giovedì 9 giugno 2011

REFERENDUM 12 E 13 GIUGNO: 3 SI PER L’AMBIENTE E IL NOSTRO FUTURO!

Ieri sera, nella sala del consiglio. si è svolto un incontro informativo sul tema dell’acqua pubblica, promosso dal “Comitato Marignanese per il SI” con relatore Sara Visintin del Comitato Riminese 2 SI per l’acqua bene comune.

L’incontro è stato propedeutico per i prossimi referendum che si terranno domenica 12 e lunedì 13 giugno a cui vi invitiamo ad andare a votare.

MenteLocale indica di votare SI ai primi 3 quesiti ambientali: i primi 2 (scheda rossa e scheda gialla) riguardano l’Acqua Pubblica, il terzo (scheda grigia) riguarda il Nucleare (si veda l’opuscolo informativo qui sotto).

Sul quarto quesito (scheda verde chiaro), essendo un quesito prettamente legata alla politica nazionale quale il “legittimo impedimento” e cioè:

“Vuoi eliminare la legge che permette al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri di non comparire in udienza penale durante la loro carica?”

MenteLocale lascia ad ogni cittadino di scegliere di votare come ritiene opportuno.

Buon Voto a tutti.

13 commenti:

Sergio Funelli ha detto...

intanto "ringrazio" Mente Locale per l'attività informativa che sinceramente giudico preziosa anche se non fruita come meriterebbe. Approfitterei del giornalino del comune -Esiste ancora?- per publicizzare il sito nell'articolo del gruppo.
Permettetemi poi un rilievo di metodo (forse solo lessicale quasi da glossatore). Non è elegante dire che sul quarto referendum "ML LASCIA ad ogni cittadino di scegliere come votare".
E ci mancherebbe altro! Infatti giustamente ML INDICA i 3 SI.
Quindi sul quarto ML non indica.
Però se guardiamo un pò il merito del IV referendum non basta lavarsene le mani con la furbesca scusa della dimensione nazionale della questione. Perchè quando una cosa riguarda la Nazione riguarda tutti gli italiani e quindi anche i Marignanesi. Del resto non è che ad esempio sul nucleare votiamo per sapere se si fa o no una centrale a San Giovanni o a Rimini o in Emilia Romagna. Diciamo con il SI che non vogliamo il nucleare ma anche, di conseguenza, che pensiamo che occorra investire sulle energie alternative.
Ancora più nel merito del IV referendum non è indifferente ai Marignanesi vivere in una Repubblica in cui la legge è uguale per tutti o no. Oppure dobbiamo aspettare per salvaguardare questo principio che sia il Sindaco di San Giovanni a fare un provvedimento del tipo "il divieto di sosta e valido per tutti meno che per il sindaco" per poter dire che le regole valgono per tutti? Potrebbe essere troppo tardi se il 12 e 13 giugno passasse, anche grazie alle posizioni localistiche, il principio che le regole possono valere per alcuni e no per altri.
Ecco perchè se io fossi un elettore di ML mi piacerebbe sapere che ML oltre ad un Italia con l'acqua pubblica e senza centrali nucleari vorrebbe un Italia dove la legge è uguale per tutti. Anche se mi lascia votare come voglio.

Anonimo ha detto...

A me ha colpito l'ambigua posizione del PD marignanese che fa pure parte del Comitato per il SI ai referendum. All'incontro dell'altra sera sia Palmetti che Gabellini hanno sostenuto che al referendum per l'acqua bisogna votare sì ma che tanto la prospettiva futura è quella della privatizzazione. E allora perché andare a votare, si sono chiesti alcuni dei presenti, se non c'è la minima possibilità di cambiare il sistema di gestione di Hera? In fondo noi qui la privatizzazione dell'acqua nei fatti ce l'abbiamo già. Credo che chi vuole davvero cambiare o' sistema e mandare a casa il signor B. debba uscire dall'ossessione verso un vecchietto che fa "luride cose con le minorenni" (come direbbe l'Economist) su cui (anche ipocritamente) un'intera generazione politica ha lucrato senza però fare una legge sul conflitto di interessi. E naturalmente andare a votare domenica mattina. Luca

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente daccordo con la posizione di Funelli sul quarto referendum e per questo voterò 4 sì. Ci tengo però a precisare che non sono così ingenuo da credere che il tema delle regole ugali per tutti riguarda solo il buon Silvio. E' certo che è un tema di grande attualità quì a San Giovanni visto il caso della delibera ritirata e di come nei riguardi di importanti imprenditori locali l'amministrazione è spesso disposta a mettere in campo provvedimenti di discutibile correttezza pur di accontentarli in tutte le loro necessità edificatorie. Il valore dell'interesse pubblico e delle regole uguali per tutti devono diventare valori assoluti. Solo così potremmo tirare fuori il nostro paese e la nostra nazione da questo sconfortante squallore.

