giovedì 28 marzo 2013

Quarantottesimo consiglio


Nel consiglio di lunedì 25 marzo c’erano all’ordine del giorno tre nostre interrogazioni ed una mozione. (Vedi i video del Consiglio Comunale cliccando i link qui sotto).
Consiglio Comunale del 25 marzo 2013, prima parte  
Consiglio Comunale del 25 marzo, seconda parte
1)  Revoca contributo provinciale per nuova scuola materna. È stato confermato che la nuova scuola materna, a seguito delle mancate alienazioni e della revoca del contributo provinciale di oltre euro 403.000,00, non si farà più in questa legislatura. È poi emerso che i costi già sostenuti dal Comune per lo studio di fattibilità e la progettazione ammontano a complessivi euro 99.000,00. Soldi che si potevano certamente evitare di spendere con un minimo di programmazione tecnica e finanziaria.  Costi oggi non più sostenibili né tanto meno giustificabili. Non sembra esserci consapevolezza che le previsioni insediative del PSC sarebbero da rivedere, considerato sia l’impatto ambientale che le criticità del bilancio dei servizi ed in particolare di quelli scolastici. Ma addirittura si spera di finanziare un domani la scuola con gli oneri di urbanizzazione del compartone!
2)  Sul mancato rispetto dei divieti di sosta e circolazione in via XXII Giugno, oggetto di ripetute segnalazioni da parte dei cittadini, ci si è limitati a dire che si invierà la polizia municipale per fare multe. La proposta avanzata dai cittadini e da noi ripresa di invertire l’accesso alla via da parte delle automobili dei residenti dal Borgo Sant’Antonio non è stata accolta. A volte però per tentare di risolvere situazioni che sembrano irrisolvibili si può anche ritornare sui propri passi. Ascoltando le proposte dei cittadini.
3)  Sul merito dell’interrogazione sui risultati dei monitoraggi effettuati da ARPA sugli impianti di telefonia mobile di San Giovanni non ci è stata data in pratica risposta. Il sindaco non ha detto a quanto ammontano le stime di aumento delle emissioni elettromagnetiche derivanti dal progetto di implementazione dell’impianto di Pianventena che è stato presentato mesi fa. Tenuto conto del fatto che a Pianventena i monitoraggi hanno rilevato le emissioni più elevate. Sono state fatte le solite considerazioni di carattere generale sulla pericolosità dell’inquinamento elettromagnetico e sull’importanza di un’azione a livello non solo locale. È stata anche annunciata l’ennesima riunione dei capigruppo sul tema. Ed anche il monitoraggio del tecnico di parte. Non ci sono però stati consegnati i documenti che avevamo chiesto contestualmente all’interrogazione. Né comunicate date certe.
Il consiglio ha poi respinto la nostra mozione per l’approvazione dell’ordine del giorno per la tutela del Conca predisposto dal gruppo Paesaggio Conca per contrastare la variante adottata dal Comune di Morciano relativa alla realizzazione di un distributore di carburante in un ambito sottoposto a tutela dal PTCP e ricompreso nel perimetro del Paesaggio Naturale e Seminaturale del Torrente Conca.  Nonostante il nuovo scenario istituzionale che si sta affacciando, e che privilegia pratiche amministrative associate, non c’è la consapevolezza del paesaggio da tutelare come bene inter-comunale, cioè come bene irriproducibile la cui tutela – soprattutto nel caso di interventi incongrui ed inquinanti - non può essere abbandonata all’autonomia decisionale di un singolo ente. Si rimanda così ogni decisione alla provincia. E si fa finta di non vedere che il problema politico oggi consiste nell’interrogarsi su che senso abbia  spendere euro 1.364.000,00 per la realizzazione del percorso naturalistico del Conca – di cui il Comune di San Giovanni è stazione appaltante - e nello stesso tempo accettare l’opera di cementificazione del paesaggio circostante. Per ulteriori approfondimenti si può consultare la pagina del gruppo Paesaggio Conca su facebook.
È stata poi approvata una modifica al Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si è consentito in pratica il rientro nell’alloggio di membri del nucleo familiare, in genere figli, che se ne erano allontanati e che ora, a causa anche della crisi, ritornano e vogliono riprendere la residenza.  Anche ora l’ospitalità temporanea è garantita, ma comporta un aumento del canone. Il numero dei nuclei famigliari è limitato: 4/5 su 60. Chi rientra nel nucleo riacquista in questo modo il diritto al subentro (ai genitori, per esempio) nel medesimo alloggio.  Su questo punto ci siamo astenuti.
Abbiamo invece votato contro la modifica e l’aggiornamento del Regolamento edilizio comunale. Si tratta di correzioni e aggiornamenti normativi agli articoli sul risanamento conservativo (art. 4.7), sui pergolati (art. 4.15 bis) e norme sismiche sulla distanza dal ciglio opposto della carreggiata stradale (art. 14.8). Sono poi stati liberalizzati gli interventi di demolizione e ricostruzione nel caso di ampliamenti di edifici (art. 4.11). Abbiamo osservato che questa norma può fare aumentare la conflittualità tra vicini nella misura in cui autorizza ricostruzioni sulle vecchie distanze. Su richiesta di alcuni tecnici locali, l’altezza delle recinzioni è stata portata da 1,20 ml a 1,50 ml (art.15.6). Nelle zone esterne del territorio urbanizzato i contatori non possono eccedere l’altezza delle recinzioni. È stato poi introdotto ex novo nel Regolamento l’art.10 della L.R. 23/2004 sulla salvaguardia degli edifici vincolati. Si vuole in questo modo facilitare la soluzione di due casi di demolizioni abusive di edifici vincolati attraverso il pagamento delle relative sanzioni. Il rischio è che questo percorso si estenda alla gestione degli edifici vincolati dal PRG, nonostante il deterrente che sarebbe rappresentato dalle sanzioni, stimolando più la distruzione del patrimonio storico che il suo recupero.
Infine, è stata approvata una modifica al Regolamento del mercato settimanale di Via Veneto stabilendo il numero massimo di posteggi alimentari (7) e non alimentari (33). Si intende in questo modo tutelare gli operatori alimentari già presenti nel mercato. Ma certo così facendo non si facilita l’ingresso di nuovi soggetti. Su questa pratica ci siamo astenuti.

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