vi invita al prossimo Consiglio Comunale
lunedì 31/05/2010, ore 20,45
presso la Sala Consiliare
Oggetto: Richiesta urgente di Moratoria e di urgente emanazione di Linee Guida per la regolamentazione di nuovi impianti per la produzione di energie da rinnovabili.
Da diversi mesi stiamo assistendo con crescente preoccupazione al proliferare, in ogni angolo del nostro Paese, di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili posti direttamente sui migliori terreni agricoli a nostra disposizione (I e II classe).
Abbiamo denunciato più volte il pericolo che questa “fame” di nuova energia pulita rischi di compromettere la custodia attenta di terreni indispensabili al nostro fabbisogno ed alla nostra sovranità alimentare, anche attraverso una campagna di sensibilizzazione nazionale che ha messo in luce ancora più evidente il fenomeno in atto e le preoccupazioni anche di molti amministratori comunali.
Poiché da parte del Legislatore non è ancora intervenuta una chiarificatrice ed improcrastinabile regolamentazione, siamo con la presente a richiederVi formalmente che le tanto attese Linee-Guida previste dall’art. 12, comma 10, del D.Lsg. n. 387/2003 (che, come noto, avrebbero la funzione di disciplinare correttamente lo svolgimento del procedimento di autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili ed assicurare loro, nel contempo, un corretto inserimento nei contesti paesaggistici) trovino immediata attuazione e che, parallelamente, ogni nuova autorizzazione venga sospesa in attesa che le suddette Linee-Guida trovino la loro compiuta definizione attuativa.
Il Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio, nato nel Dicembre 2008, è una Rete a cui aderiscono attualmente circa 18.000 cittadini e cittadine ed oltre 200 tra Associazioni e Comitati organizzati, tra le quali le principali organizzazioni ambientaliste italiane (WWF, Legambiente, Pro Natura …). Nel Novembre dello scorso anno, il Movimento ha lanciato una specifica campagna nazionale per arginare l’espandersi incontrollato dei cosiddetti “campi fotovoltaici” su terreni liberi/agricoli, indicando come giusta alternativa quella di utilizzare per tali impianti i milioni di tetti di abitazioni e capannoni già edificati, nonché gli edifici pubblici e i parcheggi e le aree autostradali. (Maggiori informazioni su http://www.stopalconsumoditerritorio.it/ ).
Restando in attesa di Vostre urgenti comunicazioni, porgiamo i migliori saluti.
Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio
Accolgo il Vs invito al dibattito e rompo il ghiaccio. Permettetemi di dire che il Vostro approccio mi sembra un po’ radicale e pertanto a rischio di strumentalità.
Provo a spiegare il perché. Nella parte storica del nostro Capoluogo, delimitata dalla chiesa di Santa Lucia, la Scuola delle Maestre Pie, Largo del Fosso Pallone e via Vittorio Veneto, le proprietà pubbliche (vado a memoria) sono: -nella Piazza Silvagni- la chiesa di Santa Lucia; parte degli immobili lato Via V. Veneto; La Torre; L’ex Municipio.
Entrando nel Corso troviamo: la vecchia sede dei vigili e la ex Casa di Riposo (entrambe trasformate in alloggi di carattere sociale) e da un anno o poco più Palazzo Corbucci. A cotanta dotazione pubblica vanno aggiunti il Teatro e l’ex Macello. Se ne desume che solo il Teatro, l’ex Macello e, molto parzialmente, l’ex Municipio di piazza Silvagni e la chiesa di Santa Lucia, hanno mantenuto la coincidenza tra proprietà e utilizzo pubblico. Intendendo per utilizzo di pubblico l’accesso al pubblico indistinto.
Ciò nonostante credo che sia evidente a tutti che il Centro storico nel tempo abbia riacquisito qualità e vitalità, passando da testimonianza decadente di un passato che fu a tratto vitale e identitario della nostra comunità, anche se il Palazzo è a tutt’oggi chiuso e diroccato.
