domenica 28 giugno 2009

RESOCONTO PRIMO CONSIGLIO

È stata approvata all’unanimità la delibera di convalida degli eletti.

Poi il Sindaco Bianchi ha giurato di osservare lealmente la Costituzione Italiana.

Sono stati comunicati i nomi dei nuovi assessori comunali con le relative deleghe:
Claudia Montanari, Vicesindaco, Servizi sociali, volontariato, pari opportunità, cultura, politiche giovanili, associazionismo ricreativo e culturale;
Daniele Morelli, Lavori pubblici, Urbanistica ed Edilizia privata;
Odoardo Gessi, Bilancio, programmazione e personale;
Marco Merli, Inclusione sociale e politiche abitative;
Maura Tasini, Ambiente, territorio e politiche energetiche;
Nicola Gabellini, Attività economiche, Vigilanza e Pubblica istruzione.

Le materie non delegate restano in capo al Sindaco, tra cui Sport e Turismo.

A proposito di queste nomine, il consigliere di MENTELOCALE Luca Vannoni ha svolto il seguente intervento:
“Vorrei svolgere alcune brevi considerazioni politiche sulla comunicazione dei componenti della Giunta da parte del Sindaco.

Colgo innanzitutto l’occasione per salutare tutte le componenti ed i componenti di questo nuovo consiglio augurando a tutte e a tutti di potere svolgere un proficuo lavoro per il bene del nostro paese.

Come consigliere d’opposizione del gruppo MenteLocale mi sembra importante ribadire, alla luce di queste nomine, alcuni importanti punti programmatici, che abbiamo illustrato in campagna elettorale e che continueremo a tenere presente nel nostro futuro lavoro in questo consiglio, come la riduzione dei costi della politica, la trasparenza dell’attività amministrativa e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

Credo che l’ampliamento del numero dei componenti della Giunta non vada nella direzione di una riduzione dei costi della politica. Servono addirittura sei assessori a San Giovanni? Forse è un numero eccessivo per il nostro Comune, tenuto anche conto che sono state assegnate delle deleghe inusuali e che probabilmente creeranno qualche problema di sovrapposizione delle competenze.

Invitiamo pertanto l’Amministrazione a dare un segnale importante in questi tempi di crisi, riducendo significativamente l’entità delle indennità di funzione per non fare pagare alla collettività il costo di un organo che è lievitato a questi livelli più per questione di equilibri politici da rispettare che di effettiva necessità e funzionalità.

Ci sembra che la composizione della nuova Giunta non costituisca neppure un contributo alla trasparenza della vita amministrativa. Il conflitto d’interessi del neo rinominato assessore Gessi – dirigente della CNA – con il compartone – della cui società come è noto fa parte anche la CNA – si ripropone ed anche in forma più grave visto che Gessi è ora anche consigliere.

Quando si affronteranno le questioni urbanistiche cruciali per il futuro sviluppo di San Giovanni – come il compartone e la piattaforma logistica – cosa pensa di fare l’assessore Gessi, uscirà o resterà in aula? Come farà a tenere un atteggiamento imparziale nei confronti delle politiche urbanistiche visto che avrà la responsabilità di redigere il nuovo bilancio di previsione e determinare il peso che avranno gli oneri di urbanizzazione nel finanziamento della spesa corrente?

Come gruppo MenteLocale non abbiamo nulla di personale contro Gessi ma crediamo che egli sia il primo a dovere e a potere dare un contributo alla trasparenza della vita amministrativa del nostro Comune – soprattutto nella questione del compartone – rinunciando all’incarico di Assessore. Se non si risolverà subito questa imbarazzante situazione di conflitto di interessi, continueranno ad addensarsi ombre e sospetti su di una questione di per sé già abbastanza torbida e confusa come quella del compartone.

Non sto dicendo che Gessi non possa fare politica attiva, sto solo dicendo che nell’attuale contesto – per il ruolo che egli ricopre in CNA e per le questioni urbanistiche che dovranno essere prossimamente affrontate in questo Consiglio – è per lo meno opportuno che assuma una posizione più defilata.

Come MenteLocale faremo a breve delle proposte concrete per migliorare il livello di trasparenza e di partecipazione del nostro Comune, collaborando con tutti i gruppi consiliari interessati.
Progetti come la pubblicazione in internet delle videoregistrazioni delle sedute di questo consiglio e delle deliberazione di Giunta e di Consiglio potranno in concreto contribuire a diminuire la distanza fra Comune e cittadini. Crediamo che anche l’organizzazione di un corso preliminare di formazione amministrativa per i consiglieri potrebbe svolgere una funzione positiva in questo senso elevando il livello delle competenze dei politici, aiutando così la qualità delle decisioni assunte a beneficio di tutti i cittadini.

Il rafforzamento dei percorsi di partecipazione del resto può essere realizzato se i numerosi assessori nominati decidessero di esercitare le proprie funzioni uscendo dal palazzo, consultando continuativamente le persone nelle varie zone del paese, facendosi parte attiva per fare finalmente partire i consigli di frazione e tutti gli istituti di partecipazione a stimolo e a servizio della partecipazione dei cittadini.

Visto che nei prossimi mesi partiranno le procedure di elaborazione del prossimo bilancio di previsione, perché non attivare sin da subito in fase sperimentale un percorso partecipativo aperto a tutti i cittadini di San Giovanni e finalizzato alla costruzione di un bilancio partecipato e di un bilancio sociale? Questo è un punto programmatico che MenteLocale condivide con il programma della maggioranza.

Mi auguro infine che l’Assessore Morelli intenda sostenere un serio percorso di coinvolgimento della popolazione su questioni urbanistiche di rilievo come il compartone, la nuova piattaforma logistica, la riqualificazione di via Al Mare (che con l’intervento in corso rischiamo di spezzare in due parti non comunicanti, creando ulteriori problemi ai residenti) e, naturalmente, il P.S.C.

L’infelice conclusione dei percorsi politici dei suoi predecessori all’Assessorato all’Urbanistica è sintomatica e trova forse una spiegazione nel deficit di effettiva partecipazione popolare nell’elaborazione di scelte di grande impatto ambientale e sociale per il paese e nel conseguente isolamento, anche politico.

La comunità marignanese con il recente voto ha mandato dei segnali inequivocabili.

È bene che chi ha orecchie per intendere, si disponga finalmente ad intendere. “

Si sono inoltre costituiti i gruppi consiliari e sono stati comunicati i relativi capigruppo:
MENTELOCALE: Luca Vannoni
CENTROSINISTRA: Susy Serafini
POPOLO MARIGNANESE-PDL-LEGA NORD: Luciano Bordoni
Il consigliere Aratari ha però pubblicamente espresso la sua contrarietà alla nomina di Bordoni a capogruppo e si è riservato di uscire dal gruppo della lista Popolo marignanese-PDL-Lega Nord.

