martedì 18 maggio 2010

MORATORIA CAMPI FOTOVOLTAICI

Anche nella nostra provincia è cominciato, da qualche settimana, il dibattito sull'opportunità di utilizzare terreni agricoli per l'installazione di impianti fotovoltaici.
A livello nazionale, dal mese di novembre 2009, il Movimento Stop al Consumo di Territorio ha lanciato una campagna per porre all'attenzione degli amministratori e dei cittadini il tema della "corretta coniugazione tra energie da rinnovabili e salvaguardia dei terreni fertili".
Consigli comunali di varie parti d'Italia, intanto, hanno votato delibere contro la diffusione selvaggia di impianti fotovoltaici in campagna.
Di recente, il Movimento ha inviato la seguente lettera al Ministro per lo Sviluppo economico ed al Presidente della Conferenza Unica Stato-Regioni-Autonomie Locali per richiedere una moratoria di tutte le procedure autorizzative in corso "fino a che le Linee Guida (promesse nel 2003 e non ancora emanate ...) non verranno finalmente proposte a salvaguardia di una corretta pianificazione nazionale".
Una posizione di buon senso che intende evitare il Far West della pianificazione locale "fai da te" e la frettolosa l'adozione di provvedimenti di favore.



Oggetto: Richiesta urgente di Moratoria e di urgente emanazione di Linee Guida per la regolamentazione di nuovi impianti per la produzione di energie da rinnovabili.

Da diversi mesi stiamo assistendo con crescente preoccupazione al proliferare, in ogni angolo del nostro Paese, di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili posti direttamente sui migliori terreni agricoli a nostra disposizione (I e II classe).

Abbiamo denunciato più volte il pericolo che questa “fame” di nuova energia pulita rischi di compromettere la custodia attenta di terreni indispensabili al nostro fabbisogno ed alla nostra sovranità alimentare, anche attraverso una campagna di sensibilizzazione nazionale che ha messo in luce ancora più evidente il fenomeno in atto e le preoccupazioni anche di molti amministratori comunali.

Poiché da parte del Legislatore non è ancora intervenuta una chiarificatrice ed improcrastinabile regolamentazione, siamo con la presente a richiederVi formalmente che le tanto attese Linee-Guida previste dall’art. 12, comma 10, del D.Lsg. n. 387/2003 (che, come noto, avrebbero la funzione di disciplinare correttamente lo svolgimento del procedimento di autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili ed assicurare loro, nel contempo, un corretto inserimento nei contesti paesaggistici) trovino immediata attuazione e che, parallelamente, ogni nuova autorizzazione venga sospesa in attesa che le suddette Linee-Guida trovino la loro compiuta definizione attuativa.

Il Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio, nato nel Dicembre 2008, è una Rete a cui aderiscono attualmente circa 18.000 cittadini e cittadine ed oltre 200 tra Associazioni e Comitati organizzati, tra le quali le principali organizzazioni ambientaliste italiane (WWF, Legambiente, Pro Natura …). Nel Novembre dello scorso anno, il Movimento ha lanciato una specifica campagna nazionale per arginare l’espandersi incontrollato dei cosiddetti “campi fotovoltaici” su terreni liberi/agricoli, indicando come giusta alternativa quella di utilizzare per tali impianti i milioni di tetti di abitazioni e capannoni già edificati, nonché gli edifici pubblici e i parcheggi e le aree autostradali. (Maggiori informazioni su http://www.stopalconsumoditerritorio.it/ ).
Restando in attesa di Vostre urgenti comunicazioni, porgiamo i migliori saluti.


Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con il fatto che non si possa coprire tutta l'Italia di pannelli fotovoltaici, ma fra il continuare ad inquinare questo mondo con ogni sorta di fonti energetiche che producono come minimo co2 e che porteranno in futuro al degrado se non alla distruzione proprio di quel patrimonio che adesso vogliamo difendere e avere un terreno (magari di poco valore commerciale), coperta con pannelli fotovoltaici io preferisco vedere un campo coperto di pannelli fotovoltaici e non un campo desertificato.
In Germania ci sono zone del paesaggio con pale eoliche e nessuno dice niente.
Non capisco vogliamo difendere il territorio e la natura e poi dall'altra parte non rinunciamo al nostro stile di vita che consuma sempre più energia e se c'è una soluzione che può porre un freno a tutto questo tiriamo fuori il paesaggio.
Caprire i tetti di panelli fotovoltaici è una buona idea basta poi che non se ne esca qualcuno che dica che deturpa il paesaggio o il centro storico.

Anonimo ha detto...

l'Italia è dipendente per il 75% di quello che consuma dai paesi esteri! utilizzare un campo fertile magari al 100% come a san giovanni per costruire case e capannoni che non servono è un vero delitto!ma anche coprire un campo fertile per il nostro bisogno di energia è un delitto (meno grave perchè danneggia meno il suolo) perchè abbiamo a disposizione milioni di mq di tetti a disposizione sulle nostre case e sui nostri capannoni, iniziamo a usare quelli! e lasciamo la terra alle colture che ne abbiamo tanto bisogno!

Anonimo ha detto...

Mi sembra di ricordare dai libri di storia, all'incirca negli anni 20, la campagna del pane, ove per rendere autosufficiente l'italia si decise di estirpare pregiatissimi fruttetti e vigneti per far posto a campi di grano, siamo tornati alle medesime idee? autosufficienza alimentare? documentatevi e capite che cos'è l'agricoltura oggi prima di fare certe esclamazioni!
Detto ciò però, un pò di raziocinio non guasta e una regolamentazione credo serva, ma da qui ad emanare una moratoria contro i campi fotovoltaici ce ne passa......