martedì 29 dicembre 2009

PRIMA SEDUTA COMMISSIONE COMPARTONE E P.S.C.

Poteva iniziare peggio?

Francamente, per la riunione di insediamento della commissione sul compartone ed il P.S.C. (presidente Morelli, consiglieri componenti Gaudenzi, Serafini e Vannoni) ci si sarebbe aspettati una discussione iniziale sulle finalità del lavoro da svolgere e di come, finalmente, cominciare a parlare del compartone all’interno del piano strutturale comunale.

Del resto, le procedure amministrative di istituzione della commissione non erano state incoraggianti. Il decreto con i quale il sindaco ha istituito la commissione è stato assunto oltre il termine previsto dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni. La delibera di istituzione, certo non per colpa degli uffici, a ieri non era ancora pronta e non era ancora stata pubblicata. Anche per questo, visto che non c’è ancora un atto di istituzione a cui fare riferimento per il funzionamento della commissione, poteva essere saggio scambiarsi delle idee sul modo di affrontare gli argomenti.

Nonostante queste premesse, purtroppo, l’assessore-segretario-del-pd-presidente-della-commissione Morelli ha subito annullato il senso del confronto puntualizzando ripetutamente, anche con una certa rigidità, che dalla prossima seduta si partirà ad analizzare le osservazioni fatte alla delibera di adozione della variante e del P.U.C. del compartone senza dedicare un minuto di più alla discussione complessiva del contesto in cui il compartone va calato che è quello, appunto, della nuova pianificazione del territorio che dovrebbe avere una durata ventennale. Questo sarebbe il mandato che il PD gli avrebbe dato e che intende realizzare. Anche per le varie cariche che Morelli ricopre in questo momento avevamo espresso in consiglio dei dubbi sull’opportunità della sua candidatura a presidente. Se devi pensare a tenere buone le varie rissose anime del PD marignanese, non puoi avere la lucidità e l’imparzialità di giudizio per condurre una commissione del genere.

In pratica, vogliono andare avanti anche con una certa fretta nell’approvazione della delibera n.36/2009 e solo poi affrontare la discussione del P.S.C. . E vogliono procedere in questo modo perché dopo il compartone intendono approvare un altro ‘compartone’ diffuso sul territorio, cioè ulteriori nuovi insediamenti che per dimensione e densità porteranno una massiccia cementificazione del capoluogo e delle frazioni. Se infatti le previsioni residenziali non attuate del P.R.G. vigente ammontano a n.524 appartamenti di 105 mq. per un totale di n.1574 abitanti teorici, con le nuove previsioni del P.S.C. intendono far costruire ulteriori 969 appartamenti di 105 mq. per 1233 abitanti teorici. Insomma, si prevedono ben oltre 3000 nuovi abitanti per lo sviluppo urbanistico di San Giovanni (1493 nuovi appartamenti!) con un consumo di suolo massiccio che riguarderà anche il polo produttivo, il golf, il centro ippico, via Al Mare. Del senso di tutto questo si vuole discutere? Delle ripercussioni sociali, ambientali ed economiche di questo modello di sviluppo ne vogliamo parlare? Morelli e la capogruppo Serafini hanno un’opinione in merito o mettono solo la faccia per chi non ha il coraggio di metterci la propria? È un fatto che Bianchi e Battazza, invitati permanenti ai lavori della commissione, non si sono visti.

La sensazione spiacevole è che tutto è già stato deciso e che al massimo la commissione ne potrà essere sommariamente informata. Ma anche su questo non c’è certezza. Alla richiesta infatti di avere il fascicolo della documentazione cartacea del P.S.C. è stato risposto che costa troppo e che per ora non ci sarebbero i fondi. Eppure i calendari patinati con i faccioni pagati con i soldi pubblici continuano ad arrivare alle case dei marignanesi.

La stessa presenza dei tecnici di parte in commissione è stata depotenziata nel senso che pur potendo assistere come ogni cittadino alla commissione - dato che le sedute sono pubbliche - non possono parlare e dire la propria. È naturale però che in questo modo ci si priva di competenze essenziali per arrivare a decisioni consapevoli e sensate.

Che la discussione delle osservazioni del compartone non prometta nulla di buono, lo si è avvertito dal giudizio che l’arch. Palmerini ha dato delle osservazioni della provincia sul compartone. Queste osservazioni sarebbero incomprensibili perché fatte da un tecnico che ora è andato in pensione e che gli altri tecnici che hanno firmato l’atto non riuscirebbero ad interpretare… Se questo è lo spirito con il quale intendono affrontare le controdeduzioni stiamo freschi!

