La lettera del corvo sa tanto di scaduto, come quei surgelati che emergono ogni tanto dal congelatore fuori tempo massimo. Quando non si ha altro di “fresco” da proporre.
Infatti rispetto al periodo 2005-2008 sta crescendo a San Giovanni, nonostante tutto, un quadro politico diverso, con altre persone, con tentativi di introdurre (certo, faticosamente) nuove modalità di fare politica e di coinvolgere i cittadini. (E forse a qualcuno questo non sta bene).
Nella lettera del corvo ci sono invece gossip ritriti da bar. Ed alcuni temi ben noti che sono stati portati all’attenzione pubblica più volte, anche di recente da MENTELOCALE. (L’unica “novità”, per così dire, potrebbe essere la confusa insinuazione su di una mazzetta di addirittura euro 400.000,00).
Perché allora il corvo ha deciso di ricominciare a svolazzare proprio in questo momento, se non aveva niente di così esplosivo da rivelare? Ognuno si può fare un’opinione in proposito. Un effetto sembra già abbastanza evidente. Un altro rimane ancora sullo sfondo.
1) Sollevare innanzitutto un polverone, distogliendo l’attenzione dei cittadini dalle questioni politiche che bollono in pentola (dal bilancio all’urbanistica alla crisi economica).
2) Aprire di fatto in maniera avvelenata le “primarie” e la questione della “successione”, cercando di screditare settori ben circoscritti della maggioranza e della macchina comunale (in pratica, Morelli e l’area tecnica).
In questi anni abbiamo sempre espresso pubblicamente le nostre critiche alla politica urbanistica e finanziaria di questa amministrazione. Senza fare sconti. È dunque patetico che qualche vecchio corvo possa ancora pensare di telecomandare la vita pubblica di San Giovanni da dietro le quinte. San Giovanni non ha bisogno dei corvi. E non ne ha paura.