domenica 1 marzo 2009

L'UNIVERSO DEL PRESSAPPOCO

Lunedì ero dal salumiere, gli ho chiesto un etto di prosciutto. “Ne ho tagliati quasi tre. Può andare?” E vabbè, ancora non è quaresima.

Martedì vado a comprare una pancera, ho solo 15 euro, costava 20. Gli faccio: “Prendi questi, sono quasi 20 euro”. Lascio lì la pancera.

Mercoledì sono a scuola chiamato dai professori di mia figlia. Tutti 5 e alcuni 4, primo quadrimestre. “Però ha quasi la sufficienza”, azzardo. Il prof. si è alzato ed è andato via.

Giovedì mattina lascio la macchina in piazza per due ore. Quando arrivo il vigile già scrive. “Ma come, dico, è scaduto solo da un’ora, sono quasi in orario!” E’ rimasto senza parole e mi ha consegnato il preavviso.

Venerdì finalmente approviamo in Consiglio la variante del compartone e l’immediata eseguibilità della delibera. Non abbiamo proprio la maggioranza dei componenti, ma quasi. Infatti la delibera è passata.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

brev sti giovne! propria brev! sa' fosa più giovne... a niria enca me'sa voialtri.

letizia ha detto...

Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli. (proverbio masai)

enrico perazzini ha detto...

allora ditelo, se arrivate a queste vette di poesia mi ritiro prima di cominciare
d. bianchi