mercoledì 27 maggio 2009

VEGGIA IN VIA METAURO

Ieri sera in via Metauro, nel campetto da tennis, si è svolto uno degli incontri più intensi e belli di MenteLocale in questa campagna elettorale.
Una grande voglia di partecipare del pubblico presente si è tradotta in osservazioni sui tanti problemi della zona di via Al Mare e sull'incapacità dell'amministrazione Bianchi, troppo indaffarata a favorire i grossi interessi privati, di porvi un qualche concreto rimedio in cinque anni.
La visione di MenteLocale di un nuovo sviluppo per San Giovanni, non più basato sul mattone, è stata apprezzata dal pubblico presente che, giustamente stanco di cambiali in bianco, ha chiesto precise assicurazioni al candidato sindaco Luca Vannoni sui futuri comportamenti amministrativi che terrà se dovesse entrare in Comune.
Taglio degli sprechi, trasparenza della vita amministrativa e coinvolgimento della popolazione nelle questioni importanti della vita di San Giovanni come il compartone, la piattaforma logistica e la prevista trasformazione di via Al Mare in nuova arteria commerciale sono state le proposte concrete con le quali MenteLocale ha cercato di comunicare ai cittadini di via Metauro la propria voglia di portare aria nuova in Comune e di elevare il livello del consiglio comunale, degradato a semplice "votificio" di decisioni prese altrove.
Tutti i presenti concordano che non sarà facile né semplice cambiare un modo di amministrare basato su accordi sistematici stipulati con i poteri forti alle spalle dei cittadini: intanto però la voglia di cambiare ha trovato in MenteLocale un'alternativa davvero nuova, senza padrini né padroni, portatrice di un desiderio disinteressato di rigenerazione della politica partendo dal basso.
Non è vero che la gente è solo stanca della politica e più che tentata dall'astensionismo di massa: quando c'è una proposta ideale e di programma che porta soluzioni concrete ai problemi delle persone e con una prospettiva di lungo termine la voglia di partecipare si riaccende e sa ritrovare le sue motivazioni di fondo.
Il "mandato" che le persone di via Metauro ci hanno dato ieri sera, cioè di entrare in Comune "senza diventare come gli altri" e continuando a stimolare la partecipazione è molto preciso e definito. Cercheremo di onorarlo nel miglior modo possibile anche perché siamo davvero convinti, come è scritto nel nostro programma, che il potere è un mezzo, non il fine della politica.

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