mercoledì 15 maggio 2019

L’elettore riluttante

A proposito delle prossime elezioni amministrative

Con il presente documento intendiamo arricchire l’informazione a favore dei cittadini di San Giovanni in merito ai programmi delle liste che si presentano alle elezioni amministrative del 26 maggio 2019. Ci scusiamo in anticipo con i candidati per eventuali errori, incomprensioni o omissioni. Siamo comunque disponibili ad ogni rettifica o integrazione che si rendesse necessaria.


Il programma della lista civica “AP Alternanza Politica” (d’ora in poi lista AP) è preceduto da una breve premessa che si conclude con lo slogan “Far sentire il Cittadino protagonista all’interno del suo paese”.

Lo slogan che si trova sulla copertina del programma della lista “Daniele Morelli” “Centro Sinistra” (staccato, senza trattino, d’ora in poi lista DM) è “… per continuare insieme …”.

Se “coesione” (ed “inclusione”) è forse la parola chiave del programma della lista “DM, quella del programma della lista AP sembra essere “attività” (e “concittadini”).

Il programma della lista AP sembra concentrato più sulla partecipazione alla tornata elettorale, mentre quello della lista DM inquadra l’occasione elettorale in un contesto di continuità amministrativa.

I limiti di spazio che gli estensori dei programmi hanno scelto di darsi (otto pagine la lista AP, dodici pagine la lista DM) non consentono di comprendere nel dettaglio ogni singolo punto: talvolta qualche proposta dà l’impressione di essere poco più di un’intenzione
generica o di un rapido promemoria, magari da esplicitare meglio ai non addetti ai lavori durante la campagna elettorale.

Con questa avvertenza, riteniamo possa essere comunque utile procedere ad una sintetica lettura comparativa dei punti a nostro giudizio più importanti dei due programmi per cercare di coglierne le divergenze, le convergenze, le peculiarità e per sottolineare qualche dimenticanza. Cliccando sul titolo del paragrafo che interessa si potrà approfondire ciò che i due candidati pensano su quello specifico tema.



Ci concentreremo in particolare sui seguenti temi:

  1. Urbanistica e pianificazione territoriale (convergenze, divergenze, peculiarità, dimenticanze!)
  2. Bilancio (peculiarità!)
  3. Turismo e Sport (convergenze!)
  4. Sociale (peculiarità!)
  5. Sicurezza (peculiarità!)
  6. Associazionismo e volontariato (convergenze e peculiarità!)
  7. Wi-Fi (convergenza!)
  8. Cultura (peculiarità!)
  9. Partecipazione (peculiarità!)
  10. Ambiente (peculiarità!)



Dalla lettura comparata dei due programmi risultano numerose convergenze e poche divergenze. La diversa articolazione degli stessi rimanda evidentemente alla diversa esperienza amministrativa dei candidati delle due liste. Tra le proposte tralasciate ci sembra importante segnalare la proposta di unione / fusione con altri comuni ed in particolare con il Comune di Cattolica (forse perché ritenuta da entrambi poco efficace a livello elettorale?), processo essenziale per continuare ad amministrare bene un comune. Le peculiarità contenutistiche dei programmi non sembrano così dirompenti da non potere essere accettabili da entrambe le parti a meno di irrigidimenti ideologici strumentali.

La lista DM, che aggrega l’area di centrosinistra del Pd e di Rifondazione comunista, evoca nella premessa del programma il “vento del populismo” come fonte di divisione e disgregazione sociale a livello nazionale ed internazionale non necessaria per una comunità locale coesa. L’enfasi sulla coesione sociale non dovrebbe però fare sottovalutare i rischi del conformismo.

La lista AP, che aggrega l’area della Lega e del centrodestra, con dichiarazione di apertura -sia pure contrastata- al Movimento 5 stelle, inserisce nella sua denominazione il richiamo ad un cambiamento come alternanza politica. E significativamente non come alternativa. Non si registrano infatti nel programma della lista AP particolari spunti di critica alla situazione amministrativa e politica locale.

Dopo anni di accesi confronti, la temperatura politica locale si è infine intiepidita. Non è detto che sia un male. Fatte salve le passioni e gli ideali delle singole persone, si avverte una certa stanchezza dell’impegno, sia da parte dei politici che da parte degli elettori, come difficoltà di elaborare e di individuare proposte innovative e lungimiranti, non limitate all’ordinaria amministrazione o alla propaganda elettorale.

Immagine tratta da Giuseppe Scalarini, Il veleno della storia, Museo della Satira e della Caricatura, Forte dei Marmi 2006

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