Si è infine proceduto alla nomina dei componenti della commissione elettorale comunale. Dopo una votazione annullata, sono stati eletti come componenti effettivi Semprini e Brunetti per la maggioranza e Vannoni per la minoranza e come componenti supplenti Tasini e Merli per la maggioranza e Bordoni per l’opposizione.

mercoledì 24 giugno 2009

PRIMO CONSIGLIO

sabato 27 giugno 2009 alle ore 10,30
presso la Sala nell'edificio della biblioteca in via Roma è convocato
il primo consiglio comunale della nuova legislatura.
Ordine del giorno

1. Insediamento del Consiglio comunale. Convalida degli eletti;

2. Giuramento del Sindaco;

3. Comunicazione della nomina dei componenti della Giunta e del vice Sindaco;

4. Costituzione Gruppi consiliari – Comunicazione designazione dei Capigruppo;

5. Nomina della Commissione Elettorale comunale.
P A R T E C I P I A M O !!!

lunedì 22 giugno 2009

RIFLESSIONI SULL'IDEOLOGIA DELLA CRESCITA

Riflessioni sull'ideologia della crescita
di Beppe Marasso
L’ideologia della crescita ha esercitato una tale devastazione nella cultura e nei valori per cui il criterio di giudizio che unicamente viene preso in considerazione è quello economico. Peggio è quello economico a breve termine. Non importano considerazioni di ordine estetico, etico o culturale, basta che una cosa sia presentata come economicamente conveniente che ogni altra considerazione è spazzata via.

Questa semplificazione del giudizio, vera e propria automutilazione spirituale, porta in sé dei disastri, il primo dei quali è la “cecità” che impedisce di vedere gli effetti anche quando sono sotto gli occhi di tutti.
È di evidenza solare che le risorse finite della terra (che per quanto grande non è infinita) non possono sostenere infinitamente il loro uso dissennato senza collassare.

È ciò che sta avvenendo per il petrolio, per il cui controllo si sono già scatenate guerre preventive; sta per avvenire per l’acqua; è avvenuto e avverrà per risorse minerarie, ecc.

Da noi, tra le belle colline di Langhe, Roero e Monferrato il consumo insostenibile di risorsa è particolarmente visibile a proposito del territorio sempre più invaso da cemento e asfalto. Si costruiscono capannoni anche al di fuori di ogni necessità per investire soldi, per affittarli nell’illusione che lo “sviluppo” continuerà indefinitamente, mentre sono già evidenti le crepe. Nel momento della crisi assumerà valore il terreno che può dare buoni alimenti. Dal cemento chi può trarre di che sfamarsi?

Chi pensa di mettere al sicuro i propri risparmi investendo in cemento dunque non solo non tutela interessi collettivi ma neppure quelli più personali. È un fallito anche dal punto di vista più egoistico.
Ma non è necessario rivolgersi al futuro, basta e avanza guardare il presente. I corsi d’acqua, anche il maggiore, da noi il Tanaro, tendono ad essere sempre più poveri e soprattutto a cambiare il regime che sta diventando non più di tipo fluviale ma di tipo torrentizio. A questa trasformazione-degrado concorre anche l’asfaltatura e la cementificazione del territorio. La pioggia che cade su superfici impermeabili (asfalto e cemento appunto) non percola in profondità ma scorre via immediatamente. Questo da un lato alimenta l’onda di piena e i suoi effetti a volte devastanti (abbiamo avuto disastri e decine di morti nel ’94, ma danni sia pur minori anche più recenti), dall’altra riduce l’alimentazione della falda freatica che, anche per altre ragioni, diventa sempre più profonda. Anche l’approfondimento della falda, oltre agli evidenti danni all’agricoltura, determina la riduzione o il disseccamento delle fonti. Anche di qui periodi di magra dei corsi d’acqua alternati a rischi di esondazioni, appunto il regime torrentizio al posto del regime fluviale.
L’edilizia residenziale, e soprattutto quella industriale, essendo per ragioni economiche fatta su modelli standardizzati, frequentemente con cemento precompresso, perde caratteri locali e diventa causa di un impoverimento del paesaggio che è anche estraniazione dalla nostra identità, cioè impoverimento storico e culturale. Anche da questo punto di vista l’avidità è cattiva consigliera. Certamente i flussi di turismo che si sperano non si realizzeranno per venire a vedere dei capannoni; di costruzioni anonime, siano americane o tedesche o giapponesi o svizzere, ne hanno già fin troppe a casa loro, non hanno bisogno di venire da noi. A forza di capannoni ci troveremo dunque più poveri culturalmente, ma anche, maggior beffa degli “adoratori del business”, economicamente.
La nostra mente è stata colonizzata. Come nel secolo scorso in Asia, America e Africa si operarono grandi movimenti di liberazione dal dominio politico, è ora necessario un movimento di liberazione culturale. Liberati dalla prigione mentale che l’ideologia delle merci ci ha imposto, potremo ritrovare la strada dell’amore per la terra e per l’acqua, per le piante e i fiori e per ogni forma di vita animale e vegetale; amore e riconoscenza per i nostri antenati che queste colline ci hanno consegnato intatte dal punto di vista del paesaggio e più fertili da quello agronomico, in definitiva amore e rispetto per noi stessi, condizione per amare e rispettare gli altri.

lunedì 15 giugno 2009

DIRITTI EDIFICATORI? UNA TESI INFONDATA

Ad ulteriore chiarimento della questione dei "diritti edificatori" pubblichiamo una nota dell'urbanista Edoardo Salzano apparsa sul n.19 della rivista Carta del 29-5-2009.
Mentre in molte regioni si fanno nuovi piani urbanistici comunali che sostituiscono i piani regolatori vigenti, si scopre che i vecchi piani prevedevano aree edificabili in quantità che oggi si rivelano eccessive: zone industriali largamente incomplete, zone d’espansione eccedenti rispetto alle necessità di oggi.

Qualche sindaco di buon senso vorrebbe ridurre queste previsioni, e utilizzare il nuovo piano per tagliare aree inutilmente edificabili. Ma da qualche tempo è prevalsa una convinzione: se un piano urbanistico ha dato al terreno una destinazione edificatoria, ha fatto nascere nel proprietario un “diritto edificatorio”, che non può essere eliminato senza pagare al proprietario un indennizzo.
Questa tesi è una balla, eppure su di essa si è progettato il nuovo piano regolatore di Roma; ciò ha dato a quella tesi una grande autorevolezza.
Una recente sentenza del Consiglio di stato (n.2418 del 10 gennaio 2009) ribadisce che quella tesi è del tutto infondata. Già su eddyburg.it lo avevamo dimostrato alcuni anni fa, ma è importante che la tesi sia stata ribadita dopo anni di deregulation.
La tesi del Consiglio di stato in sintesi è la seguente. Il piano urbanistico generale può modificare una destinazione d’uso precedente, anche se è stata avviata e lungamente elaborata la procedura di formazione di un piano di lottizzazione. Il comune deve motivare correttamente la decisione, ma l’unica spesa che deve sostenere è quella eventuale di spese legittimamente sostenute dal proprietario.
Non solo, ma è del tutto legittimo imprimere una destinazione d’uso agricola a un terreno precedentemente dichiarato edificabile se quel terreno è idoneo per l’agricoltura. Accertare che un terreno è idoneo per l’agricoltura ed impedirne conseguentemente l’urbanizzazione, insomma, non significa porre un vincolo, ma attribuire una destinazione d’uso adeguata alle caratteristiche di quel suolo.

venerdì 12 giugno 2009

LETTERA APERTA A LOMBARDI E VITALI

MENTELOCALE ha inviato oggi la seguente lettera aperta ai candidati alla Presidenza della Provincia di Rimini Marco Lombardi e Stefano Vitali.

