mercoledì 1 agosto 2012

VAS per il compartone

Con delibera di giunta n.146 del 25/07/2012 la Provincia di Rimini ha stabilito che il piano particolareggiato di iniziativa privata del primo stralcio del compartone deve essere sottoposto a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (artt. da 13 a 18 del Codice D.Lgs. n.152 del 3 aprile 2006, Codice dell’Ambiente).

“Nel caso specifico, infatti, - osserva la Provincia - il Piano prevede la realizzazione di un nuovo comparto che complessivamente interessa un’area con una superficie territoriale di quasi 18 ettari di cui il primo stralcio occupa 127.582 mq., inserito in un contesto urbanizzato e in forte relazione con esso; infatti, considerate le dimensioni del comparto e l’attuale distribuzione abitativa sul territorio comunale, un impianto urbanistico così grande modifica le attuali relazioni fra centro e periferia, tra residenza e localizzazione dei servizi e delle attività commerciali”.

Come MenteLocale avevamo già segnalato la questione durante i lavori della Commissione consiliare sul compartone e in un’osservazione al PUC avevamo chiesto di “effettuare tutti gli approfondimenti finalizzati alla realizzazione della sostenibilità ambientale previsti dalla normativa vigente e sino ad ora non realizzati”. Inoltre, avevamo inviato una segnalazione al sindaco, ai consiglieri comunali, al segretario comunale e al Dirigente provinciale della Pianificazione territoriale per segnalare che si intendeva approvare il PUC del compartone senza prima avere fatto la verifica di assoggettabilità a VAS. L’Amministrazione comunale, però, aveva tirato dritto approvando il Piano Urbano di Coordinamento senza fare la verifica di assoggettabilità a VAS.

Nel Rapporto preliminare del primo stralcio anche il privato esclude che il progetto sia da assoggettare a VAS in quanto non avrebbe impatti significativi sull’ambiente.

Dal parere di ARPA/AUSL invece si evince che la questione dell’aumento del traffico è cruciale per determinare l’impatto ambientale del progetto e che “gli impatti ambientali (in particolare sotto il profilo acustico e atmosferico) non sono stati valutati e verificati ad una scala “strategica” di progetto: si ritiene nel merito che gli stessi siano rilevanti e debbano essere esaminati in via preventiva nonché simulati per una minimizzazione delle criticità emergenti”.

L’Autorità di Bacino Interregionale Marecchia – Conca inoltre sottolinea che il rapporto preliminare non analizza adeguatamente il tema del controllo degli apporti delle acque meteoriche al reticolo idrografico e chiede tutta una serie di ulteriori adempimenti.

Il progetto del compartone comporta degli impatti significativi sull’ambiente che ancora attendono di essere conosciuti ed attentamente valutati dato che sino ad ora sono stati intenzionalmente sottovalutati e trascurati. Le preoccupazioni dei cittadini marignanesi per la tutela dell’ambiente e per la salute non sono affatto campate per aria.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma toglieteci una curiosità. Chi ha sbagliato in questa vicenda il pubblico parte politica, il pubblico parte tecnica, il privato?

Anonimo ha detto...

ma perchè a San Giovanni ci sono 3 parti? oppure sono una visione unica?

Letizia ha detto...

Che bello poter dire: te l'avevamo detto!!! ;(

Pietro ha detto...

È giusto che la Provoncia abbia richiesto la VAS, inquanto il compartone ha un forte impatto ambientale e più di 1000 cittadini hanno firmato una petizione contro la realizzazione del complesso. Le firme, consegnate al sindaco, giacciono presso gli uffici del comune di San Giovanni in Marignano. Della giunta in carica nessuno ne ha tenuto conto: forse, Vitali, il presidente della Provincia, sarebbe più sensibile alle istanze di questi cittadini. Che ne dite di fargliele avere?

Anonimo ha detto...

La VAS verrà prodotta dedotta, controdedotta, rilasciata con prescrizioni.
Intanto per non restare indietro sarebbe interessante cominciare ad occuparsi di come viene o verrà regolamentata nella convenzione, che accompagnerà la realizzazione del primo stralcio, la quota edilizia di parte pubblica.
Il primo bivio da "inforcare" sarà quello tra a) una opportunità importante per dare risposta a esigenze abitative Marignanesi a prezzi calmierati; b) un'occasione per fare cassa da parte dell'Amministrazione e il privato.