Il rischio di una commissione organizzata in questo modo è quello di avvallare decisioni prese altrove dal partito del cemento svolgendo una semplice funzione di ratifica e non anche di consultazione e di proposta per il consiglio. Un altro grave rischio è che la commissione si trasformi in un terreno di scambio per ottenere un atteggiamento benevolo da parte delle opposizioni. E si sono avuti già degli spiacevoli assaggi. Anche la destra deve chiarire cosa intende fare in questa commissione per il bene del paese. La proposta di rendere edificabile il parco di Montalbano nel quadro di una perequazione privato/pubblico per diminuire le dimensioni del compartone non ci sembra proprio la strada giusta.

Prendiamo dunque atto con rammarico che il PD marignanese ha deciso di affossare preventivamente la commissione sul compartone e del P.S.C. che ha proposto e fatto approvare nel consiglio del 27 novembre riducendola a un paravento senza sostanza. Come gruppo MENTELOCALE per dare un po’ di spessore ai lavori di questa commissione abbiamo comunque chiesto che sia fatto in via preliminare un censimento degli appartamenti e dei capannoni non utilizzati esistenti nel territorio di San Giovanni e che vengano rifatti gli scenari demografici alla base del piano strutturale in quanto sono viziati dal fatto che includono già le previsioni urbanistiche dei nuovi edifici che si intendono fare costruire nei prossimi venti anni. Occorre conoscere i bisogni reali dei cittadini marignanesi e delle categorie produttive e la realtà del patrimonio edilizio esistente prima di consumare ulteriore territorio.

Dunque, con molto scetticismo, prima di abbandonare definitivamente la barca al suo destino, staremo a vedere cosa porterà il nuovo anno (la prossima seduta pubblica dovrebbe essere il 16 gennaio). Per fortuna a marzo si vota per le regionali. E il partito del cemento - lo sappiamo bene -capisce solo un linguaggio.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

TRISTEZZA, TRISTEZZA , TRISTEZZA. Dell'operato di Morelli negli ultimi anni abbbiamo sempre taciuto, con il suo faccino da bravo ragazzo, che ti sorride sempre. Qualcuno gli dovrebbe ricordare che ora non stà giocando a pallone! sul Pd nessuna riflessione, perdere tempo per un ammasso di affaristi ..... come dare delle rose ai maiali!
Ora basta: Mentelocale deve creare un tavolo di confronto fisso con la cittadinza. Nominare un coordinatore della comunicazione, stampare anche in ciclostile la Verità. Bisogna dire basta allo scempio del territorio, basta alla cementificazione, basta alla rovina del futuro dei nostri figli, basta ai lotti di completamento, basta basta basta ai bianchi, morelli, montanari, battazza, cenci, rubini, funelli, barilari......... A CASA TUTTI E SUBITO! BISOGNA FARE UNA MANIFETAZIONE CON CORTEO DA MONTALBANO A BRESCIA.

Anonimo ha detto...

La sinistra in romagna sta progressivamente perdendo quella cultura di governo che la rendeva sicura di vincere ogni competizione elettorale. La sete di denaro del partito, che da qualche anno non riceve più finanziamenti dalla sede centrale, almeno quanto prima, l'ha reso succube di quei potentati economici che potevano garantirgli la sopravvivenza. Questo legame è divenuto come un abbraccio mortale che ha portato man mano a privilegiare l'interesse di qualcuno a scapito dell'interesse comune. La gestione del territorio ne è un esempio lampante. Anche gli elettori se ne stanno accorgendo: vedi gli esempi di Bologna (prima) Montefiore, Bellaria.

Anonimo ha detto...

E dire che Morelli mi stava anche simpatico, che delusione!

Anonimo ha detto...

VOGLIAMO L OUTLET........ma perchè invece di creare palazzine che per quanto si dica sono solo palazzine e basta (dormitoi!!!)...... non si crea a San Giovanni in collaborazione con Cattolica un village outlet. La cna non sarebbe contraria, si costruirebbe e gli associati avrebbero il loro da fare, si darebbe lavoro.
SERVIZI: autostrada ben servita, collegamento maremonti+ collina, parcheggi, treni, strutture termali, golf, ristoranti, centri storici, centro ippico di Ferretti, Giometti con i suoi cinema,alberghi anche invernali, B&B, abbiamo TUTTO !!!!!! a guardar bene ci sono già 6 outlet in zona più numerose aziende della moda ecc. Lavoro, occupazione .....san marino, gli svedesi e le befane ci fanno un pi....a

Anonimo ha detto...

beh, montefiore è da sempre un feudo dc e ora pdl... e pure lì stanno governando male :)