Gentili candidati alla Presidenza della Provincia di Rimini,

come lista civica MenteLocale abbiamo partecipato alle recenti elezioni comunali del Comune di San Giovanni in Marignano basando la nostra campagna elettorale sui temi della gestione e della salvaguardia del territorio, ottenendo, tra l’altro, un buon risultato in termini di consenso.

Siamo una lista composta da persone di matrice culturale trasversale ed anche per questo non abbiamo mai dato delle indicazioni di voto ai nostri simpatizzanti per le elezioni provinciali.

Non siamo però indifferenti agli esiti del ballottaggio del 21 giugno, ma siamo convinti che nella scelta di un candidato ormai conti più che la consonanza ideologica la serietà di proposte concrete di miglioramento della qualità del territorio.

Data l’importante funzione di coordinamento che la Provincia svolge in materia di pianificazione territoriale, siamo dunque molto interessati a conoscere il vostro pensiero in merito alla previsione di pesanti interventi urbanistici nel territorio di San Giovanni come il compartone e la piattaforma logistica. Noi riteniamo, insieme alla maggioranza dei marignanesi, che questi interventi siano devastanti per lo sviluppo futuro del nostro paese dal punto di vista del degrado della qualità ambientale, sociale ed economica.

Se sarete eletti alla carica di Presidente della Provincia, vi farete parte attiva – per quanto di competenza – affinché il progetto del compartone e della piattaforma logistica vengano bloccati?

Se sarete eletti alla carica di Presidente della Provincia, vi farete parte attiva affinché il modello di sviluppo della cementificazione selvaggia ed indiscriminata che ha investito il territorio riminese negli ultimi venti anni venga abbandonato a favore di uno sviluppo che privilegi il riuso ed il recupero del patrimonio edilizio esistente anche in chiave di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici?

Quali provvedimenti intendete adottare nel corso del vostro eventuale mandato amministrativo per raggiungere l’obiettivo indifferibile della salvaguardia del territorio?

Crediamo che intorno a questi temi si giocherà lo sviluppo futuro della comunità provinciale.

Ci permettiamo pertanto di invitarvi qui a San Giovanni per un confronto pubblico sul tema della gestione e della salvaguardia del territorio.

Restiamo comunque in attesa di un vostro riscontro ai quesiti posti nelle forme che riterrete più opportune.

Cordiali saluti.

Lista civica MENTELOCALE San Giovanni in Marignano

mercoledì 10 giugno 2009

IL MITO DEI DIRITTI EDIFICATORI


Con buona pace di quanti cianciano di “diritti edificatori” attribuiti dai piani urbanistici e non revocabili senza pagare. Una nota dell'urbanista EDOARDO SALZANO, e il testo della sentenza 2418/2009.

Un’importante sentenza del Consiglio di Stato (IV sezione, sentenza n.2418/2009 del 10 gennaio 2009) ribadisce un principio da tempo affermato nella giurisprudenza, e tranquillamente calpestato di quanti affermano che, se un piano urbanistico comunale prevede una volta che un determinato terreno sia edificabile, nasce nel proprietario un “diritto edificatorio” che non può essere revocato da un piano successivo. Una conferma, con qualche interessante integrazione a favore dell’interesse pubblico.
Il fatto
Il terreno di un certo soggetto, nel comune di Perugia, era stato inserito nel Prg tra le aree edificabili. Successivamente era iniztato l’iter di un piano di lottizzazione, attuativo di quella previsione; iter che si era protratto per molti anni senza peraltro concludersi con gli atti formali richiesti dalla legge. Nel 2002 il comune aveva approvato un nuovo Prg, nel quale quell’area, insieme ad altre, era stata classificata cone zona agricola. La società proprietaria aveva ricorso al Tar, e questo aveva dato ragione al Comune. Nuovo ricorso, questa volta al livello superiore della giustizia amministrativa. Il Consiglio di Stato ha confermato il parere del Tar con alcune argomentazioni che vogliamo riassumere per il loro generale interesse.
La sentenza in tre punti
Il Consiglio di Stato ribadisce, in primo luogo, che un Prg (o una sua variante) ha un potere superiore a quello di un piano di lottizzazione il cui iter non si sia concluso, e quindi può tranquillamente modificarne o annullarne le precisioni.
Così si esprime la sentenza: “Ed invero, muovendo proprio dalla giurisprudenza in materia di aspettative derivanti da lottizzazioni edilizie e modifiche preclusive dello strumento urbanistico, deve premettersi e ribadirsi che nessuna posizione giuridicamente può essere riconosciuta a progetti di lottizzazione che, al momento della variazione del PRG, risultino ancora in itinere o in istruttoria ancorché da lungo tempo. É evidente che ciò non è assentibile, in ragione del fatto che, mentre la variante di PRG assume immediata efficacia, per contro non sussiste alcuna approvazione di atto giuridico che sia perciò assurto al rango di uno strumento urbanistico efficace (nella specie attuativo, ad iniziativa di parte privata, quale il piano di lottizzazione) e del quale debba in qualche modo tenersi conto”.
La proprietà aveva poi sostenuto che comunque, avendo il terreno la destinazione d’uso edificatoria, era stata versata al comune una quota dei contributi pèrevisti per le opere di urbanizzazione.
La sentenza afferma: ciò significa che il Comune dovrà probabilmente restituire la somma percepita, ma non costituisce un motivo per annullare la variante al Prg e ripristinare i “diritti edificatori”.
Ecco le parole della sentenza: “[…] anche il pagamento di oneri di urbanizzazione, lungi dal costituire aspettative edificatorie tutelate, si muove in realtà nel solo ambito obbligatorio-patrimoniale, generando al più il dovere restitutorio di somme non dovute, ma non può certamente comportare il sorgere di un dovere dell’amministrazione di fornire particolare motivazione delle proprie scelte urbanistiche incisive delle aspettative di mero fatto”.
Un ulteriore argomento di contestazione da parte della società proprietaria era nella circostanza che, comunque, il Comune aveva cambiato la destinazione d’uso del terreno da edificatorio ad agricolo. La sentenza afferma che ciò è nella piena potestà del comune, e che la situazione documentata dal piano rivelava che, se c’era una “vocazione”, questa era quella agricola e che quindi era pienamente legittimo adeguare a questa realtà le prescrizioni della pianificazione.
Afferma la sentenza che non vale mettere in contrasto la previsione del precedente piano e quella del nuovo, poichè “tale correlazione non può fondare alcun vizio di illegittimità, rappresentando il contenuto stesso del legittimo esercizio dello “jus variandi” in sede pianificatoria e comporta proprio il potere di mutare il regime giuridico-urbanistico dell’area, che vede quindi cambiare la sua “vocazione” in senso giuridico (nella specie da edificatoria ad agricola).
Altra nozione è invece rappresentata dalla “vocazione” intesa come la situazione dell’area nelle caratteristiche geomorfologiche del contesto in cui essa si trova al momento dell’esercizio del potere pianificatorio e quindi indipendentemente dalla destinazione giuridica sino a quel momento impressa ma che può avere o meno avuto esplicazione mediante un effettiva trasformazione del territorio.
Ed è tale situazione che viene in rilievo rispetto alla nuova destinazione giuridico-urbanistica che all’area si intende conferire e che, come correttamente confermato dal TAR, il Comune risulta aver nella specie preso in considerazione ove ha evidenziato (nello studio preliminare e carta d’uso del suolo) che l’area ha oggettivamente caratteristiche agricole essendo di natura “seminativo-irrigua”. Rispetto a tale valutazione tecnica, quindi, la scelta del nuovo PRG di imprimere destinazione agricola è del tutto coerente […]”.
Riassumendo: il piano urbanistico generale può senza ombra di dubbio modificare una destinazione d’uso precedente, anche se è stata avviata e lungamente elaborata la procedura di formazione di un piano di lottizzazione. Oltre alla corretta motivazione, l’unica spesa che il comune deve sostenere è quella eventuale di spese legittimamente sostenute dal proprietario. É del tutto legittimo imprimere una destinazione d’uso agricola a un terreno precedentemente dichiarato edificabile se quel terreno è idoneo per l’agricoltura.

