domenica 14 marzo 2010

SECONDA RIUNIONE COMMISSIONE PALAZZO CORBUCCI

Venerdì 12 marzo si è svolta la seconda riunione della commissione su Palazzo Corbucci.

L’arch. Diego Coli, invitato dalla commissione in qualità di tecnico che ha eseguito la progettazione per gli allora proprietari privati dell’edificio, ha illustrato alcune tavole di progetto e gli intendimenti della committenza privata.

In pratica, al piano terra, nell’ala verso il Ventena, si intendeva realizzare un bar, locale di piccola ristorazione, mentre nel lato verso via Rainerio Fabbro si intendeva realizzare un ristorante, oltre a vari negozi nell’atrio di ingresso, trasformato in galleria commerciale, mettendo in contatto via XX settembre con via Rainerio Fabbro. Nei piani superiori si intendevano realizzare invece 12, 13 appartamenti. La superficie del Palazzo si aggira sui 1200 mq.

L’idea di speculazione a fini commerciali alla base di questo progetto sembra molto evidente. Non si è però capito bene cosa ne pensi l’amministrazione e la società Porta della Valconca s.r.l.. Sembra che l’amministrazione abbia rinunciato all’idea di realizzare i 12, 13 appartamenti ai piani superiori, ma non è per nulla sicuro che il progetto di commercializzazione del piano terra sia stato accantonato.

Come MENTELOCALE abbiamo ribadito la proposta di realizzare un laboratorio di urbanistica partecipata per ascoltare idee ed aspirazioni dei cittadini marignanesi, costruendo un’ipotesi condivisa per l’utilizzo (che auspichiamo pubblico) di Palazzo Corbucci. In questo percorso, abbiamo proposto di coinvolgere anche artisti e creativi del paese con il compito di fornire delle rappresentazioni del Palazzo che ne facilitino la restituzione a tutto il paese, immaginando possibili scenari di fruizione.

Inoltre, non comprendiamo perché l’amministratore della società, Gianfranco Cenci, non partecipi alle riunioni della commissione. Il suo punto di vista sarebbe importante anche per capire come ci si intende muovere da un punto di vista finanziario. In una lettera al sindaco dello scorso 12 gennaio, Cenci chiedeva risorse per “qualche centinaia di migliaia di Euro” per provvedere alla non più procrastinabile messa in sicurezza di Palazzo Corbucci, visto che “la società non dispone di risorse finanziarie”. Come è noto, nell’elenco annuale 2010 dei lavori pubblici sono stati stanziati € 75.000,00 per la manutenzione di Palazzo Corbucci. Nel corso della riunione è però emerso che l’importo previsto per i lavori di recupero del tetto ammontano a € 400.000,00. Dunque, come si procurerà la Porta della Valconca s.r.l., cioè il Comune, i restanti denari necessari? Accendendo l’ennesimo mutuo? Occorre, probabilmente, un ripensamento sugli € 800.000,00 destinati inspiegabilmente (vista questa urgenza) alla realizzazione del quinto stralcio degli insediamenti malatestiani.

Nel corso della riunione è stato distribuito un breve testo di argomento storico su Palazzo Corbucci di Angelo Chiaretti e Francesco Raimondi. Gli autori citano atti di compravendita, conservati nell’Archivio di Stato di Rimini, nei quali si fa riferimento al Palazzo a partire dalla seconda metà del 1300 (dal 1385 per l’esattezza) come luogo di residenza e frequentazione dei Malatesta. L’importanza culturale dell’edificio è dunque straordinaria per la storia di San Giovanni e del territorio circostante… non sembra dunque una buona idea quella di una destinazione prevalentemente commerciale e di un’ipotesi di recupero ‘sparagnina’ che ipotizza addirittura la demolizione di parte dei soffitti affrescati dei piani superiori, risalenti all'ottocento, perché sarebbe costoso rispettare le tecniche costruttive tradizionali presenti...

Occorre inserire invece Palazzo Corbucci in un contesto più ampio, anche per cominciare a ricercare seriamente fondi pubblici per la ristrutturazione e confrontarsi con le buone pratiche di recupero di edifici a destinazione culturale realizzati di recente in altre località.

È stato infine fissato un sopralluogo della commissione presso Palazzo Corbucci per sabato 20 marzo alle ore 10.30.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahah ma davvero è Cenci l'amministratore????

Anonimo ha detto...

Questi amministratori comunali in una impresa privata dopo "l'affare Corbucci", concessioni edilizie in cambio di un immobile che cade a pezzi, sarebbero già andati a casa. Prima non avevano visto che il palazzo aveva urgente bisogno di interventi di manutenzione straordinaria? Non potevano far fare i lavoro ai privati prima di fare l'affarone del secolo?
Delle due cose l'una o sono incompetenti ad amministrare la cosa pubblica o gnam gnam, comunque in ogni caso a casa.

Anonimo ha detto...

.....ormai è come sparare sulla croce rossa. Stiamo vivendo l ennesimo errore della amministrazione Bianchi-Montanari- Morelli, della lista civica "Pd" di San Giovanni. Ma alla fine della legislatura con quale faccia si presenteranno per richiedere il voto.... ih ih ih ih !!!! ma perchè non gli regaliamo uno specchio ??

Anonimo ha detto...

Non mi sembra una cosa insensata quella di commercializzare la parte al piano terra con negozi e ristoranti, anche perché non potrebbero essere una buona entrata mensile per le casse del comune e quindi una risorsa per la comunità? Però tutto deve rimanere nella mani pubbliche.
Invece no assoluto agli appartamenti ai piani alti, ma come dite voi cercherei un progetto che qualifichi il palazzo visto la storicità dell'immobile.
L'arch. Diego Coli che c'entra in tutto questo? Oltre ad essere architetto non è soprattutto proprietario di un'immobiliare?

Anonimo ha detto...

si , l immobiliare vicno alla coop!.... e guarda caso chi ha fatto i lavori di ristrutturazione della casa confinante con il palazzo corbucci lato parco ?? andiamo al bar.

Anonimo ha detto...

poi com'è andato il sopralluogo?

MENTELOCALE ha detto...

semplicemente è stato annullato e rimandato a non si sa quando. tra l'altro dovevano consegnare della documentazione sul palazzo, ma nulla, nulla.

Anonimo ha detto...

Io coglierei un suggerimento dal Sindaco di Lugagnana (si chiamava cosi mi pare) trasformiamo Palazzo Corbucci in una serie di piccoli appartamenti. Mi sembra che nell'incontro che c'è stato in consiglio comunale avesse detto che da loro una villa del '600 è stata trasformata in 32 appartamenti. Questa si che è una bella idea

Anonimo ha detto...

spero che l'anonimo dell'ultimo post stia scherzando e non sia di San Giovanni... bah!

Claudia Corbucci ha detto...

Sono Claudia Corbucci ed ho passato tanti giorni della mia infanzia nel palazzo dei miei bisnonni e nonni. Purtroppo la fine del palazzo è quella più lontana dai sentimenti di noi familiari. Vedere che alla fine è il comune che lo sta ristrutturando è quasi un piacere, ma sapere che al suo interno c'è il progetto di apportare così tante trasformazioni e stravolgimenti è assurdo. Negozi, bar, appartamenti....ma con che mentalità si gestiscono queste cose??