A proposito delle prossime elezioni amministrative
Con il
presente documento intendiamo arricchire l’informazione a favore
dei cittadini di San Giovanni in merito ai programmi delle liste che
si presentano alle elezioni amministrative del 26 maggio 2019. Ci
scusiamo in anticipo con i candidati per eventuali errori,
incomprensioni o omissioni. Siamo comunque disponibili ad ogni
rettifica o integrazione che si rendesse necessaria.
Il programma
della lista civica “AP Alternanza Politica”
(d’ora in poi lista AP) è preceduto da una breve premessa che si
conclude con lo slogan “Far sentire il
Cittadino protagonista all’interno del suo paese”.
Lo slogan
che si trova sulla copertina del programma
della lista “Daniele Morelli” “Centro Sinistra”
(staccato, senza trattino, d’ora in poi lista DM) è “…
per continuare insieme …”.
Se
“coesione” (ed
“inclusione”) è
forse la parola chiave del programma della lista “DM, quella del
programma della lista AP sembra essere “attività”
(e “concittadini”).
Il programma
della lista AP sembra concentrato più sulla partecipazione
alla tornata elettorale, mentre quello della
lista DM inquadra l’occasione elettorale in un contesto di
continuità amministrativa.
I limiti di
spazio che gli estensori dei programmi hanno scelto di darsi (otto
pagine la lista AP, dodici pagine la lista DM) non consentono di
comprendere nel dettaglio ogni singolo punto: talvolta qualche
proposta dà l’impressione di essere poco più di un’intenzione
generica o di un rapido promemoria, magari da esplicitare meglio ai
non addetti ai lavori durante la campagna elettorale.
Con questa
avvertenza, riteniamo possa essere comunque utile procedere ad una
sintetica lettura comparativa dei punti a nostro giudizio più
importanti dei due programmi per cercare di coglierne le divergenze,
le convergenze, le peculiarità e per sottolineare qualche
dimenticanza. Cliccando sul titolo del paragrafo che interessa si
potrà approfondire ciò che i due candidati pensano su quello
specifico tema.
Ci
concentreremo in particolare sui seguenti temi:
- Urbanistica e pianificazione territoriale (convergenze, divergenze, peculiarità, dimenticanze!)
- Bilancio (peculiarità!)
- Turismo e Sport (convergenze!)
- Sociale (peculiarità!)
- Sicurezza (peculiarità!)
- Associazionismo e volontariato (convergenze e peculiarità!)
- Wi-Fi (convergenza!)
- Cultura (peculiarità!)
- Partecipazione (peculiarità!)
- Ambiente (peculiarità!)
Dalla
lettura comparata dei due programmi risultano numerose convergenze e
poche divergenze. La diversa articolazione degli stessi rimanda
evidentemente alla diversa esperienza amministrativa dei candidati
delle due liste. Tra le proposte tralasciate ci sembra importante
segnalare la proposta di unione / fusione con
altri comuni ed in particolare con il Comune di Cattolica
(forse perché ritenuta da
entrambi poco efficace a livello elettorale?), processo essenziale
per continuare ad amministrare bene un comune.
Le peculiarità contenutistiche dei programmi non sembrano così
dirompenti da non potere essere accettabili da entrambe le parti a
meno di irrigidimenti ideologici strumentali.
La lista DM,
che aggrega l’area di centrosinistra del Pd e di Rifondazione
comunista, evoca nella premessa del programma il “vento
del populismo” come fonte di divisione e
disgregazione sociale a livello nazionale ed internazionale non
necessaria per una comunità locale coesa. L’enfasi sulla coesione
sociale non dovrebbe però fare sottovalutare i rischi del
conformismo.
La lista AP,
che aggrega l’area della Lega e del centrodestra, con dichiarazione
di apertura -sia pure contrastata- al Movimento 5 stelle, inserisce
nella sua denominazione il richiamo ad un cambiamento
come alternanza politica.
E significativamente non come alternativa. Non si registrano infatti
nel programma della lista AP particolari spunti di critica alla
situazione amministrativa e politica locale.
Dopo anni di
accesi confronti, la temperatura politica locale si è infine
intiepidita. Non è detto che sia un male. Fatte salve le passioni e
gli ideali delle singole persone, si avverte una certa stanchezza
dell’impegno, sia da parte dei politici che da parte degli
elettori, come difficoltà di elaborare e di individuare proposte
innovative e lungimiranti, non limitate all’ordinaria
amministrazione o alla propaganda elettorale.
Immagine tratta da Giuseppe Scalarini, Il veleno della storia, Museo della Satira e della Caricatura, Forte dei Marmi 2006
Immagine tratta da Giuseppe Scalarini, Il veleno della storia, Museo della Satira e della Caricatura, Forte dei Marmi 2006
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