EDOARDO SALZANO
tratto dal sito web
http://eddyburg.it/

File allegati
Il testo della sentenza, in formato .pdf
( CDS_200902418_SE_4 lottizzazione revocata.pdf 103.60 KB )

martedì 9 giugno 2009

OGGI COMINCIA IL CAMBIAMENTO

Queste elezioni hanno cambiato qualcosa a San Giovanni.
San Giovanni si è svegliato.

Per chi vuol vedere le cose senza pregiudizi, il senso politico di queste elezioni comunali sta sia nella perdita di consenso della lista Bianchi e del PD sia nell'affacciarsi in consiglio comunale di un gruppo nuovo come MENTELOCALE con uno straordinario 13,83% (e 1 seggio assegnato).

Bianchi ha perso il referendum virtuale sul compartone e sulla gestione del territorio che si è svolto insieme a queste amministrative. Collezionando un bel - 12,1%, passando dal 60,8% del 2004 al 48,7% di oggi, ha perso ben 583 elettori in una botta sola!!!

Ben 2800 marignanesi, il 51,3% dei voti effettivi, hanno detto semplicemente "no!" alla prospettiva di diventare un paese con un grande quartiere dormitorio, un non-luogo di passaggio senza anima e senza identità, destinato per disgrazia a diventare la piattaforma logistica di tutta la provincia. Tutte le future decisioni in merito dovrebbero partire da questa semplice constatazione, senza fare sfoggio di inutili autoritarismi.

E per ribadire questo concetto gli stessi elettori della lista Bianchi hanno ritenuto bene di mandare a casa l'ex assessore all'urbanistica Barilari. Prudenza e saggezza vorrebbero che chi è stato prima escluso dal consiglio non venga poi ripescato in giunta alle spalle degli elettori. Staremo a vedere.

MENTELOCALE continuerà a sviluppare la pratica di un'altra politica possibile facendo informazione, promuovendo la trasparenza e stimolando la partecipazione delle persone alla vita amministrativa.

Anzi, a questo proposito, vi chiediamo di continuare a segnalarci attraverso questo blog o per e-mail mentelocale2009@gmail.com tutti gli argomenti, le proposte, i problemi, le situazioni critiche che riguardano la vita nel paese.

Cercheremo pertanto anche di sviluppare un rapporto proficuo con le altre opposizioni politiche, fuori e dentro il consiglio comunale, per realizzare un'opposizione seria ed in grado di coinvolgere la popolazione sulle tematiche principali della gestione del territorio, della mobilità, del cambiamento del modo di amministrare il Comune, dell'importanza della cultura e della valorizzazione della rete dell'economia locale.

Occorre continuare ad alimentare il sogno del cambiamento attorno a progetti concreti. Per fare questo è importante che tutti i membri del consiglio comunale divengano membri consapevoli ed informati, davvero liberi di fare attività politica nell'interesse comune.

Per questo proponiamo, e lo formalizzeremo come proposta anche in consiglio comunale, di fare svolgere subito un corso di formazione per tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione sui meccanismi principali della programmazione dell'amministrazione comunale.
Elevare il livello del consiglio comunale significa elevare il livello del dibattito pubblico del paese per innescare dei progetti concreti di miglioramento della qualità di vita di tutti.

lunedì 8 giugno 2009

755 voti a MENTELOCALE
13,83%

GRAZIE SAN GIOVANNI!!!

LAVOREREMO INSIEME A VOI PER UN PAESE MIGLIORE!!!

CIAO

mercoledì 3 giugno 2009

PERCHE' VOTARE LA LISTA MENTELOCALE

Nel programma di MENTELOCALE trovate alcune proposte di azioni concrete per realizzare un cambiamento reale, tutti insieme, nei prossimi anni a San Giovanni partendo dal miglioramento della qualità delle nostre relazioni con gli altri e con l’ambiente. Pensiamo che impegnarci direttamente in politica significhi dare un segno di responsabilità e di speranza che le cose possono davvero migliorare.

La sensazione di semplici cittadini è che in questi cinque anni si sia perso tempo, senza riuscire ad impostare una programmazione del territorio degna del nome, facendo attenzione più alle richieste di danarosi imprenditori che a quelle dei semplici cittadini.

La stessa nascita del partito democratico nella nostra realtà locale, non ha portato alcun rinnovamento, ma ha solo ‘fotografato’ un assetto di potere che si è consolidato attraverso un faticoso compromesso tra vecchi e nuovi interessi.
È da oltre 15 anni che a San Giovanni è quasi assente un’opposizione competente che controlli l’operato della maggioranza, che gli faccia sentire il fiato sul collo, che influenzi le sue scelte, che attiri l’attenzione di tutti sulle magagne del potere. Non possiamo permetterci che questo stato di cose continui ancora.

La nostra lista civica è fuori dai partiti, non appoggiamo liste né alle provinciali né alle europee. Abbiamo una proposta politica nuova per il paese che, insieme a voi, vuole tentare di cambiare le cose, coinvolgendo nell’impegno politico persone giovani di matrice culturale trasversale.

Riteniamo che gli ambiti di intervento prioritari per San Giovanni siano i seguenti:
- risparmio del territorio;
- risparmio energetico;
- raccolta differenziata porta a porta;
- promozione e potenziamento degli spazi culturali ed informativi;
- piano di edilizia popolare;
- sostegno alle azioni di cura e di rigenerazione del tessuto sociale;
- valorizzazione della mobilità dolce e del micro trasporto pubblico;
- un’azione seria a sostegno dei giovani;
- promozione commerciale, agricola e turistica di San Giovanni.

Un paese che non discute, che non partecipa, che non è informato è un paese sfiduciato che è passivo di fronte a qualsiasi abuso dei potenti di turno.

Abbiamo forse dormito tutti un po’ troppo, è ora però di svegliarsi!

Siamo convinti che un’altra politica è possibile, una politica che parla di azioni di buon senso e non di affari, che si rivolge a cittadini adulti e non a clienti da compiacere.

CAMBIARE DAVVERO OGGI E' POSSIBILE!

Sintesi del programma della Lista MenteLocale
“Il paese che sogniamo”
Basta sprechi in Comune

1 RISPARMIAMO ENERGIA
- riqualificazione dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e dell’illuminazione pubblica, reinvestendo i risparmi conseguiti nel miglioramento della qualità dell’ambiente (meno emissioni di CO2) e dei servizi erogati ai cittadini;
- fare partire un progetto per installare pannelli solari a costo zero negli edifici pubblici e privati del paese, attraverso il coinvolgimento di ditte del settore e di banche locali.