Sergio Funelli ha detto...

Mi dispiace ma, come si diceva una volta a scuola, la risposta è fuori tema.
Rispetto a quello che hanno detto gli esponenti Marignanesi del PD risponderanno loro. Basta vedere quello che è il dibattito di questi giorni sulle pagine del Carlino (Botta e risposta Vitali -Presidente della Provincia- Chiarini -Amministratore delegato HERA-)per capire che la posizione del PD sui referendum è chiara.
Anzi è dalla discussione sul referendum sull'acqua che sta maturando una consapevolezza sulla necessità di Ridefinire e Riorientare la mission di HERA.
In questo senso si è espresso anche il neo Sindaco di Rimini Gnassi che, va ricordato, è il maggior azionista Riminese della Holding.
Su report circa un anno fa c'è stato un servizio sulla società che cura lo smaltimento dei rifiuti a Berlino (tutti inceneriti quelli eccedenti la Raccolta differenziata). E' un azienda di diritto privato di totale proprietà pubblica.
Il Direttore o presidente non ricordo precisamente ha detto che la società fa utile 0 (zero). Cito l'esempio per dire che non è detto che una società di diritto privato e con criteri industriali corrisponda automaticamente a logiche privatistiche.
Infine non so se ci sia chi ha lucrato sul sig. B, può anche essere. Ma se così è lo ha fatto tanto quanto chi continua a lucrare sulla questione del conflitto di interessi. Norma per la quale e sulla quale il Centro Sinistra non ha mai avuto la maggioranza date le distinzioni dei Dini, Mastella ecc. ecc.
Infine noto che la neutralità sulla politica nazionale viene tranquillamente abbandonata se serve per parare una critica.
DI GRILLO C'E' N'E' UNO TUTTI GLI ALTRI SON NESSUNO

Anonimo ha detto...

.... una generazione che dal 94 è stata al governo per 7 anni.
Speriamo, tra l'altro, che non sia proprio quello sul legittimo impedimento ad "impedire" il raggiungimento del quorum per qualche punto percentuale.

Anonimo ha detto...

Quindi anche Funelli, che lavora in Hera, la pensa come l'amministratore delegato di Hera che è per la privatizzazione dell'acqua. Stiamo freschi.

Fabio Nobili ha detto...

Spero che nessuno si sia sentito offeso dalle parole del post di giovedì, ma credo che chi l’ha letto abbia capito la buona fede! È un post nato velocemente a tarda serata e ahimè non sono un gran scrittore e neanche oratore che in politica non guasta mai.

Quando scrivo è la domenica del referendum e mi chiedo cosa sarebbe successo se non ci fosse stato il quarto referendum per 2 motivi: uno perché non ci sarebbe stato problema di quorum, tutti gli italiani, che non sono degli stupidi, sarebbero andati a votare per abrogare delle leggi che aiutano le solite lobby di potere (vedi la posizione degli industriali) continuando a distruggere il nostro territorio e quindi il nostro futuro. Secondo per sapere quale sarebbe stata la posizione del PD dato che fino a 2 mesi fa non avevano mosso un dito, una parola, per i referendum; dopotutto su liberalizzazioni/privatizzazioni e nucleare il PD era sempre stato d’accordo. Poi ognuno legittimamente può cambiare idea, anche se la presenza del quarto quesito la fa puzzare un pochino!
Già tutte le dichiarazioni dopo le amministrative che il referendum non era politico, non hanno fatto altro che politicizzarlo! Però la posta in gioco è molto alta, a me non farebbe piacere ne pagare il triplo per servizi già cari come acqua, rifiuti e trasporti pubblici (infatti nel primo quesito si abroga anche la privatizzazione della gestione dei rifiuti e trasporti pubblici) e ne che costruissero una centrale nucleare a Ravenna come a Palermo come ad Aosta perché qualche partito ha cercato un altro pretesto per dare la “spallata” al governo.
Poi se il PD ha cambiato parere su liberalizzazioni/privatizzazioni queste pesano non poco sulla situazione locale della gestione di acqua e rifiuti, praticamente di Hera, ma anche di ATO.
Le ultime dichiarazioni dei nostri governanti riminesi vanno in questo senso, ma mercoledì sera all’incontro Palmetti e Gabellini non hanno fatto altro che elogiare i privati (e anche loro sono del PD), comunque se nei prossimi giorni si muovesse qualcosa ne sarei piacevolmente sorpreso.

