lunedì 21 marzo 2011

VENTIREESIMO CONSIGLIO

In apertura del Consiglio Comunale di lunedì 14 marzo è stato comunicato che l’attuale segretario comunale lascerà presto il nostro Comune per assumere l’incarico presso i Comuni di Misano e Riccione. Non si sa ancora quale segretario arriverà in sostituzione. È stato poi comunicato che tra le iniziative per i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia verrà realizzato il Concorso “Tu come vedi il Tricolore”. Infine è stato annunciato che giovedì 31 marzo, alle 17, presso la mensa della zona artigianale verranno presentati i risultati di un’indagine sulla mobilità.

In seguito, il presidente della Pro Loco ha motivato la richiesta di cittadinanza onoraria per la fotografa Rosita Nicoletti, scomparsa nel 2009. Si è proposto di valutare altre forme per onorare la memoria dell’artista come l’intitolazione di una sala di un edificio pubblico (se per le pubbliche vie occorre che siano trascorsi un certo numero di anni).

Abbiamo votato contro la trasformazione di Geat S.p.A. da società per la gestione di servizi pubblici locali in società strumentale in quanto riteniamo che la partecipazione finanziaria di euro 20.000,00 sia inutile dato che il Comune di San Giovanni non ha mai affidato servizi a questa società.

Abbiamo votato a favore dell’ordine del giorno per chiedere alla Regione e a Trenitalia di potenziare le fermate degli Intercity e degli Eurostar presso la stazione di Cattolica – San Giovanni – Gabicce nonché – in base ad un nostro emendamento – per migliorare la manutenzione e potenziare il servizio dei treni regionali veloci e locali, i treni che ogni giorno centinaia di pendolari prendono per motivi di studio e lavoro.

Ci siamo astenuti rispetto al Bando per l’assegnazione di 10 appartamenti (da 74 a 77 mq.), ubicati in via Montalbano presso l’edificio vicino alla Casa protetta, a canone agevolato (da euro 379,00 ad euro 433,00 al mese). Abbiamo chiesto perché non si siano inseriti questi appartamenti in un discorso di Edilizia residenziale pubblica, considerato che nell’ultima graduatoria ERP ci sono oltre 50 persone in attesa, e perché non sono state applicate le detrazioni per redditi da lavoro dipendente e per figli a carico previsti nel Bando regionale del 2003. Si è detto che si è preferito tenere questi appartamenti – di cui uno è destinato ad anziani e uno a persona diversamente abile – a canone agevolato per fornire una risposta modulare ai bisogni della casa. È certo però che non si tratta di canoni bassi come quelli degli alloggi ERP. Ed è anche evidente che il Comune – sia pure tramite ACER – non può seguire le logiche di mercato di un’agenzia immobiliare. La priorità sembra essere l’ingresso di persone in grado di pagare il canone mensile. Da qui il non inserimento delle detrazioni e l’inserimento di un livello minimo di euro 12.000,00 di reddito per accedere al Bando (il reddito massimo è di euro 35.000,00). I requisiti soggettivi sono la residenza anagrafica o l’attività lavorativa da almeno tre anni alla scadenza del bando nel Comune di San Giovanni. In sede di assegnazione si verificherà inoltre che l’incidenza del canone di locazione non sia superiore al 30% del reddito familiare.

Come spesso accade, in conclusione di Consiglio, si sono discusse delle varianti al vigente Piano Regolatore Generale. Abbiamo osservato che non è opportuno continuare con le varianti, a volte anche piuttosto discutibili, quando si deve adottare il nuovo Piano Strutturale Comunale e ripensare complessivamente la pianificazione urbanistica del paese. Già nel 2010 sono state portate in Consiglio almeno altre cinque varianti al P.R.G., compresa la madre di tutte le varianti, il Compartone. Nel 2011 sono in programma altre due varianti: una per il Riviera Golf Resort e una per la casa colonica in fondo a via Gramsci. Per l’Assessore Morelli, se la gente lo chiede e la legge lo consente, si continueranno a fare varianti. Però oltre agli interessi privati ci dovrebbero essere anche gli interessi collettivi che solo una pianificazione urbanistica ampia potrebbe prendere in carico.

Per quanto riguarda le varianti in discussione, ci siamo astenuti sulla variante ad un piano particolareggiato di iniziativa privata Comparto C2-3 capoluogo, in via Don Minzoni, che prevede l’accorpamento di due lotti di un unico proprietario per fare un unico edificio con un massimo di 2 unità immobiliari, senza modifica degli indici di edificabilità. Abbiamo fatto notare che in questo caso, non particolarmente rilevante, si sia chiesta la valutazione per la verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica, che invece per un intervento come il Compartone non si era ritenuta necessaria. Naturalmente, in questo caso, la risposta dell’Ufficio provinciale V.A.S. è stata negativa, senza alcuna prescrizione. Quale risposta ci sarebbe stata nel caso del Compartone non lo possiamo sapere.

Abbiamo invece votato contro la variante del Comparto C2-12 situato a Montalbano a ridosso della Statale, lato monte. Si tratta di un azzonamento, di una ridefinizione del perimetro del comparto, che pur andando a ridurre la superficie territoriale e quella complessiva consentirà comunque l’edificazione di almeno 10/15 appartamenti in un’area già intensamente urbanizzata. Tra l’altro, dato che nel comparto, in seguito al fatto che non tutti i proprietari dei terreni si sono messi d’accordo, non vi sono più gli standard previsti, si consente ai soggetti interessati di realizzare delle aree verdi in altro sito del territorio comunale (procedimento mai adottato prima). Non è allora convincente dire che l’interesse pubblico consiste nella realizzazione di una strada. Bisognerebbe cominciare a chiedersi se davvero ha senso continuare a consentire sempre e comunque il consumo di suolo e la costruzione di nuovi comparti senza valutare la necessità reale dell’intervento e le possibili alternative.