2 LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE
- introdurre il bilancio sociale ed il bilancio partecipato per informare i cittadini di ciò che il Comune ha fatto ed intende fare coi soldi pubblici;
- coinvolgere i cittadini attraverso i consigli di frazione ed il consiglio dei ragazzi, per ascoltarne davvero le esigenze.

3 RIDUCIAMO I SOLDI ALLA CASTA
- realizzare una drastica riduzione delle indennità di funzione per il sindaco (che oggi prende oltre € 2.500,00 al mese) e per gli assessori.

4 TRASPARENZA IN COMUNE
- videoregistrare e pubblicare in internet le sedute del consiglio comunale e le delibere del consiglio e della giunta.

5 ACQUISTI VERDI
- introdurre negli acquisti del Comune una maggiore attenzione per l’impatto ambientale e per il ciclo di vita dei beni da acquistare (dagli arredi ai detersivi ecologici, dalla carta riciclata, , ai veicoli a metano).

Stop al consumo del territorio

1 NO AL COMPARTONE
- ripensare la questione del compartone (500 appartamenti per 1500 nuovi abitanti), mettendone in discussione la realizzazione, attraverso il coinvolgimento della popolazione in un serio percorso di urbanistica partecipata;

2 RIPENSIAMO LA PIATTAFORMA LOGISTICA
- La prevista piattaforma logistica non si accorda con lo sviluppo turistico del paese (campo da golf e centro ippico) che, sia pure tra mille contraddizioni, sembra sia stato in questi anni privilegiato e porta a San Giovanni traffico pesante ed inquinamento.

3 FUORI IL CEMENTO DAL BILANCIO DEL COMUNE
- diminuire l’impatto degli oneri di urbanizzazione sul finanziamento della spesa corrente. Nel bilancio 2009 (del nostro comune) ben il 69% degli oneri di urbanizzazione, pari ad € 1.102.620,00, è destinato al finanziamento delle spese correnti invece che alla realizzazione di marciapiedi, piste ciclabili, fognature ed infrastrutture per tutti i cittadini.

4 RECUPERIAMO IL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE
- ridimensionare gli ampliamenti previsti dal nuovo Piano Strutturale Comunale (ulteriori 1500 nuovi abitanti) che sono fuori scala rispetto alle effettive esigenze di San Giovanni;
- censire le case sfitte e i capannoni non utilizzati per concordare coi proprietari privati modalità di utilizzo, ripristino e recupero.

5 RISPARMIAMO I SOLDI DEL RISCALDAMENTO
- promuovere l’efficienza energetica delle abitazioni private attraverso uno sportello informativo sulle agevolazioni fiscali e gli incentivi previsti per chi decide di ristrutturare la propria casa (coibentazioni, sostituzione degli infissi, installazione di caldaie a basso consumo).

6 RILANCIAMO L’EDILIZIA POPOLARE
- occorre una politica della casa che attraverso l’utilizzo sapiente degli strumenti previsti dalla normativa vigente come la perequazione consenta un piano di sviluppo di edilizia popolare concreto e misurato sulle esigenze effettive, evitando di creare quartieri dormitorio slegati dal contesto sociale del paese.

7 VALORIZZIAMO I TERRENI AGRICOLI
- salvaguardare i terreni agricoli nella dignità della loro funzione produttiva promuovendo il rilancio del’agricoltura in senso biologico e turistico (bed&breakfast, agriturismi).

Ripartiamo dalla cultura

1 SPAZIO AL GIOCO
- realizzare una sezione ragazzi della biblioteca comunale con annessa ludoteca per svolgere attività di animazione e di promozione della lettura nei confronti dei più piccoli.

2 CONFERENZE SERALI
- organizzare una rassegna di conferenze su tematiche che emergono dalle situazioni contemporanee di crisi (crisi ambientale, crisi economica, crisi del senso…).

3 I NOSTRI 2000 ANNI DI STORIA
- realizzare un museo civico per restituire alla popolazione il senso del proprio abitare a San Giovanni e per comunicare all’esterno un’immagine di paese non scontata, non semplice appendice amorfa della costa, ma luogo denso di stratificazioni culturali e salienze paesaggistiche.

4 ANDIAMO AL CINEMA IN PIAZZA
- organizzare durante la stagione estiva in piazza Silvagni e negli altri spazi all’aperto delle frazioni una rassegna itinerante di proiezioni serali con pellicole di qualità.

5 SCOPRIAMO LE FOSSE GRANARIE
- inserire le fosse granarie in un progetto più ampio di valorizzazione delle tradizioni contadine del paese rendendo possibile la fruizione sia in forma diretta con un itinerario sotterraneo sia attraverso tecniche innovative di presentazione multimediale.

6 IL TERRITORIO COME MUSEO DIFFUSO
- considerare tutto il nostro territorio come un museo a cielo aperto da tutelare e valorizzare come plus valore in aggiunta all’offerta turistica nel settore dello sport e dello svago: recuperare la fossa dei mulini sul Conca, l’ex frantoio Asmara come esempio di archeologia industriale e polo naturalistico di ingresso al fiume, l’oasi naturalistica della diga e le salienze geologiche della zona, il Santuario di Madonna del Monte come polo storico e culturale della collina.


Un paese da vivere insieme

1 I GIOVANI SONO IL FUTURO DEL PAESE
- mettere a disposizione, in via definitiva, ai giovani a partire dai 14 anni, la sede dell’ex macello nel Fosso del Pallone, affinché abbiano un luogo attrezzato per socializzare e per sviluppare e condividere la loro creatività. È opportuno compiere una scelta logistica e gestionale chiara e trasparente e superare la confusione ed i ritardi che hanno contraddistinto sino ad ora l’azione amministrativa.

2 A M’ARCORD E MI PAES
- per favorire l’incontro tra giovani ed anziani creare nella biblioteca comunale una “Stanza della Memoria” nella quale chiunque, in orari prefissati, potrà rivolgersi per lasciare la sua memoria di vita. Le memorie potrebbero essere raccolte e trascritte da volontari coordinati da un esperto per poi essere restituite alla popolazione in opportuni momenti di socializzazione e di festa e tramite un sito web;
- sviluppare momenti di condivisione tra giovani ed anziani per la trasmissione della preziosa cultura popolare di San Giovanni, fatta di mestieri, manualità e conoscenze legate alla terra e alle sue genti: attivare laboratori dei mestieri (calzolaio, sarta, ricamatrice, giardiniere, contadino, zdora…) e coinvolgere le scuole e l’associazionismo marignanese per reimpiantare tra i giovani una serie di competenze da socializzare e valorizzare anche in chiave turistica.

3 SPAZIO ALL’ARTE
- realizzare uno spazio pubblico dedicato alla libera espressività per dare la possibilità ai tanti artisti marignanesi di esporre le proprie opere e di raccontare agli altri il proprio percorso creativo.

4 PROMUOVIAMO L’INTERCULTURA
- promuovere momenti di incontro e di socializzazione con le famiglie che vengono da lontano dedicati alla conoscenza delle reciproche tradizioni culturali, linguistiche, gastronomiche. Ogni differenza è da considerare una ricchezza che contribuisce alla realizzazione del bene di tutti.

