sabato 10 luglio 2010

COMPARTONE A LUGLIO

La storia del compartone è anche una storia di lunghe stasi ed improvvise accelerazioni che spesso si sono trasformate per l’amministrazione comunale di San Giovanni in altrettanto repentine ritirate (vedi la deliberazione C.C. n.16 del 9 febbraio 2009 con la quale si era inizialmente adottato il compartone, nell’intento di arrivare alla sua immediata approvazione, e che poi è stata invece revocata).

Ora sembra che ci troviamo in una fase di accelerazione. Nella riunione della Commissione di ieri è infatti stato detto chiaramente dal presidente Morelli che si vuole approvare entro luglio il compartone.

Che tutto poi fili liscio è un altro paio di maniche. L’intenzione che emerge dalla relazione conclusiva del presidente Morelli di accogliere varie ulteriori richieste del privato, infatti, andrà a demolire dalle fondamenta l’emendamento del PD a suo tempo presentato per fare votare nel consiglio del 7 aprile 2009 la deliberazione di adozione del compartone anche dai 'dissidenti' Bucci, Clementi e Petrucci che nel consiglio del 9 febbraio 2009 avevano votato contro.

Innanzitutto, si intende modificare l’ordine degli stralci per cui nel primo stralcio il privato potrà costruire almeno il 48% di edifici previsti (nella delibera 36/2009 nel primo stralcio la previsione era del 38%). Viene anche aumentata la previsione di edifici pubblici, la cui realizzazione però, come è noto, non è mai scontata. Inoltre, il parco pubblico attrezzato e fruibile non verrà più realizzato per intero nel primo stralcio. Insomma, il primo stralcio, che dovrebbe realizzarsi durante questa legislatura, è quello più pesante in termini di carico urbanistico dell’intero intervento.

Tra l’altro, pur respingendo la richiesta del privato di costruire sempre nel primo stralcio la media grande struttura di vendita alimentare di 1500 mq, non gli si inibisce di costruire già nel primo stralcio medio piccole strutture di vendite, alimentari e non alimentari, comprese tra 150 e 800 mq, previste nelle NTA. Dunque, l’asserita volontà di tutela del piccolo commercio del paese potrebbe non trovare attuazione.

La dimensione minima degli alloggi non sarà più di 65 mq, ma verrà ridotta a 50 mq. Gli alloggi tra 50 mq e 65 mq non potranno essere più del 15% del totale. Viene previsto anche un quantitativo di alloggi di dimensione superiore agli 80 mq, non inferiore al 15% del totale. Il compartone così si configura sempre più come un quartiere dormitorio.

Sono poi previste ulteriori concessioni per quanto riguarda i materiali costruttivi da utilizzare.

Sembra che ci sia una qualche forma di disponibilità anche ad accogliere la richiesta del privato di realizzare la strada di gronda, parallela a Via Spesso, entro 20 mesi dalla data di inizio lavori del primo stralcio e non più entro 8 mesi dalla sottoscrizione della convenzione del primo stralcio, come attualmente previsto.

Dulcis in fundo, per evitare il rischio – segnalato nell’osservazione della Provincia - che i piani attuativi del compartone, ora previsti d’iniziativa pubblica, possano essere soggetti ad un vincolo strumentale, in base al quale dovrebbero essere adottati tutti entro il termine di cinque anni, si pensa di inserire nel P.U.C. la possibilità che i piani attuativi siano d’iniziativa privata. E così un altro pezzo dello sbandierato controllo pubblico sull’operazione viene perso per strada!

Insomma, si prospetta una vittoria su tutta la linea del privato che incasserebbe ulteriori sostanziose concessioni rispetto a quelle già acquisite con la deliberazione 36/2009.

A nostro avviso, però, non sono ancora state date delle convincenti risposte alle osservazioni fatte dalla Provincia. Anche l’avvocato incaricato dal Comune, infatti, ha ribadito nel suo parere che il P.U.C. del compartone non ha efficacia normativa e che dunque affinché abbia valore normativo la riduzione della capacità insediativa del compartone con il trasferimento di 4900 mq di edilizia pubblica occorre attendere la sottoscrizione della convenzione con il privato. Dunque, l’osservazione della Provincia, che sostiene che la variante adottata con la deliberazione 36/2009 è in contraddizione con l’Accordo di pianificazione, viene pienamente confermata nella sostanza.

