lunedì 8 marzo 2010

PORTA A PORTA / E-GATE A CONFRONTO

Il Movimento provinciale MENO RIFIUTI, composto dalla lista civica MENTELOCALE, dall'Associazione Una Mano per Santarcangelo, dalla Coalizione Arcobaleno di Cattolica e dal Comitato Morciano in Comune, ha presentato lo scorso venerdì mattina a Rimini il documento "Porta a Porta ed E-Gate a confronto". La stampa locale ha dato ampio spazio alla conferenza che ha prodotto un interessante dibattito a livello provinciale (cfr. Corriere e Voce del 6 marzo, Voce di oggi). E' importante che la questione della raccolta differenziata diventi un tema di discussione pubblica e un ambito aperto alla partecipazione informata dei cittadini.



Tutti produciamo rifiuti. Per questo la gestione dei rifiuti è un tema che ci riguarda tutti, ad ogni livello. Per l’impatto che ha sullo sviluppo del territorio e sugli stili di vita dei cittadini.
La normativa europea (Direttiva Europea 75/442/CEE) e quella nazionale (Legge Ronchi del 1997) ci ricordano che nella gestione dei rifiuti è innanzitutto importante attivare politiche di riduzione dei rifiuti, favorendo il recupero mediante riciclo, reimpiego e riutilizzo.
Non esistono i rifiuti. Esistono scarti che possiamo imparare a differenziare e riutilizzare per ridurre la quantità di materiale “da buttare”!
Il sistema “Porta a Porta” (PaP), a differenza del sistema E-Gate, si basa sulla responsabilizzazione del cittadino, incentivato a diminuire la produzione dei rifiuti e a migliorare la quantità e qualità del materiale differenziato.
Il sistema E-Gate, invece, rende più difficile la “raccolta” del rifiuto indifferenziato, ma non diminuisce la sua “produzione”.
Il Pap rende possibile per il Comune maggiori introiti dal conferimento di materiali differenziati di qualità ai consorzi di riciclo e permette una riduzione della tassa per i cittadini che differenziano di più. Meno rifiuti smaltiti in discarica o attraverso l’inceneritore significano una diminuzione dei costi e una riduzione dell’inquinamento atmosferico.
Per conferire il rifiuto indifferenziato con l’E-Gate serve una chiavetta elettronica per aprire il cassonetto, che è difficilmente accessibile dalle persone diversamente abili in carrozzella. I cassonetti della differenziata (carta, vetro, plastica, organico) nel sistema E-Gate rimangono aperti. Nulla vieta che in essi possa venire gettato del rifiuto indifferenziato. Il Pap, invece, consente un maggior controllo sul comportamento del cittadino, oltre a garantire un maggior decoro urbano e maggiori parcheggi attraverso l’eliminazione dei cassonetti dalla strada.
Con il Pap la raccolta dei rifiuti avviene con cadenza periodica direttamente presso l’abitazione del cittadino. Il conferimento del rifiuto con l’E-Gate è invece macchinoso e problematico. In caso di smarrimento della chiave elettronica, occorre pagare il duplicato e recarsi presso gli uffici del gestore a Rimini.
L’A.T.O. della Provincia di Rimini – composta dai sindaci dei 20 Comuni - ha deciso unilateralmente l’adozione dell’E-Gate senza rendere trasparenti le ragioni delle proprie scelte ai cittadini e di fatto escludendo i consigli comunali dal percorso decisionale. Si dice che il PaP sarebbe più costoso. Ma gli investimenti iniziali per il PaP, necessari per cambiare sistema, sono compensati dai maggiori introiti derivanti dal riciclo di scarti di qualità. In realtà i costi di attivazione dell’E-Gate sono ingenti ed ammontano ad oltre 10 milioni di euro nel periodo 2009-2012.
È necessario rendere pubblici i criteri che sono alla base della scelta dell’E-Gate. Occorre comprendere come il gestore certificherà i pesi del materiale differenziato raccolto. Dove va a finire il rifiuto differenziato? Quante tonnellate di rifiuto differenziato sono state conferite ai consorzi di riciclo negli ultimi anni? Che fine fa il restante materiale che finisce nei cassonetti del differenziato ma non venduto ai consorzi di riciclo?
Serve una nuova stagione di trasparenza sulla gestione dei rifiuti che renda chiaro a tutta la comunità provinciale quali siano i benefici reali del sistema adottato per l’ambiente e per la qualità di vita delle persone. Urge una riflessione supplementare sulle alternative possibili. Nel marzo 2012 scade infatti il contratto con l’attuale gestore. Occorre che tutti i Comuni si presentino a questo importante appuntamento approfondendo le numerose esperienze virtuose di raccolta differenziata con il sistema ”Porta a Porta” attive da anni in tutta Italia e nella nostra Regione con risultati percentuali superiori al 70%.

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