mercoledì 8 gennaio 2014

Cinquantacinquesimo consiglio

Lunedì 30 dicembre si è svolto l’ultimo consiglio del 2013. In cinque anni non era mai accaduto che un consiglio venisse convocato così a ridosso dell’ultimo giorno dell’anno. Anche il sindaco si è del resto scusato dell’errore che ha determinato la strana convocazione.

Il primo punto infatti riguardava la ratifica di una variazione di bilancio approvata dalla giunta dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio (anche qua un’altra novità di procedura che il revisore ha definito “decisamente inusuale”). E questa variazione, di complessivi euro 10.000,00, doveva essere necessariamente approvata entro il 31 dicembre. Si è chiesto inoltre perché le variazioni di bilancio approvate dalla giunta non rechino il parere del revisore. La risposta non è risultata convincente: in fondo ci è stato detto che il parere viene richiesto solo dopo, a cose fatte, perché si è sempre fatto così. Abbiamo votato contro questa pratica.

Al secondo punto dell’ordine del giorno c’era l’approvazione della convenzione con il comune di Riccione per la tutela della popolazione canina. La convenzione consente di usufruire dei servizi di cattura dei cani randagi e di ricovero. Viene stabilmente riservato al comune un box. Nel 2012 i cani ricoverati sono stati complessivamente 13, tutti restituiti ai proprietari, o dati in affido. Il costo della convenzione nel 2012 ammontava a oltre euro 7.300,00 ed è stato detto che dovrebbe essere comprensivo anche di servizi dedicati alla prevenzione del randagismo felino. Su questo punto ci siamo astenuti.

Abbiamo invece votato contro la proroga della convenzione con la quale il comune delega all’Ausl l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali nell’anno 2014. Non sono in questione i servizi di cura e di assistenza alle persone, ma la loro modalità di gestione il cui costo, ammontante ad euro 220.000,00, appare piuttosto oneroso. Forse la proroga non è la migliore scelta, tenuto conto anche del nuovo contesto organizzativo che si profila con la creazione di un’Ausl unica per la Romagna. Abbiamo poi ribadito che ci appare illegittima una norma della convenzione che prevede che il personale assunto dall’Ausl per svolgere il servizio sociale delegato debba essere assunto dal Comune “in caso di ritiro e/o mancato rinnovo della delega”.

L’ultima pratica, come di consueto, riguardava materia urbanistica ed in particolare la ricezione da parte del Comune di una norma regionale (art.14, comma 4, della L.R. 30 luglio 2013 n.15 recante “Semplificazione della disciplina edilizia”) che prevede che i comuni entro il 31 dicembre 2013 devono individuare con deliberazione le aree del centro storico dove non è ammessa la ristrutturazione con modifica della sagoma (intervento che la nuova legge regionale inserisce tra quelli soggetti a Segnalazione certificata di inizio attività: SCIA) e quelle nelle quali i lavori di ristrutturazione non possono avere inizio prima che siano passati 30 giorni dalla data di presentazione della SCIA. La scelta del comune è stata quella di inserire tra le aree soggette a questi vincoli tutte le aree del centro storico, delle frazioni e dei ghetti, fatte però salve le norme del PRG che già consentono determinati interventi di ristrutturazione con modifica di sagoma anche in queste aree. Abbiamo osservato che forse poteva essere opportuno definire con maggiore precisione l’elenco degli edifici di interesse culturale ed ambientale. Su questo punto ci siamo astenuti.

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