Rispettiamo la madre terra

1 MENO RIFIUTI E RACCOLTI MEGLIO
- introdurre la raccolta differenziata porta a porta per ridurre gli ingenti costi dello smaltimento dei rifiuti, aumentare la raccolta differenziata e ridurre le tasse ai cittadini che riciclano di più;
- promuovere la riduzione degli imballaggi attraverso un progetto di installazione di dispenser per la distribuzione di prodotti alimentari e non alimentari (detersivi).

2 PROMUOVIAMO I PRODOTTI DEL NOSTRO PAESE
- promuovere la diffusione e il consumo di prodotti alimentari del territorio attraverso la vendita diretta (mercatino degli agricoltori), attraverso forme innovative di acquisto (Gruppi di Acquisto Solidale) e attraverso il coinvolgimento degli esercizi commerciali del paese e la valorizzazione della loro importante funzione sociale;
- potenziare la promozione dei prodotti enogastronomici di San Giovanni attraverso la creazione di un marchio di denominazione comunale;
- realizzare un padiglione fieristico che consenta lo svolgersi di manifestazioni durante tutto l’arco dell’anno attraverso il recupero di una casa colonica esistente nei pressi del centro del paese.

3 CAMBIAMO STILI DI VITA INSIEME… IN FAMIGLIA
- coinvolgere le famiglie e tutte le persone interessate in un percorso continuativo di formazione ecologica, articolato in vari livelli di approfondimento, a partire dai gesti quotidiani di consumo delle risorse, come per es. l’uso della sporta non di plastica per la spesa, l’acquisto di prodotti senza imballaggi per ridurre i rifiuti, la raccolta differenziata, la riqualificazione energetica degli edifici e dei veicoli.

4 A PASSEGGIO LUNGO I NOSTRI FIUMI
- la storia di San Giovanni è anche una storia di acqua, la storia dei suoi fiumi e dei suoi mulini. Per questo è necessario valorizzare le vene d’acqua del territorio: Tavollo, Ventena, Conca recuperando i percorsi ciclopedonali presenti e/o creandone di nuovi per rendere possibile la fruizione naturalistica ed escursionistica dei nostri fiumi.



La mobilità: ci sono alternative all’auto!

1 ANDIAMO IN BICICLETTA
- incentivare l’uso della bicicletta mediante la realizzazione di un sistema di piste ciclabili con alti tassi di sicurezza per il ciclista, che conducano ai luoghi cardine del paese (scuole, municipio, centro commerciale) facendole divenire convenienti anche per il tempo risparmiato rispetto all’auto e realizzare al più presto una pista ciclopedonale che colleghi Montalbano al Capoluogo;
- realizzare nella zona artigianale un sistema di biciclette in comodato gratuito a disposizione dei lavoratori per raggiungere i luoghi ove intendano consumare il pasto (mensa, ristorante…) e così diminuire il traffico automobilistico durante la pausa pranzo.

2 CAMBIAMO GLI OROLOGI DEL LAVORO
- alleggerire la grave congestione del traffico durante le ore di punta anche attraverso una concertazione degli orari d’apertura e chiusura degli uffici pubblici, delle scuole, delle imprese e dei servizi.

3 PIU’ COMPUTER, MENO SMOG
- potenziare la rete civica telematica e realizzare una rete civica Wi-fi. L’erogazione di servizi via internet e la realizzazione di un sito comunale ricco di informazioni utili al cittadino ed alle imprese limitano gli spostamenti e favoriscono la condivisione delle informazioni tra amministrazione e cittadini.

4 A SCUOLA A PIEDI, IN GIRO IN BUS
- per diminuire il traffico e responsabilizzare i nostri figli dandogli autonomia realizzare il cosiddetto PIEDIBUS ossia un autobus umano formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da due o più adulti “autisti”che come un vero autobus raccoglie i bambini su un tracciato determinato e li accompagna da casa a scuola e viceversa;
- istituire il bus a chiamata, un trasporto pubblico che grazie alla tecnologia riesce a divenire più comodo, efficace ed economico rispetto al trasporto pubblico tradizionale, soprattutto nelle zone a bassa densità abitativa come le nostre;
- promuovere nella zona artigianale un sistema intercomunale di trasporto pubblico.

5 ELIMINIAMO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE
- garantire un paese accessibile a tutti (portatori di Handicap, carrozzine, passeggini, anziani con bastone) attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche presenti ancora in molte strade, marciapiedi, edifici pubblici.

martedì 2 giugno 2009

AFFERMAZIONI RISCHIOSE

MENTELOCALE invita tutti i cittadini di San Giovanni ad andare a ritirare in Comune il programma ufficiale delle varie liste che si presentano alle prossime elezioni comunali. È molto semplice, basta chiedere e la copia viene rilasciata subito. Noi l’abbiamo fatto e abbiamo trovato delle ‘perle’ che riteniamo di comunicare per fare capire quale sia il livello del dibattito politico al quale vogliono che ci rassegniamo.

La lista Bianchi ha presentato in Comune, firmandola, una versione in bozza (!!!) del proprio programma, dimenticandosi di emendarla da imbarazzanti note. Capita così di leggere a proposito della piattaforma logistica: “Confermiamo infine quanto definito dall’accordo di programma 2004, con il quale si stabilisce che la piattaforma logistica ed i nuovi insediamenti potranno partire solo dopo la realizzazione della nuova Strada Provinciale n.58. (Nota: affermazione rischiosa)” !!!

Ci chiediamo, insieme agli abitanti di Santa Maria in Pietrafitta, perché un’affermazione di questo genere sia rischiosa a giudizio di chi ha scritto questo programma. Forse la piattaforma logistica è l’ennesima speculazione edilizia che comunque partirà anche senza un serio piano infrastrutturale? Forse la tanto decantata realizzazione della bretella alla S.P. 58 è solo una favoletta di comodo da raccontare ogni cinque anni in tempo di elezioni visto che la realtà è purtroppo ben diversa?

Al di là di facili considerazioni sulla sciatteria di presentare in bozza un programma ufficiale, ci chiediamo quale sia la serietà di una lista che si presenta ai cittadini senza evidentemente condividere affermazioni fondamentali del proprio programma!

Non va meglio per quanto riguarda il programma della lista Bordoni nel quale troviamo addirittura un impegno, attraverso un progetto di iniziativa pubblica, a “rimediare dopo tanti anni alla situazione dei terreni di via Santa Lucia” a Pianventena. Ma se, come sembra, si sta parlando della famosa lottizzazione abusiva, da tanti anni in stand by con la compiacenza dell’amministrazione, come è possibile che un candidato sindaco di una forza di opposizione pretenda di sanarla all’interno del nuovo piano regolatore? Siamo proprio nella fantapolitica o nella totale inconsapevolezza…
Del resto Bordoni, rispondendo positivamente a tutti i quesiti proposti da MENTELOCALE (ma li ha almeno letti?), si è detto disponibile anche a non condonare nel nuovo piano regolatore le lottizzazioni abusive, compresa quella di Pianventena. E allora qual è la posizione definitiva della sua lista?

È comunque evidente che per Bianchi e Bordoni il programma è l’elemento meno importante della campagna elettorale se può essere così disinvoltamente compilato e poi dimenticato all’albo del Comune, senza ritenere necessario un serio lavoro di divulgazione dei suoi contenuti alla cittadinanza e senza preoccuparsi che qualcuno lo possa leggere e discutere.