In conclusione, ci siamo astenuti sull’adozione di alcune modifiche al Regolamento della Notte delle Streghe. Le coperture dei banchi di vendita dovranno essere di colore bianco, gli stand gastronomici delle associazioni non potranno essere superiori a mq 350 (anche se potranno essere autorizzate eventuali eccedenze), gli operatori economici in sede fissa dovranno comunicare all’Amministrazione almeno 30 giorni prima della festa eventuali allestimenti esterni su spazi pubblici. Sembra che la festa anche quest’anno durerà 5 giorni … Ci si chiede che fine abbiano fatto i propositi di risparmio che erano stati annunciati. Non sarebbe opportuna un po’ di sobrietà? Siamo pur sempre il sesto Comune in provincia per indebitamento globale ed il quarto per indebitamento pro capite.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Su tutto si può risparmiare tranne che sulle materie di competenza del Vicesindaco altrimenti si ritiene compromessa la marcia trionfale verso l'investitura alla carica di Sindaco.

Anonimo ha detto...

non capisco perchè i soldi per le "feste" di pochi (che fanno dei lauti guadagni) li debbano sempre pagare tutti! saluti

Anonimo ha detto...

a proposito di feste, mi piacerebbe sapere quanto ci è costato il 17 marzo?

Anonimo ha detto...

A proposito di "La legge lo consente La gente lo chiede"

L.R. 20/2000
art. 41 (norme transitorie e finali)
comma
4 bis. Nel corso dell'elaborazione degli strumenti urbanistici comunali previsti dalla presente legge, i Comuni possono predisporre UN’UNICA variante specifica al PRG, che presenti carattere di urgenza, per comprovate ragioni di interesse pubblico, e che risulti conforme al documento preliminare, ai piani sovraordinati e alla disciplina sui contenuti della pianificazione stabilita dalla presente legge. La variante è esaminata dalla conferenza di pianificazione, congiuntamente alla documentazione attinente al piano strutturale. Essa può essere adottata ed approvata, ai sensi del previgente articolo 14 della legge regionale n. 47 del 1978, a seguito della conclusione della conferenza di pianificazione e della stipula dell'accordo di pianificazione e tenendo conto dei contenuti dell'accordo stesso.
Proviamo ad interrogare su cio?

Anonimo ha detto...

Il 17 marzo, se non fosse stato per le belle parole della signora Fuzzi, sarebbe sembrato la festa dal made in italy. (strano no che chi fa made in italy sia sembrato più istituzionale delle istituzioni).
Peccato però che una settimana dopo, i nuovi amici francesi della moda, abbiano applicato la cassa integrazione senza concertazione!!!
Ma tanto lo show era andato già in onda.

Anonimo ha detto...

Bisogna tenere presente che il nostro PSC è già stato elaborato, la conferenza si è chiusa e l'accordo è stato sottoscritto il 14 aprile 2009.
Insomma, forse prima all'approvazione del PSC vale il comma 2 dello stesso art.41 della l.r.20/2000: "2. Dall'entrata in vigore della presente legge e fino all'approvazione del PSC, del RUE e del POC, possono essere
adottati e approvati i seguenti strumenti urbanistici secondo le disposizioni previste dalla legislazione nazionale e
da quella regionale previgente:
a) i piani attuativi dei piani regolatori comunali vigenti, anche in variante, di cui all'art. 3 della L.R. 8 novembre
1988, n. 46;
b) le varianti al PRG di cui ai commi 4 e 7 dell'art. 15 della L.R. 7 dicembre 1978, n. 47;
c) le varianti al PRG previste da atti di programmazione negoziata;
d) i programmi pluriennali di attuazione;
e) le varianti specifiche di recepimento delle previsioni dei piani sovraordinati."

Anonimo ha detto...

Voglio essere più esauriente.
A) quanto riportato nell'intevento dell' 1 aprile, ovvero che "il nostro PSC è già stato elaborato, la conferenza si è chiusa e l'accordo è stato sottoscritto il 14 aprile 2009"
è la certificazione del fatto che ci troviamo non nel comma 2 ma nell'alveo del comma 4bis ovvero "Nel corso dell'elaborazione degli strumenti urbanistici comunali previsti dalla presente legge (LR 20/2000)". Non a caso il comma 4 bis prosegue richiedendo "coerenza con il documento preliminare".
L'art 41, trattando le norme transitorie, con i commi da 1 a 4bis norma le fasi di avvicinamento all'applicazione della legge stessa partendo dalla più lontana comma 1 attuazione PRG vigenti; poi il comma 2 citato nell'intervento del 1mo aprile che consente varianti ma limitate nella quantità ad una percentuale delle previsioni PRG vigenti; segue il comma 3 che consente varianti finalizzate ad edifici di pubblica sicurezza;
poi ancora il comma 4 che indica nel 2005 il termine massimo per alcuni tipi di varianti ed infine il 4bis dove le attività di adeguamento alla legge 20/2000 sono già attivate e non si può operare che una sola volta (e in coerenza con il futuro PSC) con le vecchie normative.
Difatti, come fatto notare da Mente Locale ed espresso chiaramente dalla norma, non ha senso pensare il nuovo assetto complessivo del territorio e poi procedere a spizzichi e bocconi a richiesta come il Jukebox.
Un altra prova che il buon senso di certe minoranze più dimostrare più cultura di governo di alcune maggioranze.

Anonimo ha detto...

assalto alla diligenza? perchè non aspettare il nuovo piano regolatore? ma poi, perchè questo è stato presentato e poi congelato?
e soprattutto cosa prevede il nuovo PRG visto che nessuno ne parla?