lunedì 23 agosto 2010

INTERROGAZIONE PALAZZO CORBUCCI

Nell'ultimo numero di "San Giovanni Notizie" l'Amministratore delegato della Nuova San Giovanni s.r.l. ha comunicato tutta una serie di azioni che ha compiuto negli ultimi tempi in merito alla gestione di Palazzo Corbucci: dalla individuazione di una banca per accendere un mutuo di 375.000,00 euro all'invito ad imprese private a presentare progetti di gestione. Considerato che tali scelte, che sembrano preludere ad un recupero dell'edificio con risorse pubbliche e ad una privatizzazione della gestione, non sono state condivise né dalla Commissione di studio istituita su Palazzo Corbucci né dal Consiglio comunale, MENTELOCALE ha presentato sabato scorso un'interrogazione per avere chiarimenti. Visto che a differenza del compartone l'Amministrazione non può appellarsi in questo caso a scelte fatte da altri in passato, auspichiamo che la definizione dell'idea progettuale per l'utilizzo del Palazzo Corbucci non venga anche in questo caso "blindata", ma sia fatta oggetto di un ampio percorso di discussione pubblica e di urbanististica partecipata aperto ai cittadini.



Oggetto: Interrogazione a risposta orale in Consiglio sulla recente attività svolta dalla società Porta della Valconca s.r.l. in merito al recupero di Palazzo Corbucci.

VISTO l’articolo apparso sul numero di aprile-maggio-giugno 2010 del notiziario “San Giovanni Notizie”, pagg.4-5, nel quale l’Amministratore delegato della società Porta della Valconca s.r.l. comunica di aver promosso incontri per la riqualificazione di Palazzo Corbucci con referenti pubblici e privati;

CONSIDERATO in particolare che dal medesimo articolo si apprende che per la “messa in sicurezza urgente” del tetto di Palazzo Corbucci sarà assunto un mutuo quindicennale di euro 375.000,00, per l’accensione del quale è già stato individuato l’Istituto Bancario, e che i lavori saranno eseguiti in base al progetto che era stato elaborato dalla precedente proprietà;

CONSIDERATO inoltre che nella conclusione del medesimo invito è presente un esplicito invito ad imprenditori privati a presentare proposte per il recupero di Palazzo Corbucci;

DATO ATTO che nell’ambito della Commissione consiliare di studio, che è stata istituita con deliberazione C.C. n.13 del 25.01.2010 per rispondere all’esigenza di raccogliere dati e informazioni sul più idoneo utilizzo futuro di Palazzo Corbucci, non sono state assunte decisioni né avanzate richieste all’Amministratore delegato della Porta della Valconca s.r.l. di attivarsi per reperire finanziamenti né tanto meno è stato stabilito che la soluzione gestionale dovesse coinvolgere imprenditori privati;

DATO ATTO che neppure il Consiglio comunale è stato mai coinvolto in merito alle modalità di finanziamento del recupero di Palazzo Corbucci né soprattutto in merito alla elaborazione dell’idea progettuale per la gestione dello stesso edificio;

RITENUTO opportuno che il percorso di elaborazione dell’idea progettuale per il recupero di Palazzo Corbucci coinvolga anche i cittadini di San Giovanni in un reale percorso di urbanistica partecipata che non si riduca alla presa d’atto di un progetto preconfezionato;

Per quanto sopra esposto

CHIEDO

- in base a quale mandato l’Amministratore delegato della Porta della Valconca s.r.l. ha ritenuto di attivare dei contatti per l’accensione di un mutuo quindicennale, di confermare il progetto di recupero elaborato per la precedente proprietà e di coinvolgere degli imprenditori privati tenuto conto che nell’ambito della Commissione consiliare su Palazzo Corbucci non è stata ancora definita una proposta in merito alla soluzione gestionale più opportuna?


- non è opportuno che l’idea progettuale relativa al recupero ed alla gestione di Palazzo Corbucci venga elaborata gradualmente attraverso il coinvolgimento della competente Commissione consiliare, del Consiglio comunale e dei cittadini e non esclusivamente dall’Amministratore delegato della Porta della Valconca s.r.l.?


- prima di procedere all’acquisizione di Palazzo Corbucci da parte del Comune è stata effettuata una stima dello stato dell’edificio e delle risorse necessarie per il suo recupero?

sabato 14 agosto 2010

UTILIZZO ALLOGGI PUBBLICI

È stato pubblicato sul sito del Comune nella sezione “Avvisi/Servizi Sociali” l’elenco predisposto dall'ACER, ai sensi dell’art. 16 c. 21 del "Regolamento Comunale per la disciplina di accesso all’edilizia residenziale pubblica e permanenza negli alloggi", approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 56 in data 22/04/2009, relativo all’utilizzo degli alloggi del Comune di San Giovanni in Marignano.

