Nel consiglio di lunedì 3 marzo dalla
risposta alla nostra interrogazione sui versamenti ICI-IMU dei proprietari del
comparto C2-4 (compartone) nel periodo 2009-2013 è emerso che la Nuova San Giovanni s.r.l.
non ha pagato il saldo ICI 2011 (euro 74.331,03), l’acconto e il saldo IMU 2012
(euro 191.650,13), l’acconto IMU 2013 (euro 106.363,74) per un totale pari ad euro 372.344,90. Se a questo importo si
aggiunge il saldo IMU 2013, la somma spettante ammonta ad oltre euro
470.000,00. Il Comune ha notificato per il saldo ICI 2011 un accertamento a
maggio 2013 ed un’ingiunzione di pagamento a fine novembre 2013. Per l’IMU 2012
e 2013 sono stati notificati accertamenti a dicembre 2013. Abbiamo richiamato l’attenzione
sulla gravità della situazione e sul rischio per il Comune di non incassare
tali somme considerato anche il fatto che la Nuova San Giovanni s.r.l., come ha
detto l’assessore, è in liquidazione.
Abbiamo votato contro la modifica
dello statuto della SIS, società partecipata dal Comune, in quanto non la
riteniamo opportuna in fine di legislatura ed in assenza di chiarimenti su
quale debba essere la mission di SIS
dieci anni dopo la cessione delle reti fognarie a Hera. Quale il bilancio di
questa esperienza? Quali prospettive considerato anche il debito di SIS (che
ammonta ad euro 13 milioni)? Una modifica ha riguardato l’oggetto sociale di
SIS con l’eliminazione tra l’altro delle competenze in materia di gestione dei
rifiuti. Senza forse considerare, abbiamo osservato, che in futuro potrebbe
tornare utile un’alternativa all’attuale sistema di gestione dei rifiuti. Abbiamo
inoltre proposto che nello statuto venga prevista la riduzione dei compensi
degli organi societari (componenti CdA e collegio sindacale).
È stata poi resa l’informativa al
consiglio in merito a due prelevamenti dal fondo di riserva, approvati con
deliberazioni di giunta del 30/12/2013, per euro 4.378,57 per rideterminazione
contributo Agenzia di Mobilità (sembra anche a causa dei costi del TRC) e per
euro 6.736,00 per maggiori spese di energia elettrica per le scuole.
Ci siamo astenuti sulla proposta
di aggiornamento fasce per la concessione di prestazioni agevolate per gli
utenti del nido d’infanzia, della mensa e del trasporto scolastico per
gli anni 2014/2015/2016. Abbiamo osservato che l’estensione temporale del
provvedimento è troppo ampia considerata l’imminente conclusione del percorso
dell’attuale amministrazione. Nel precedente triennio 8 persone in cassa
integrazione o licenziate hanno usufruito dei benefici per poco più di euro
3.000,00. Abbiamo proposto di elevare la percentuale di riduzione della tariffa
dal 40% al 60% per i genitori licenziati.
Abbiamo
votato a favore della modifica dello statuto in quanto oltre all’inserimento di
aggiornamenti previsti dalla legge (adempimenti prima seduta del consiglio,
relazione di inizio e fine mandato, garanzia della parità di genere, numero
massimo di assessori, consorzi per la gestione dei servizi anche sotto forma di
azienda speciale consortile, istituzione ed attuazione dei controlli interni,
obblighi di pubblicazione di atti sul sito, nomina del revisore dei conti,
convenzione con la provincia per il difensore civico) è stato recepito il mandato
di un ordine del giorno della maggioranza del 30 giugno 2010, che non era
stato attuato e che abbiamo segnalato all'amministrazione,
introducendo all’art.2 “Principi fondamentali e finalità” il seguente comma 3bis: “l’acqua è un bene pubblico e patrimonio
dell’umanità, nonché servizio privo di rilevanza economica, nel rispetto dei
diritti fondamentali della sostenibilità ambientale, politica ed economica”. Non
essendo stata raggiunta la maggioranza dei 2/3 dei consiglieri assegnati, tale
modifica statutaria dovrà essere riapprovata a maggioranza assoluta per due
volte in successive sedute da tenersi entro trenta giorni.
Ci siamo
astenuti sulla proposta di approvazione del Regolamento dell’economato
chiedendo chiarimenti sulle spese dell’economo relative a sussidi straordinari
ed urgenti realizzate sino ad ora. È stato
assicurato che sono state effettuate poche spese di questo tipo e solo in casi
di urgenza.
Abbiamo
infine votato contro il "Regolamento di videosorveglianza ambientale per
contrastare l’abbandono e lo smaltimento dei rifiuti nel territorio" in quanto riteniamo
che il problema del decoro delle isole ecologiche debba essere affrontato innanzitutto
attraverso il ripensamento dell'attuale sistema di raccolta dei rifiuti tramite e-gate e
cassonetto, a nostro parere non soddisfacente. Il controllo verrà effettuato in 10 postazioni di
cassonetti / isole ecologiche, che verranno dotate di pali con scatola porta videocamera
e di cartelli che informano, ai sensi della normativa sulla riservatezza, che l’area
è videosorvegliata. Per ora il comune ha acquistato per poco più di euro 200,00
una sola videocamera che dovrebbe essere installata a rotazione nelle varie aree.
Sembra che la convenzione stipulata con le guardie ecologiche per la
sorveglianza delle aree non abbia risolto il problema. Ci si chiede se della questione
non debba farsi carico il gestore (che a suo tempo ha proposto ai comuni il
sistema e-gate) anche stanziando adeguate risorse per il decoro delle isole
ecologiche.
Dato
che vi erano varie assenze tra i componenti della maggioranza, non è mai stata
votata l’immediata eseguibilità che era prevista in quasi tutte le deliberazioni
approvate.
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