Ciò è successo per la concorrenza di molte cause e attori tra i quali sicuramente l'Amministrazione il quale ha saputo: da una parte intervenire direttamente recuperando tutti i suoi immobili; dall’altra parte mettere una serie di “paletti” a ciò che poteva essere fatto nel centro storico sia dal punto di vista degli interventi edilizi che degli usi degli immobili. Ad esempio è stato fissato l’uso commerciale/terziario per i piani terra. Misura che fece discutere, con molti che accusavano l’Amministrazione di preferire immobili chiusi e fatiscenti piuttosto che appartamenti ristrutturati. Ricordo un battagliero Geometra che mi diceva sempre che volevamo i negozi e gli uffici, ma alla fine ci trovavamo con i garages indicando l’ex rimessa di Ceccoli a fianco della “Peligrena”.
Il tempo ha dato ragione all’Amministrazione ed anzi per alcuni immobili del Centro Storico è stata chiesta l’estensione dell’uso commerciale terziario anche per i piani 1mo e 2ndo.
L’amministrazione ha avuto ragione perché nel tempo sempre più soggetti hanno condiviso l’idea di Centro Storico che l’Amministrazione ha avuto e, cogliendone le potenzialità, su questa idea ha investito. Oggi abbiamo un centro Storico che è fortemente caratterizzato da utilizzi pubblici indipendentemente dal fatto che l’Amministrazione Pubblica sia proprietario e/o gestore degli immobili.
Fatta questa premessa oggettiva appare evidente che per quanto riguarda Palazzo Corbucci, il cui “il senso urbanistico” è sempre stato connotato dalla esclusiva residenza, la logica possa essere la stessa: garantire un intervento sul Palazzo che ne garantisca, in tutto o in parte, un utilizzo pubblico.
Già nei programmi amministrativi delle ultime tornate elettorali questa opzione è chiaramente definita. Anzi se ricordo bene c’è di più. Si è parlato a più riprese di sede Estiva dell’Enoteca Regionale; di Visitor Center con sale dedicate ad ognuno dei Comuni della Valconca cosicché sostanziare l’appellativo di “Porta della Valconca”. Ed altre cose si potrebbero leggere sui richiamati programmi delle ultime 2 o 3 legislature. Ma altre ancora se ne sono affacciate nel tempo trascorso.
Da questi propositi si evince un altro “vincolo” da rispettare nella “Conquista del Castello” e del suo successivo utilizzo. Farne un uso che sia di spinta, di amplificazione del nuovo segmento economico sul quale da oramai 15 anni sta lavorando l’Amministrazione: il Turismo. Un turismo appunto basato sulla specificità sia storica sia territoriale della Valle di cui siamo Porta e Anteprima. Considerando nella storia anche le trasformazioni degli ultimi decenni che da Granaio ci hanno visto diventare Polo della Moda, Terra vocata a produzioni agricole di qualità.
Non mi pare, quindi, che si stia brancolando nel buio e nemmeno nell’opaco; è chiaro, trasparente, pubblico ciò che sono gli intendimenti della proprietà di Palazzo Corbucci.
Se così credo siano utili tutte le iniziative che aiutano a perseguire un utilizzo di Palazzo Corbucci più utile possibile a tutta la Comunità Marignanese e non solo. Meno utili ritengo siano le iniziative che in premessa hanno lo scopo di inquinare qualsiasi attività con ombre e pretese di malaffare.
Penso inoltre che debba esserci un ulteriore vincolo nell’elaborare contributi e consigli: che siano praticabili. Troppe volte si sentono delle proposte belle e suggestive che però sfuggono dalla possibile concreta realizzazione.
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sono d'accordo con ElenaNY, per il palazzo un museo sarebbe la naturale destinazione per dare degno posto ai reperti d'archeologia e di arte di san giovanni! niente vieta che si possa avere opere d'arte dalle cantine dei musei piene di opere ma non c'è lo spazio e il personale per tutte quelle opere ... in più un'alternativa veramente culturale per i marignanesi e per gli eventuali turisti sarebbe lungimirante invece di un altro ristorante e negozi in centro che hanno ben poca attrattiva per turisti non legati a golf e cavalli ...
l'amministrazione deve capire che l'interesse della cittadinanza va fortemente stimolato per garantire una adeguata partecipazione. Questo per Palzzo Corbucci ma anche per altre questioni importanti per San Giovanni compresi i consigli comunali. Non procedere in questo senso è, oggi, una grave omissione tenedo conto che ciò, oltre a determinare scelte non condivise, contribuisce ad allontanare sempre di più le persone dalla politica.
ep
... che è l'interesse di tutti ...
importante è non smembrare il palazzo, che altrimenti diventerebbe un centro commerciale in una dimora storica ... ORRORE!!!