venerdì 11 giugno 2010

L'IMPRONTA ECOLOGICA

L'impronta ecologica è un indicatore ideato nel 1990 da William Rees e Mathis Wackernagel e continuamente perfezionato da quest'ultimo. Il Wwf nel 1996 lo ha presentato in Italia traducendo anche l'omonimo libro. L'impronta è usata per correlare lo stile di vita e i consumi di una popolazione con 'la quantità di natura' che serve per sostenerli a tempo indeterminato. Questa quantità di natura espressa in ettari di territorio prò capite comprende sia le risorse naturali necessarie per mantenere quel tipo di vita e di consumi (per esempio campi per produrre il grano, alberi per la carta, spazio costruito), sia gli spazi ambientali necessari per smaltire i rifiuti generati (come ettari di foreste per assorbire l'anidride carbonica prodotta dalle auto); in pratica l'impronta rappresenta il peso (espresso in ettari di natura bio-produttiva) che ogni popolazione esercita sull'ambiente. Interessante è confrontare l'impronta della popolazione considerata con la 'produttività prò capite' o 'bio-produttività' del territorio in cui vive. Dal punto di vista dell'equilibrio ambientale, se l'impronta è minore della bio-capacità, tutto va bene, se è maggiore c'è da preoccuparsi, perché significa che la popolazione esaminata utilizza risorse provenienti dai territori esterni ai suoi confini.

RIDURRE L'IMPRONTA
Secondo il Living Planet Report 2008 l'impronta dell'Italia è di 4,8 ettari prò capite mentre la biocapacità dell'Italia è pari a 1,2 ettari. Questo significa che l'Italia ha un deficit prò capite pari a 3,6 ettari; in altre parole, gli italiani, per non gravare sul resto del mondo, avrebbero bisogno della biocapacità di un territorio pari a quello occupato da altre tre 'Italie'. Progettare edifici che si avvalgono di impianti fotovoltaici, solari e di altri sistemi che rispettano criteri ecologici è importante per ridurre l'impronta ecologica e aiutare i cittadini ad assumere un atteggiamento più responsabile verso l'ambiente.


Il documento è tratto dalla pagina 4 della rivista specializzata “impianti solari” dell’edizione settembre 2009 n°4.

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