali in via Rossi, ma in pratica ha detto che se qualcuno ritiene che ci siano irregolarità lo denunci pure (a chi? Un’interrogazione consiliare non basta perché il Comune si dia una mossa?), perché i progetti presentati sono regolari ed i controlli verranno effettuati solo alla fine dei lavori per concedere l’agibilità. Il problema è che se i lavori non vengono fermati quando è ancora possibile, il Comune, come in passato, sarà ‘costretto’ ad accettare lo stato di fatto che si verificherà.

Sulla proposta di MENTELOCALE di istituire delle commissioni di lavoro temporanee, la maggioranza ha smentito in maniera clamorosa se stessa, votando contro l’istituzione di commissioni sul P.S.C. – compartone e sulla gestione dei rifiuti che erano state proposte da alcuni suoi stessi rappresentanti nella scorsa seduta. E tutto questo solo perché si è proposto di istituire anche una commissione sul bilancio 2010 (per la quale non ci sarebbe tempo e per la quale, soprattutto, non c’è la volontà politica).

Il consiglio ha poi approvato la proposta di MENTELOCALE di istituire una consulta dei migranti al fine di favorire la conoscenza reciproca ed il confronto interculturale tra i residenti italiani ed i quasi 600 residenti di origine non italiana e per attivare delle politiche di settore lungimiranti. La destra ha votato contro per partito preso dando libero sfogo negli interventi ai più triti e stantii pregiudizi nei confronti dei migranti ed all’anima più becera del qualunquismo culturale nostrano.

La trasparenza è un modo di operare duro ad attecchire a San Giovanni. Ma non bisogna disperare. Sulla proposta di deliberazione per il piano particolareggiato di iniziativa privata di Via Pozzetto, infatti, la maggioranza ha vacillato, incassando un motivato voto contrario (consigliere Brunetti) ed un’astensione (consigliere Damiani). Anche MENTELOCALE ha votato contro, mentre la destra, come sempre accomodante quando si parla di operazioni immobiliari, ha tentennato tra voto favorevole ed astensione ed alla fine si è astenuta. Una proposta di deliberazione che manca di elementi fondamentali, che interpreta in maniera flessibile la normativa per quanto riguarda le distanze stradali ed i parcheggi, che manca di pareri degli enti esterni, che non rispetta la procedura scelta, che non si capisce come possa garantire gli interessi dei soggetti terzi che non hanno aderito al progetto, che sottovaluta il fatto che nella zona sono superati i limiti acustici previsti dalla normativa, dato che l’autostrada scorre a soli 145 metri dal primo edificio, che pretende di attuare una normativa inserita in variante scritta male in modo da prestarsi ad equivoci, doveva semplicemente essere gettata nel cestino e ripensata da capo. Invece la maggioranza l’ha approvata trincerandosi dietro la scusa che sulla proposta c’era il parere di regolarità tecnica del responsabile (che però, tra l’altro non era presente in aula, essendo presente solo il responsabile del procedimento). Siamo confortati però dal fatto che di fronte a porcherie amministrative così rilevanti ci siano in consiglio, anche nella maggioranza, persone che leggono a fondo gli atti e pubblicamente motivano il proprio dissenso. Questa è una garanzia per tutti i cittadini, anche in vista delle future discussioni sul compartone e sul Piano Strutturale Comunale.

Tra gli altri punti all’ordine del giorno, ricordiamo che è stato individuato il Comune di Riccione come Comune capo distretto per l’accreditamento delle strutture socio-sanitarie, è stato approvato l’Accordo di programma con l’Istituto Comprensivo di San Giovanni per il triennio 2010/2012 (previsto un contributo di € 31.652,00 + 25 servizi di trasporto all’anno) ed è stata approvata la convenzione con l’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata per gli anni scolastici 2009/2010, 2010/2011, 2011/2012 (è previsto un contributo di € 12.484,80 all’anno + 20 servizi di trasporto).

