venerdì 26 marzo 2010

DECIMO CONSIGLIO

Nel corso del Consiglio di lunedì 22 marzo come gruppo MENTELOCALE abbiamo presentato due mozioni. La prima riguardava la proposta di istituire una commissione, un consiglio comunale aperto e un percorso partecipativo sulla gestione dei rifiuti e sulla raccolta differenziata. In tanti ci stiamo accorgendo che l’e-gate è un sistema che presenta più di una criticità. Ma non la maggioranza che regna a San Giovanni per la quale tutto va sempre bene. Infatti, la nostra mozione è stata respinta.

La seconda mozione riguardava il censimento degli appartamenti sfitti e dei capannoni non utilizzati. Anche questa è stata respinta. Perché avere paura di questi elementi conoscitivi? Perché forse possono favorire un ripensamento della futura cementificazione di San Giovanni (compartone + P.S.C.)? Per non sbagliare, conviene non cambiare e continuare come sempre? Ma conviene a chi? Al voto contrario della maggioranza si è associato anche l’unico consigliere del centrodestra presente.

MENTELOCALE ha poi votato contro la proposta di gestione e di commercializzazione di un servizio wireless da parte della S.I.S.. Abbiamo fatto presente che non è corretto che una società a capitale interamente pubblico commercializzi un servizio avvalendosi attraverso la società S.I. SOLE s.r.l. di soggetti privati per la gestione del servizio come la cooperativa sociale Nel Blu di Cattolica e di altre imprese senza una gara né un percorso trasparente. Tra l’altro le tariffe che si intendono applicare non si differenziano da quelle che offre il mercato. Perché dunque realizzare a San Giovanni, dove l’adsl e la banda larga sono praticamente ovunque presenti, un servizio alle stesse condizioni dei privati utilizzando infrastrutture pubbliche come il torrino piezometrico di Montalbano che il Comune concedere a S.I.S. gratis per 9 anni, con la possibilità di proroga per altri 9 anni? Dov’è l’utilità per il Comune e soprattutto come è stato tutelato l’interesse pubblico? Perché incentivare forme privatistiche che approfittano dei vantaggi offerto dal pubblico smarrendo nei meandri del mercato però la finalità istituzionale del pubblico? L’amministrazione, che si era ben guardata dall’esporre le modalità di fornitura e gestione del servizio, sul punto non ha replicato. Piuttosto che favorire un servizio che agisce come un privato, per superare il divario digitale sarebbe istituzionalmente più appropriato realizzare un progetto che fornisca una possibilità di accesso gratuito ad internet.

Abbiamo votato anche contro la proposta di convenzione con i Comuni di Riccione, Cattolica, Misano Adriatico, Montecolombo, Montescudo, Morciano di Romagna e San Clemente per il progetto per i giovani “Incursioni urbane”. Il segmento di azione che si svolge a San Giovanni infatti è ancora una volta affidato ad Alternoteca e al Teatro dei Cinquequattrini. Crediamo che queste associazioni 'abbiano già avuto' e che sia invece opportuno fare emergere nuove realtà se davvero si vuole “fare esplodere” la creatività giovanile. I monopoli e le rendite di posizione non servono a nessuno.

È stata poi approvata (con l’astensione di MENTELOCALE) la variante per dare la possibilità ai lotti B4 della zona artigianale di realizzare anche spazi per studi professionali e piccoli uffici in genere. Nel Consiglio del 16 ottobre 2009 questo provvedimento era stato adottato solo per un lotto B4 di un privato. Avevamo chiesto in quell'occasione all’Assessore Morelli di estendere questa facoltà ad altri soggetti per equità, ma naturalmente la nostra proposta non era stata accolta. Ora invece anche la Provincia ha osservato che sarebbe stato opportuno estendere tale variante a tutti i lotti B4 della zona artigianale per un principio di perequazione urbanistica previsto dalla L.R. 20/2000. I nostri sono così ritornati sui loro frettolosi passi ed hanno accolto l’osservazione provinciale. Sarebbe bene che anche le osservazioni della provincia sul compartone venissero ponderate con più attenzione e rispetto.