È vero che ML non è Grillo, o meglio il MoVimento a 5 Stelle ragazzi che, come noi, si sono dati da fare con pochi soldi e molto entusiasmo, però non mi sembra che 755 voti siano nessuno!
Io, personalmente seguo con attenzione il MoVimento a 5 Stelle perché quello che propongono loro non è così diverso da quello che propone ML, sono proposte di buon senso dell’Associazione dei Comuni Virtuosi.
Poi Sergio (Funelli) non abbassarti a fare slogan tipo Morelli: “A San Giovanni si sta bene cambiare non conviene”; il “DI GRILLO C'E' N'E' UNO TUTTI GLI ALTRI SON NESSUNO”, a parte il fatto che grammaticalmente sbagliato, non ti si addice.

Speriamo di raggiungere il quorum!

Fabio Nobili

Sergio Funelli ha detto...

L'Anonimo dell'11 giugno 15:33 prima di fare battute da BAR e per intevenire su questioni delicate ed importanti dovrebbe per lo meno fare lo sforzo di leggere i giornali e troverà le questioni alle quali ho fatto riferimento nel post.
Società di diritto privato e privatizzazione sono due cose diverse. Se serve resto a tua disposizione per spiegare. Ho l'impressione che ad esempio tu, caro anonimo 15:33, non abbia nemmeno chiari i quesiti sull'acqua. Il primo non è contro la natura di diritto privato della gestione dell'acqua, bensì contro la cessione della maggioranza pubblica all'interno delle società di diritto privato.
Se i promotori avessero voluto che si tornasse alla gestione diretta pubblica con soggetti di diritto pubblico avrebbero dovuto intervenire sul D.Lgs 267 art 113. (chiedo conferma a ML quale arbitro terzo) Infine non è obbligatorio se si lavora per un azienda pensarla come l'Amministratore Delegato. Se fosse stato così non ci sarebbe stato il movimento operaio. Ma qui siamo già sul complesso e mi fermo.

Fabio Nobili ha detto...

é andata molto bene! il 57% è un grandissimo risultato! :)
onestamente domenica ero pessimista!
comunque non mi sono piaciute affatto le dichiarazioni subito dopo il voto di dimissioni del governo! per me non doveva essere un referendum politico!c'era in gioco molto di più di un governo ma il nostro futuro! Il governo salterà dato che in 3 anni non ha fatto nulla se non scandali!
ora la buona gestione pubblica deve tornare alla ribalta, Milano è un esempio, una gestione dell'acqua completamente pubblica e che funziona!

Anonimo ha detto...

Apro e chiudo una parentesi, forse anche fuori tema, premetto che io ho votato 4 si ma sono sconcertato dai dati, se il 45% degli italiani non ha votato, e di fatto grandi linee equivarrebbe ad un NO su tutti e quattro i quesiti (facendo saltare così il referendum) sommato a quel 5% che andando a votare NO ha fatto raggiungere il quorum, direi che ci è andata "grassa", a questo punto occorre ringraziare i NO che hanno reso possibile il raggiungimento del quorum...

Anonimo ha detto...

Dire che chi non ha votato lo ha fatto perchè sostiene il no mi sembra una fesseria ottimista! C'è una buona percentuale putroppo che non gliene frega niente e a votare non ci va mai.quindi i no sono e restano in minoranza...schiacciante!

Anonimo ha detto...

comunque non è vero! la maggioranza assoluta degli italiani ha votato si! non è andata grassa, gli italiani hanno preso una posizione difficilmente trascurabile

Anonimo ha detto...

...è scontato che il dato emerso dal referendum non sia trascurabile, ci mancherebbe altro, e chi ha mai detto il contrario? La maggioranza relativa agli aventi diritto al ha votato SI su tutti i quesiti, rimango comunque dell'idea che se i NO non fossero andati a votare il quorum si sarebbe raggiunto per un 2,5% scarso, e se quel 2,5% di SI non fosse andato a votare avremmo avuto un 100% di SI da "buttare dentro un reattore nucleare", scusate la battutaccia ma obiettivamente direi che c'è mancato veramente poco che andasse tutto alle ortiche... nel frattempo si può comunque continuare a festeggiare per l'ottenimento di ciò che a mio avviso è stata, e sarà cosa buona e giusta ma NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA e GONGOLARSI su dei numeri che non danno così tanta sicurezza per eventuali scelte future, io la penso così, buona giornata a tutti.