MENTELOCALE ribadisce il proprio impegno a fare emergere le contraddizioni e le strane contiguità del sistema di potere che ha legato in questi anni a San Giovanni destra e centrosinistra nel più totale disinteresse nei confronti della trasparenza e della partecipazione dei marignanesi alla vita amministrativa.

Il dibattito pubblico tra i candidati sindaci, proposto da MENTELOCALE, potrebbe allora essere una buona occasione per confrontarsi e cominciare a rispondere ai molti dubbi ed alle molte perplessità dei marignanesi.

lunedì 1 giugno 2009

DIBATTITO WEB: ECCO LE RISPOSTE

SUCCESSO DEL DIBATTITO WEB PROMOSSO DA MENTELOCALE
Tutti i candidati sindaci, a parte Bianchi, rispondono ai quesiti proposti da MENTELOCALE

MENTELOCALE ed il suo candidato sindaco Luca Vannoni sono molti soddisfatti nel comunicare che ben tre candidati sindaci alle prossime elezioni comunali (Lucilla Ketti Ronchi, Massimo Casadei, Luciano Bordoni) hanno ritenuto di partecipare al dibattito virtuale rispondendo ai quesiti posti e contribuendo così ad arricchire il livello del dibattito della campagna elettorale.

In particolare, è emersa in tutti i candidati la disponibilità a ripensare o a mobilitarsi per non consentire la realizzazione di interventi devastanti per il territorio marignanese come il compartone e la piattaforma logistica.

Al di là delle differenze di parte e del momento elettorale, questo già ci sembra un risultato politico molto importante. Nel corso del dibattito, consultabile da chiunque nei commenti del blog e che per comodità riportiamo qui sotto, sono emerse naturalmente differenze e sono sorte anche ulteriori domande alle quali MENTELOCALE ha risposto.

A questo punto, visto che c’è stata questa disponibilità di ben quattro liste al dibattito virtuale, MENTELOCALE ritiene di rilanciare la proposta di un momento reale di confronto, per esempio in Piazza Silvagni, per illustrare ai marignanesi i singoli programmi e lasciare spazio alle domande del pubblico, come è stato fatto la scorsa settimana a Cattolica.

Al di là degli impegni elettorali di tutti, questa potrebbe essere davvero un’iniziativa inedita ed importante per San Giovanni anche per rigenerare la fiducia delle persone nella politica. Basta volerla fare.

Purtroppo si continua a registrare l’assenza (o la fuga?) dal dibattito del candidato sindaco Domenico Bianchi che, per ora, non ha ritenuto di comunicare il suo parere in merito ai quesiti posti da MENTELOCALE. A lui ed al PD rilanciamo l’invito a un confronto (virtuale & reale) che riteniamo necessario dato che la serata finale del 5 giugno è più adatta per la propaganda che per un serio momento pubblico di confronto e riflessione.
***
sinistra critica risponde:
Il sindaco Bianchi rifiuta un confronto pubblico con me e con gli altri candidati perchè probabilmente ha paura, e con ragione, di perdere consensi di far vedere che la sua politica non è più quella di cinque anni fa, ma è la solita politica di sfruttamento del territorio da parte dei privati.
A me dispiace di non poter confrontarmi ed esporre le nostre poposte ai marignanesi, intanto proviamo a rispondere ai quesiti posti da "Mente Locale".
Premetto che ai quesiti mi è stato chiesto di rispondere con un si o con un no, ma ad alcune domande ciò risulta impossibile.
1) È disponibile a pubblicare in internet le sedute del consiglio comunale e le delibere della giunta e del consiglio? Sì.
2) È disponibile a ridurre del 50% le indennità di funzione per il sindaco, gli assessori e l’entità dei gettoni per i consiglieri comunali? Sì.
3) È disponibile a fare un censimento accurato degli edifici privati e dei capannoni sfitti prima di prevedere ulteriori espansioni edilizie nel nuovo piano strutturale comunale? Sì.
4) È disponibile a ripensare la questione del compartone attraverso un percorso partecipato che coinvolga la popolazione? Il compartone non deve essere realizzato.
5) È disponibile a ridiscutere la questione della piattaforma logistica per non impedire lo sviluppo turistico del paese che è partito in questi ultimi anni? Sì.
6) È disponibile a bloccare lo sviluppo monofunzionale di via Al Mare in senso commerciale? Da valutare.
7) È disponibile ad impegnarsi affinché le lottizzazioni abusive disseminate per il paese (come quella di via Santa Lucia a Pianventena) non vengano condonate con il nuovo PSC? Sì.
8) È disponibile a fare partire un progetto promosso dal Comune per installare pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati? Sì.
9) È disponibile a realizzare un servizio di raccolta differenziata porta a porta? Sì, ma solo togliendo il servizio raccolta ad Hera, poichè incompatibile in quanto gestore anche dell'inceneritore.
10) È disponibile a promuovere un progetto di riduzione dei rifiuti attraverso la promozione dell’installazione di dispenser per prodotti alimentari e non alimentari? Sì.
11) È disponibile a farsi parte attiva per fare smantellare all’Enel i tralicci dell’elettrodotto Forlì – Fano che attraversano il territorio comunale? Sì, per farli interrare.
12) È disponibile a realizzare una ludoteca per i cittadini più piccoli? Sì.

Integro il questionario con altre domande da porre ai colleghi di Mente locale o a chiunquealtro.