Anonimo ha detto...

i "bivi" sono già stati ben inforcati, il bivio della speculazione selvaggia, solo che ogni tanto che qualcosa non va come avrebbero sperato e soprattutto c'è la crisi, ma non i prezzi calmierati.

Luca ha detto...

Continuare a giustificare il compartone come la risposta al bisogno di case popolare significa continuare ad inseguire un'utopia dirigista che non tiene conto della realtà (impatti sull'ambiente, crisi cronica di un certo tipo di edilizia).

Anonimo ha detto...

Nessuna giustificazione.
A Luca chiedo: una volta che la VAS ci sarà (perchè ci sarà e anche Luca lo sa) qual'è, date le condizioni di SGM che voi stessi fornite, l'obbiettivo della vostra azione politica?
Io ho provato ad indicarne uno, evidentemente il pregiudizio, più che dirigista, ha invece fatto leggere una giustificazione.

Luca ha detto...

Credo che il privato valuterà accuratamente se la procedura VAS e quel che ne conseguirà gli conviene. E che si riaprirà una negoziazione anche con il comune. Non sono un esperto, ma credo che stiamo parlando di una procedura che non è acqua fresca. L'obiettivo della nostra azione politica in questa fase è che si applichi finalmente la legge e che venga realizzata la fase di consultazione aperta ai cittadini.

Luca ha detto...

Più che pregiudizi, mantengo una sana diffidenza. E mi chiedo se non sia ora che qualche ex dirigente pci-pds-ds-pd - ora anche non più in prima fila - reciti qualche pubblico mea culpa per il modello di sviluppo urbanistico programmato per San Giovanni. Ma Bersani nella Carta di intenti del Polo della Speranza non ha inserito anche i beni comuni?

Anonimo ha detto...

Mi giungono voci da ambienti bancari di trattative per vendere il riviera horses, il maneggio del Ferretti, o cmq la volontà della attuale proprietà di uscire dall investimento.

Luca ha detto...

La notizia è già stata anticipata sulla stampa locale cfr. La Piazza di luglio 2012.

Anonimo ha detto...

Bisogna studiare le osservazioni presentate e capire il tipo di interesse che ha mosso tale azioni : troppe per un comune così piccolo .

Anonimo ha detto...

non mi pare una notizia di cui eventualmente gioire quella delle difficoltà dell'impianto di maneggio.

Anonimo ha detto...

domanda
che fine faranno le varianti urbanistiche che avevano tra le motivazioni quella di dare al Riviera horses maggiori opportunità economiche per consentirne la sostenibilità?
Senza dimenticare l'affaire di Palazzo Corbucci sintetizzabile con:
I Ferretti Moda avevano sul "gozzo" Palazzo Corbucci e il problema di come metterlo a Rendita.
I Ferretti Barche avevano sul "goozzo" la piscina da fare e convenzionare con il Comune dopo aver ricevuto specifica variante
In un sol Colpo tutti i Ferretti si sono liberati il "gozzo" i marignanesi nn hanno la piscina ma in compenso il Comune è proprietario di Palazzo Corbucci che, dopo averci speso soldi x società e ripristino del tetto, è li bello chiuso come dopo l'ultima volta che l'ha lasciato l'ultimo dei Corbucci.

MENTELOCALE ha detto...

Non si pubblica il commento del 18/08 in quanto, pur se nella prima parte esprime un opinione legittima, nella seconda riporta un fatto di cui non si è certi.

Anonimo ha detto...

La prima parte potete pubblicarla, per la seconda ci sono verbali e sanzioni della Dpl se volete verificare...

MENTELOCALE ha detto...

Purtroppo o per fortuna l'amministratore del blog non ha la possibilità di modificare in alcun modo i commenti. Pertanto o decide di pubblicarli integralmente o decide di non pubblicarli.

Letizia ha detto...

e se chi li scrive si firmasse, risolveremmo il problema

Anonimo ha detto...

News dal Governo : Stop al consumo di terreni agricoli. Il Governo approva il ddl. A voi il link dell articolo pubblicato su Il Sol 24 ore..

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2012-09-14/stop-consumo-terreni-agricoli-181228.shtml?uuid=AbzpBidG