In una precedente interrogazione avevamo tra l’altro chiesto quale interventi fossero stati fatti per favorire la mobilità tra assegnatari in alloggi con spazi adeguati in rapporto alla numerosità del nucleo familiare. Questi dati ci danno una fotografia aggiornata della situazione.

Dall’elenco si evince che gli alloggi sono assegnabili ai vari nuclei familiari anche sulla base dei seguenti standard abitativi:
a) Gli alloggi con superficie utile fino a 50,00 mq. sono assegnabili ai nuclei familiari composti da 1 e 2 persone;
b) gli alloggi con superficie ricompresa tra i 50,01 mq. e 65,00 mq. sono assegnabili ai nuclei familiari composti da 3 persone;
c) gli alloggi con superficie ricompresa tra i 65,01 e 75,00 mq. sono assegnabili ai nuclei familiari composti da 4 persone;
d) gli alloggi con superficie ricompresa tra i 75,01 e i 90,00 mq. sono assegnabili ai nuclei familiari da 5 - 6 persone;
e) gli alloggi con superficie oltre 90,00 mq. sono assegnabili ai nuclei familiari composti da 7 persone ed oltre.

Su 61 alloggi pubblici, 44 risultano occupati, mentre 17 risultano sfitti. Dall’esame dei dati inoltre risulta che ben 36 alloggi risultano sottoutilizzati rispetto alle loro potenzialità abitative. In particolare, in 19 casi il sottoaffollamento per alloggio va dalle 5 alle 4 persone, mentre in altri 7 casi il sottoaffollamento va dalle 3 alle 2 persone in meno per alloggio. Vi sono poi 10 casi in cui il sottoaffollamento si riduce ad una unità in meno rispetto alle previsioni. I rimanenti 8 alloggi assegnati non risultano sottoutilizzati, anzi in almeno due casi si rileva un sovraffollamento pari ad 1 unità ciascuno. Stiamo parlando in particolare di 2 appartamenti di circa 65 mq abitati da 4 persone invece di 3.

Dai dati, infine, risulta che, sulla base degli standard abitativi vigenti, gli alloggi pubblici assegnati, che attualmente ospitano 110 persone, ne potrebbero ospitare altre 113. Comunque la si pensi, è un dato che fa riflettere. In ogni caso, considerando che i 17 alloggi pubblici non utilizzati sono previsti per lo più per 1, 2 o al massimo 3 persone, ci si chiede se non sia possibile utilizzarli per i nuclei familiari più ristretti, prevedendo un miglior utilizzo degli alloggi di più grande dimensione (quelli da 78 mq a 92 mq) sottoutilizzati, da destinare preferibilmente ai nuclei familiari più numerosi.

mercoledì 11 agosto 2010

NEWS SCUOLA DELL'INFANZIA

Dalla deliberazione della Giunta comunale n.113 del 9 luglio 2010, pubblicata in questi giorni all’albo pretorio online del sito del Comune, apprendiamo alcune novità in merito alla vicenda dei 19/21 bambine/i che devono frequentare la scuola dell’infanzia a partire dal 14 settembre 2010 e per i quali non si trovava né l’insegnante né l’aula.

Rammentiamo che nel Consiglio Comunale del 30 giugno l’Amministrazione aveva promesso di realizzare gli spazi della nuova sezione accanto all’attuale scuola dell’infanzia di Montalbano per dare risposte certe alle famiglie. Già in quell’occasione avevamo però segnalato che i tempi erano ristretti e che dunque non si sarebbe potuto realizzare la scuola entro settembre, all’apertura del nuovo anno scolastico.

Con la deliberazione G.C. n.113/2009 l’Amministrazione ha dovuto prendere atto della realtà: il prefabbricato della nuova sezione non sarà più realizzato entro settembre 2010, ma, si dice, “presumibilmente entro dicembre 2010”. Nel frattempo gli alunni verranno ospitati “in una stanza idonea dell’attuale scuola dell’infanzia”, presumibilmente di Montalbano.

Non è chiaro se nel frattempo l’Ufficio Scolastico Regionale abbia concesso una nuova sezione. La questione dell’insegnante verrà risolta utilizzando una delle due insegnanti che attualmente operano nell’unica sezione della scuola dell’infanzia di Montalbano. La nuova sezione probabilmente sarà a tempo parziale, mentre per quanto riguarda la fascia pomeridiana scoperta della sezione a tempo pieno il Comune darà un contributo all’Istituto Comprensivo per un educatore. Le risorse, pari ad euro 8.000,00, sono state reperite attraverso un prelevamento dal Fondo di riserva, per ora solo per il periodo settembre – dicembre 2010. Le risorse per il periodo gennaio – giugno 2011 dovrebbero essere stanziate nel bilancio 2011.

