venerdì 7 marzo 2014

Cinquantaseiesimo consiglio

Nel consiglio di lunedì 3 marzo dalla risposta alla nostra interrogazione sui versamenti ICI-IMU dei proprietari del comparto C2-4 (compartone) nel periodo 2009-2013 è emerso che la Nuova San Giovanni s.r.l. non ha pagato il saldo ICI 2011 (euro 74.331,03), l’acconto e il saldo IMU 2012 (euro 191.650,13), l’acconto IMU 2013 (euro 106.363,74) per un totale pari ad euro 372.344,90. Se a questo importo si aggiunge il saldo IMU 2013, la somma spettante ammonta ad oltre euro 470.000,00. Il Comune ha notificato per il saldo ICI 2011 un accertamento a maggio 2013 ed un’ingiunzione di pagamento a fine novembre 2013. Per l’IMU 2012 e 2013 sono stati notificati accertamenti a dicembre 2013. Abbiamo richiamato l’attenzione sulla gravità della situazione e sul rischio per il Comune di non incassare tali somme considerato anche il fatto che la Nuova San Giovanni s.r.l., come ha detto l’assessore, è in liquidazione.

Abbiamo votato contro la modifica dello statuto della SIS, società partecipata dal Comune, in quanto non la riteniamo opportuna in fine di legislatura ed in assenza di chiarimenti su quale debba essere la mission di SIS dieci anni dopo la cessione delle reti fognarie a Hera. Quale il bilancio di questa esperienza? Quali prospettive considerato anche il debito di SIS (che ammonta ad euro 13 milioni)? Una modifica ha riguardato l’oggetto sociale di SIS con l’eliminazione tra l’altro delle competenze in materia di gestione dei rifiuti. Senza forse considerare, abbiamo osservato, che in futuro potrebbe tornare utile un’alternativa all’attuale sistema di gestione dei rifiuti. Abbiamo inoltre proposto che nello statuto venga prevista la riduzione dei compensi degli organi societari (componenti CdA e collegio sindacale).

È stata poi resa l’informativa al consiglio in merito a due prelevamenti dal fondo di riserva, approvati con deliberazioni di giunta del 30/12/2013, per euro 4.378,57 per rideterminazione contributo Agenzia di Mobilità (sembra anche a causa dei costi del TRC) e per euro 6.736,00 per maggiori spese di energia elettrica per le scuole.

Ci siamo astenuti sulla proposta di aggiornamento fasce per la concessione di prestazioni agevolate per gli utenti del nido d’infanzia, della mensa e del trasporto scolastico per gli anni 2014/2015/2016. Abbiamo osservato che l’estensione temporale del provvedimento è troppo ampia considerata l’imminente conclusione del percorso dell’attuale amministrazione. Nel precedente triennio 8 persone in cassa integrazione o licenziate hanno usufruito dei benefici per poco più di euro 3.000,00. Abbiamo proposto di elevare la percentuale di riduzione della tariffa dal 40% al 60% per i genitori licenziati.

Abbiamo votato a favore della modifica dello statuto in quanto oltre all’inserimento di aggiornamenti previsti dalla legge (adempimenti prima seduta del consiglio, relazione di inizio e fine mandato, garanzia della parità di genere, numero massimo di assessori, consorzi per la gestione dei servizi anche sotto forma di azienda speciale consortile, istituzione ed attuazione dei controlli interni, obblighi di pubblicazione di atti sul sito, nomina del revisore dei conti, convenzione con la provincia per il difensore civico) è stato recepito il mandato di un ordine del giorno della maggioranza del 30 giugno 2010, che non era stato attuato e che abbiamo segnalato all'amministrazione, introducendo all’art.2 “Principi fondamentali e finalità” il seguente comma 3bis: “l’acqua è un bene pubblico e patrimonio dell’umanità, nonché servizio privo di rilevanza economica, nel rispetto dei diritti fondamentali della sostenibilità ambientale, politica ed economica”. Non essendo stata raggiunta la maggioranza dei 2/3 dei consiglieri assegnati, tale modifica statutaria dovrà essere riapprovata a maggioranza assoluta per due volte in successive sedute da tenersi entro trenta giorni.

Ci siamo astenuti sulla proposta di approvazione del Regolamento dell’economato chiedendo chiarimenti sulle spese dell’economo relative a sussidi straordinari ed urgenti realizzate sino ad ora. È stato assicurato che sono state effettuate poche spese di questo tipo e solo in casi di urgenza.

Abbiamo infine votato contro il "Regolamento di videosorveglianza ambientale per contrastare l’abbandono e lo smaltimento dei rifiuti nel territorio" in quanto riteniamo che il problema del decoro delle isole ecologiche debba essere affrontato innanzitutto attraverso il ripensamento dell'attuale sistema di raccolta dei rifiuti tramite e-gate e cassonetto, a nostro parere non soddisfacente. Il controllo verrà effettuato in 10 postazioni di cassonetti / isole ecologiche, che verranno dotate di pali con scatola porta videocamera e di cartelli che informano, ai sensi della normativa sulla riservatezza, che l’area è videosorvegliata. Per ora il comune ha acquistato per poco più di euro 200,00 una sola videocamera che dovrebbe essere installata a rotazione nelle varie aree. Sembra che la convenzione stipulata con le guardie ecologiche per la sorveglianza delle aree non abbia risolto il problema. Ci si chiede se della questione non debba farsi carico il gestore (che a suo tempo ha proposto ai comuni il sistema e-gate) anche stanziando adeguate risorse per il decoro delle isole ecologiche.


Dato che vi erano varie assenze tra i componenti della maggioranza, non è mai stata votata l’immediata eseguibilità che era prevista in quasi tutte le deliberazioni approvate.

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