Nel consiglio comunale di lunedì
30 settembre 2013 sono stati approvati due importanti deliberazioni relative
all’impianto golfistico di San Giovanni in Marignano.
Con la prima si sono date
direttive ed indirizzi al responsabile del servizio tecnico per attivare un
percorso semplificato, ai sensi dell’art.8, comma 1 del DPR 160/2010, per
autorizzare l’ampliamento dell’impianto golfistico per 5.000 mq di nuovi
edifici, non previsti dal vigente Piano Regolatore Comunale Vigente, (residenza
integrata e complementare alla ricettività: 2.500 mq, albergo struttura
ricettiva: 1.500 mq, centro riunioni attività ricreative: 1.000 mq) e del campo
di gioco in aree tutelate dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
Con la seconda si è adottata una variante che va a modificare la disciplina degli usi ammessi destinando a
residenza tutti gli edifici già esistenti alla data di adozione del PRG (1995), quelli
autorizzati alla data della presente variante e altri edifici approvati con
titolo edilizio nel 2002. In pratica, questi edifici sono stati spogliati da
qualsiasi vincolo di asservimento all’impianto sportivo e da legami con
l’attività sportiva. E dunque potranno essere anche venduti. Inoltre, sono
stati previsti ulteriori 600 mq di residenziale per edifici destinati ad
alloggio dei proprietari, gestori, custodi ed addetti dell’impianto golfistico
oppure utenti e ospiti. Infine, la variante estende le tipologie di attività
ricettive alberghiere oltre alle normali destinazioni ad alberghi e a residenze
alberghiere anche a affittacamere, case ed appartamenti per vacanze ed
appartamenti ammobiliati per uso turistico. Con questa variante si intende anche chiudere un
contenzioso in corso che la proprietà dell’impianto golfistico ha aperto contro
il Comune.
Autorizzare l’ampliamento
dell’impianto golfistico e la variazione degli usi ammessi significa infatti portare
altro cemento ed introdurre l’urbanizzazione residenziale in una zona
paesaggistica tutelata dal PRG e dal PTCP ed entrare in chiaro contrasto con le
politiche e le finalità di valorizzazione dell’area Paesaggio Naturale e
Seminaturale Protetto del Torrente Conca sulla quale sono stati di recente
investiti centinaia di migliaia di euro di risorse pubbliche.
Le regole attuali (PRG, PTCP) non
consentono la realizzazione del progetto di ampliamento. Ma attraverso la convocazione
di una conferenza dei servizi si intende superare la necessità di un’ulteriore
variante agli strumenti urbanistici. Inoltre, la deliberazione dell’ampliamento
non ha il parere del responsabile del servizio tecnico nonostante il contenuto
dell’atto sia chiaramente tecnico.
Occorre superare la vecchia
concezione urbanistica ispirata al consumo di territorio cercando piuttosto di
valorizzare il patrimonio ricettivo e congressuale esistente nei dintorni dell’impianto
golfistico sia a San Giovanni (ristoranti, bed and breakfast, agriturismi) che
nella vicina costa.
Qualche mese fa è stata respinta
la richiesta di costruire un nuovo distributore di carburante a Morciano di
Romagna in una zona tutelata dal PTCP (che non sembra di maggior pregio di
quella dell’impianto golfistico). Ci si chiede allora che tipo di elasticità
abbiamo gli strumenti urbanistici deputati alla tutela del territorio e se in
tale campo non sia urgente l’adozione di comportamenti coerenti.
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