Inoltre, con l’Accordo di pianificazione sottoscritto il 14 aprile 2009 con la Provincia, il Comune di San Giovanni si è impegnato nella predisposizione del P.S.C. a diminuire il carico urbanistico del compartone attraverso particolari azioni tra le quali la previsione dell’attuazione graduale del compartone tramite Piani Operativi Comunali. È evidente che tale impegno non potrà essere rispettato se il primo e più importante stralcio del compartone verrà realizzato attraverso un piano particolareggiato d’iniziativa privata ex L.R. 47/1978. Non è forse un caso che non sia mai stato possibile, durante le sette sedute della Commissione sino ad ora svolte, esaminare nel dettaglio tale Accordo di pianificazione. Che fare ora? Sbianchettiamo l’Accordo?

A luglio, dunque, quando tutti i sangiovannesi sono al mare, l’amministrazione intende far passare in Consiglio l’intervento urbanistico più importante degli ultimi venti anni, senza prevedere neppure un momento di presentazione pubblica. Ancora una volta la trasparenza e la partecipazione vengono bistrattate nell’affaire compartone. Chissà cosa dirà la Federazione della Sinistra, ora in Giunta, chissà cosa dirà elabora, forze che in un recente passato erano state piuttosto critiche nei riguardi del compartone e che ora, da un po’ di tempo, tacciono sulla vicenda.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete ragione del compartone se ne parla ben poco. Questi blog di sinistra (estrema sinistra) parlano solo di cassintegrati di licenziati di Sociale. Che indecenza.

Anonimo ha detto...

bianchi morelli barilari battazza montanari funelli cenci rubini : che schifo !

Propongo di appendere le foto di questi ammnistratori e di tutti i consiglieri che voteranno il compartone. Tutti noi cittadini dovremo riconoscerli per strada e ricordarceli quando ci chiederanno il voto !!!!


appartamenti da 50 mq è come dire avanti , da porto verde venite a san giovanni!!!!

Anonimo ha detto...

Gruppo "San Giovanni in Marignano - Centro Sinistra" che voterà a favore del compartone, a favore dello scempio della città:

Bianchi Domenico

Montanari Claudia

Morelli Daniele

Merli Marco

Serafini Susy

Brunetti Sanzio

Leardini Jenny

Tasini Maura

Semprini Giancarlo

Gabellini Nicola

Damiani William

Barilari Giuseppe

Anonimo ha detto...

....ma avete letto la lettera di Morelli Daniele sul nuovo giornalino del comune dove ci prova a giustificare il compartone e il piano regolatore !?!?!?! MLC sveglia , dove siete, non vi si sente !!!!

.....e il sindaco dove dice prima che lo stato ci riduce trasferimenti nel 2011 per 280.000,00 e poi che ne spende pari a 375.000,00 per sistemare il tetto di palazzo corbucci: PRIMA PIANGE CHE E' SENZA SOLDI E POI LI SPENDE: MA NON SI VERGOGNA !!! E POI ERA PURE SINDACALISTA, ALLA FACCIA DEI LAVORATORI !!!!

Casadei Menghi Antonio ha detto...

Apprendo dal vostro post della decisione di portare il Compartone all'approvazione del Consiglio a luglio. Se così fosse sarebbe una decisione grave perchè significherebbe voler prendere questa importante decisione in un momento in cui la gente va al mare o in vacanza.
Noi di Rifondazione non abbiamo cambiato la nostra posizione, che ci portò a sostenere il Comitato No compartone,neanche di un millimetro.
Per noi restano valide le ultime parole delle nostre Osservazioni alla Variante depositate in Comune:" Chiedono

che l’attuazione del Comparto C2-4, una previsione datata 1995, alla luce delle mutate esigenze in termini sia di fabbisogno di alloggi residenziali che di salvaguardia dell’ambiente, siano riviste nell’ottica del minimo consumo di territorio all’interno del Psc che il Comune sta predisponendo.

Ciao, Casadei Menghi Antonio