venerdì 8 maggio 2009

IL PAESE CHE SOGNIAMO

Occorre non considerare il suolo libero come “moneta corrente” per i bilanci comunali. Con l’attuale trend in meno di 50 anni buona parte delle zone del Paese rimaste naturali saranno completamente urbanizzate. Occorre ripristinare un corretto equilibrio tra Uomo ed Ambiente sia dal punto di vista della sostenibilità (impronta ecologica) che dal punto di vista paesaggistico.

Occorre considerare il suolo di una comunità una risorsa insostituibile perché il terreno e le piante che vi crescono catturano l’anidride carbonica, realizzano il drenaggio delle acque, garantiscono maggiore frescura durante l’estate, nutrono la comunità. Per tutto questo occorre indirizzarsi verso una via alternativa all’attuale modello di pianificazione che si fondi sul recupero dell’edilizia esistente ed arresti il consumo del territorio.

Occorre considerare la diminuzione della produzione di rifiuti e la raccolta differenziata come un processo da incentivare senza tentennamenti, con efficaci campagne di sensibilizzazione, puntando sulla raccolta porta a porta e sulla distribuzione dei prodotti “alla spina”, più economici e che riducono i costi di smaltimento del packaging.

Occorre considerare l’acqua un bene importantissimo, da preservare e utilizzare con parsimonia, incentivando comportamenti virtuosi sia tra i cittadini sia tra le imprese.

Occorra modificare l’attuale sistema della mobilità soprattutto nelle nostre zone dove l’uso dell’auto è completamente fuori controllo per evitare che l’aria diventi, per gran parte dell’anno, irrespirabile. Per questo occorre credere nella mobilità lenta e soprattutto pensare di investire risorse in questo ambito. Occorre incentivare l’uso di prodotti locali per ridurre il trasporto merci soprattutto quando ciò sia economicamente conveniente.

Occorre capire che non è rimasto molto tempo per intraprende misure atte ad evitare gravi conseguenze per la comunità; occorre non aspettare che qualcun altro trovi delle strade alternative al posto nostro. Occorre non solo scrivere questi principi nelle premesse delle varie relazioni introduttive a strumenti di pianificazione e delibere ma cercare di tradurli in prassi quotidiane.

Occorre “risanare” la nostra edilizia dal punto di vista energetico (essa è paragonabile ad un individuo che fa fronte ad i rigori dell’inverno con T shirt e pantaloncini) ed eliminare tutti gli sprechi perché risparmio energetico significa diminuzione dell’inquinamento atmosferico e risparmio economico per tutti. Le tecniche e le agevolazioni economiche sono disponibili, perché non utilizzarle?

Occorre passione autentica per la politica e senso di responsabilità verso le future generazioni.

Occorre avere la pretesa di divenire un comune “pilota” coscienti che ciò garantirà il miglioramento della vita di tutti noi. Occorre che il comune assuma un ruolo di guida nelle scelte di acquisti di beni e servizi in quanto può essere d’esempio e può orientare imprese e cittadini verso scelte di produzione e consumo responsabili in senso ambientale e sociale.

Occorre la buona volontà di tutti perché questi processi si inneschino a San Giovanni ed in Italia, sia nella pubblica amministrazione sia tra le persone sia tra le imprese.

Occorre la partecipazione di tutti sia in fase decisionale e di scelta sia nella fase attuativa perché come è sempre stato l’unione fa la forza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Auguro a Luca, candidato Sindaco, di ottenere un inaspettato successo. Ritengo, anche se non conosco affatto le altre persone, essere il più indicato a svolgere questo, si spera, nuovo incarico. Persona unica, quale è, lo conosco da tempo e per questo posso dire di aver avuto modo di apprezzarne la serietà. Allo stesso modo, auguro al gruppo emergente "Mente Locale", di avere lo stesso risultato. Ho letto nel volantino che sollecitate le persone a "svegliarsi", credo sia un ottimo punto di partenza. Insistere su questo fatto potrebbe aiutarvi nello scopo; dall'altra non dimenticate che è importante non venire mai a meno agli impegni presi, la gente non dimentica.
Il cittadino è la linfa del successo dell'amministrazione, metterseli contro e controproducente e per voi che siete neofiti in questo non proprio sano mondo, sarebbe uno smacco ancora più pesante. Stringere la mano a tutti per fargli capire che non state scherzando, anche se poi questo comportamento è stato già sfruttato in malo modo dai "senatori" di ogni corrente
politica.
Ancora un : in bocca al lupo!
Con simpatia,
Roberto Canini