Infine, è stato approvata – con l'astensione di MENTELOCALE – una variante specifica ad una zona B4 presente nella zona artigianale. Si tratta di una casa colonica che ha un vincolo storico nella quale ora sarà possibile fare anche degli uffici, purché in modo non prevalente rispetto all’uso residenziale originario.

sabato 17 ottobre 2009

TERRA BENE COMUNE DA PRESERVARE



Vi informiamo che dal sito del

Movimento Stop al Consumo del Territorio


è possibile scaricare il "minilibro" del

Sindaco di Cassinetta di Lugagnano Domenico Finiguerra dal titolo

"TERRA, Un bene comune da preservare"

in cui vengono affrontati con semplicità e chiarezza i temi del consumo di territorio e le diverse scelte operate dal Comune di Cassinetta di Lugagnano per la definizione di un Piano Regolatore/Territoriale a "crescita zero".

mercoledì 14 ottobre 2009

VENERDI' CONSIGLIO

MENTELOCALE
vi invita al prossimo Consiglio Comunale
Venerdì 16/10/2009, ore 20,45

Nell’ultimo consiglio ci hanno detto che facciamo troppe domande.
Allora ecco altre domande e proposte per migliorare l’amministrazione del paese.

A caval donato… ogni tanto si guarda in bocca!
Abbiamo presentato un’interrogazione sul centro ippico per capire come si sono svolti i lavori che riguardano le recinzioni, i cancelli d’ingresso (distanze dalla strada) e i parcheggi drenanti, se sono state rispettate le norme di tutela degli alberi storici in Via Rossi e per capire quanti pozzi sono presenti nella struttura e qual è il consumo di acqua.

Consulta dei Migranti
A San Giovanni risiedono quasi 600 persone provenienti da altri paesi. È ora di creare un gruppo di lavoro per consolidare la fiducia, individuare i problemi e progettare delle iniziative culturali per conoscersi meglio.

Commissioni sui rifiuti e sul compartone
Insistiamo ancora con nuove proposte affinché le decisioni sulla gestione dei rifiuti e sul compartone non vengano prese in solitudine dai soliti noti.

In programma anche la presentazione del cassonetto elettronico di Hera, le Convenzioni con l’istituto Comprensivo e l’istituto Maestre Pie, un piano particolareggiato in via Pozzetto, una variante nella zona artigianale e una convenzione in materia sociale.

Partecipiamo numerosi!

L'ordine del giorno completo del Consiglio Comunale lo puoi trovare
sul sito del comune: www.comune.san-giovanni-in-marignano.rn.it
Per suggerimenti e contatti: mentelocale2009@gmail.com

venerdì 9 ottobre 2009

QUALCHE DOMANDA SUL CENTRO IPPICO

MENTELOCALE intende porre delle domande all'Amministrazione comunale sui lavori in corso presso il Centro ippico e sulle modalità di realizzazione delle recinzioni e dei parcheggi, sul rispetto delle querce in via Rossi oltre che sulla questione del consumo dell'acqua. Non si tratta di avere pregiudizi verso quella o questa attività, ma si cerca di capire, visti i precedenti che hanno contraddistinto questo intervento, le varianti benevole ed il tempismo di certi accordi, come il Comune intenda esercitare ora la sua funzione di controllo a tutela dell'interesse pubblico.
Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sull’attuazione del “Comparto D10/1 e variante al piano particolareggiato D10/2 – Zone urbane di nuovo impianto a carattere sportivo e ricreative” denominato “Centro ippico”.

VISTA la deliberazione C.C. n.91 del 28.10.2008 con la quale è stato approvato l’Accordo con la proprietà del Centro ippico ai sensi dell’art.18 della L.R. 18/2000 ed è stata adottata la relativa variante al P.R.G. secondo la quale il privato non doveva più realizzare la piscina coperta e riscaldata da 25 metri da destinare anche ad uso pubblico in cambio della possibilità di realizzare box per cavalli di altezza di m.4,50 invece che di m.3,50 in cambio della cessione al Comune della proprietà di Palazzo Corbucci;

VISTA la deliberazione C.C. n.17 del 09.02.2009 con la quale è stato approvato il piano particolareggiato di iniziativa privata del Centro ippico;