13) È disponibile a utilizzare i fondi messi a disposizione per le scuole private solo per quelle pubbliche?
14) È disponibile a fare gestire il nuovo asilo aziendale solo dall'ente locale?
15) È disponibile a battersi per non fare spostare il ponte di Montalbano/SanGiovanni spostando a monte l'autostrada?
16) È disponibile a rivedere immediatamente l'accordo fatto con il golf per toglierli la possibilità di usare acqua potabile per irrigare i suoi prati?
17) È disponibile a far partire i piani particolareggiati previsti solo ed esclusivamente con almeno il 50% di edilizia pubblica?
***
mente locale risponde a sinistra critica:
Salve, ringraziando della risposta, per quanto riguarda i vs. quesiti, ecco le nostre risposte:
13) È disponibile a utilizzare i fondi messi a disposizione per le scuole private solo per quelle pubbliche? NO, le risorse messe a disposizione per l'Istituto Maestre Pie sono davvero esigue e comunque sostengono un importante istituto culturale profondamente radicato nella storia di San Giovanni.
14) È disponibile a fare gestire il nuovo asilo aziendale solo dall'ente locale? NO
15) È disponibile a battersi per non fare spostare il ponte di Montalbano/SanGiovanni spostando a monte l'autostrada? in linea di massima sì, occorre però valutare se le alternative non sono peggiori del rimedio.
16) È disponibile a rivedere immediatamente l'accordo fatto con il golf per toglierli la possibilità di usare acqua potabile per irrigare i suoi prati? SI, questo era un punto che la stessa precedente amministrazione aveva nelle sue linee programmatiche!
17) È disponibile a far partire i piani particolareggiati previsti solo ed esclusivamente con almeno il 50% di edilizia pubblica? SI, al di là delle percentuali il Comune deve riprendere nelle mani il governo del territorio perseguendo con maggiore forza l'interesse pubblico.
***
rifondazione comunista risponde:
1)È disponibile a pubblicare in internet le sedute del consiglio comunale e le delibere della giunta e del consiglio? Risposta: siamo d’accordo
2) È disponibile a ridurre del 50% le indennità di funzione per il sindaco, gli assessori e l’entità dei gettoni per i consiglieri comunali? Risposta: Non siamo d’accordo; gli stipendi del sindaco e degli assessori sono adeguati al lavoro di responsabilità che svolgono. Specialmente il gettone di presenza per i consiglieri (17 euro lordi al mese, perchè il Consiglio comunale si tiene più o meno 12,13 volte all’anno), non è per niente esagerato, tenuto conto delle spese che un consigliere (serio) deve affrontare per mantenersi aggiornato.
3) È disponibile a fare un censimento accurato degli edifici privati e dei capannoni sfitti prima di prevedere ulteriori espansioni edilizie nel nuovo piano strutturale comunale? Risposta: si
4) È disponibile a ripensare la questione del compartone attraverso un percorso partecipato che coinvolga la popolazione? Risposta:si
5) È disponibile a ridiscutere la questione della piattaforma logistica per non impedire lo sviluppo turistico del paese che è partito in questi ultimi anni? Risposta: si
6) È disponibile a bloccare lo sviluppo monofunzionale di via Al Mare in senso commerciale? Risposta:si
7) È disponibile ad impegnarsi affinché le lottizzazioni abusive disseminate per il paese (come quella di via Santa Lucia a Pianventena) non vengano condonate con il nuovo PSC? Risposta: si
8) È disponibile a fare partire un progetto promosso dal Comune per installare pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati? Risposta: si9) È disponibile a realizzare un servizio di raccolta differenziata porta a porta? Risposta: si
10) È disponibile a promuovere un progetto di riduzione dei rifiuti attraverso la promozione dell’installazione di dispenser per prodotti alimentari e non alimentari? Risposta:si
11) È disponibile a farsi parte attiva per fare smantellare all’Enel i tralicci dell’elettrodotto Forlì – Fano che attraversano il territorio comunale? Risposta: si
12) È disponibile a realizzare una ludoteca per i cittadini più piccoli? Risposta:si
***
Bordoni risponde:
Cari colleghi di Mente Locale.Non ho difficoltà, se pur dopo gli insulti rivoltimi, a rispondere positivamente a tutti i vostri quesiti.Vedete, le nostre vedute non sono distanti e tanto meno antagoniste.Entrambi vogliamo il bene del paese e cerchiamo di scardinare l’egemonia di questa classe dirigente che evidentemente non piace a entrambi.Certo, che se avessimo corso insieme, qualche possibilità in più di riuscirci l’avremmo avuta.Ma non siamo sicuramente stati noi a negarci per questo.In ogni caso sono contento dei successi raggiunti da entrambe le liste e chissà che quando la smetterete con le offese, non si possa passare ad una proficua e onesta collaborazione.
I migliori auguri."
***
mentelocale risponde a rifondazione:
1) Secondo voi l’amministrazione comunale dovrebbe intervenire in difesa dei lavoratori delle aziende in crisi per prevenire il pericolo di licenziamenti? Il Comune dovrebbe occuparsi dello sviluppo economico del territorio difendendo i lavoratori attraverso la salvaguardia delle aziende, promuovendone il miglioramento per esempio attraverso un piano di riqualificazione energetica.
2) Il Comune dovrebbe farsi parte attiva, collaborando con gli enti preposti, contro l’evasione fiscale, il lavoro nero e per prevenire gli infortuni sul lavoro con maggiori controlli? Sono argomenti diversi, anche se forse correlati. La questione del lavoro nero e della prevenzione degli infortuni sfugge in larga parte al controllo del Comune. Per quanto riguarda l’evasione fiscale, il Comune potrebbe mettere a regime gli accertamenti di sua competenza. Ma si tratta di soprattutto di spendere bene le risorse.
3) Siete d’accordo che le eventuali trasformazioni del territorio devono essere pianificate dall’Amministrazione comunale in concerto con i cittadini e non con accordi fra l’ente pubblico e la proprietà fondiaria e finanziaria? Sì, attraverso dei percorsi reali di partecipazione che sulle grandi partite come il compartone e la piattaforma logistica coinvolgano cittadini, comune e proprietà.
4) Siete d’accordo di abolire l’aliquota Irpef comunale che grava quasi al 100% sulle buste paga e sulle pensioni? Mi sembra una proposta molto berlusconiana… prima occorre razionalizzare la spesa corrente!
5) Siete d’accordo di eliminare dal Psc il previsto raddoppio della cava d’argilla della fornace, nella collina di Montelupo? A noi non risulta. Tra l’altro nei documenti preliminari del PSC si parla di un trasferimento della fornace. In ogni caso, occorre operare per la salvaguardia del paesaggio del Ventena e del miglioramento dell’equilibrio che negli anni si è instaurato tra un’importante attività produttiva come la fornace e l’ambiente. Sembra che la cava da diversi anni non sia più attiva.
6) Siete d’accordo di intervenire in favore dei lavoratori delle imprese in crisi, con sgravi delle tariffe dei servizi comunali? Si tratta sempre di capire se ci sono delle disponibilità di bilancio… se no è pura propaganda. La prima risposta alla crisi è utilizzare bene le risorse pubbliche.
7) Siete d’accordo con l’istituzione di un nuovo mercato dei produttori agricoli locali(magari delocalizzato in una frazione del paese), per accorciare la filiera, far guadagnare di più i contadini e far risparmiare i consumatori? Sì, è previsto nel ns. programma, ma come occasione per fare crescere anche la qualità del piccolo commercio locale, diffondendo le occasioni di distribuzione dei prodotti locali di qualità.
8) Siete d’accordo che le assunzioni di personale comunale dovrebbero essere più trasparenti ? E’ un’ovvietà, piuttosto è necessaria trasparenza e sobrietà nell’assegnazione degli incarichi di collaborazione!
9) Siete d’accordo con un grande piano di edilizia pubblica e convenzionata? Sì, è previsto nel nostro programma, anche se non deve essere per forza “grande”, è sufficiente che sia adeguato alle effettive esigenze.
10) Siete d’accordo con l’estensione del contributo all’affitto ad un maggior numero di famiglie che ne hanno bisogno? Occorre definire dei criteri trasparenti di assegnazione dei contributi, con attenzione alle effettive disponibilità di bilancio.
11) Siete d’accordo di trasformare San Giovanni in un paese accogliente per le persone invalide a partire dall’abbattimento delle barriere architettoniche (sia pubbliche che private) e dall’estensione del numero di parcheggi auto dedicati? Sì, è previsto nel ns. programma.1
2) Siete d’accordo di destinare una maggior quota del bilancio comunale al sociale, risparmiando su feste ed eventi? Sì, ma anche destinandole a delle attività culturali di base con forte valenza sociale come la biblioteca, il centro giovani, la ludoteca.
13) Siete d’accordo che non serve un nuovo supermercato a San Giovanni perchè danneggerebbe l’ancora fragile tessuto commerciale del nostro paese? Sì, soprattutto se si prevede di installarlo nel compartone.

Il male comune - Report

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-65b551de-163c-438a-a4ec-d7f1bcc8b383.html?p=0