Diventa naturalmente urgente capire se la stanza individuata per accogliere in via temporanea gli alunni della nuova sezione sia davvero idonea e quando sarà pronto il prefabbricato che si intende realizzare (il cui costo, si rammenta, si aggira sui 300.000,00 euro). Ci si chiede poi se i genitori della sezione a tempo pieno di Montalbano siano stati puntualmente informati di tali novità.

Questa vicenda in ogni caso segnala che la programmazione di risorse certe e di edifici efficienti per l’istruzione scolastica realizzabili in tempi definiti non può essere improvvisata o sostituita dalla propaganda. Se queste difficoltà sono sorte per bimbi, per lo più residenti, nati nel 2007, ci si chiede cosa accadrà di fronte all’espansione demografica che verrà determinata dal compartone e dalla politica di espansione edilizia che l’Amministrazione sta ancora perseguendo.

giovedì 5 agosto 2010

CONSIDERAZIONI D'AGOSTO

Il voto sul compartone nel Consiglio comunale dello scorso 29 luglio ha almeno fatto chiarezza sull’attuale situazione politica di San Giovanni.

MENTELOCALE è l’unica forza di minoranza in grado di fare opposizione in Consiglio comunale al Bianchi bis. Non solo perché ha votato contro il compartone, ma anche perché ha saputo argomentare chiaramente la propria posizione proponendo, tra l’altro, una soluzione alternativa al percorso adottato dalla maggioranza. Essere coerenti con il programma votato dagli elettori, infatti, non significa non potere fare politica e non potere usufruire di tutti gli spazi, anche ristretti, che vengono messi a disposizione.

Il gruppo PDL – Lega, invece, ha scelto di uscire dalla sala e di non partecipare al voto. Questa uscita non è stata particolarmente argomentata, salvo un riferimento alla discussione sul prossimo P.S.C. ed alla richiesta di potere discutere con la maggioranza delle nuove zone di espansione urbanistica. Insomma, da un certo punto di vista, sembra che questa non partecipazione al voto sia stata una tattica per riuscire ad ottenere in futuro qualcosa di più in ambito urbanistico.

La discussione svoltasi sino ad ora nell’ambito della Commissione sul compartone è stata particolarmente deludente. La maggioranza non ha dato alle minoranze alcuna possibilità di entrare nel merito della discussione sul compartone. Il P.U.C. del compartone, infatti, non è stato neppure valutato dalla Commissione, mentre da settimane veniva vivisezionato dai notabili del PD (e si è visto con quali risultati). Tenuto poi conto che il PDL- Lega in Commissione ha votato contro la relazione di maggioranza, non si comprende perché non abbia coerentemente votato contro il compartone anche in Consiglio comunale. Del resto, è pur vero che sulle partite urbanistiche di peso (vedi Piano Casa) PD e PDL per ora sono sempre andati a braccetto. Non è escluso che anche in questo caso il PDL – Lega sia stato richiamato all’ordine e non abbia trovato di meglio, per non scontentare troppo il manovratore, che fare una finta opposizione.

A conforto di questa tesi, bisogna rammentare che Bianchi in Consiglio comunale, per criticare MENTELOCALE, non abbia trovato di meglio che leggere un testo del PDL – Lega con il quale si prendevano le distanze dal Comitato NO AL COMPARTONE. Piuttosto che fare un discorso, o leggere l’ennesimo testo preparato dagli uffici, Bianchi ha fatto capire quale sia la minoranza che predilige: quella che fa la faccia feroce sulle stupidaggini e che, quando ci sono cose serie da trattare, accondiscende e si eclissa, senza fare tante storie. Questo atteggiamento, d’altra parte, la dice lunga sulla visione della vita democratica che si respira nei vertici della maggioranza.

Solo l’Assessore Merli ha letto un discorso autoprodotto. Peccato che fosse fuori tema, visto che si trattava di dire sì o no al compartone. Certo a San Giovanni ci sono persone che avrebbero bisogno della casa popolare o di affitti a prezzi più bassi. Ma vedere nel compartone la soluzione delle criticità ventennali in ambito di edilizia pubblica del nostro Comune è per lo meno un po’ azzardato. Come pretendere che la struttura polivalente – che il privato dovrebbe costruire e che attualmente viene propagandata come sede del nuovo centro giovani – sia adibita a centro ambulatoriale. In ogni caso, le accuse di immobilismo a MENTELOCALE trovano il tempo che trovano e, immobilismo per immobilismo, possono rivoltarsi contro a chi le ha fatte. Alzi la mano chi ha mai pensato che l’Assessore Merli fosse contrario al compartone.