CONSIDERATO che con la suddetta deliberazione C.C. n.17/2009 sono stati approvati degli elaborati da modificare ed integrare secondo quanto previsto dai pareri dei vari enti esterni e del parere istruttorio dell’Area 3 – Servizi Tecnici del Comune di San Giovanni in Marignano rilasciato in data 09.06.2008;

VISTE in particolare le seguenti parti delle osservazioni di tale parere alle TAVV. 7, 8 e 11a:
- TAV. 7: “d) Qualsiasi soluzione venga adottata [a proposito della soluzione del problema del traffico veicolare] in corrispondenza di entrata ed uscita dei veicoli, il cancello dell’ingresso dovrà comunque essere arretrato di almeno mt.10,00 rispetto la carreggiata stradale da cui si accede e dovrà essere particolarmente curato, sotto il profilo progettuale e successivamente quello realizzativo, l’innesto con la Via Montalbano”;
- “e) Le recinzioni dovranno essere realizzate in conformità al vigente Codice della Strada (ovvero alla distanza di metri 3 dalla sede stradale, e non dal confine catastale se più alte di metri 1,00), e dovranno rispettare le distanze minime previste dal Regolamento del Verde rispetto le essenze ad alto fusto (metri 4 dal fusto); inoltre dovranno essere rispettate le norme di attuazione del P.R.G. di cui all’art.4.8.7, comma 1, paragrafo “Requisiti ambientali, geologici e morfologici” che, per le recinzioni, prevedono che la recinzione sia prevista in siepe viva di varietà autoctona (da concordarsi perciò con gli Uffici Comunali sulla scorta del Regolamento comunale del verde) con eventuale rete interposta, sollevata di almeno cm 15 dal suolo, senza nessun manufatto in calcestruzzo o in muratura; l’eventuale fondazione dovrà preferibilmente essere realizzata in pali e comunque salvaguardare l’apparato radicale delle essenze arboree e arbustive esistenti; dovrà essere presentato un dettaglio progettuale e dovrà essere particolarmente curato, sotto il profilo progettuale e successivamente quello realizzativo, l’innesto con la Via Montalbano”;
- TAV. 8: “b) La distanza tra recinzione e sede stradale deve essere sempre misurata dal ciglio esterno del fosso adiacente (e qualora non presente considerare una distanza non inferiore a m 1,50 dal bordo carrabile) dello stato di fatto rilevabile in sito e non dal confine catastale come indicato nelle sezioni stradali rappresentate a meno che tale evenienza non sia situazione più restrittiva”;
- TAV.11 a – “Rete acque bianche: Come già indicato per la tav.8, punto g), i parcheggi dovranno essere drenanti”;

RICHIAMATO in particolare il parere dell’Ufficio VAS della Provincia di Rimini (deliberazione G.P. n.25 del 03.02.2009) che ha formulato le seguenti prescrizioni:
a. Occorrerà rivedere nel proseguo dell’iter progettuale i sistemi di laminazione dei picchi di portata meteorici, per rispettare i vincoli fissati dal Consorzio di Bonifica, data l’interferenza indiretta con il limitrofo corpo idrico di bonifica “Ordoncione”;
b. dovranno essere predisposti specifici elaborati inerenti le valutazioni e le soluzioni tecniche tese a dare attuazione a quanto disposto all’art. 11 comma 3 lettera a1) delle Norme di Piano del Piano Stralcio di Bacino (PAI) così come recepito dall’art. 2.5 comma 2 delle NTA del PTCP 2007
[1], in particolare si dovrà prevedere la realizzazione di un’opera di laminazione tale da consentire un rilascio al corpo idrico ricettore non superiore a 10 litri al secondo per ettaro di superficie urbanizzata;
c. dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari nella gestione dello stallatico per evitare il disturbo da odori e per rendere possibile il recupero come fertilizzante in agricoltura;

