Manca una settimana alle elezioni. In questi giorni c'è un gran via vai di volantini, penne e facce sorridenti.
I contenuti sono tanti e, per cercare di esprimere un voto consapevole ed informato, abbiamo pensato di porre delle domande dirette, chiare e pubbliche ai tre candidati Sindaco per il Comune di San Giovanni in Marignano.
Ecco la #domanda1
Il confronto con il passato ci può aiutare a capire meglio quali potranno essere le decisioni future.
Per questo vi chiediamo, rispetto all'attività svolta dall'Amministrazione uscente, quale decisione avete condiviso e quale provvedimento invece ritenete profondamente sbagliato?
#domanda2 - "Stop al Consumo di Territorio"
San Giovanni ha un patrimonio edilizio datato, centinaia di appartamenti sfitti e capannoni vuoti e, nonostante esempi virtuosi provenienti dal Movimento "Stop al Consumo di Territorio" (Domenico Finiguerra co-fondatore del Movimento ed ex sindaco di Cassinetta di Lugagnano, il primo comune in Italia - oggi non più l'unico - ad aver adottato un “Piano a Crescita Urbanistica Zero” ha anche condiviso la sua esperienza con l’attuale amministrazione di San Giovanni), dalle nostre parti la via virtuosa della non cementificazione di ulteriore suolo agricolo non è stata presa. Ci sono in sospeso numerose questioni come il comparto C2-4 (Compartone), i vari compartini, la piattaforma logistica, l'espansione di strutture ricettive in zone vincolate e tutelate.
Come procederà l'amministrazione da lei guidata per la riqualificazione dell'esistente? Come è possibile coniugare nuove cementificazioni su suolo non cementificato con la riqualificazione dell'esistente?
#domanda3 - Rifiuti
L'utilizzo della chiavetta elettronica come sistema per la raccolta differenziata ha espresso in questi anni tutti i suoi limiti, illustrati tra l'altro già nel momento della sua attuazione. La raccolta differenziata di bassa qualità non ha raggiunto neanche i minimi previsti. Dopo anni con un sistema costato alla cittadinanza milioni di euro ha ancora senso continuare con tale metodo di raccolta? Quali possono essere le alternative?
Il confronto con il passato ci può aiutare a capire meglio quali potranno essere le decisioni future.
Per questo vi chiediamo, rispetto all'attività svolta dall'Amministrazione uscente, quale decisione avete condiviso e quale provvedimento invece ritenete profondamente sbagliato?
#domanda2 - "Stop al Consumo di Territorio"
San Giovanni ha un patrimonio edilizio datato, centinaia di appartamenti sfitti e capannoni vuoti e, nonostante esempi virtuosi provenienti dal Movimento "Stop al Consumo di Territorio" (Domenico Finiguerra co-fondatore del Movimento ed ex sindaco di Cassinetta di Lugagnano, il primo comune in Italia - oggi non più l'unico - ad aver adottato un “Piano a Crescita Urbanistica Zero” ha anche condiviso la sua esperienza con l’attuale amministrazione di San Giovanni), dalle nostre parti la via virtuosa della non cementificazione di ulteriore suolo agricolo non è stata presa. Ci sono in sospeso numerose questioni come il comparto C2-4 (Compartone), i vari compartini, la piattaforma logistica, l'espansione di strutture ricettive in zone vincolate e tutelate.
Come procederà l'amministrazione da lei guidata per la riqualificazione dell'esistente? Come è possibile coniugare nuove cementificazioni su suolo non cementificato con la riqualificazione dell'esistente?
#domanda3 - Rifiuti
L'utilizzo della chiavetta elettronica come sistema per la raccolta differenziata ha espresso in questi anni tutti i suoi limiti, illustrati tra l'altro già nel momento della sua attuazione. La raccolta differenziata di bassa qualità non ha raggiunto neanche i minimi previsti. Dopo anni con un sistema costato alla cittadinanza milioni di euro ha ancora senso continuare con tale metodo di raccolta? Quali possono essere le alternative?
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