Sulla proposta di modifica al Regolamento comunale per l’ammissione al centro estivo per minori in età 3 – 6 anni abbiamo votato contro. In pratica si è inserito una priorità tra residenti sulla base della frequenza o meno della Scuola materna dell'Istituto comprensivo. Per cui un bambino che durante l’anno frequenta la scuola materna paritaria o non frequenta la scuola materna non può avere la stessa facoltà di accesso al centro estivo degli altri bambini residenti che frequentano la scuola materna dell’Istituto comprensivo. Ci sembra una roba fuori dal mondo e determinata non dal buon senso ma solo da contingenti necessità. Infatti durante la discussione è emerso che oltre 70 domande di ammissione al centro estivo sono già state presentate. I posti disponibili sono poco più di 50. Non è ammissibile che le regole vengano cambiate in corsa. Cosa dovrebbe pensare chi avrebbe potuto accedere al centro estivo sulla base del vecchio Regolamento?

Infine, MENTELOCALE ha votato a favore dell’istituzione del mercato agricolo settimanale dei piccoli produttori locali e del territorio provinciale. Nonostante varie perplessità sul disciplinare e sulla convenzione da stipulare con le associazioni di categoria, crediamo sia giusto sostenere la finalità del mercato agricolo di promuovere i prodotti locali di quaità a prezzi contenuti, soprattutto in questa prima fase sperimentale. Abbiamo fatto notare che le modalità di gestione e di controllo del mercato sono piuttosto macchinose e rigide. Il Comune sarebbe il titolare del controllo, ma si è istituito anche un tavolo di controllo con rappresentanti sindacali che dovrebbe pubblicare un report mensile sulla trasparenza dei prezzi. È stato poi anche istituito un comitato di gestione con le associazioni di categoria che dovrà adottare un ulteriore regolamento sulla base del disciplinare … Insomma, per un eccesso di regole si rischia di far fallire il mercato prima che si radichi con la sua credibilità nelle abitudini di consumo dei cittadini. Occorre utilizzare buon senso nell’applicazione di regole minuziosissime, forse scritte anche con l'intento di non dare fastidio ai commercianti. Crediamo però che il mondo del commercio di San Giovanni dovrebbe essere molto più preoccupato del centro commerciale del compartone e di quello che nascerà tra poco a Morciano nell’area ex Ghigi che di un mercato settimanale al quale parteciperà al massimo una decina di agricoltori! Il mercato agricolo si svolgerà tutti i lunedì mattina. Si parte il 19 aprile, dalle ore 7 alle ore 14, in Piazza Silvagni, sino al 31 dicembre 2010.

Infine, nel corso del consiglio è stata approvata anche una modifica merceologica al Regolamento della Fiera “La Notte delle Streghe”. Da quest’anno si potranno vendere anche abbigliamento etnico ed accessori di abbigliamento. Al di là di questi dettagli, speriamo che i costi per gli spettacoli della Notte delle Streghe vengano almeno ridimensionati. Lo scorso anno si è speso solo per gli spettacoli 80.000,00 euro. La Fiera è costata complessivamente oltre 120.000,00 euro. Importi di questo tipo quest’anno sarebbero davvero fuori luogo. Abbiamo così proposto di risparmiare sugli spettacoli e di integrare invece le risorse per la spesa sociale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo, il regolamento sotto certi aspetti rispetta lo spirito del mercatino, risparmio, stagionalità a km zero, poi l'eccesso di regole sicuramente è scritto per accontentare qualcuno.
Da quando ho presentato la prima interrogazione sul mercatino(ma forse anche prima) a San Giovanni è scoppiato un putiferio peggio che costruire una centrale nucleare.Il bello è che in fase di adozione il pd reinserisce il centro commerciale nel compartone e di proteste ne ho viste ben poche, forse solo le nostre. Ultimamente ho dovuto disertare i consigli comunali per impegni sindacali e personali e solo adesso leggo la vostra proposta che riguardava il censimento degli appartamenti sfitti e dei capannoni non utilizzati, se non ricordo male un rapporto residenti/abitazioni era stato fatto un pò di tempo fà mettendo a confronto anagrafe e ufficio tecnico. Infine sarebbe triste e paradossale sapere che da un lato abbiamo molti appartamenti sfitti o invenduti e dall'altro una Graduatoria ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) sempre più lunga e pochi appartamenti a disposizione, ma questa e' un'altra storia, che meriterebbe una riflessione molto più attenta rispetto a quanto fatto fin'ora non solo da questa amministrazione.
Saluti
Casadei Massimo