DATO ATTO che le suddette prescrizioni dell’Area 3 – Servizi Tecnici del Comune di San Giovanni in Marignano e dell’Ufficio VAS della Provincia di Rimini devono trovare collocazione nel corpo normativo dello strumento urbanistico attuativo, cioè presumibilmente nella Convenzione;

CONSIDERATO che nello Schema di convenzione urbanistica non si fa cenno al recepimento delle suddette prescrizioni né di quelle degli altri enti esterni;

VISTA la seguente parte dell’art.4.8.7 delle N.T.A.: “Le sistemazioni a terra al fine di una appropriata ambientazione paesaggistica degli insediamenti e per mitigare gli impatti dei nuovi manufatti dovranno prevedere una significativa presenza di alberature d’alto fusto di tipo autoctono dimensionata in ragione di non meno un esemplare ogni 500 mq di SF. Le recinzioni andranno realizzate in siepe viva di varietà autoctona, con eventuale rete metallica posta all’interno dell’area.
Dovrà essere realizzata una fascia di verde delle profondità non inferiore a 10 metri in adiacenza al tracciato catastale delle strada vicinale Giardini Mesoita (detta anche Giardini 1a) su cui dovranno essere posti a dimora filari di alberi di alto fusto e arbusti scelti fra quelli ammessi dal regolamento del verde e autorizzati dai competenti uffici comunali.
Tutti i percorsi carrabili e pedonali dovranno essere realizzati in modo da consentire la permeabilità delle acque meteoriche. In particolare i percorsi posti tra i box dei cavalli e le corsie di accesso e di distribuzione ai parcheggi pertinenziali intorno al comparto dovranno garantire tale permeabilità”;

VISTO il decreto della Giunta della Regione Emilia-Romagna prot. n. 2224, decreto n.516 del 7 maggio 1993 con il quale è stato assoggettato a regime di particolare tutela il filare di 25 roverelle (Quercus pubescens) presente in Via Rossi (F.4 mapp.28/145, 50, 53, 54, 123, 55, 126, 191/190/249);

DATO ATTO che i lavori del piano particolareggiato in oggetto sono attualmente in corso di svolgimento, mentre altri lavori, come quelli relativi alle recinzioni, sono già stati realizzati in precedenti stralci;



Per quanto sopra esposto

CHIEDO

1) gli elaborati del piano particolareggiato di iniziativa privata del Centro ippico sono stati aggiornati in relazione ai pareri espressi dai vari enti e fornitori di servizi, la convenzione è stata sottoscritta e sono state acquisite le aree pubbliche individuate dalla suddetta variante, tenendo conto del fatto che i lavori sono nel frattempo partiti?
2) le recinzioni del Centro ippico sono state realizzate secondo quanto previsto nel parere istruttorio dell’Area 3 – Servizi tecnici del Comune di San Giovanni in Marignano e nell’art.4.8.7 delle N.T.A.?
3) i cancelli d’ingresso al Centro ippico sono state realizzati secondo quanto previsto nel parere istruttorio dell’Area 3 – Servizi tecnici del Comune di San Giovanni in Marignano e nell’art.4.8.7 delle N.T.A.?
4) sono state rispettate le prescrizioni relative alla particolare tutela degli alberi monumentali presenti in Via Rossi, nei pressi del Centro ippico, previste dal decreto regionale n.516/93, dal parere istruttorio dell’Area 3 – Servizi tecnici del Comune di San Giovanni in Marignano e dal Regolamento comunale del verde e relative al rispetto della distanza minima di metri 4 dal fusto da parte delle recinzioni realizzate?
5) sono state rispettare le prescrizioni relative alle alberature ed agli arbusti previsti dall’art.4.8.7 delle N.T.A. al fine della realizzazione di un’appropriata ambientazione paesaggistica delle strutture del Centro ippico?
6) i percorsi carrabili e pedonali interni al Centro ippico sono stati realizzati in modo da consentire la permeabilità delle acque meteoriche?
7) i parcheggi realizzati sono drenanti?
8) sono state adottati degli accorgimenti nella gestione dello stallatico per evitare il disturbo da odori e per rendere possibile il recupero come fertilizzante in agricoltura?
9) come intende attivarsi l’Amministrazione per controllare che lo smaltimento delle acque meteoriche avvenga secondo quanto previsto dalle prescrizioni dell’Ufficio VAS provinciale anche in considerazione del fatto che nello schema di Convenzione urbanistica non si fa cenno al recepimento delle stesse?
10) quanti pozzi sono presenti all’interno del Centro ippico e qual è il consumo idrico annuo del Centro ippico?

