giovedì 22 maggio 2014

Per chi votare?

MENTELOCALE non si presenta alla prossima tornata elettorale e così ad una settimana dalle elezioni mi interrogo a chi possa dare il mio voto.


Di una cosa sono certo: le cose fatte, più di quelle che si dicono, rappresentano davvero l'essenza di ciascuno di noi. Non darò poi troppo peso a ciò che accade a livello nazionale, concentrandomi sul panorama politico di San Giovanni.

Mi chiedo:
• Come posso credere ad un programma che parla di valorizzazione dell'esistente quando è stato adottato un PSC che prevede zone di nuova espansione per 444 nuovi alloggi  ulteriori 238 alloggi nelle zone esistenti, oltre a 52 ettari di zone di espansione artigianale, senza considerare il compartone e i residui del vecchio prg pari a 524 alloggi?


• Come posso credere ad un programma che parla di salvaguardia del territorio e contemporaneamente pensa ad un ampliamento ricettivo nel comparto golfistico, a pochi metri dal fiume Conca, pari a mq 5.000?


• Come posso credere a chi ha sostenuto fino ad ora l'e-gate, sistema sbagliato, non giusto ed antieconomico, appoggiando un gestore che vuole sfruttare al massimo gli investimenti fatti sugli inceneritori e senza riuscire ad abbassare di un centesimo le tariffe tarsu?


• Come posso credere ad un bilancio partecipato se per 5 anni sono stati portati per le frazioni quei 4 numeri già confezionati a tavolino ed è stato lasciato il regolamento della partecipazione, lodevolmente approvato nel 2006, in un cassetto a prendere polvere?


• Come posso credere che da ora in poi vi sarà un'attenzione alla mobilità alternativa quando i nostri figli non possono ancora andare a scuola davvero in sicurezza con la propria bicicletta?


• Come posso credere ad una revisione della spesa che elimini quei privilegi, ritenuti dei diritti acquisiti, perché si possa tornare a fare investimenti, indispensabili in una comunità in crescita e trasformazione?


• Come posso credere che il nostro Comune cambi marcia conservando quanto di buono è stato fatto fino ad ora?

Ho insomma l’impressione che si tenda a rimuovere cio’ che e’ stato fatto dalla passata amministrazione e a trasformare queste importanti elezioni in una passerella di buone intenzioni, mentre un voto consapevole dovrebbe consistere in un giudizio - positivo o negativo - sull’operato di chi ha governato negli ultimi cinque anni e di coloro che di queste politiche, almeno fino ad ieri, sono stati i zelanti esecutori.


Ci vorrà una testa nuova che, con umiltà e senza preconcetti, sappia leggere la situazione esistente migliorando la rete di servizi che dovranno essere prima di tutto al servizio del cittadino ed insieme della comunità. Si potrà anche scegliere di andare avanti come fatto fino ad ora, non succederà nulla di devastante, ma non avremo la soddisfazione di averci provato, anche con tutti i rischi che, inevitabilmente, ciò comporterà.

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