domenica 26 maggio 2013

Cinquantesimo consiglio

Nel consiglio del 21 maggio abbiamo presentato un’interrogazione sul perché la Nor.Fer. s.r.l.  abbia versato a gennaio 2011 euro 150.000,00 (che ora richiede di riavere indietro) al momento della presentazione di due permessi di costruire per un fabbricato ad uso ricettivo e per dei fabbricati ad uso residenziale nel comparto del Riviera Horses. Occorre precisare che tale versamento infatti è stato fatto nonostante l’iter per il rilascio dei permessi non si fosse concluso. E nonostante fosse poi necessaria una variante al P.R.G. per la realizzazione di un albergo più grande rispetto alle previsioni (variante adottata con deliberazione di consiglio n.42 del 14 giugno 2011 previa approvazione di un accordo con il privato con deliberazione di Giunta comunale n.36 del 21 febbraio 2011). Inoltre, la normativa statale, regionale e comunale stabilisce che il versamento di oneri e costo di costruzione avviene all’atto del rilascio del permesso di costruire. Assessore alla pianificazione territoriale, assessore al Bilancio e sindaco hanno cercato di minimizzare la vicenda. Nel caso in questione però non si tratta delle semplice restituzione di oneri di urbanizzazione e costo di costruzione ad un privato in possesso del permesso di costruire che decide di non realizzare i lavori (in questo caso, infatti, il permesso di costruire non è stato mai rilasciato). Né si può argomentare che si tratta di una somma la cui mancata riscossione avrebbe potuto essere gestita nel corso del 2011 nel rispetto del patto di stabilità (in quanto l’entrata c’è stata, è stata registrata tra gli oneri di urbanizzazione e dunque ha contribuito al risultato di patto per il 2011). E soprattutto è difficile sostenere che un versamento di tale entità si sia verificato all’insaputa dell’amministrazione. In assenza di risposte chiare, si spera almeno che vicende del genere non si ripetano più.
Ci siamo invece astenuti sulla proposta di modifica dell’ articolo 10 del Regolamento ICI in quanto non risultava chiaro come sarebbe stato finanziato il fondo speciale per il potenziamento dell’ufficio tributi una volta eliminato il comma 2 che disciplinava tale finanziamento. È stato detto che esiste una delibera di giunta del 2006 che stabilirebbe le modalità di finanziamento del fondo. Ma nella proposta discussa in consiglio questa delibera non era stata citata, non consentendo così di conoscerne il contenuto.
Abbiamo votato contro una proposta di modifica dello Statuto relativa al numero di consiglieri necessario per la validità delle sedute ed in particolare della seduta in prima convocazione. La versione precedente prevedeva la metà più uno dei consiglieri assegnati senza computare il sindaco. La versione attuale invece prevede di computare anche il sindaco. Questa modifica prelude alla successiva modifica del Regolamento del consiglio. Lo Statuto non veniva modificato dal 2006. Ci sembra perfettamente inutile andare a cambiare le regole del gioco (che dovrebbero tutelare anche le minoranze)  a meno di un anno dalla conclusione della legislatura. A meno che non ci si voglia tutelare in anticipo nei confronti di future controverse pratiche.
All’ultimo punto, come da consolidata tradizione, c’era l’adozione di una variante al Piano Regolatore Generale. In questo caso la proposta riguardava la concessione 2.700 mq di ampliamento ad un edificio produttivo in via Case Nuove. Naturalmente, come accade in questi casi, la variante è stata giustificata con la necessità di dare risposte rapide agli imprenditori che fanno investimenti. Procedendo in questo modo, però, con continue varianti che vertono su questioni particolari si perde la visione d’insieme del piano. Occorre poi ricordare che l’edificio si trova nei pressi dell’area di vincolo dell’elettrodotto Forlì – Fano e non sono stati ancora acquisiti  i pareri di Arpa / Ausl sulla compatibilità dell’intervento. Abbiamo poi richiamato l’attenzione sulla realizzazione dei parcheggi privati che secondo le Norme tecniche di attuazione del P.R.G. andrebbero collocati fuori dalla recinzione dei lotti, mentre nel progetto dell’intervento risultano previsti per lo più all’interno. Su questa pratica abbiamo votato contro.

*Occorre anche osservare che al momento della discussione della variante è stato distribuito un testo modificato della proposta inserendo tra l’altro un punto 4) nel dispositivo nel quale si stabilisce che “la proposta di variante debba essere funzionale alla attuazione del progetto depositato di cui alla pratica edilizia n.151/2012”. Perché è stato necessario inserire questa precisazione? Ci sono dubbi in merito all’effettivo utilizzo dei 2.700 mq di ampliamento per l’edificio produttivo ?

1 commento:

Unknown ha detto...

Per la modifica allo Statuto volevo fare una precisazione, che avevo già anticipato nel mio intervento in c.c.: prima per la validità della seduta si rendeva necessaria la presenza della metà più uno dei consiglieri assegnati all'ente, senza computare a tal fine il sindaco. Ebbene il TUEL prevede che per il ns. Comune i consiglieri assegnati sono 16 + il Sindaco. Ciò significa che si divide per due il numero dei consiglieri assegnati, ossia 16 (in quanto il sindaco non è computato), si ottiene 8 e si aggiunge uno. Quindi il quorum prima era di 9 consiglieri. La norma statutaria così scritta secondo alcuni poteva però essere letta in un diverso modo, ossia poteva essere interpretata nel senso che il Sindaco se presente non fosse conteggiato. Ad esempio: seduta valida se presenti 9 consiglieri diversi dal Sindaco; seduta non valida se presenti solo 9 consiglieri fra cui il Sindaco.
Questa possibile interpretazione, a mio avviso non corretta, ha suggerito la modifica statutaria approvata nell'ultimo consiglio, con l'obiettivo di eliminare possibili dubbi. Spero di essere stato chiaro.
Saluti.
William Damiani