Cordiali saluti.
Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni
_________________________
[1] Articolo 2.5 Mitigazione del rischio idraulico e funzionalità idraulica 1.(P) I Comuni, nella predisposizione degli strumenti urbanistici generali e comunque entro due anni dall’entrata in vigore del presente Piano, redigono uno studio generale volto alla individuazione delle eventuali aree urbane esposte al rischio idraulico connesso allo smaltimento delle acque meteoriche e assumono idonee misure di mitigazione in particolare prevedendo la localizzazione e la realizzazione di sistemi di raccolta delle acque a servizio di più ambiti o complessi insediativi, esistenti e di previsione, in accordo con le Autorità competenti.
2. (P) In assenza dello studio generale di cui al precedente comma 1, negli interventi attuativi di trasformazione urbana e di nuova urbanizzazione la raccolta delle acque meteoriche deve essere effettuata in invasi di laminazione con capacità pari ad almeno 350 mc per ogni ettaro di superficie impermeabilizzata e con rilascio al corpo idrico ricettore comunque non superiore a 10l/sec per ettaro di superficie drenata interessata dall’intervento. Tali invasi possono avere capacità inferiore, o possono non essere previsti ( solo per interventi inferiori a 5.000 mq), se il loro dimensionamento viene verificato da apposito studio specifico che documenti la modalità di smaltimento delle acque meteoriche in rapporto alle caratteristiche e alla capacità di smaltimento delle portate di piena dei corpi idrici ricettori fino al ricettore finale e alle eventuali criticità connesse al rischio idraulico dell’area urbana afferente ai medesimi ricettori.

mercoledì 7 ottobre 2009

CONSULTA DEI MIGRANTI

Ieri MENTELOCALE ha presentato una mozione per istituire a San Giovanni la Consulta dei Migranti. I dati statistici ci dicono che oggi a San Giovanni sono residenti 579 persone di origine non italiana, nuovi cittadini che vivono e lavorano con noi, che pagano le tasse ed i cui figli vanno a scuola con i nostri figli. Per costruire un paese futuro solidale e accogliente, fiero del valore delle diversità che lo compongono, la Consulta può essere un utile strumento di coordinamento, per conoscere meglio le situazioni, per affrontare paure e pregiudizi, per valorizzare le potenzialità oltre che per rafforzare tutte le azioni che già vengono svolte dalle associazioni del paese a favore dei migranti.
OGGETTO: MOZIONE PER LA COSTITUZIONE DI UNA CONSULTA DEI MIGRANTI.

IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTO l’art.3, comma 1, dello Statuto comunale: “Al fine di garantire ai cittadini dell’Unione europea e agli stranieri regolarmente soggiornanti i diritti derivanti dai principi sanciti dalla legge, il comune riconosce le loro libere e democratiche forme associative, favorisce i rapporti con l’amministrazione e l’accesso ai pubblici servizi in condizioni di parità di trattamento con i cittadini italiani e può prevedere e disciplinare con apposito regolamento forme di consultazione ed organismi di partecipazione alla vita pubblica locale”;

DATO ATTO che al 01.01.2009 i cittadini non italiani residenti nel Comune di San Giovanni in Marignano ammontano a n.579 (260 maschi e 319 femmine) pari al 6,5% sul totale dei residenti;

CONSIDERATO che la popolazione residente non italiana è aumentata significativamente tra 2008 e 2009 di n.82 persone, pari ad una variazione del 16,5% rispetto al 2008;

CONSIDERATO inoltre che da altri indicatori statistici – come l’indice di vecchiaia - si evince che la popolazione residente non italiana è composta in maniera significativa da bambini e giovani (fascia 0-14 anni) che frequentano le scuole del territorio;

RITENUTO opportuno favorire la costituzione di un organismo di partecipazione della popolazione residente non italiana e migrante alla vita pubblica locale al fine di migliorare le relazioni con le comunità presenti sul territorio, di coordinare le iniziative in favore dell’integrazione e di favorire la formazione di un tessuto sociale che valorizzi le diversità culturali come ricchezze per la crescita civile ed economica del paese;

TENUTO CONTO che la costituzione della consulta dei migranti può costituire un’iniziativa lungimirante per favorire la conoscenza tra persone di culture diverse, arricchire la partecipazione alla vita pubblica del paese, superando paure e pregiudizi, a volte alimentati proprio dalla non – conoscenza dei fenomeni ed impostare politiche di settore più vicine alle esigenze concrete delle persone;
INVITA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

1) ad istituire una consulta dei migranti, dotandola di un apposito regolamento;

2) a coinvolgere nella progettazione della consulta la popolazione residente non italiana insieme alle associazioni che già operano per i migranti sul territorio;

3) a dotare la suddetta consulta di tutte le risorse necessarie per il suo efficace funzionamento.


Il Consigliere del Gruppo MENTELOCALE
Luca Vannoni

domenica 4 ottobre 2009

L'ACQUA IN BUCA

Ma quanta acqua consuma il Riviera Golf Resort di San Giovanni? Quanti pozzi sono attivi all’interno dell’impianto golfistico? Il Comune di San Giovanni in Marignano ha mai fatto un monitoraggio dell’utilizzo dell’acqua da parte del golf e dello stato delle falde? MENTELOCALE ha posto queste domande all’amministrazione nell’ultima seduta del consiglio comunale ottenendo delle prime risposte ufficiali.

L’impianto golfistico attuale (a 9 buche) consumerebbe 30.000 metri cubi di acqua all’anno, 82 metri cubi al giorno. Stiamo parlando di un consumo di 30 milioni di litri d’acqua all’anno, pari a 82.192 litri al giorno! In pratica ogni giorno il golf consuma l’equivalente del consumo giornaliero di 200 famiglie di San Giovanni, tenendo conto che ogni famiglia di 3 persone (bollette alla mano) consuma in media 410 litri al giorno, cioè circa 136 litri al giorno a persona.

Questi dati – probabilmente sottodimensionati – evidenziano con chiarezza che il consumo d’acqua del golf è davvero ingente e che deve essere tenuto sotto attento controllo da parte del Comune in quanto l’acqua è un bene pubblico da tutelare. Un bene che anche dalle nostre parti comincia a scarseggiare (vedi i ricorrenti periodi di siccità). Le prospettive del resto non sono incoraggianti: per l’allargamento del golf a 18 buche è previsto un consumo annuo di ben 38.800 metri cubi, cioè di quasi 39 milioni di litri d’acqua, 106301 litri al giorno: l’equivalente del consumo giornaliero di 258 famiglie marignanesi.

È inoltre venuto fuori che nel golf sono presenti 14 pozzi: 7 attivi ed altri 7 per i quali è stata di recente richiesta la concessione alla fine del 2007. Anche questo dato di fatto dovrebbe spingere gli amministratori a monitorare scrupolosamente l’uso di questi pozzi, considerando che l’irrigazione del golf è consentita solo attraverso l’acqua della diga.

Purtroppo in questi anni i controlli non ci sono stati e il golf ha comunicato al Comune solo saltuariamente i dati relativi al consumo ed alla qualità delle acque (dati importanti, visto che si utilizzano prodotti chimici per il prato). Auspichiamo che il Comune, senza aspettare che i lavori finiscano, e senza trincerarsi dietro le solite questioni di non competenza, si faccia parte attiva affinché vengano realizzati all’interno del golf i 3 punti richiesti dalla provincia per il controllo stagionale dell’impatto dell’impianto golfistico sulle acque di falda e sulle acque superficiali.